Intervista a Michele Pellizzari

Oggi ho letto questa intervista sul Corriere:


http://www.corriere.it/scuola/medie/15_maggio_26/riforma-miur-nessuno-sa-che-cosa-fanno-precari-scuole-4d4471bc-038d-11e5-8669-0b66ef644b3b.shtml


Ecco di seguito il testo della lettera che ho inviato alla redazione del quotidiano.


Gentile Redazione,

sono un insegnante non di ruolo della scuola e, come di consueto, leggo con interesse tutti i Vostri articoli legati al tema della riforma. Leggendo l'intervista pubblicata oggi al dottor Michele Pellizzari (http://www.corriere.it/scuola/medie/15_maggio_26/riforma-miur-nessuno-sa-che-cosa-fanno-precari-scuole-4d4471bc-038d-11e5-8669-0b66ef644b3b.shtml) non ho potuto fare a meno di soffermarmi su di un passaggio: «Spero che prima di redarre il progetto di legge qualcuno abbia potuto esaminare con cura dei numeri».
Ecco, io avrei sperato che una riforma della scuola venisse pensata da persone che, almeno, conoscessero la lingua italiana. Chiamare a decidere del futuro dell'istruzione chi confonde «redigere» con l'inesistente «redarre» sa tanto di beffa.

dalle mie parti si dice "consolamose coll'aglietto"

E' che è stato tanto all'estero che s'è scordato l'italiano.