Per Giovanna Onnis-Patto di sviluppo professionale

Ciao Giovanna, eccomi di nuovo a scriverti. Sai la stima che nutro nei tuoi confronti e credimi non sono sviolinate. Sei sempre celere nel dare risposte corrette e appropriate.Adesso ho bisogno ancora di avere risposte ad alcuni miei quesiti.

1)

Il Dirigente ci ha dato appuntamento per il prossimo 30 marzo per firmare il patto di sviluppo professionale. Quale data bisogna inserire nella parte in basso dove dice: Il docente neo assunto a decorrere dal..........?

Il docente neo assunto, a decorrere dal…………. in anno di formazione e prova presso questo istituto nell' a.s. 2015/16, si impegna a potenziare le proprie competenze, elaborate nel Bilancio iniziale, afferenti alle principali funzioni della professionalità docente, raggruppate nelle seguenti aree:

Area delle competenze relative all’ insegnamento (culturale/ disciplinare e didattico/metodologica)
1. Inserire la propria progettualità nel curricolo disciplinari di istituto e fare proprie le unità di apprendimento concordate con i colleghi dei dipartimenti/gruppi disciplinari
2. Saper organizzare situazioni di apprendimento
3. Saper osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo
4. Saper coinvolgere gli studenti nel loro apprendimento e nel loro lavoro

2)
In questo modello sono compilate le aree, con i quattro punti. Se per tre dei punti citati mi ritengo competente,ne lascio uno solo?
Per i punti 2,3,4 mi ritengo competente.Infatti l'ho scritto nel mio bilancio.Per il primo devo consolidare alcune competenze. Lascio solo il primo, o comunque anche gli altri possono sempre essere potenziati?

3) Il relatore del primo incontro propedeutico non ci ha dato nessuna scadenza.Ho inserito il bilancio delle competenze in piattaforma ma ancora non l'ho inviato definitivamente. C'è una scadenza entro cui farlo?

4) il peer to peer può essere registrato con date antecedenti alla firma del patto di sviluppo professionale?
Io l'ho già svolto qualche mese fa.

N.B. il bilancio delle competenze è stato protocollato in data 09/03/2016.

Grazie per la tua gentilezza e buon lavoro!!!!

Patto di sviluppo professionale!?
Ma quando cacchio si decidono a liberalizzare la canapa per usi idraulici invece di perseverare con sto cacchio di teflon che plastifica i cervelli?

Si tibi competit topic de respondere quaestiones aliter fovet fugit parva ridiculam iocos, sed sunt pulli.

Ti ringrazio per la stima Grefilk, ma sull'argomento non sono informata e, mi dispiace, non posso aiutarti :-(

P.S.) Capisco l'ironia di Gianfranco, perchè anche io, sinceramente non ho idea di cosa sia il Patto di sviluppo professionale

giovanna onnis ha scritto:Ti ringrazio per la stima Grefilk, ma sull'argomento non sono informata e, mi dispiace,  non posso aiutarti :-(

P.S.) Capisco l'ironia di Gianfranco, perchè anche io, sinceramente non ho idea di cosa sia il Patto di sviluppo professionale

E' una delle formalità previste nell'ambito delle procedure relative all'anno di prova e di formazione. Quando l'abbiamo fatto noi le cose erano più semplici perché si andava sul pratico.

@Giovanna: per intenderci, http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=72300

Lo avevo intuito Giancarlo :-)
Ai nostri tempi erano sicuramente caratterizzate da meno burocratese e maggiore concretezza

Giancarlo Dessì ha scritto:@Giovanna: per intenderci, http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=72300

Ti ringrazio, avevo inteso che si trattasse di ciò, ma per rispondere a Grefilk ritengo necessario essere "dentro" il tema ed io non lo sono, quindi non avendo il tempo materiale per addentrarmi, in tutta sincerità preferisco non rispondere ammettendo la mia ignoranza sull'argomento

giovanna onnis ha scritto:Lo avevo intuito Giancarlo :-)
Ai nostri tempi erano sicuramente caratterizzate da meno burocratese e maggiore concretezza

Io ho fatto la formazione in presenza a fine anno (maggio) 1992-93 con due formatori: uno psicologo aveva curato una sezione tematica relativa alla comunicazione e il preside della scuola in cui si svolgeva il corso aveva curato una sezione tematica relativa alla normativa scolastica. Non ricordo quante ore fossero in totale, ma si era trattato di diversi giorni. A luglio c'era stato l'appuntamento con il comitato di valutazione previa presentazione di una mia relazione.
Nessun'altra formalità. Non ricordo neppure se mi era stato assegnato un tutor. Di sicuro, se esisteva un tutor, non ho avuto nulla a che farci.

