Posti su ambito che si liberano : sono disponibili anche come posti su scuola ?

Come vanno considerati i posti su ambito lasciati liberi ( generalmente causa trasferimento ) ? Sono disponibili eventualmente anche come posti su scuola per chi li volesse chiedere tra le 5 preferenze ? Non trovo articoli o topic in merito. La risposta è decisamente importante per la scelta della 5 preferenze...

Seguo.
Mi hai messo la pulce. Con la scellerata creazione degli ambiti e della conseguente chiamata diretta la 107 ha sviluppato una serie di zone grigie, e la nebbia non si è affatto dipanata con la deroga alla mobilità di quest'anno e con la possibilità di una richiesta sia trasferimento sia scuola che su ambito.
Queste ci possono far comodo, ma l'ambiguità regna sovrana e si rendono necessari continui aggiustamenti e delucidazioni.

alex.65 ha scritto:Come vanno considerati i posti su ambito lasciati liberi ( generalmente causa trasferimento ) ? Sono disponibili eventualmente anche come posti su scuola per chi li volesse chiedere tra le 5 preferenze ? Non trovo articoli o topic in merito. La risposta è decisamente importante per la scelta della 5 preferenze...

I posti "dell'ambito" in realtà non esistono, sono sempre posti "di scuola". Il fatto che nel momento in cui si mette come preferenza l'ambito 1 (esempio) e si ottiene il trasferimento, vuol dire solo che ci sono scuole che appartengono all'ambito 1 che hanno dei posti disponibili, altrimenti non si sarebbe ottenuto il trasferimento.

Pertanto, se il docente titolare di ambito assegnato poi con la "chiamata per competenze" alla scuola X ottiene il trasferimento, libera il posto della scuola X e che potrà essere occupato da un altro docente che esprimerà nella domanda il codice specifico di quella scuola ottenendo la relativa titolarità.

Continuate a confondere la "titolarità" (di scuola o di ambito) con "cosa" (classe o potenziamento) farà il docente nella scuola.

Grazie Paolo,

ti faccio l'esempio che motiva i miei dubbi:

- su una scuola di 2° grado ci sono due docenti della stessa cdc.
- le ore di questa cdc sono 18 curricolari e 18 nate come potenziamento
- attualmente le ore sono equamente divise tra i due docenti: non esiste quindi un docente curricolare e un docente di potenziamento (fin qui ci siamo!)
- con la mobilità il docente titolare su ambito e con contratto triennale sulla scuola se ne va
- con la stessa mobilità un altro docente, da altra scuola o ambito, ottiene la titolarità su quella scuola
- come la mettiamo se tra due anni il ptof cambiasse e si perdessero le 18 ore nate come potenziamento?
- il 2° anno il nuovo docente risulterebbe già inserito nella graduatoria interna o sarebbe ancora in fondo?

Perdonami l'ignoranza, ma queste cose sono nuove e non possiamo permetterci di fare strafalcioni.

Grazie in anticipo

L'ultimo perde il posto.

Scusami, devo essermi espressa male.
Mi è ben chiaro che l'ultimo in graduatoria interna perde il posto.

Però, poiché non ho ancora capito bene come funzioni il punteggio della graduatoria interna d'istituto (non ho trovato nessuna tabella esemplificativa), ti chiedo:

- se nel 2017-18, 2° anno di ptof e 1° dopo l'attuale mobilità, esistessero 1 cattedra curricolare e 1 potenziamento, ripartite tra due docenti (non mi interessa la distribuzione delle ore), UNO GIA' TITOLARE SU QUELLA SCUOLA DA QUALCHE TEMPO E UNO APPENA TRASFERITO;
- se nel 2018-19, 3° anno di ptof, questo venisse modificato e si prevedesse quindi la perdita del posto di potenziamento a partire dall'anno successivo;
- DOMANDA: il docente trasferito nel 2017-18 risulterebbe ancora in fondo alla graduatoria oppure sarebbe già inserito a pettine?

Grazie mille in anticipo

Nel 2018/2019 i due docenti sarebbero entrambi a pettine in graduatoria

Ok, grazie Gianfranco!
E per quest'anno abbiamo messo un altro punto fermo.

A questo punto chiedo a te, che hai le idee ben chiare sulla graduatoria interna, se esista una tabella sintetica per il calcolo del punteggio.

