Giorni aggiuntivi da recuperare

Buongiorno e buona domenica a tutti/e.

Ho un quesito da sottoporvi.
Ogni anno, nel deliberare il calendario scolastico regionale, la Regione Liguria assegna una certa quantità di giorni che le scuole potranno utilizzare come festività aggiuntive. In pratica, invece dei 200 giorni necessari per la validità dell'anno scolastico se ne deliberano 20X e quella X sono giorni da gestire in autonomia.
Alcune scuole, ad esempio, han chiuso qualche giorno per Carnevale o per la settimana bianca, ad esempio (visto sui siti).

Quest'anno sono 9 i giorni di festività aggiuntive:

http://www.regione.liguria.it/argomenti/scuola-formazione-e-lavoro/istruzione/calendario-scolastico-2013-2014.html

Nella scuola in cui insegna mia madre come docente di Scuola Primaria a tempo indeterminato hanno deliberatoa l Consigio d'Istituto di usare solo due dei nove giorni a disposizione ma con recupero: ovvero si starà a casa il martedì di Pasqua ed il 2 Maggio ma i docenti saranno a disposizione per 8 ore (o più se in uno dei due giorni era previsto un orario giornaliero superiore alle 4 ore) per effettuare supplenze a libera discrezione della segreteria; in alternativa potranno scegliere di prestare quelle ore svolgendo un progetto dopo le ore di lezione.

E' ciò legittimo?
Alle rimostranze del Collegio dei Docenti, la DSGA ha affermato l'esistenza di un provvedimento dell'Avvocatura di Stato, del quale avrebbe poi diffuso gli estremi (senza però farlo).

Grazie

E' difficile rispondere a questa domanda.

Prescindiamo un attimo dal fantomatico parere dell'Avvocatura dello Stato. Un docente è teoricamente in servizio anche nei giorni feriali in occasione delle vacanze e, come tale, a disposizione della scuola di servizio. Nei giorni deliberati dal Consiglio d'Istituto per la sospensione dell'attività didattica, essendo feriali, il docente sarebbe pertanto in servizio. Sotto questa logica sarebbe pertanto lecita l'imposizione di recuperare le ore. D'altra parte, perché una disposizione del genere non viene allora adottata anche per recuperare le ore non effettuate nei giorni feriali in occasione delle vacanze pasquali e natalizie? C'è un incongruenza, e questo mi fa pensare che la disposizione del DS non sia lecita per tre motivi:
1) i giorni di vacanza deliberati dal Consiglio d'Istituto sono in realtà fittizi, perché sono giorni recuperati in anticipo da un prolungamento del calendario scolastico (200 giorni + X). Il provvedimento, pertanto, dispone che questi insegnanti facciano un'attività didattica aggiuntiva obbligatoria, oltre ai 200 giorni previsti in ambito nazionale.
2) mi risulta che un docente debba essere presente a scuola solo nel suo orario di servizio se è in corso l'attività didattica. Ad esempio, parecchi anni fa seppi da un preside che non c'è affatto l'obbligo del docente di svolgere il suo orario di servizio in occasione delle assemblee d'istituto degli studenti. Purtroppo non ho gli estremi normativi per verificare l'attendibilità di ciò che quel preside disse a suo tempo. Allora non ero molto interessato ad aspetti normativi e contrattuali.
3) Non ho mai sentito di provvedimenti simili applicati in altre scuole e questo mi fa pensare che il DS in questione sia molto più esperto dei suoi colleghi in materia di legislazione scolastica o che i suoi colleghi siano degli emeriti ignoranti. In entrambi in casi dubito che sia così.

In ogni modo, veniamo al dunque. Se per ipotesi questo fantomatico parere dell'A.d.S. esiste, è doveroso che il DS ne citi gli estremi nell'ordine di servizio (o circolare) come è prassi. Questo perché i dirigenti scolastici si inventano facilmente le norme o le libere interpretazioni delle norme, ben sapendo che la maggior parte degli insegnanti non ha dimestichezza con la legislazione scolastica, fino a ricorrere spesso all'abuso della propria posizione. E il fatto che non voglia citare gli estremi mi fa pensare alla piena malafede.

Ho provato a fare qualche ricerca, ma senza conoscere gli estremi è molto difficile, probabilmente ci vorrebbero mesi di ricerca senza neppure conoscere l'anno di riferimento.

Vedo tre sole possibilità:
1) mobilitare le RSU per esigere un approfondimento formale in contradditorio
2) giocare d'azzardo e rifiutarsi formalmente di svolgere quelle ore di recupero in quanto non adeguatamente motivate e vedere gli sviluppi
3) ricorrere in via legale

MarcoGE ha scritto:Alle rimostranze del Collegio dei Docenti, la DSGA ha affermato l'esistenza di un provvedimento dell'Avvocatura di Stato, del quale avrebbe poi diffuso gli estremi (senza però farlo).

Grazie

Leggo solo ora DSGA. Ritengo che in assenza di una disposizione formale del dirigente scolastico, quello che dice la DSGA ha la stessa rilevanza di Va' pensiero cantata a squarciagola in cima all'Everest. Il DSGA non ha alcuna competenza in materia di servizio dei docenti, è responsabile solo della rilevazione e conservazione nei fascicoli personali dei dati relativi allo stato di servizio. Che dice il dirigente scolastico, fa lo gnorri?

Ti ringrazio. Purtroppo in quella scuola la RSU è inchinata alla DS neppure fosse la padrona di una fabbrica ottocentesca; gli "obblighi" di recupero sono stati verbalizzati in Consiglio d'Istituto ed il fatto, per quanto sembri assurdo, accolto con favore dai docenti. Eccetto mia madre.
Dev'essere diffuso il masochismo nelle scuole...