Somministrazione farmaci salvavita

Pongo alla vostra attenzione questo quesito: un docente che conseguira ' la formazione al pronto soccorso, puo essere obbligato in virtu di questo a somministrare farmaci salvavita?? E cioe se nn da ' la peopria disponibilta deve comunque farlo in quando addetto all' emergenza?

Domanda ingenua: se uno volontariamente fa l'addetto all'emergenza, perchè quando c'è un'emergenza non dovrebbe voler intervenire ?
La volontà riguarda solo l'occupare una casellina ?

Per la morte al liceo Darwin sono stati condannati (credo a 3 anni) i professori che coprivano l'incarisco di responsabile della sicurezza.

Se vuoi fare solo la professoressa fai solo la professoressa; io faccio così.

Farmaci salvavita. Possono/devono somministrarli anche i docenti non in possesso di attestati sulla sicurezza? Avere in classe ragazzi che possono avere necessità di somministrazione urgente di farmaci salvavita (crisi epilettiche, coma ipoglicemico etc) obbliga tutti i docenti ad intervenire con la somministrazione di farmaci in qualunque formulazione (iniezioni, via rettale etc)?

E direi proprio di sì. Cosa fai? Lasci morire l'alunno?

Un qualunque insegnante potrebbe non essere in grado di capire se quel farmaco va usato in quel momento e potrebbe anche non essere in grado di somministrarlo. Io per esempio non so fare iniezioni....e non so quanti dei miei colleghi sarebbero capaci di farlo.
La legge dice questo effettivamente? Chiunque può somministrare il farmaco? Al di là del buon senso che mi spingerebbe a dire che lo farei anche se non l'ho mai fatto pur di salvare la vita ad un ragazzo, la legge cosa dice in merito? Se commetto un errore nelle modalità di somministrazione e succede qualcosa che si fa????

Una volta ho avuto in classe un'alunna che avrebbe potuto avere bisogno di un farmaco salvavita. Tutti i docenti e tutto il personale ata della scuola sono stati formati da un medico dell'asl su come somministrare il farmaco e dove trovarlo (una dose era sempre nello zaino della ragazza e una dose in infermeria). C'era un protocollo specifico che chiunque avrebbe dovuto seguire. Anche i compagni di classe erano stati "addestrati" a riconoscere i "sintomi" e a prendere il farmaco (ma non a somministrarlo, dovevano chiamare il primo adulto che trovavano). Per fortuna non è mai successo che la ragazzina ne avesse bisogno a scuola.