Dubbi su permanenza, ruolo e avvicinamento

Vorrei chiedervi alcuni chiarimenti su come funziona la 'permanenza' in una scuola, visti i nuovi poteri di licenziamento e assunzione che ha il preside. Vi prego di correggere eventuali inesattezze all'interno delle mie domande.

Presento la domanda e ricevo una proposta di assunzione in una scuola delle Marche. Il 2015/16 sarà il mio anno di prova per il ruolo, mentre il 2016/17 sarà l'anno di mobilità nazionale.

1) C'è qualche possibilità di restare nella scuola dell'anno di prova anche per i successivi 3 anni?
2) Se si è licenziati da un preside all'inizio del 2016/17, essendo di ruolo, si trova subito collocazione nell'anno scolastico ma in diversa scuola?
3) Il meccanismo di mobilità nazionale è simile a quello punteggio/preferenza regione della imminente domanda per il piano straordinario assunzioni?
4) Se non erro non esiste più il concetto di sede definitiva. Per questo motivo non si può più fare richiesta di avvicinamento, ma solo di 'trasferimento provvisorio'?

1) Possibilità teorica, ma nessuna certezza. Tu indichi quell'ambito per primo, nessuno con più punteggio lo chiede e il Ds tra i vari candidati sceglie proprio te.
2) Come all'inizio del 2016/2017? Ad anno scolastico iniziato? Non può farlo, visto che l'incarico è triennale e tra l'altro rinnovato automaticamente, a meno di modifiche del Pof.
3) Non si sa nulla su come funzionerà la mobilità nazionale. Bisogna aspettare il contratto sulla mobilità.
4) Anche su questo è impossibile risponderti. Non so cosa tu intenda con avvicinamento e trasferimento provvisorio. Finora ci sono stati i trasferimenti e le assegnazioni provvisorie; non si sa se queste ultime continueranno ad esistere.

Grazie Dec, cerco di correggere cosa intendevo su 2 domande:

2) Il Ds non può licenziare all'interno dei 3 anni di cui parli? Intendi che può licenziare eventualmente solo alla fine del 3° anno?
4) Forse ho usato una terminologia non corretta, mi riferivo alla vecchie legge di trasferimento per ottenere l'avvicinamento a casa scegliendo la scuola in cui insegnare.
Con l'attuale legge è corretto dire che nessun docente potrà mai avere una sede scolastica definitiva, ma potrà essere costretto a cambiare scuola secondo gli ambiti territoriali di volta in volta?

2) Licenziare è un termine improprio. E' chiaro che se uno si macchia di gravi addebiti disciplinari può essere licenziato anche prima, ma questo succedeva già prima della riforma. Per quanto riguarda il rinnovo dell'incarico triennale, la legge dice che è automatico a meno che non cambi il Pof e il Pof viene rinnovato ogni tre anni. Quindi, supponendo un cambiamento del Pof, il mancato rinnovo potrebbe essere alla fine del triennio.
4) Secondo me, non è corretto. Il docente è assegnato ad un ambito territoriale e lì rimane a meno che non sia in sovrannumero o non sia lui a chiedere il trasferimento. Per quanto riguarda l'incarico triennale, ti ho risposto al punto 2: non sarà una sede definitiva, ma il rinnovo è automatico, a meno di cambiamenti del Pof.
Pronto ad essere smentito dai fatti, perché sono cose su cui si sa molto poco.
Sull'assegnazione provvisoria ti ho già detto che non si sa niente di certo.