secondo lavoro

greta2010 ha scritto:

Se il ds non dovesse darti l'autorizzazione (è a sua discrezione), è ammesso il ricorso al provveditorato. E' fondamentale rassicurare il ds che la scuola non risentirà del'altro impegno e che potrai partecipare a tutte le attività pomeridiane, consigli, collegi, incontri con i genitori. In questo senso il tuo datore sarà flessibile?
Sai, a volte è faticosissimo conciliare il lavoro in più scuole, tra pubblico e privato poi.. Comunque se insegnare ti interessa veramente non demordere.

greta2010 ha scritto:

simona simona ha scritto:Salve vorrei porvi un quesito.
Ho una supplenza di 7 ore fino al 30/6 e poi un lavoro partime con contratto a tempo indeterminato in un'industria con orario pomeridiano c'è incompatibilità???
Devo chiedere l'autorizzazione la DS???
Non vorrei licenziarmi per perdere una certezza con un incertezza

Potresti essere autorizzata, ma se il secondo lavoro ti impegna in maniera rigida tutti i pomeriggi la vedo difficile. Come potresti partecipare ai consigli e collegi?

simona simona ha scritto:

greta2010 ha scritto:

simona simona ha scritto:Salve vorrei porvi un quesito.
Ho una supplenza di 7 ore fino al 30/6 e poi un lavoro partime con contratto a tempo indeterminato in un'industria con orario pomeridiano c'è incompatibilità???
Devo chiedere l'autorizzazione la DS???
Non vorrei licenziarmi per perdere una certezza con un incertezza

Potresti essere autorizzata, ma se il secondo lavoro ti impegna in maniera rigida tutti i pomeriggi la vedo difficile. Come potresti partecipare ai consigli e collegi?

Il pomeriggio dei consigli e collegi prendo le ore di permesso (ne ho parecchie).Spero che il DS mi dia l'autorizzazione

alessia.it ha scritto:quindi potendo accettare una supplenza di 9 ore settimanali, potrebbe dare risposta positiva ad una supplenza, ad esempio, di un giorno per la scuola primaria?

fradacla ha scritto:

lallaorizzonte ha scritto:anche a me interesserebbe il riferimento normativo, dato che andrebbe a contrastare l'art. 508 del testo unico

"10. Il personale di cui al presente titolo non può esercitare attività commerciale, industriale e professionale, ne può assumere o mantenere impieghi alle dipendenze di privati"

Il riferimento normativo è quello citato da Penny, l'art 53 comma 6 del D. lgs. 165/01 (Testo Unico del pubblico impiego), che recita:
[i]I commi da 7 a 13 del presente articolo si applicano ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche...., con esclusione dei dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al cinquanta per cento di quella a tempo pieno,....

Il Testo Unico della scuola (1994) detta solo le incompatibilità a grandi linee, ma nulla dice su rapporto di lavoro part time, introdotto nel settore pubblico nel 1988, citato di passaggio nel TU semplicemente con un rimando alla Legge vigente; l'accelerazione della normativa sul part time e la sua piena applicazione al settore scuola si verifica dopo l'emanazione del TU e, non a caso, nel 2001 il d. Lgs. 165 riprende la materia in modo organico.

fradacla ha scritto:

lallaorizzonte ha scritto:anche a me interesserebbe il riferimento normativo, dato che andrebbe a contrastare l'art. 508 del testo unico

"10. Il personale di cui al presente titolo non può esercitare attività commerciale, industriale e professionale, ne può assumere o mantenere impieghi alle dipendenze di privati"

Il riferimento normativo è quello citato da Penny, l'art 53 comma 6 del D. lgs. 165/01 (Testo Unico del pubblico impiego), che recita:
[i]I commi da 7 a 13 del presente articolo si applicano ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche...., con esclusione dei dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al cinquanta per cento di quella a tempo pieno,....

Il Testo Unico della scuola (1994) detta solo le incompatibilità a grandi linee, ma nulla dice su rapporto di lavoro part time, introdotto nel settore pubblico nel 1988, citato di passaggio nel TU semplicemente con un rimando alla Legge vigente; l'accelerazione della normativa sul part time e la sua piena applicazione al settore scuola si verifica dopo l'emanazione del TU e, non a caso, nel 2001 il d. Lgs. 165 riprende la materia in modo organico.

Laurea ha scritto:Salve a tutti.

-come si può con certezza calcolare il monte ore quando si è supplente a chiamata giornaliera visto che le ore cambiano di giorno in giorno? I link di Orizzonte Scuola parla della soglia del 50% di ore da non superare.
La normativa sull'incompatibilità in effetti non tiene conto della particolare situazione a cui ti riferisci; è riferita a chi ha un contratto, che sia incarico o supplenza, per un numero di ore definito.

Ho parlato con un sindacato della scuola e mi è stato detto che in realtà la somma delle ore tra scuola pubblica e attività privata non deve superare le 36 ore totali settimanali in genere...credo di aver capito che non fanno testo solo i co.co.pro....non mi torna qualche cosa in questo discorso onestamente...
Non c'è scritto da nessuna parte il numero totale di ore che è possibile svolgere, ma è abbastanza pacifico che l'impegno da dipendente privato deve restare contenuto: insomma, non puoi pensare, per ovvie ragioni, di prendere il 50% della cattedra a scuola e il tempo pieno (36/38 ore) in azienda. Il limite è soprattutto dato dalla possibile sovrapposizione di lavoro privato e attività funzionali alla didattica, che non sono sempre prevedibili.

-se si lavora solo il fine settimana quando non si è operativi a scuola perchè si lavora dal lunedì al venerdì è cmq da considerare la compatibilità e va avvisato il proprio Municipio oppure non occorre considerare minimante la scuola nè come monte ore nè come avviso generico di secondo lavoro?
Qui esprimo un'opinione strettamente personale: se hai un lavoro per il fine settimana e ti capitano supplenze giornaliere, finché puoi, accetta le sostituzioni saltuarie senza farti troppi patemi.
Non ho capito se citi il Municipio perché sei dipendente comunale, se il lavoro che fai nel fine settimana è temporaneo o stabile, se anche per quel lavoro sono fissate delle incompatibilità. In genere avviene il contrario: è il Dirigente scolastico che deve essere informato del secondo lavoro o deve autorizzarlo, non il datore di lavoro privato, al quale importa poco o nulla purché tu sia puntuale ed efficiente.
Però, se sei dipendente comunale, la cosa è un po' diversa perché l'incompatibilità dei docenti è molto più stringente nei confronti delle altre amministrazioni pubbliche.

Laurea ha scritto:

Cito il Municipio perchè le chiamate della giornata mi arrivano dal mio Municipio.

Quindi insegni in una scuola comunale? Non so se valgano le stesse regole di incompatibilità vigenti per i docenti della scuola statale, ma ho cercato in rete e ho trovato, per esempio, che il Comune di Torino scrive in proposito questo:

Per poter iniziare una supplenza bisogna essere liberi da altri impegni lavorativi?
Per accettare una supplenza è indispensabile non avere già in essere altri rapporti di lavoro; per una supplenza a tempo parziale non superiore al 50% è possibile svolgere un’altra attività, anche autonoma, purchè non incompatibile con il lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione e non si verifichi il superamento delle 40 ore settimanali complessive.
Quindi immagino che ciascun Comune detti le sue regole. Ti sei informata circa il tuo?


Visto che ci sono posso anche chiedere un'ulteriore spiegazione per favore?

Su questioni di graduatorie e punti aspetta la risposta di qualcuno che ne sa più di me.