In effetti questa richiesta qui non c'entra nulla, andava inserita in "immissioni in ruolo" e magari nel forum sulla piattaforma dell'Indire che abbiamo a disposizione proprio per discutere di questi punti su cui siamo incerti..
Comunque siccome ogni usr si sta regolando un po' autonomamente, io ti dico cosa ci è stato detto al primo incontro: non abbiamo scadenze per inviare il bilancio iniziale delle competenze, però non è coerente cominciare il percorso di formazione (patto di sviluppo, peer to peer, laboratori, attività 1 e 2 ecc) senza aver fatto il bilancio iniziale; quindi ci è stato suggerito di inviarlo quanto prima in modo che risulti antecedente ad ogni altra attività che faremo. Per le attività del peer to peer a noi non è stato dato ancora il famoso "registro" da compilare con le ore di compresenza, nè il modello del patto si sviluppo di professionalità (ci è stato detto che quello regionale deve essere ancora elaborato), pertanto ci è stato precisato che se il Dirigente si regola in autonomia utilizzando un proprio modello per il Patto e per il registro del peer to peer (oppure se prende un modello da altre regioni e lo adatta alle proprie esigenze), noi non dobbiamo preoccuparci perchè tanto è il dirigente che deve approvare il tutto, quindi se la proposta ci viene fatta da lui è ovvio che seguiamo i modelli che ci vengono forniti e non aspettiamo più il modello regionale (che mi sa sarà pronto per maggio ormai...).
In pratica, l'importante è concordare il tutto con i dirigenti; una volta che abbiamo il loro beneplacito possiamo star tranquilli.

giovanna onnis ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:@Giovanna: per intenderci, http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=72300

Ti ringrazio, avevo inteso che si trattasse di ciò, ma per rispondere a Grefilk ritengo necessario essere "dentro" il tema ed io non lo sono, quindi non avendo il tempo materiale per addentrarmi, in tutta sincerità preferisco non rispondere ammettendo la mia ignoranza sull'argomento

Anche io ho preferito non rispondere essendo del tutto ignorante. Mi sono allargato con la battuta a causa della mia mitomania, ma senza l'intenzione di ridicolizzare greflik per il suo quesito. Bensì ridicolizzare questa degenerazione progressiva verso la formalità burocratica fine a se stessa.

Giancarlo Dessì ha scritto:

giovanna onnis ha scritto:Lo avevo intuito Giancarlo :-)
Ai nostri tempi erano sicuramente caratterizzate da meno burocratese e maggiore concretezza

Io ho fatto la formazione in presenza a fine anno (maggio) 1992-93 con due formatori: uno psicologo aveva curato una sezione tematica relativa alla comunicazione e il preside della scuola in cui si svolgeva il corso aveva curato una sezione tematica relativa alla normativa scolastica. Non ricordo quante ore fossero in totale, ma si era trattato di diversi giorni. A luglio c'era stato l'appuntamento con il comitato di valutazione previa presentazione di una mia relazione.
Nessun'altra formalità. Non ricordo neppure se mi era stato assegnato un tutor. Di sicuro, se esisteva un tutor, non ho avuto nulla a che farci.

Io ricordo il tutor e ricordo che la preside aveva convocato in anticipo solo per me il comitato di valutazione per la discussione finale. Ero l'unica convocata su mia richiesta perchè avevo il pancione di 9 mesi e dopo una settimana è nato il mio primo figlio

Grazie a tutti per le vostre risposte e tanti auguri di Buona Pasqua.

grefilk ha scritto:Grazie a tutti per le vostre risposte e tanti auguri di Buona Pasqua.

Altrettanto. E scusami per l'intromissione inopportuna :-)