esami solo orali: meglio così!

Ciao, premetto che sto parlando in qualità di docente che per molti anni ha fatto il commissario interno ed esterno, e di presidente (negli ultimi due anni).
Sono assolutamente favorevole a questa tipologia di esami senza scritti. Nella scuola in cui sono in questi giorni, sento che quest'idea è diffusa anche negli altri presidenti.
Il perchè lo espongo per spunti:
- la correzione degli scritti, con poco tempo e un incastro significativo di operazioni, favoriva lo sviluppo di uno stress nei docenti che poi si faceva sentire nei giorni a seguire
- le operazioni burocratiche, di cui l'Italia è specialista, sono notevolmente ridotte
- non si assiste più a quella penosa sceneggiata di giochi di potere tra commissari interni ed esterni, di "non detti", di frecciatine, di veri e propri litigi in molti casi, che andavano a minare l'equilibrio nel clima emotivo della commissione
- a livello didattico, non capisco l'utilità di sottoporre i ragazzi ad una prova scritta di italiano e di materia di indirizzo quando per 5 anni l'hanno già fatto, ma valutato da altri (o migliori o peggiori dei propri docenti, ma comunque altri, e in alcuni casi "altri" sbagliati)
- gli esami in questo modo finiscono in tempi ragionevoli, e iniziano in tempi ragionevoli, senza quelle assurde pause tra la fine delle prove scritte e gli inizi degli orali.
- l'orale di adesso, inoltre, garantisce una trattazione pluridisciplinare degli argomenti, consente di verificare le capacità di collegamento, di ragionamento, di inquadrare il senso degli studi fatti rispetto le esperienze fatte e i progetti futuri. Mi sembra insomma un buon modo per concludere un ciclo, con gli insegnanti che quel ciclo l'hanno seguito.
- il presidente esterno, garantisce il regolare funzionamento e dà valore effettivo all'esame. Non si dovrebbero infatti verificare casi in cui studenti con una presentazione super gonfiata si trovino ad avere votoni non giustificati da un colloquio brillante, perchè appunto il presidente può rifiutarsi.
- sono infine dell'idea che agli esami non si dovrebbe bocciare, ma si mantenga la possibilità di non ammettere lo studente agli esami.
- infine, la mia esperienza: venerdì ieri ho concluso i lavori della prima sottocommissione. E' andato tutto molto bene, clima disteso e sereno tra colleghi, studenti emozionati per il ritorno a scuola, e non ho visto situazioni di studenti che si sono presentati senza aprire il libro sapendo che tanto la promozione era assicurata. Anzi.
Per me, in sintesi, tutta la vita esami senza scritti

Io li farei invece prevalentemente scritti. Il mondo è vario.

Se gli esami di Stato hanno un senso, devono riproporre le tipologia di prove che gli studenti affrontano nei cinque anni, quindi scritto e orale. Non riesco ad immaginare un esame del genere senza testare la capacità di tradurre un testo di greco o latino, risolvere un problema scritto di fisica o matematica, fare un progetto grafico etc etc.

E poi le incompatibilità esistono anche tra docenti interni! Anzi gli esterni portano un'aria fresca e un punto di vista oggettivo

ci vorrebbero

scritti per tutte le materie

in piu' pratici per tutte le materie di laboratorio

e orale partendo dal voto reso noto dei precedenti

come all'universita'

Per quello che vedo io, invece, questo esame è tutt'altro che oggettivo ed utile. Mi sembra solo una grande ed enorme coccola. I commissari sanno già a priori il voto che si vorrebbe assegnare al candidato, me incluso. Credo che sia impossibile, per un essere umano, valutare in maniera oggettiva, in cinque minuti, una persona che già si conosce da un anno (minimo). Mi pare che questo esame, così, come lo vedo io, sia solo un tentativo di massimizzazione dei voti. Si punta a portare tutti verso il 100, chissà poi per quale ragione. Già questo mi pare più che sufficiente per sancire che questo esame è una farsa.

L'altro aspetto assurdo sta nel fatto che il 60% del punteggio deriva da un credito che, per come viene calcolato, è del tutto falsato al rialzo: il credito viene calcolato sui voti successivi allo scrutinio di Agosto, dove per definizione non ci possono essere insufficienze. Persone con valutazioni come 3 e 4 vedono il loro credito calcolato su voti che sono stati letteralmente trasformati in 6. Per non parlare del fatto che si fa media con la condotta, dove un 8 è un voto molto basso.

Lo scritto invece dovrebbe (o potrebbe) essere più oggettivo. Chiaramente l'oggettività della valutazione di uno scritto dipende da chi corregge (diverse volte ho visto manomettere la griglia per piegarne gli indicatori al voto che il docente si aspetta dallo studente, ma questo è un altro problema ancora).

Il problema dello "stress" dei commissari durante la correzione degli scritti si potrebbe risolvere molto facilmente: basterebbe dedicare il giusto tempo alla correzione.

