Adesso di chi è la responsabilità del gravissimo trauma subito dai bambini?

https://www.tecnicadellascuola.it/didattica-a-distanza-uomo-fa-irruzione-durante-la-lezione-e-compie-atti-osceni/amp

Posto che le forze dell'ordine potranno rintracciare l'uomo, coloro che dovevano garantire la sicurezza della conferenza dei dovranno pagare i danni ale famiglie per il trauma subito dai figli. Spero ci sia una condanna esemplare per il porco ma anche per la scuola.

Come ha fatto ad avere l'invito?

[quote="franco71"]Come ha fatto ad avere l'invito?[/quote]
Ci sono solo 2 ipotesi
1. glielo ha passato qualcuno
2. conoscendo come sono fatti gli inviti su quel software ne ha lanciato uno a caso e casualmente è finito in quella classe.
Propendo per la prima, scopriremo che era un conoscente di qualcuno dei membri della videoconferenza.

non e' cosi' semplice scoprire uno

potrebbe essersi collegato con uno smartphone
preso con un documento di identita' falso chi lo sa dove

e poi perche' non ci si pone il problema
di tutto quello che possono fare i minori con uno smartphone
collegato a Internet ? ? ?

non e' da escludere che sia stato uno dei piccoli della classe
sapendo che sotto una certa eta' per lo stato italiano (marcio)
non esiste reato e ha caricato uno dei moltissimi video disponibili in rete

(216)

Un vero e proprio MEMBRO della videoriunione...

Al di la dell atto neanche da commentare...
Mi domando non ce un modo per usare il registro elettronico invece che le piattaforme ?
In questo modo potrebbero loggarsi solo gli alunni ..inseriti ...direte che il registro non ha i video live ma non si possono allegare?
Scusate se ho detto una "bestialita" informatica

Con google suite è possibile fare accedere solo le persone con un account della scuola.
Oppure in ogni caso accettare singolarmente le singole persone, credo in quasi tutte le piattaforme.

Leggendo l'articolo pare che usassero Collabora, piattaforma legata al registro elettronico Axios.

[quote="arrubiu"]Con google suite è possibile fare accedere solo le persone con un account della scuola.
Oppure in ogni caso accettare singolarmente le singole persone, credo in quasi tutte le piattaforme.[/quote]

Infatti...

Comunque secondo me nel caso descritto era una piattaforma che richiedeva solo password ed eventualmente app scaricata ma non l account .

Io ho fatto un procedimento simile per una assemblea sindacale online ...avevano dato solo password ...ed eravamo tutti accettati in automatico una volta collegati...

Invece con l account si risale al possessore ...anche se puo essere rubato o copiato

luna7 : >

> mi domando (...) ?

tutta la progettazione di internet nasce debole nel senso della sicurezza

altrimenti non esisterebbero riviste come questa

https://hackerjournal.it/

le piattaforme risentono probabilmente del fatto
che sono state progettate (inizialmente) per un ambiente (l'azienda)
dove le persone hanno poca voglia di fare scherzi

il registro elettronico probabilmente
allo stato della situazione non e' piu' sicuro delle varie piattaforme
per me serve una riprogettazione di tutti i programmi per le videoriunioni
a partire dalle ipotesi iniziali per la sicurezza

qua ho segnalato vari problemi di sicurezza
in particolare whatsapp aveva fino a poco tempo fa  
una falla sulla sicurezza che consentiva a un criminale
di prendere il controllo totale del dispositivo della vittima
(ovviamente senza renderlo evidente)

https://www.orizzontescuolaforum.net/t169080-come-tutelate-la-sicurezza-dei-vostri-dispositivi

[quote="seasparrow3"]e poi perche' non ci si pone il problema
di tutto quello che possono fare i minori con uno smartphone
collegato a Internet ? ? ?[/quote]

Ah, 'mbe', io lo dico da anni, e vengo sistematicamente accusata di essere una bacchettona oscurantista che non vuole accettare il progresso!

Basterebbe che i genitori che scelgono di concedere al figlio minorenne l'uso libero di uno smartphone o di un altro dispositivo personale collegabile a internet, venissero automaticamente considerati responsabili del controllo di tutto quello che il figlio ci fa.

Esattamente come succede in altri contesti della vita, in cui i genitori RISPONDONO direttamente di non aver vigilato su quello che combina il figlio.

Se venisse varata una norma del genere, e se i genitori sapessero che rischiano di pagare personalmente, stiamo a vedere quanto crollerebbero numericamente le utenze telematiche di minorenni, e in particolare il loro accesso a profili social o a messaggerie sul tipo di whatsapp!

