Tipologie PEI alle superiori: sono 2 o 3?

Salve,
ho sempre sentito parlare alle superiori di pei per obiettivi minimi o pei differenziato.
Esiste anche il pei CURRICOLARE? Cioè percorso identico alla classe per un'alunna disabile che non ha gravi problematiche?
Qual è la legge che lo prevede?Grazie

In genere quando si fa la curricolare si intende quella per obiettivi minimi.
Tieni presente che gli obiettivi minimi dovrebbero valere per tutti gli studenti, se non erro.
Se poi l'alunno può andare oltre gli obiettivi minimi.. tanto meglio:)

non è propriamente

pei per om o pei differenziato

E' pei che prende in considerazione le problematiche del ragazzo e stabilisce che gli obbiettivi raggiungibili siano i minimi di classe

oppure è pei che stabilisce obiettivi completamente differenziati da quelli di classe, definiti in base alle problematiche dell'alunno (quest'anno lavoreremo per imparare ad allacciare le scarpe........ quest'anno faremo in modo di imparare a riconoscere le sillabe..........)

il pei può anche decidere misure adatte ad aiutare l'alunno nel raggiungimento degli obbiettivi curricolari

Ma formalmente comunque, nel caso di obiettivi curricolari, non si adotta quella per obiettivi minimi?

che confusione ragazzi!

sono tre:
- curriculare;
- per o.m.
- differenziata.

la prima è quella che scaturisce dall'interpretazione corretta dell'art. 15, comma 1. O.M. 90/01

Valutazione  degli alunni  in situazione di handicap

1.  Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche e sensoriali non si procede, di norma, ad alcuna valutazione differenziata; è consentito, tuttavia, l'uso di particolari strumenti  didattici appositamente  individuati dai docenti, al fine  di  accertare  il livello di apprendimento non evidenziabile attraverso un colloquio o prove scritte tradizionali.

in pratica, di norma, nei confronti dei ragazzi con disabilità fisica e/o sensoriale non si procede ad una valutazione per o.m., si utilizzano solo strumenti diversi.
Pensa ad un ragazzo ipovedente che legge e scrive con il braille, o ad un ragazzo in carrozzina che, pur avendo diritto al sos ha capacità cognitive identiche agli altri.
questi fanno programmazione conforme. non lo sapevate?

arrubiu, perchè?  

Non è questione formale.

Il pei  indica cosa si farà ed è il documento di riferimento e guida per gli operatori.
Se l'alunno non ha particolari problemi perchè fissare il minimo?

Tanto,  se raggiunge il minimo, è come i compagni.  Ha raggiunto il minimo.

Onestamente non so se le scuole adottino il sistema di mettere comunque il minimo e sperare che il ragazzo vada oltre.  Non la vedo una strategia furba perchè penso induca a non impegnare risorse per alzare il livello.

Edit

ha già risposto Carla

Sì sì chiaro.
Fino ad ora non mi sono mai imbattuto in una curricolare, la parte citata da carla non la ricordavo:)

nel caso di ipoacusia mi e' capitato spesso di proporre in alcune discipline l'o.m., ma ho sempre motivato adeguatamente la scelta nel PEI. la sordità provoca generalmente un ritardo nell'apprendimento del linguaggio, che a sua volta implica delle conseguenze sul piano cognitivo e delle difficoltà nella comprensione delle lingue straniere. nel caso di disturbi fisici severi invece, la riduzione e' stata motivata dal fatto che questi ragazzi spesso hanno i pomeriggi pieni di impegni fisioterapici e di cura, anche molto debilitanti. tutto ciò va sempre specificato nel PEI

arrubiu ha scritto:Sì sì chiaro.
Fino ad ora non mi sono mai imbattuto in una curricolare, la parte citata da carla non la ricordavo:)

;-)

Scusate se riesumo questo thread, ma ora mi sono ricordato perché ricordassi male le questione delle tipologie di programmazione: in tutti i format dei PEI che mi sono capitati per le mani erano sempre presenti due sole opzioni, ovvero la differenziata e gli obiettivi minimi. Non era mai prevista una programmazione curricolare "normale".
Non mi sto giustificando né sto dicendo che non abbia ragione carla75, volevo solo storicizzare la mia convinzione sbagliata:)

Per come l'ho sempre intesa io, la programmazione per obiettivi minimi definisce gli obiettivi minimi non per l'alunno disabile, ma per tutta la classe. Insomma, gli obiettivi minimi sono quelli minimi (e non massimi!) per essere promossi e valgono per tutti gli alunni.

Quando tu insegnante di sostegno programmi con il docente curriculare degli obiettivi minimi vuol dire che tu con le tue metodologie Fai in modo che il ragazzo esegua e raggiunga quegli obiettivi. Per se nella programmazione per obiettivi minimi in italiano è previsto che il ragazzo riesca a verbalizzare in maniera coerente un argomento virgola tu devi lavorare su quello. Se in matematica si concorda che il ragazzo debba saper discriminare i principali prodotti notevoli, si lavora solo su quello. Gli argomenti sono gli stessi, ma si scelgono i concetti più semplici, che sono però propedeutici all'acquisizione di competenze superiori.

Nel caso di un ragazzo con un disturbo sensoriale che riesce a compensare o di un ragazzo con un disturbo fisico la normativa non prevede la possibilità di semplificare il programma virgola perché si parte dal presupposto che questi ragazzi non ne abbiano il bisogno punto Solo in casi eccezionali e motivati si può procedere a una programmazione per obiettivi minimi.