Come valutare in Dad?

Promemoria primo messaggio :

Dato che ancora non c'è molta chiarezza sull'argomento, vorrei sapere quali sono le modalità di valutazione valide nella didattica a distanza? Le prove scritte effettuate in modalità Dad sono valide ai fini della valutazione finale? (ho sentito dire che non lo sono). Voi quanti (e quali) tipi di valutazione state effettuando?

[quote="charman"]Scusate ma la posizione del ministero in merito alla valutazione sommativa, qual è? Innanzitutto, si può valutare nell'ambito della DAD e soprattutto questi voti faranno media per lo scrutinio finale?[/quote]

per ora il ministero ha solo detto che la valutazione va fatta perché bisogna mettere un voto. La nostra scuola ha deciso di valutare via Dad anche in modo sommativo ma per il voto in pagella non si terrà conto solo dei voti delle verifiche, fra cui peraltro ce ne sono anche alcune in presenza fatte prima del 5 marzo, ma anche della partecipazione impegno dimostrate nella dad

A proposito dell'impegno e della partecipazione: quando ci si trova di fronte studenti che saltano le lezioni sincrone adducendo problemi tecnici o entrano ed escono, per poi non rientrare più, si dà una valutazione negativa? C'è chi si inventa pure di essere stato presente (mi è capitato purtroppo), ma non lo era.

Personalmente, che si tratti di chat scritta o di lezione online a voce, io considero come elemento positivo per la valutazione solo la partecipazione attiva e non la semplice presenza formale. Se PincoPallo risulta presente per tutto il collegamento, ma non interviene mai, non chiede chiarimenti, non partecipa agli esercizi, e non posso sapere se sta seguendo o no, la considero una situazione non valutabile. Se poi mi rispedisce lo stesso degli esercizi risolti correttamente, posso tenere conto di quelli, ma non c'entrano con la valutazione dell'aspetto partecipativo, sono due cose diverse...

Basta con sta storia dei problemi di connessione! io chiedo innocentemente : che operatore usi? In che paese abiti? Dopodiché si verifica online la copertura geografica e al 99,99% si scopre che la rete c è e quando dicono di avere problemi a connettersi magari stanno pubblicando storie su instagram o quelle altre porcate che usano

Se ti rivolgi a me, io non ho affatto parlato dei problemi di connessione, anzi, semmai al contrario: se uno può permettersi di figurare formalmente come se stesse partecipando a un'attività online, mantenendo la connessione aperta ma poi non intervenendo nemmeno per piangere, e (presumibilmente) facendo altro mentre ha lasciato la connessione aperta, vuol dire che i mezzi tecnici non gli mancano.

In ogni caso, se gli chiedi "che operatore usi", possono sempre risponderti: "boh, non lo so, l'abbonamento l'hanno fatto i miei genitori, io non me ne intendo..."

No mi riferivo alle solite scuse degli studenti. Se a 15-16 anni mi dicono "non so che operatore ho" , che equivale a dire" non so che macchina ha mio papà " io mando una mail ai genitori riproponendo la domanda al fine di valutare la copertura nella loro zona.

Un genitore di un mio alunno ha scritto alla scuola per comunicare che loro vivono su una collina non raggiunta da ADSL e FIBRA e che la connessione 4G va e viene, per cui l'alunno entra in panico e per questo va male nelle verifiche. Mentre lo interrogavo lui sbuffava volutamente al microfono per fingere interferenze e l'altro giorno è entrato in ritardo alla lezione così avevo già chiamato gli alunni che dovevano essere interrogati. Vediamo se domani, che devo finire il giro di interrogazioni, sarà presente...
Colloquio con il padre in videochiamata: ha fatto tutta una pantomima per provarmi che non c'è connessione sulla cima della collina su cui abitano. Bene: l'alunno a fine febbraio aveva ben 5 materie sotto.

[quote="Clavicembalo"]No mi riferivo alle solite scuse degli studenti. Se a 15-16 anni mi dicono "non so che operatore ho" , che equivale a dire" non so che macchina ha mio papà " io mando una mail ai genitori riproponendo la domanda al fine di valutare la copertura nella loro zona. [/quote]

Ecco questo è proprio un esempio di ciò che intendevo con "implicazioni" più ampie della dad (e quindi tecnologia) nella vita scolastica...dunque il docente dovrebbe pure fare queste indagini, secondo te?
Io non credo tu parli seriamente, ma comunque altri potrebbero ben seguirti e ritenere plausibile un simile discorso...ma manco per niente!