Se un tizio si presentasse nudo a fare porcate in classe dei vostri figli credo che nessuno vi potrebbe dire "pazienza... è capitato" ma credo che denuncereste seduta stante, nel caso in oggetto è inutile addossare la colpa a destra e a manca, per me la scuola ha il dovere di adottare la massima prudenza quindi usare mezzi "a prova di porco, scherzo, studente che passa il link o qualsiasi altra evenienza. Se la piattaforma non è sicura al 100% la scuola NON DEVE usarla

[quote="paniscus_2.1"][quote="seasparrow3"]e poi perche' non ci si pone il problema
di tutto quello che possono fare i minori con uno smartphone
collegato a Internet ? ? ?[/quote]

Ah, 'mbe', io lo dico da anni, e vengo sistematicamente accusata di essere una bacchettona oscurantista che non vuole accettare il progresso!

Basterebbe che i genitori che scelgono di concedere al figlio minorenne l'uso libero di uno smartphone o di un altro dispositivo personale collegabile a internet, venissero automaticamente considerati responsabili del controllo di tutto quello che il figlio ci fa.

Esattamente come succede in altri contesti della vita, in cui i genitori RISPONDONO direttamente di non aver vigilato su quello che combina il figlio.

Se venisse varata una norma del genere, e se i genitori sapessero che rischiano di pagare personalmente, stiamo a vedere quanto crollerebbero numericamente le utenze telematiche di minorenni, e in particolare il loro accesso a profili social o a messaggerie sul tipo di whatsapp! [/quote]

Non sono un esperto di Diritto, ma ero convinto che fosse già così, senza bisogno di una legge ad hoc.

Forse sono cadute nel dimenticatoio le incursioni nel registro elettronico per falsificare i voti? Siamo alle solite: si pretende di fare tutto ma senza le necessarie garanzie e competenze, quelle famose che dovremmo inculcare nei nostri alunni!

[quote="Antinoo1977"][quote="paniscus_2.1"]
Basterebbe che i genitori che scelgono di concedere al figlio minorenne l'uso libero di uno smartphone o di un altro dispositivo personale collegabile a internet, venissero automaticamente considerati responsabili del controllo di tutto quello che il figlio ci fa.

Se venisse varata una norma del genere, e se i genitori sapessero che rischiano di pagare personalmente, stiamo a vedere quanto crollerebbero numericamente le utenze telematiche di minorenni, e in particolare il loro accesso a profili social o a messaggerie sul tipo di whatsapp! [/quote]

Non sono un esperto di Diritto, ma ero convinto che fosse già così, senza bisogno di una legge ad hoc.[/quote]

E allora perché quasi tutti lasciano i figli minorenni liberi di pascolare in rete come se niente fosse?

E non parlo nemmeno di adolescenti tra i 14 e i 18 anni, che comunque una parziale responsabilità personale di fronte alla legge ce l'hanno... parlo proprio di BAMBINI!

Procopio, guarda che le "incursioni" di cui parli altro non erano che il prof che dimentica il registro elettronico loggato sul pc della classe e gli alunni che lo notano per caso e si divertono. Nessun alunno ha competenze da hacker, si tratta di sbadataggini dei prof. Come quando entro in laboratorio informatico e mi trovo cedolino scaricati sul desktop dai colleghi e Argo della collega lasciato aperto sbadatamente

[quote="Clavicembalo"]Procopio, guarda che le "incursioni" di cui parli altro non erano che il prof che dimentica il registro elettronico loggato sul pc della classe e gli alunni che lo notano per caso e si divertono. Nessun alunno ha competenze da hacker,  si tratta di sbadataggini dei prof. Come quando entro in laboratorio informatico e mi trovo cedolino scaricati sul desktop dai colleghi e Argo della collega lasciato aperto sbadatamente[/quote]

Bene se hai condotto delle accurate ricerche in merito, non posso che prenderne atto (il che dimostra che prima di partire bisogna "formare"), come pure prendo atto del fatto che, a dispetto della normativa e dell'obbligo di dotarsi del parere del garante preventivamente, i DS siano partiti lancia in resta sin da subito col RE, o mi sbaglio?

[quote="paniscus_2.1"][quote="Antinoo1977"][quote="paniscus_2.1"]
Basterebbe che i genitori che scelgono di concedere al figlio minorenne l'uso libero di uno smartphone o di un altro dispositivo personale collegabile a internet, venissero automaticamente considerati responsabili del controllo di tutto quello che il figlio ci fa.

Se venisse varata una norma del genere, e se i genitori sapessero che rischiano di pagare personalmente, stiamo a vedere quanto crollerebbero numericamente le utenze telematiche di minorenni, e in particolare il loro accesso a profili social o a messaggerie sul tipo di whatsapp! [/quote]

Non sono un esperto di Diritto, ma ero convinto che fosse già così, senza bisogno di una legge ad hoc.[/quote]

E allora perché quasi tutti lasciano i figli minorenni liberi di pascolare in rete come se niente fosse?

