cattedre per singola città

Ciao a tutti! sono una new entry, seguo il forum da poco ed oggi mi sono decisa a lanciarmi con una domanda...anche se non credo si sappia la risposta! C'è modo di conoscere le cattedre a disposizione di ogni città? Credo sia un dato interessante, visto che tra chi entrerà a far parte della rosa dei vincitori quanti saranno disposti ad accettare una cattedra in una città diversa dalla propria?!

Con la fame di lavoro che c'è, data la sproporzione fra candidati e posti a concorso, c'è qualcuno che si pone il problema di vincere e rifiutare una cattedra?

...di certo io NO, magari vincessi!! Avevo già letto tra le FAQ di OS sul concorso la risposta alla mia domanda, che in realtà era solo un autoincoraggiamento...già la vedo improbabile rientrare nei primi posti, ancora peggio rientrare tra chi potrà scegliere prima degli altri! Grazie comunque della risposta...ed ora basta elucubrazioni e vai di libro!!!

oggi magari ti si dice "non andrò in altra provincia", poi però di fronte alla proposta molti di questi una soluzione (fortunatamente) riescono a trovarla e accettano

impossibile concentrarsi oggi sulle cattedre. questo è il momento dello studio

Concordo in pieno con Lalla. Ora bisogna studiare e soprattutto trovo assurdo che si possa rinunciare ad una cattedra proprio in un momento così difficile dal punto di vista lavorativo e dopo aver studiato tanto.
Nonostate ciò ho sentito colleghe che dicevano che non andrebbero mai in province lontane perché qui a Venezia hanno famiglia e il marito ha il lavoro sicuro oppure che se vincessero il concorso per la scuola primaria non ci lavorerebbero mai. A questo punto sarebbe meglio che non si presentassero neanche! Ognuno avrà pure le sue motivazioni ma rifutare una cattedra per me è assurdo.
Io andrei anche al Polo Nord se vincessi il concorso!!!

lola2011 ha scritto:Concordo in pieno con Lalla. Ora bisogna studiare e soprattutto trovo assurdo che si possa rinunciare ad una cattedra proprio in un momento così difficile dal punto di vista lavorativo e dopo aver studiato tanto.
Nonostate ciò ho sentito colleghe che dicevano che non andrebbero mai in province lontane perché qui a Venezia hanno famiglia e il marito ha il lavoro sicuro

questa spiegazione l'ho sentita pure io,mi fa piacere per le colleghe che non hanno la "necessità" di lavorare, ma lo fanno per altri motivi

lola2011 ha scritto:
oppure che se vincessero il concorso per la scuola primaria non ci lavorerebbero mai.

questa mi viene difficile da credere, invece. se fosse vero non avrebbero neanche indicato la scuola primaria nella domanda. un po' di onesta con se stessi non guasta.

lola2011 ha scritto:
A questo punto sarebbe meglio che non si presentassero neanche! Ognuno avrà pure le sue motivazioni ma rifutare una cattedra per me è assurdo.
Io andrei anche al Polo Nord se vincessi il concorso!!!

ti auguro una cattedra più vicina :-)

Non sono d'accordo con voi. Chi rifiuta un ruolo in una provincia lontana o in una classe di concorso sgradita non è uno che non vuole o non ha necessità di lavorare: presumibilmente continuerà a farlo da precario, come ha fatto fino ad adesso, rimettendoci forse un po' di soldi per gli scatti di anzianità e gli stipendi estivi, peraltro compensati da un risparmio sulle spese di affitto e di benzina, oltre che da una migliore qualità della vita e da una più soddisfacente gestione della famiglia e degli affetti. Sono scelte personali del tutto legittime: ognuno valuta i pro e i contro. Io non mi sognerei mai di criticare qualcuno che va a lavorare lontano da casa o che si adatta a fare un lavoro che non gli piace (purchè lo faccia comunque al meglio); non vedo perchè debba essere lecito il contrario.