Quando ero a scuola mica andavo a indagare come mai la linea wi-fi dell'isistuto funzionasse a singhiozzo...lo constatavo e basta! dovrei forse farlo da ora in poi, con gli alunni, se la dad venisse riconosciuta come didattica a tutti gli effetti e non più solo emergenziale?
ma per piacere!

Questo è uno dei tanti "talloni di Achille" della dad, che pian piano emergono, ma poco si può fare, perché è proprio vero che i problemi di connessione esistono. Ma che basta e basta!
Se poi gli studenti sanno approfittarne così bene, embé ce lo teniamo così, a meno di non coglierli talmente in flagrante da non poterlo negare neanche di striscio.
E allora lì si può semplicemente mettere nero su bianco ciò che succede, e i fatti parleranno da soli.
Ma diventare anche un informatico super esperto, e indagatore di linee di connessione no, questo proprio è fuori discussione.
Cominciassero ad assumere anche tali figure nella scuola, allora, così risolviamo questo spinoso aspetto.

[quote="Clavicembalo"]No mi riferivo alle solite scuse degli studenti. Se a 15-16 anni mi dicono "non so che operatore ho" , che equivale a dire" non so che macchina ha mio papà " [/quote]

Perché tu ti illudi che i cosiddetti "nativi digitali" siano effettivamente addentro alle definizioni tecniche di quello che usano.

Per loro la connessione in rete è semplicemente qualcosa che esiste, che è data per scontata, che si usa come se esistesse in natura e se arrivasse dal cielo... e comunque se ne occupa qualcun altro, l'importante è che questo qualcun altro pensi a fargliela trovare pronta e accessibile, senza richiedere nessun impegno per conoscerla.

Pretendere che un 15enne sappia dettagliatamente "che operatore ha" non lo paragonerei a chiedergli "che macchina ha tuo padre", ma, ad esempio, "di che marca è il frigorifero di casa"... sono convintissima che la maggior parte di loro non lo sappia, nonostante il frigorifero lo aprano tutti i giorni, e si servano liberamente di quello che ci trovano dentro e che ci ha messo qualcun altro: mica sono interessati alla differenza tra una marca e l'altra, basta che funzioni e che sia a disposizione!

[quote="pepe"]Un genitore di un mio alunno ha scritto alla scuola per comunicare che loro vivono su una collina non raggiunta da ADSL e FIBRA e che la connessione 4G va e viene, per cui l'alunno entra in panico e per questo va male nelle verifiche. Mentre lo interrogavo lui sbuffava volutamente al microfono per fingere interferenze e l'altro giorno è entrato in ritardo alla lezione così avevo già chiamato gli alunni che dovevano essere interrogati. Vediamo se domani, che devo finire il giro di interrogazioni, sarà presente...
Colloquio con il padre in videochiamata: ha fatto tutta una pantomima per provarmi che non c'è connessione sulla cima della collina su cui abitano. Bene: l'alunno a fine febbraio aveva ben 5 materie sotto.[/quote]

E immagino che adesso non ce le avrà più, o che nel caso peggiore ne avrà solo una o due, perché la maggior parte dei colleghi avranno già provveduto spontaneamente a gonfiare i voti...

No, ora ha 6 insufficienze su 9 discipline. Per questo il genitore si è preoccupato di scrivere al dirigente per dire che se va male nella DAD è perché entra in panico. Durante l’ultima verifica di matematica il ragazzo ha detto alla collega che stava vomitando... Non ho parole...

A proposito di alunni con 5/6/7 insufficienze, il Ministero mi deve spiegare quali possano essere le strategie di recupero per tali studenti.

> mi deve spiegare quali possano essere le strategie di recupero

il mercato del lavoro sara' spietato

È fondamentale che ci vengano date direttive su quegli alunni spariti dal giorno di inizio del lockdown, per me i 5 marzo. Su quelli che entrano ed escono, qualcosa avremo pure raccolto ed una valutazione è possibile darla. Anche negativa ma c'è. Pezze d'appoggio incluse ( anche la segnalazione della scuola che l'alunno Y partecipa saltuariamente e/o non fa i compiti o non si fa interrogare puô valere se opportunamente e in maniera burocraticamente ineccepibile segnalata). Ma gli scomparsi? Ne ho un mucchio. Alcuni in terza che devono fare l'esame. Nessuna indicazione. Niente di niente. Come vi orienterete voi?