E non parlo nemmeno di adolescenti tra i 14 e i 18 anni, che comunque una parziale responsabilità personale di fronte alla legge ce l'hanno... parlo proprio di BAMBINI![/quote]

Il perché i genitori siano così lassisti non lo so, ma non credo non debbano rispondere di eventuali danni fatti dai pargoli, solo perché commessi nel web.
I maggiori di anni 14 sono penalmente responsabili dei danni che provocano, ma in caso di sanzioni pecuniarie dovrebbero comunque pagare i genitori (o chi li ha in affidamento).

[quote="Clavicembalo"]Procopio, guarda che le "incursioni" di cui parli altro non erano che il prof che dimentica il registro elettronico loggato sul pc della classe e gli alunni che lo notano per caso e si divertono. Nessun alunno ha competenze da hacker,  si tratta di sbadataggini dei prof. Come quando entro in laboratorio informatico e mi trovo cedolino scaricati sul desktop dai colleghi e Argo della collega lasciato aperto sbadatamente[/quote]
Ma in questo è il docente (o chi per lui) che lascia l'accesso al proprio pc a casa sua.

[quote="franco71"][quote="Clavicembalo"]Procopio, guarda che le "incursioni" di cui parli altro non erano che il prof che dimentica il registro elettronico loggato sul pc della classe e gli alunni che lo notano per caso e si divertono. Nessun alunno ha competenze da hacker,  si tratta di sbadataggini dei prof. Come quando entro in laboratorio informatico e mi trovo cedolino scaricati sul desktop dai colleghi e Argo della collega lasciato aperto sbadatamente[/quote]
Ma in questo è il docente (o chi per lui) che lascia l'accesso al proprio pc a casa sua.[/quote]

Quello che ho riferito mostra come il cerino sia stato corto e sia bruciato, come al solito, nelle mani nostre, quelle dei docenti.
Quando feci osservare a suo tempo queste cose, fui tacciato di ogni cosa in CDG, salvo poi darmi in silenzio ragione ed acquistare di nascosto il "registrino" cartaceo (magari dalla stessa casa editrice di quel registro cartaceo non più in adozione :-))

> nessun alunno ha competenze da hacker (...)

sicuro ?
non sto parlando di attaccare la sicurezza nazionale degli USA
per la scuola (italiana di sicuro, forse anche le altre) ci vuole molto meno

studiare una rivista cosi'

https://hackerjournal.it/

o leggere sui siti di sicurezza
che per insegnare a difendersi inevitabilmente
insegnano anche ad attaccare in modo elementare

per prendere una password e' sufficiente

https://www.pandasecurity.com/italy/mediacenter/sicurezza/keylogger-attenzione-a-cosa-scrivi/

che poi ci siano colleghi incapaci
delle piu' elementari precauzioni e' vero anche questo

(487)

[quote="seasparrow3"]> nessun alunno ha competenze da hacker (...)

sicuro ?
non sto parlando di attaccare la sicurezza nazionale degli USA
per la scuola (italiana di sicuro, forse anche le altre) ci vuole molto meno

studiare una rivista cosi'

https://hackerjournal.it/

o leggere sui siti di sicurezza
che per insegnare a difendersi inevitabilmente
insegnano anche ad attaccare in modo elementare

per prendere una password e' sufficiente

https://www.pandasecurity.com/italy/mediacenter/sicurezza/keylogger-attenzione-a-cosa-scrivi/

che poi ci siano colleghi incapaci
delle piu' elementari precauzioni e' vero anche questo[/quote]

Grazie per l'informazione: è proprio vero che non si finisce mai di imparare e che la realtà, a volte, supera la fantasia! ;-)

Si ma infatti i nostri studenti maschi ,tra un trapper e l altro, sono dediti alla lettura di riviste di informatica. E le femminucce li sfogliano mentre si fanno i selfie in bagno.
Solo non si capisce come mai poi non sappiano scrivere una mail allegando un file

[quote="Clavicembalo"]Si ma infatti i nostri studenti maschi ,tra un trapper e l altro, sono dediti alla lettura di riviste di informatica. E le femminucce li sfogliano mentre si fanno i selfie in bagno.
Solo non si capisce come mai poi non sappiano scrivere una mail allegando un file[/quote]

La risposta è nella domanda: se si insegnasse davvero informatica, specie nel superiore, si dovrebbe studiare almeno un linguaggio di programmazione e non come fanno i miei colleghi che se aprono un foglio di calcolo, pensano di avere fatto già tanto. Io l'ho fatto usare il foglio di calcolo, ma per risolvere il problema (non studiato sui libri di testo e nemmeno presente sul libro di testo) del calcolo del determinante di una matrice quadrata 3x3 e la determinazione delle soluzioni un sistema lineare di tre equazioni in tre incognite!

Basta usare in excel la funzione matrice inversa e matrice prodotto e risolvi 3x3, 4x4, .... mi pare una cosa abbastanza semplice da insegnare per "prendere la scorciatoia " già un seconda quando si fanno i sistemi di equazioni e si torturano il cervello con cramer