Il caso di mio marito è: immissione 2015-16 da concorso 1999 -sic- fuori regione e anno di prova; 2016-17 titolarità su scuola e assegnazione provvisoria; 2017-18 o trasferimento miracoloso o probabile rientro su scuola di titolarità in altra regione. A questo punto, dovunque si trovi, nel 2018-19 entrerebbe in graduatoria a pettine e non ho capito bene come si calcoli il punteggio.

O è tutto talmente prematuro che mi angoscio per nulla?

Grazie

Ma se un docente non ha contratto triennale (ruolo ante 107) ed è già titolare su scuola, chi e come si deciderà di far "sparire" il pontenziamento sulla sua materia in quella scuola? Io mi sono trasferita lo scorso anno in fase 0, terzo anno di ruolo, e mi sono ritrovata sul potenziamento, non ho potuto scegliere...(se fosse stato possibile avrei chiesto un posto "normale" ma con l'OA non esiste alcuna distinzione). Fatto sta che non ho vincoli triennali, non sono su ambito, ma la mia cattedra dipende dal ptof, da un ds o dal miur? Cioè chi deciderà come e quando saró perdente posto? Mi sembra che mi abbiano preso per i fondelli, miur, sindacati...

bimbumbam ha scritto:Ma se un docente non ha contratto triennale (ruolo ante 107) ed è già titolare su scuola, chi e come si deciderà di far "sparire" il pontenziamento sulla sua materia in quella scuola? Io mi sono trasferita lo scorso anno in fase 0, terzo anno di ruolo, e mi sono ritrovata sul potenziamento, non ho potuto scegliere...(se fosse stato possibile avrei chiesto un posto "normale" ma con l'OA non esiste alcuna distinzione). Fatto sta che non ho vincoli triennali, non sono su ambito, ma la mia cattedra dipende dal ptof, da un ds o dal miur? Cioè chi deciderà come e quando saró perdente posto? Mi sembra che mi abbiano preso per i fondelli, miur, sindacati...

Questa credo di saperla!

E' il ds che attribuisce le mansioni ai docenti all'interno dell'istituto.

Il mantenimento o meno di un posto all'interno della scuola dipende invece dalla graduatoria interna d'istituto. Va via il docente con meno punti.

Tu sei titolare su quella scuola, dove ti trasferita lo scorso anno (non in fase 0, ma in fase A se per trasferimento provinciale o in fase B se per trasferimento interprovinciale: ormai però queste suddivisioni non hanno più senso, capita di utilizzarle solo per capirci meglio).
Il ds decide come utilizzarti, ma se ci dovesse essere una contrazione di organico per perdita di classi o modifica del ptof perderesti il posto solo se fossi il docente con minor punteggio.

Stefania Biancani ha scritto:Grazie Paolo,

ti faccio l'esempio che motiva i miei dubbi:

- su una scuola di 2° grado ci sono due docenti della stessa cdc.
- le ore di questa cdc sono 18 curricolari e 18 nate come potenziamento
- attualmente le ore sono equamente divise tra i due docenti: non esiste quindi un docente curricolare e un docente di potenziamento (fin qui ci siamo!)
- con la mobilità il docente titolare su ambito e con contratto triennale sulla scuola se ne va
- con la stessa mobilità un altro docente, da altra scuola o ambito, ottiene la titolarità su quella scuola
- come la mettiamo se tra due anni il ptof cambiasse e si perdessero le 18 ore nate come potenziamento?
- il 2° anno il nuovo docente risulterebbe già inserito nella graduatoria interna o sarebbe ancora in fondo?

Perdonami l'ignoranza, ma queste cose sono nuove e non possiamo permetterci di fare strafalcioni.