[quote="seasparrow3"]> mi deve spiegare quali possano essere le strategie di recupero

il mercato del lavoro sara' spietato [/quote]

Ma il nostro dovere professionale non è quello di valutarli in base a cosa potranno aspettarsi da mercato del lavoro, è di valutarli in base a cosa hanno combinato nel corso di studi in cui noi stiamo insegnando loro OGGI.

Di quale lavoro state parlando? Trattasi di futuri mantenuti da papà...

E cosa c'entra questo? Risparmiaci queste uscite inutili e off topic.

Infatti...cosa c entra che il mercato del lavoro sarà spietato?

Ancora? Ma quale è il tuo problema?
O rispondi sul tema o vai da un'altra parte.

paniscus_2.1 : >

> ma il nostro dovere professionale
non e' quello di valutarli in base a cosa potranno aspettarsi
da mercato del lavoro, e' di valutarli in base a cosa hanno combinato
nel corso di studi in cui noi stiamo insegnando loro OGGI

hai ragione
mi sono spiegato poco io
perche' quando ho risposto avevo anche altro da fare

intendevo affermare questo:

il problema alla base di molti giovani di oggi
e' che NON HANNO PAURA DEL MERCATO DEL LAVORO
con paura non intendo il panico
intendo la giusta dose di paura che porta a comportarsi
in modo da essere all'altezza delle difficolta' dell'ambiente esterno
(alla famiglia)

vivono in una sorta di tranquillita' incosciente salvo poi
quando inizieranno a sbattere contro le porte chiuse delle aziende
(o dello stato con i concorsi) cascare nel panico

per me qualsiasi strategia di recupero
anche la piu' complessa e complicata costruita
dal docente interessato veramente ad essa e' FALLIMENTARE
se non c'e' come prerequisito la giusta paura del mercato del lavoro

faccio l'esempio del pilota collaudatore
se non ha la giusta dose di paura dell'aereo sperimentale
e' un pazzo arrivato per caso fortunato in un posto
dove per lui andare avanti sara' molto piu' pericoloso
dei suoi colleghi con la giusta dose di paura

riassumendo oggi volevo dire:

il mercato del lavoro sara' spietato
e' questo che non capiscono di base
finche' non ci andranno a sbattere dentro
questa idea serve come prerequisito

(2537)

...poi sono io che devo rimanere in tema,....

il mercato del lavoro sara' spietato
e' questo che non capiscono di base
finche' non ci andranno a sbattere dentro

questa idea serve come prerequisito
a qualsiasi strategia di recupero anche la meglio costruita

adesso a venezia il turismo e' affondato a picco (forse riprendera')

parlando della situazione
prima di questa crisi gravissima (sara' chiaro in seguito quanto lo e')

conoscevo albergatori e ristoratori a venezia
che prendevano sempre meno italiani e sempre piu' comunitari
o extracomunitari e le ragioni sono semplici:

molti italiani si presentano con vestiti firmati costosi,
fanno le risatine durante i colloqui di lavoro, domandano
quanti sabati e domenica possono stare a casa
(figurarsi nel settore turismo),
sono usciti con voti alti da scuola pero' non sono capaci
di parlare in inglese dignitoso per tre minuti di seguito

Seasparrow qui si parla di altro.
Se ti interessa, rispondi sull'argomento.

proprio su os

Bocciatura in caso di assenza da didattica, ma non se ci sono difficoltà di connessione

Sarà possibile, però, bocciare. Ad esempio quando il consiglio di classe non sia in possesso di alcun elemento valutativo relativo all’alunno questo può essere non ammesso alla classe successiva, tranne se lo studente abbia avuto difficoltà legate alla disponibilità di apparecchiature tecnologiche o alla connettività che ne ha causato la mancata o sporadica frequenza alle attività didattiche.
Situazioni già accertate

Situazioni che devono già essere state rilevate dal consiglio di classe e verbalizzate.

Consigli di classe che nel periodo della didattica a distanza avranno già sicuramente effettuato una rilevazione di tal genere, se non altro perché hanno dovuto individuare le situazioni di difficoltà per predisporre la fornitura degli strumenti necessari per seguire la didattica a distanza e finanziati dai decreti d’emergenza.
Decisione unanime

Ultima questione riguarda il fatto che nei due articoli si dica chiaramente come l’eventuale decisione della bocciatura non possa avvenire a maggioranza, ma all’unanimità.

Le famiglie quindi non potrebbero mai obiettare, in caso di bocciatura, che il figlio non avesse segnale buono? come ci si tutela?