Microstoria e divulgazione storica

Promemoria primo messaggio :

Mi tocca dare ragione a Galli della Loggia!
https://www.corriere.it/opinioni/19_aprile_13/caro-angela-cose-non-stanno-cosi-10e7505c-5e17-11e9-89db-a8646a3a5dc3.shtml

Paddington ha scritto:Beh raistoria è un gran bel canale.  In particolare guardavo "il tempo e la storia" prima del settembre  2016,  quando per non si sa quale motivo,  (solito ossequio femminista) tolsero quel bravo presentatore per mettere la signorina..
In ogni caso ormai di baggianate ed errori grossolani ne sono pieni i canali tv,  che infatti praticamente non guardo più tranne, appunto, raistoria.
Il discorso è sempre il solito:i nostri maturati semianalfabeti si iscrivono a scienze politiche od altre amenità e,tra uno sciopero e l altro,  si prendono il pezzo di carta e vengono assunti nei mass-media. E ci ritroviamo paro paro gli stafalcioni  che scrivevanonri temi in quinta superiore...

Guarda che se ti riferisci a massimo bernardini, il motivo potrebbe anche essere lui stesso, e non l'ossequio femminista, come tu lo interpreti.
Niente di strano che sia stato proprio lui a scegliere di dedicarsi anima e corpo a quell'altra trasmissione, su raitre, titolo "tv talk" (e secondo il mio parere perdendoci un po').
Io l'ho seguito in alcune puntate, e tranne argomenti particolarmente interessanti, non riuscivo mai a guardarla per intero.
Epperò potrebbe proprio essere stata una scelta personale, con annesso aumento di visibilità e audience.

D'altronde, parlate anche voi di fama di alcuni personaggi e di loro scelte, che vi impegnano in queste discussioni. Siamo on topic

chicca70 ha scritto:Quei libri, privi di riferimenti bibliografici, sono rivolti ad un pubblico generalista, di livello culturale da scuola superiore, non a chi ha fatto studi storici e neppure a chi legge usualmente saggi.

...magari li legge il padre del mio alunno che oggi è venuto a dirmi che il rampollo cui io ho dato 5, a casa, la lezione la sapeva benissimo! Garanzia il fatto che lo aveva interrogato (ha usato proprio questo termine...il collega!) lui stesso, che ha la fortuna (ha detto anche questo!) di essere un grande appassionato di storia!
Un pensierino alla simpatica collana l'ho fatto...

Dalla presentazione della collana:
"La Grande Storia è fatta di piccole storie. Come vorreste che le generazioni conoscessero la nostra epoca? Solo attraverso i nomi e le gesta di politici, ministri, generali? O vorreste che potessero anche immaginare la vita quotidiana di tutti noi, con le nostre abitudini, le nostre città, i nostri mestieri e sì, anche le nostre ricette e il nostro modo di vestire? La storia, naturalmente, è fatta di tutte queste cose insieme: politica e quotidianità, battaglie campali e problemi domestici. ... ... Immagineremo i piccoli protagonisti, senza dimenticare i grandi... ..."

L'autore (o gli autori) ha quindi scelto di investigare la piccola storia ma con fair-play non mi pare getti discredito sulla Grande Storia. Almeno a giudicare da questo estratto della presentazione. Eventuali altre dichiarazioni in senso contrario dell'autore contraddirebbe in primo luogo se stesso nella presentazione citata.
(ps ho scritto erroneamente, in precedenza, archeologo in realtà Angela è un paleontologo)

franco71 ha scritto:Dalla presentazione della collana:
(...)

Immagineremo i piccoli protagonisti, senza dimenticare i grandi... ..."
(...)

Un concetto non nuovo se mi viene in mente quello di Unamuno e la sua Intrahistoria:

"(...) Se trata de “Intrahistoria”. Este fue un concepto acuñado por Unamuno para designar las historias de la gente que no permanece en el recuerdo oficial de los pueblos. La gente sin fama. Quienes construyen la historia anónimamente sin que su nombre permanezca en los libros de texto, ni en los periódicos. (...)""...

Direi semmai vecchissimo, se si pensa che Les Annales è stata fondata nel 1929 e non è stata certo una esperienza residuale o marginale della ricerca storica.
È questo che discuto: legittimo proporre il valore della storia sociale, scorretto sottintendere una operazione nuova e innovativa, vicina agli interessi culturali (semmai esistono) delle masse...e non mi dite che quelle interrogative retoriche non suggeriscono una presa di posizione antiaccademica! Peccato che l'Accademia si sia accorta di tutto questo da quasi 100 anni.
Ci sarebbe semmai da riflettere oltre, e produrre qualcosa di più adeguato ai tempi che viviamo, visto che ormai per il falso egalitarismo pare che tutti abbiano diritto alla propria mezz'ora di notorietà e tutti siano ugualmente legittimati a prendere la scena, Giulio Cesare e Pinco Pallo

sempreconfusa1 ha scritto:
Un concetto non nuovo se mi viene in mente quello di Unamuno e la sua Intrahistoria:

"(...) Se trata de “Intrahistoria”. Este fue un concepto acuñado por Unamuno para designar ...""...

S'impara sempre qualcosa. Vabbè che si capisce (la citazione), però la prossima volta i sottotitoli in italiano:)

lucetta10 ha scritto:Direi semmai vecchissimo, se si pensa che Les Annales è stata fondata nel 1929 e non è stata certo una esperienza residuale o marginale della ricerca storica.
È questo che discuto: legittimo proporre il valore della storia sociale, scorretto sottintendere una operazione nuova e innovativa, vicina agli interessi culturali (semmai esistono) delle masse...

Per chiudere il cerchio, il Corriere della Sera (da cui l'articolo di Galli), nei mesi precedenti e tuttora, è protagonista di un'analoga collana sulla vita quotidiana nella storia.
La promo sul sito recita:"per conoscere la storia da una nuova e sorprendente prospettiva".(sic!)
Non è che, parlando di storia, ci troviamo davanti ad una battaglia ... editoriale tra testate (non nucleari)?:)

Questo, senza nulla togliere alle valide considerazioni fatte nel 3D.

franco71 ha scritto:

sempreconfusa1 ha scritto:
Un concetto non nuovo se mi viene in mente quello di Unamuno e la sua Intrahistoria:

"(...) Se trata de “Intrahistoria”. Este fue un concepto acuñado por Unamuno para designar ...""...

S'impara sempre qualcosa. Vabbè che si capisce (la citazione), però la prossima volta i sottotitoli in italiano:)

Sì, scusate, ultimamente leggo a queste ore e frettolosamente, e altrettanto frettolosamente posto...pensavo si capisse di più, come dicono in tanti, basta aggiungere una s all'italiano e lo spagnolo è bell'e pronto, no? E tu vuoi pure i sottotitoli...:-) adesso provvedo


Fu un concetto coniato da Unamuno per indicare le storie di tutte quelle persone che non lasciano traccia ufficiale, che sia negli annali o nei libri di testo, oppure tra le pagine dei giornali. La storia, appunto, di quella massa (come dice lucetta) che contribuisce a costruire la Storia con la maiuscola, ma in modo anonimo
(e a cui, evidentemente, si vuole dare voce, perché voce non ha).

Hi
ma nessun collega in questo forum ha mai avuto la curiosità di una didattica basata su invito alla formulazione di un problema, attività di ricerca e studio di testi e/o documenti, elaborazione di un relazione, anche con successivi cicli di correzioni/rvisioni, presentazione e discussione, e valutazione dell'intero percorso?