Io credo che un esame serio, con commissari esterni e prove scritte, sia fondamentale per due ragioni:

1) Permette agli studenti di confrontarsi, in un ambiente protetto ed accogliente, con quello che potrebbe succedere in futuro in un eventuale colloquio di lavoro e/o in un percorso universitario;

2) Fornire un minimo sistema di controllo, confronto e riscontro all'operato dei docenti della scuola. Questo è duplice: il riscontro c'è sia quando noi docenti andiamo ad esaminare gli studenti delle scuole in cui siamo commissari esterni, sia attraverso la valutazione che i nostri studenti ottengono dagli altri commissari.

Mi pare tutto molto utile. Tutti i "side effects" segnalati da Idro potrebbero essere in qualche modo sistemati e corretti, se lo si ritiene.

Ultima osservazione per Idro: cosa intendi con insegnanti "sbagliati", migliori o peggiori?
Il punto di avere commissari esterni è proprio quello: arriva chi arriva. Giusto, sbagliato, migliore o peggiore è un'opinione. Ma il punto è che arriva qualcuno che non si conosce, proprio come accade nella vita vera, quella di tutti i giorni, in cui si va ad un colloquio e ci si trova davanti il responsabile delle risorse umane che, ovviamente, è uno sconosciuto. E' giusto così, è quello a cui la scuola prepara (o dovrebbe preparare) le persone.

[quote="idro"]Per me, in sintesi, tutta la vita esami senza scritti[/quote]

Scommetto che tu insegni materie discorsive, creative e senza il minimo vincolo di rigore quantitativo, vero?

E comunque, indipendentemente dal tipo di materie, sono perfettamente d'accordo con andyGe: questo esame ha solo una valenza di coccola psicologica e di malinteso "risarcimento" ai ragazzi per le contrarietà che hanno dovuto affrontare in questi mesi. E proprio perché quasi tutti lo intendono così, si dà per scontato che il risarcimento debba anche consistere nel diritto ad avere, con poco sforzo, un voto più alto di quelli che ci si sarebbero aspettati con i risultati precedenti...

[quote="paniscus_2.1"]

[quote="idro"]

Per me, in sintesi, tutta la vita esami senza scritti

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scommetto che tu insegni materie discorsive,
creative e senza il minimo vincolo quantitativo, vero?

[/quote]

lo penso anche io

aggiungo che uno puo' essere un insegnante

giustamente severo (dopo aver insegnato bene ovviamente)

anche se insegna psicologia

Questa storia del RAV, cioè della scuola che valuta sé stessa, fa veramente ridere. Un conflitto di interesse bello e buono. Voti gonfiati a dismisura a partire dal terz'anno. E via!!!

Concordo con andyGe. Questo esame mi è sembrato rovinoso, non tanto per come ha lavorato la mia commissione (che ha lavorato onestamente) ma complessivamente. I commissari tutti interni sono una soluzione sciagurata: come minimo, pur con la massima onestà intellettuale, avranno già un'idea precostituita del candidato (e nella peggiore delle ipotesi gonfieranno senza ritegno, o per interesse -voglio vedere i tabelloni delle scuole private- o per narcisismo). L'assenza di scritti è l'aspetto più critico perchè toglie all'esame la prova più docimologicamente certa, quella uguale per tutti. Una interrogazione orale non è paragonabile: per avvicinarcisi dovrebbe essere una cosa seria ma allora durerebbe tre ore. In 30 minuti (perchè in 1h ci devono stare anche pcto e discussione di un elaborato fatto da chissà chi) non è oggettivamente possibile valutare la preparazione di uno studente, cosa che quest'anno sarebbe stata più che mai necessaria dato che molte competenze non sono state più testate dal 26 febbraio - qui da me-.
Personalmente non mi scandalizzo per questo esame. La situazione è talmente enorme da giustificarlo, una tantum. Mi scandalizza piuttosto che ci sia chi, tra gli insegnanti, lo trova migliore del precedente, e con motivazioni tipo "così i commissari non litigano" (falso peraltro) o "così non ci sono più quelle tediose pause" .... Alas.

[quote="serpina"] La situazione è talmente enorme da giustificarlo, una tantum. Mi scandalizza piuttosto che ci sia chi, tra gli insegnanti,  lo trova migliore del precedente, e con motivazioni tipo "così i commissari non litigano" (falso peraltro) o "così non ci sono più quelle tediose pause" ....  Alas.[/quote]

Diciamo le cose come stanno: quelli che lo trovano migliore sono sostanzialmente quelli che erano abituati a gonfiare i voti in maniera vergognosa anche prima, e che adesso provano sollievo e soddisfazione perché l'obiettivo di gonfiare i voti risulta molto più facile di prima.

Io personalmente ho visto diplomare con 74/100 una persona che fino a gennaio era considerata a rischio di non essere ammessa agli esami e che durante la DAD non aveva fatto quasi niente... e diplomare con 92/100 un'altra che per tutti gli anni precedenti era sempre stata rimandata a settembre nelle materie fondamentali di indirizzo.

La mia commissione ha cercato di restituire un quadro di valutazioni coerenti con il percorso complessivo dei candidati (e secondo me questa era la ratio di una commissione tutta interna) e anche così ci sono usciti, quasi nostro malgrado, voti oggettivamente più alti di quelli a cui i nostri studenti avrebbero mai potuto aspirare.