Dec ha scritto:Non sono d'accordo con voi. Chi rifiuta un ruolo in una provincia lontana o in una classe di concorso sgradita non è uno che non vuole o non ha necessità di lavorare: presumibilmente continuerà a farlo da precario, come ha fatto fino ad adesso, rimettendoci forse un po' di soldi per gli scatti di anzianità e gli stipendi estivi, peraltro compensati da un risparmio sulle spese di affitto e di benzina, oltre che da una migliore qualità della vita e da una più soddisfacente gestione della famiglia e degli affetti. Sono scelte personali del tutto legittime: ognuno valuta i pro e i contro. Io non mi sognerei mai di criticare qualcuno che va a lavorare lontano da casa o che si adatta a fare un lavoro che non gli piace (purchè lo faccia comunque al meglio); non vedo perchè debba essere lecito il contrario.

sono d'accordo con te, credo di essermi spiegata male nel mio precedente intervento

l'unica mia perplessità è nella frase: sto facendo il concorso per primaria, ma non ci insegnerei mai

Sai, presentare la domanda on line non costa niente. Uno si presenta, va come va e poi decide in base a come sarà la sua vita quando gli proporranno l'immissione, magari nel 2014 o oltre. Credo che molti stiano partecipando al concorso con questo spirito. Di persone veramente motivate a studiare per vincerlo ne conosco poche. Molti di noi lo sentono come un torto che ci hanno fatto (e non certo un'opportunità), visto che abbiamo già superato un percorso abilitante e siamo nelle Gae. Se il ministero gioca con le nostre vite, perchè noi dovremmo essere corretti e presentare domanda solo per le classi di concorso che veramente ci interessano o nelle quali vorremmo insegnare? Caso mai si può sempre non presentarsi (e già per la preselettiva molti lo hanno fatto) o alzarsi cinque minuti dopo aver visto le domande. Non dico che sia giusto, ma è uno stato d'animo molto diffuso.

Dec ha scritto:Sai, presentare la domanda on line non costa niente. Uno si presenta, va come va e poi decide in base a come sarà la sua vita quando gli proporranno l'immissione, magari nel 2014 o oltre. Credo che molti stiano partecipando al concorso con questo spirito. Di persone veramente motivate a studiare per vincerlo ne conosco poche. Molti di noi lo sentono come un torto che ci hanno fatto (e non certo un'opportunità), visto che abbiamo già superato un percorso abilitante e siamo nelle Gae. Se il ministero gioca con le nostre vite, perchè noi dovremmo essere corretti e presentare domanda solo per le classi di concorso che veramente ci interessano o nelle quali vorremmo insegnare? Caso mai si può sempre non presentarsi (e già per la preselettiva molti lo hanno fatto) o alzarsi cinque minuti dopo aver visto le domande. Non dico che sia giusto, ma è uno stato d'animo molto diffuso.

il tuo ragionamento è corretto, certo non mi stupisco di persone che insegnano in ordini di scuola in cui non avrebbero mai pensato.

ma una cosa è dire: data questa opportunità, tento (per mille motivi)

altra cosa è disprezzare il posto di lavoro che ti verrebbe offerto (non ci insegnerei mai). allora non è vero che è così. piuttosto: non ti piacerebbe insegnare in quell'ordine di scuola, ma stai cogliendo l'opportunità. questo mi sembra più onesto

Di persone motivate invece io ne conosco, ma che ovviamente trattasi soprattutto di persone esterne alle GaE (laureati nei termini del DM 460/98) oppure in posizioni così basse nelle GaE per cui il concorso, lungi da sembrare un torto, assume l'aspetto dell'opportunità insperata di mettersi in gioco, oltre a chi si è trovato fuori dalle GaE per aver dimenticato un aggiornamento.

Non esiste il modo corretto di porsi nei confronti del concorso: esiste solo il proprio modo e le proprie aspettative.

E fra queste anche di accettare il ruolo solo se è nella scuola sotto casa, altrimenti nisba, abbiamo scherzato.

Dec ha scritto:Sai, presentare la domanda on line non costa niente. Uno si presenta, va come va e poi decide in base a come sarà la sua vita quando gli proporranno l'immissione, magari nel 2014 o oltre. Credo che molti stiano partecipando al concorso con questo spirito. Di persone veramente motivate a studiare per vincerlo ne conosco poche. Molti di noi lo sentono come un torto che ci hanno fatto (e non certo un'opportunità), visto che abbiamo già superato un percorso abilitante e siamo nelle Gae. Se il ministero gioca con le nostre vite, perchè noi dovremmo essere corretti e presentare domanda solo per le classi di concorso che veramente ci interessano o nelle quali vorremmo insegnare? Caso mai si può sempre non presentarsi (e già per la preselettiva molti lo hanno fatto) o alzarsi cinque minuti dopo aver visto le domande. Non dico che sia giusto, ma è uno stato d'animo molto diffuso.

Anch'io ho riscontrato la stessa situazione. Conosco molte persone che mi hanno detto "andrò a provarlo con quello che so". Certo, poi è da vedere se è vero.