Primaria a 5 anni? No, grazie

Pare che i nostri governanti stiano valutando di risparmiare denaro, anticipando l'uscita dalla secondaria a 18 anni.
Premetto che non sono contraria alla cosa in linea di principio, ma non mi piace che si opti su una scelta di questo tipo per i soli motivi economici.
Sono contraria a portare a 4 anni il ciclo della secondaria superiore, perché per svolgere gli attuali programmi credo che i 5 anni attuali rappresentino una giusta diluizione dell'impegno di studio e perché in fondo è proprio alle superiori che si studiano le materie più interessanti, che sviluppano lo spirito critico e che spingono lo studente a una riflessione su ciò che intenderà fare nella vita.
Sono però contraria anche a un ingresso alla primaria a 5 anni per un motivo molto semplice: non si può pretendere che bambini di 5 anni stiano attaccati alla sedia a svolgere attività spesso noiose, svolte con poca fantasia, con la pretesa di farli stare zitti, per 5/6 ore al giorno...
I bambini di 5 anni hanno bisogno di muoversi, giocare, parlare, sperimentare, costruirsi una identità sociale "non scolastica"...
Le scuole dell'infanzia sono più adatte per ospitare i bambini: c'è più flessibilità, più possibilità di esprimere il proprio pensiero, gli spazi fisici sono pensati meglio...
Se si vuole tagliare, allora si riprendano le considerazioni svolte ai tempi della proposta della "scuola di base", con un ciclo elementari-medie portato a 7 anni complessivi.
Anticipare la scolarizzazione sarebbe un grave errore: le insegnanti della primaria non sono attualmente in grado di gestire bambini così piccoli negli ambienti e con le regole di oggi!

dami ha scritto:non si può pretendere che bambini di 5 anni stiano attaccati alla sedia a svolgere attività spesso noiose, svolte con poca fantasia, con la pretesa di farli stare zitti, per 5/6 ore al giorno...
I bambini di 5 anni hanno bisogno di muoversi, giocare, parlare, sperimentare, costruirsi una identità sociale "non scolastica"... Le scuole dell'infanzia sono più adatte per ospitare i bambini: c'è più flessibilità, più possibilità di esprimere il proprio pensiero, gli spazi fisici sono pensati meglio...
Se si vuole tagliare, allora si riprendano le considerazioni svolte ai tempi della proposta della "scuola di base", con un ciclo elementari-medie portato a 7 anni complessivi.
Anticipare la scolarizzazione sarebbe un grave errore: le insegnanti della primaria non sono attualmente in grado di gestire bambini così piccoli negli ambienti e con le regole di oggi!

Sono d'accordo quando dici che i bambini così piccoli hanno bisogno di muoversi, giocare e non si può pretendere di tenerli seduti e zitti per ore... però forse se si pensa a un altro modo di "anticipare" l'ingresso a scuola non sarebbe così male. Se lo si pensa con le modalità e la didattica di oggi, direi anch'io di no. Se però si pensa a personale formato adeguatamente, anche il ciclo elementare potrebbe avere una didattica un po' diversa tra primo biennio (5 - 6 anni) più vicino al modo di lavorare della scuola di infanzia, con esperienze didattiche gradualmente più strutturate, e un secondo triennio ( 7 - 10 anni), dove invece si potrebbe con gradualità avvicinarli alla didattica più "strutturata" della scuola media...

Non so, non conosco la scuola elementare, ma so che alla scuola media molti alunni hanno difficoltà nel passaggio a una nuova modalità didattica e credo che alle elementari si potrebbe fare molto per gradualizzare il passaggio...

Io terrei, in fondo, i 5 di elementari e i tre di medie, ma ripensando il modo di gestirli.
Non so, che ne dici?
a presto :-)
GiGi79

Se venisse proposto un tempo scuola misto per i 5/6 anni di età (primo biennio della nuova scuola primaria) - con presenza nelle ore antimeridiane di personale dell'attuale scuola primaria e nelle ore pomeridiane di personale della scuola dell'infanzia o di educatori - e con utilizzo degli spazi delle attuali scuole dell'infanzia... forse si potrebbe anche anticipare la frequenza della scuola di un anno.
Sul fatto che il passaggio dalla materna alle elementari sia già oggi molto gravoso per i bambini concordo anche io: i bambini piccoli sono già "scoppiati" intorno alle 10.30 della mattina, inoltre le scuole primarie non dispongono di spazi ludici adeguati (aule piccole e poco accoglienti, mancanza di spazi verdi)... per non parlare della mancanza di percorsi e progetti individualizzati che fa sì che già al primo anno compaiano dei gap molto forti negli apprendimenti, in grado di condizionare tutta la successiva carriera scolastica.
Purtroppo il mio sospetto è che, in maniera acritica, si possa andare ad anticipare, oltre all'ingresso alla scuola primaria, anche l'ingresso alla scuola dell'infanzia, ovvero che si colga l'occasione al balzo per risolvere in contemporanea anche la mancanza cronica dei posti nei nidi, non tenendo conto delle esigenze diverse dei bambini alle varie età (infatti il nido richiede un rapporto tra educatore e bambini assai diverso, in quanto vi sono delle problematiche di tipo educativo-assistenziale da risolvere di tipo diverso).