NASPI e convocazioni

Salve a tutti, sto al momento percependo la Naspi e mi domando come comportarmi non appena mi arriveranno le prime convocazioni da GI. Sono sempre obbligata a dare a tutte la disponibilità ed eventualmente accettare, per conservare la NASPI fino all'effettivo contratto? Oppure potrei anche non rendermi disponibile ad alcune (per mie valutazioni personali) senza per questo dover rinunciare alla NASPI? Se rinuncio ad una supplenza (qualora spettasse effettivamente a me), devo comunicare qualcosa all'INPS? Ho letto cose discordanti e/o criteri riguardanti il chilometraggio o il monte-ore settimanale, che farebbero da discrimine sul dovere di accettare o meno, in relazione alla NASPI... qualcuno sa aiutarmi? Mille grazie.

Up

Ti riporto la mia esperienza personale che, però, potrebbe non essere indicativa in linea generale: alle prime convocazioni dello scorso a.s. non avevo modo, per motivi di salute, di accedere alla posta. Ho avuto accesso solo attorno a fine settembre. La Naspi si è interrotta proprio nella data in cui ho accettato l'incarico (data che ho personalmente comunicato)

Grazie en1986, capisco! La tua situazione è comunque "particolare", nel senso che avevi motivi di salute specifici per non rispondere alle convocazioni.
C'è per favore qualcun'altro che sappia darmi qualche informazione più precisa sulla normativa, nel caso in cui non dessi disponibilità o rifiutassi una supplenza che, per motivi vari, non mi "convince"?
Ovviamente nel momento in cui accetterò comunicherò anche l'inizio del contratto all'INPS, questo so bene che va fatto!

Non ti preoccupare. Anche se rifiuti le supplenze che non ti convincono, questi rifiuti non vengono comunicati all'inps che continua a pagarti la Naspi.

Salve Dec invece chi accetta contratto supplenza breve esempio 10/15 giorni
1 deve comunicare all'inps presa in servizio?
2 Naspi si interrompe del tutto anche su contratto breve?

1. Secondo me è meglio, anche se non sono certo che sia obbligatorio.
2. Viene sospesa e riprende in automatico alla scadenza del contratto. Solo se si lavora per più di sei mesi consecutivi bisogna presentare una nuova domanda.