L'idea poi che il presidente (tuttologo, si evince) garantisca che i voti non siano gonfiati "rifiutandosi" di dare un voto alto a un orale non brillante è davvero ai confini della realtà...anzi, un pelo oltre.

Io sto vedendo cose che voi umani non potreste nemmeno immaginarvi (anzi, forse si): una specie di società per delinquere costituita da due docenti che appoggiamo sistematicamente il voto più alto proposto dagli altri, così sono già in 3, e con il presidente che fa il voto di Atena in dubbio pro reo e fa 4...

[quote="serpina"]Concordo con andyGe.  Questo esame mi è sembrato rovinoso, non tanto per come ha lavorato la mia commissione (che ha lavorato onestamente) ma complessivamente. I commissari tutti interni sono una soluzione sciagurata: come minimo, pur con la massima onestà intellettuale, avranno già un'idea precostituita del candidato (e nella peggiore delle ipotesi gonfieranno senza ritegno, o per interesse -voglio vedere i tabelloni delle scuole private- o per narcisismo). L'assenza di scritti è l'aspetto più critico perchè toglie all'esame la prova più docimologicamente certa, quella uguale per tutti. Una interrogazione orale non è paragonabile: per avvicinarcisi dovrebbe essere una cosa seria ma allora durerebbe tre ore. In 30 minuti (perchè in 1h ci devono stare anche pcto e discussione di un elaborato fatto da chissà chi) non è oggettivamente possibile valutare la preparazione di uno studente, cosa che quest'anno sarebbe stata più che mai necessaria dato che molte competenze non sono state più testate dal 26 febbraio - qui da me-.
Personalmente non mi scandalizzo per questo esame. La situazione è talmente enorme da giustificarlo, una tantum. Mi scandalizza piuttosto che ci sia chi, tra gli insegnanti,  lo trova migliore del precedente, e con motivazioni tipo "così i commissari non litigano" (falso peraltro) o "così non ci sono più quelle tediose pause" ....  Alas.[/quote]


E' chiaro che la situazione è eccezionale e tutto passerà in soffitta in poco tempo, riportando l'Esame alla sua normalità.
D'altra parte fino a dieci giorni fa si era scatenata una battaglia per non fare l'Esame in presenza.
Ora l'hanno fatto tutti, con un unico caso di fermo di una commissione per 2 giorni per un caso positivo.
Nella scuola, forse più che in altri comparti, la velocità delle idee è fortissima.

Noi finiamo domani. Per quelli esaminati fino a oggi, tranne tre o quattro casi di eccellenze vere che avrebbero preso voti altissimi comunque, ho fatto una stima a spanne che quelli scarsi e quelli intermedi abbiano preso circa DIECI punti in più di quelli che avrebbero preso se avessero dovuto fare le normali prove scritte.

[quote="serpina"]
Personalmente non mi scandalizzo per questo esame. La situazione è talmente enorme da giustificarlo, una tantum. Mi scandalizza piuttosto che ci sia chi, tra gli insegnanti,  lo trova migliore del precedente, e con motivazioni tipo "così i commissari non litigano" (falso peraltro) [/quote]

Confermo che ho litigato più quest'anno degli altri anni.

E comunque, indipendentemente da tutto quello che è stato detto sulla valutabilità oggettiva sulle prove di esame, non posso fare altro che confermare (purtroppo) quello che era stato detto qualche giorno fa.

Cioè, che un numero significativo di miei colleghi ha ESPLICITAMENTE sostenuto l'idea che sia giusto gonfiare i voti, perché i ragazzi dovrebbero avere diritto a una "compensazione" per il fatto di aver dovuto svolgere l'ultimo anno in maniera anomala.

Per cui, certi soggetti che (se avessero dovuto fare le prove scritte ministeriali con commissari esterni) avrebbero preso il 60 pari pari... usciranno con 72, 74 o 75.

Ma il problema non è strettamente quello.

Il problema sta nel fatto che questi miei colleghi sostenevano che fosse giusto così, e anche DOVEROSO, perché dovevamo "risarcirli" di tutta la tragedia che avevano vissuto in questi mesi.

Compresi quelli che ne avevano approfittato per non fare assolutamente niente.

Per noi, che ci siamo fatti un mazzo epico non obbligatorio e non programmato, è previsto qualche "risarcimento"? Non mi risulta!

[quote="paniscus_2.1"]

Per noi,
che ci siamo fatti un mazzo epico non obbligatorio e non programmato,
e' previsto qualche "risarcimento"? Non mi risulta!

[/quote]

a me una preside di una scuola dove avevo sei ore
si e' anche permessa di domandare < chiarimenti > sul fatto
che non facevo videoconsigli di classe

ho risposto che stavo facendo piu' del dovuto da contratto

mentre tutto stava in lockdown
non mi sono neanche sognato di uscire per comprare webcam
(mai avevo pensato mi sarebbe potuta servire)

penso anche che il prossimo AS sara' di fatto obbligatorio
avere tutto per le videoattivita' oltre che pc con connesssione
stabile veloce e sicura a volonta'

(a spese docente ovvio)