Grazie in anticipo

E se il docente che arriva è un titolare su ambito (individuato dal ds)? dunque 1 titolare su scuola e uno su ambito. Al terzo anno il PTOF cambia; il potenziamento non è più coerente con il nuovo PTOF; 1 solo posto disponibile; l'ultimo nella graduatoria interna è il docente su scuola. Il docente individuato dal DS ha un incarico triennale, rinnovabile se coerente con il PTOF. Può essere costretto ad andare via, anche se non è ultimo in graduatoria interna, per il solo fatto di avere un incarico a tempo? in caso contrario, di fatto, non esiste alcuna differenza tra titolarità su scuola e ambito. Voglio dire, cosa potrebbe rendere l'incarico del docente su ambito non più coerente con il PTOF (il docente è nell'OA)?

royalstefano ha scritto:

Stefania Biancani ha scritto:Grazie Paolo,

ti faccio l'esempio che motiva i miei dubbi:

- su una scuola di 2° grado ci sono due docenti della stessa cdc.
- le ore di questa cdc sono 18 curricolari e 18 nate come potenziamento
- attualmente le ore sono equamente divise tra i due docenti: non esiste quindi un docente curricolare e un docente di potenziamento (fin qui ci siamo!)
- con la mobilità il docente titolare su ambito e con contratto triennale sulla scuola se ne va
- con la stessa mobilità un altro docente, da altra scuola o ambito, ottiene la titolarità su quella scuola
- come la mettiamo se tra due anni il ptof cambiasse e si perdessero le 18 ore nate come potenziamento?
- il 2° anno il nuovo docente risulterebbe già inserito nella graduatoria interna o sarebbe ancora in fondo?

Perdonami l'ignoranza, ma queste cose sono nuove e non possiamo permetterci di fare strafalcioni.

Grazie in anticipo

E se il docente che arriva è un  titolare su ambito (individuato dal ds)? dunque 1 titolare su scuola e uno su ambito. Al terzo anno il  PTOF cambia; il potenziamento non è più coerente con il nuovo PTOF; 1 solo posto disponibile; l'ultimo nella graduatoria interna è il docente su scuola. Il docente individuato dal DS ha un incarico triennale, rinnovabile se coerente con il PTOF. Può essere costretto ad andare via, anche se non è ultimo in graduatoria interna, per il solo fatto di avere un incarico a tempo? in caso contrario, di fatto, non esiste alcuna differenza tra titolarità su scuola e ambito. Voglio dire, cosa potrebbe rendere l'incarico del docente su ambito non più coerente con il PTOF (il docente è nell'OA)?

Per la mobilità di quest'anno non ci dovrebbero essere problemi, perché, come dice Gianfranco al terzo anno di PTOF (2018-19) sarebbero entrambi nella graduatoria interna, inseriti a pettine in base al punteggio.
(Allo stato attuale delle cose, i veri problemi potrebbero sorgere con la mobilità del prossimo anno, quando il 3° anno di PTOF coinciderebbe con il punteggio 0 dei docenti neotrasferiti, ma siccome cambierà tutto di nuovo non è proprio il caso di pensarci)

Stefania Biancani ha scritto:Ok, grazie Gianfranco!
E per quest'anno abbiamo messo un altro punto fermo.

A questo punto chiedo a te, che hai le idee ben chiare sulla graduatoria interna, se esista una tabella sintetica per il calcolo del punteggio.

Il caso di mio marito è: immissione 2015-16 da concorso 1999  -sic- fuori regione e anno di prova; 2016-17 titolarità su scuola e assegnazione provvisoria; 2017-18 o trasferimento miracoloso o probabile rientro su scuola di titolarità in altra regione. A questo punto, dovunque si trovi, nel 2018-19 entrerebbe in graduatoria a pettine e non ho capito bene come si calcoli il punteggio.

O è tutto talmente prematuro che mi angoscio per nulla?

Grazie

La tabella esiste ed è allegata all'ipotesi di contratto che trovi a questo link:

http://www.orizzontescuola.it/wp-content/uploads/2017/02/IpotesiMobilita2017.pdf

A pagina 66 del pdf inizia la tabella, che però va letta e applicata alla luce delle note della tabella stessa che regolamentano in maniera specifica il punteggio per la mobilità d'ufficio. La tabella può essere definita "sintetica" ma le note certamente no, e sono quelle che vanno lette con particolare attenzione. Le principali differenze tra il punteggio per la mobilità volontaria e per la mobilità d'ufficio (graduatoria interna) riguardano la valutazione del preruolo e della continuità.

Ti ringrazio moltissimo.
Avevo già scaricato il testo dell'ipotesi di contratto, ma mi ero concentrata solo sul nuovo punteggio per i trasferimenti.
Vado a studiare... ;-)