Ammissione esami di stato ...

Buondì

si avvicinano gli esami di maturità e con essi i miei dubbi. Quest'anno ho una quinta nella quale alcuni (molti per la verità) non si sforzano nemmeno di provare a raggiungere il minimo obiettivo dichiarandomi papale papale che tanto il consiglio di classe porterà a 6 i loro voti negativi e faranno ugualmente l'esame.
Ed in effetti hanno ragione ....
E fin qui tutto normale ... (già W l'Italia!!)

Parlo con il coordinatore di classe raccontando la sfaciataggine di tali alunni e questo mi risponde dicendomi che le eventuali insufficienze non solo verranno portate a 6 (ma questo lo sapevo già) ma addirittura l'ammissione avverrà all'unanimità! (facendomi sentire quasi un pxxla ...)

E qui il fulcro centrale e la mia domanda. È davvero così?

Qui si legge che

"Laddove vi siano delle insufficienze e vi siano delle diverse posizioni in merito all’interno del consiglio di classe, il Dirigente, sentiti i pareri dei docenti, pone in votazione l’ammissione o la non ammissione dell’allievo.

In caso di esito favorevole all’ammissione, tutti i voti insufficienti sono automaticamente elevati a sei.

Di questa decisione se ne farà esplicito riferimento nel verbale e si riporteranno le motivazioni  che hanno portato a tale decisione con l’indicazione dei docenti favorevoli e contrari."

Ma l'ammissione avverrà a maggioranza (come mi sembra normale che sia) o all'unanimità come sostiene il coordinatore?

Magari questo tread è inutile dato che ammissione a maggiornanza non vuol dire nulla e/o neanche esiste proprio .... boh sono confuso.

Qualcuno potrebbe darmi delle valide indicazioni?

Se tu voti contrario all'ammissione, questa avverrà a maggioranza (con almeno il tuo voto contrario).
Nel caso di ammissioni a maggioranza viene riportato il numero dei favorevoli e dei contrari e, a richiesta, anche il nome, ma mettere il nome è complicato e in genere non si fa.

Una volta la pagelle di giugno erano abbastanza veritiere, adesso con la scusa che tutti i voti vanno portati a 6 non lo sono più. Siccome la commissione ha a disposizione il verbale di scrutinio e la pagella modificata, ma non i voti reali, per il presidente e i commissari esterni è consuetudine controllare le ammissioni: quelle a maggioranza indicano che lo studente ha almeno una insufficienza, magari anche grave.

Io penso che sia opportuna la selezione da parte del Consiglio di Classe, piuttosto che affidare alla Commissione la gestione dei casi rognosi. O se proprio ci sono situazioni borderline, è opportuno lasciare un messaggio in codice alla Commissione: ovvero l'ammissione a maggioranza.

Quando si ammette un'intera classe all'unanimità, con voti automaticamente elevati alla sufficienza, si costringono i commissari, soprattutto gli esterni, ad operare in una situazione di palese conflitto a causa dell'incongruenza tra i valori scaturiti dalle prove di esame e quelli presentati in sede di ammissione.

Un esempio: negli ultimi tre esami che ho fatto da interno, ci sono presentate tre situazioni differenti, ma tutte e tre con commissioni che hanno operato in pieno accordo, senza conflitti tra commissari o arrampicate sui vetri di una parte o dell'altra.
1) nel primo esame sono stati ammessi tutti, indiscriminatamente, con gonfiaggio plateale dei voti. Commissione tranquillissima, abbiamo operato di comune accordo, addirittura due dei tre interni eravamo più "severi" degli esterni. Risultato: pessimo esame proprio da parte di chi non doveva essere ammesso. Quell'anno ci sono stati 5 o 6 stangati all'esame (non ricordo di preciso).
2) nel secondo esame sono stati ammessi 5 su 10, di cui tre a maggioranza. Commissione tranquillissima, addirittura presidente e commissari esterni ci hanno "rimproverato" di avere calcato un po' troppo la mano. Esame mediocre da parte di tutti, ma la selezione fatta all'ammissione ha traumatizzato così tanto gli esterni che erano più garantisti degli interni. A dire il vero ero l'unico che si è turato il naso, pur essendo fondamentalmente garantista pure io.
3) nel terzo esame la selezione all'ammissione è stata meno crudele, ma non ne abbiamo ammesso comunque 5 o 6 su una ventina. Anche in questo caso commissione tranquillissima, ha apprezzato l'"onestà" del consiglio di classe. Abbiamo lavorato di comune accordo, aiutando anche quelli che non hanno fatto un esame brillante. Tutti passati, compreso un candidato ammesso a maggioranza che ha fatto un esame quasi penoso. Abbiamo votato in modo informale ponendoci la mano sulla coscienza: due interni su tre contrari alla promozione, due esterni su tre favorevoli.

Io pensavo che presentando un alunno con 3 o 4 5 non scattasse in automatico l'ammissione all'unanimità, ma in sede di CDC (e parlo di una sola materia insufficiente) si deliberasse per l'ammissione si ma a maggiornanza.
All'unanimità si ammette chi ha almeno tutte le discipline con 6 (così credevo...).
Unanimità mi sembra che significhi, appunto,  tutti d'accordo. Se il requisito per l'ammissione deve essere la sufficienza in tutte le discipline ed uno studente ha anche un solo voto negativo .... come può meritare l'ammissione all'unanimità?
Non lo so la vedo come una sorta di presa per il cxxo.
O peggio: il docente tiranno ha votato contro la tua ammissione all'esame di maturità! Contro di te (cuci cuci di mamma) la cui unica colpa è di non aver studiato e di non aver raggiunto il minimo obiettivo preposto...
Che schifo