Critica al modello del trentino, doppio turno: metà classe a scuola, metà lezioni a distanza

La didattica a distanza, secondo me, per la maggior parte delle materie, funziona, è la verifica a distanza che non funziona.
E secondo me il sistema ipotizzato per le scuole del trentino, cioè dividere la classe in 2, con metà studenti in classe e metà a casa a seguire online quello che si fa in classe è un sistema troppo semplificato per gestire la cosa, e secondo me non funzionerebbe, perché online si possono fare alcune cose, e di presenza le altre.
Adesso faccio riferimento alla mia materia: tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica (ex disegno tecnico, per capirci) ma penso che il discorso possa valere per più materie.
Online si può spiegare la parte teorica della materia e i procedimenti per fare le costruzioni grafiche, (funziona, ho fatto vari video per i ragazzi, loro mi spediscono le foto dei loro disegni, e visualizzando in videoconferenza le foto dei loro disegni posso fare le opportune correzioni e dare ulteriori spiegazioni). Di presenza però si può correggere il modo di tenere la matita in mano, si possono fare le verifiche ecc.
A distanza inoltre, volendo risparmiare, si potrebbe avere in videoconferenza anche 2 classi alla volta.
Risulterebbe invece, secondo me, completamente deleterio, avere metà degli studenti in classe disponibili per le verifiche o per delle spiegazioni più approfondite, e doverli in qualche modo trascurare, per il doversi preoccupare di quello che arriva agli studenti a casa.

All'università avevamo una classe in presenza (la nostra) e una a distanza, che seguiva online e veniva in facoltà solo per dare gli esami.
Spesso gli insegnanti registravano le lezioni che tenevano in aula. E penso fornissero anche altri materiali agli studenti a distanza (comprese le slide che vedevamo anche noi).
Quindi certamente non eravamo trascurati. Ma io non avrei mai seguito il corso online, a parte i costi (costava di più! Cosa che il ministero finge di non sapere), mi sembrava più alienante dell'università stessa.
E parliamo sempre di materie umanistiche, nel caso di laboratori scientifici a perderci è chi sta a casa.

Si ma nel modello del trentino si parla di dividere il tempo esattamente in 2, quindi tutto quello che fai in classe verrebbe trasmesso in diretta a casa, anche quando fai interrogazioni, quando spighi qualcosa personalmente a uno studente ecc.

[quote="Ellie*"]All'università avevamo una classe in presenza (la nostra) e una a distanza, che seguiva online e veniva in facoltà solo per dare gli esami.
Spesso gli insegnanti registravano le lezioni che tenevano in aula. E penso fornissero anche altri materiali agli studenti a distanza (comprese le slide che vedevamo anche noi).
Quindi certamente non eravamo trascurati. Ma io non avrei mai seguito il corso online, a parte i costi (costava di più![/quote]

...e comunque, fare gli esami dovevano andarci di persona.

Qua si stava sottolineando, appunto, che il problema principale è la gestione delle verifiche!

Ditemi un qualunque test che venga fatto a distanza e abbia un qualche valore legale.

[quote="Ellie*"]Ditemi un qualunque test che venga fatto a distanza e abbia un qualche valore legale. [/quote]

Lo stanno dando agli esami scolastici...stanno aprendo una strada :-)

Una voragine, altro che strada!

[quote="Ellie*"]Ditemi un qualunque test che venga fatto a distanza e abbia un qualche valore legale. [/quote]

E' la prima cosa che ho scritto, "[i]La didattica a distanza, secondo me, per la maggior parte delle materie, funziona, è la verifica a distanza che non funziona. [/i]"

Bisognerebbe fare cose diverse a distanza e in presenza, semplificando: didattica a distanza e verifiche in presenza

Ovviamente sto parlando delle superiori, elementari e medie penso abbiano altri problemi: babysitteraggio ecc..