Rinuncia Quarantena

Diverse scuola in caso di alunno positivo consigliano caldamente di firmare un foglio in cui si attesta di aver sempre usato DPI e distanze, quindi si esclude di essersi infettati e di conseguenza si rinuncia alla quarantena (per non mettere in difficoltà la scuola e la didattica).

Ho letto che questa rinuncia in realtà ha la conseguenza di rinunciare anche all'assicurazione INAIL in caso davvero ci si ammali, non potendo inquadrarsi come infortunio sul lavoro.

Avete maggiori notizie/esperienze in merito?

Mi sembra una conseguenza abbastanza logica!

Si, ma se vero, mi sembra scorretto che le scuole incitino a rinunciare senza mettere al corrente di questo fatto (che ho ricercato da solo).

[quote="Blizzard"]

mi sembra scorretto che le scuole incitino a rinunciare
senza mettere al corrente di questo fatto (che ho ricercato da solo)

[/quote]

e' vero hai ragione

d'altra parte
c'e' sempre da aspettarsi comportamenti scorretti
da parte di presidi e segreterie e alle volte anche di colleghi

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Blizzard ha scritto:Diverse scuola in caso di alunno positivo consigliano caldamente di firmare un foglio in cui si attesta di aver sempre usato DPI e distanze, quindi si esclude di essersi infettati e di conseguenza si rinuncia alla quarantena (per non mettere in difficoltà la scuola e la didattica).

Ho letto che questa rinuncia in realtà ha la conseguenza di rinunciare anche all'assicurazione INAIL in caso davvero ci si ammali, non potendo inquadrarsi come infortunio sul lavoro.

Avete maggiori notizie/esperienze in merito?

Non ho notizia della rinuncia all'INAIL, in ogni caso non dichiarando il contrario di fatto dichiareresti di non aver rispettato le norme sanitarie obbligatorie per legge, il che potrebbe esporti a richiami di natura disciplinare.

Non sono d'accordo gugu.
Sappiamo benissimo che l'uso dei DPI e il mantenimento delle distanze non annulla la possibilità del contagio.
Usare i DPI e mantenere le distanze significa fare il proprio lavoro e seguire la normativa, trovo illegittimo che si faccia firmare un foglio così.
Sarebbe come farmi firmare un foglio in cui dichiaro che sono entrato in classe e ho fatto il mio lavoro.
La quarantena, che io sappia, è prevista dalla normativa.
Se poi la scuola per questioni organizzative ritiene di fare firmare quel foglio.. non lo firmerei.
Non è che se non lo firmo sto ammettendo di avere infranto le leggi/norme.
Se lo firmo invece mi sto privando, probabilmente, di diritti che mi spettano.

arrubiu ha scritto:Non sono d'accordo gugu.
Sappiamo benissimo che l'uso dei DPI e il mantenimento delle distanze non annulla la possibilità del contagio.
Usare i DPI e mantenere le distanze significa fare il proprio lavoro e seguire la normativa, trovo illegittimo che si faccia firmare un foglio così.
Sarebbe come farmi firmare un foglio in cui dichiaro che sono entrato in classe e ho fatto il mio lavoro.
La quarantena, che io sappia, è prevista dalla normativa.
Se poi la scuola per questioni organizzative ritiene di fare firmare quel foglio.. non lo firmerei.
Non è che se non lo firmo sto ammettendo di avere infranto le leggi/norme.
Se lo firmo invece mi sto privando, probabilmente, di diritti che mi spettano.

La decisione dipende anche dall'ATS di riferimento.
In Lombardia il docente che rispetta le distanze e usa i DPI non va in quarantena, questo già da Settembre.
Per andare in quarantena bisogna appunto dichiarare all'ATS (e non alla scuola) di aver violato le disposizioni sull'uso dei DPI e del distanziamento. Fino ad Ottobre questo era assolutamente possibile, posto che la mascherina alla cattedra non era obbligatoria. Oggi la possibilità risulta molto ridotta, a meno che non si dichiari di passare l'intera ora in mezzo ai banchi.

In Veneto, da gennaio, solo il docente che ha avuto almeno 4 ore (nelle ultime 48) nella classe che va in quarantena, ci deve andare anche lui. Allo stesso modo, la classe che ha avuto per almeno 4 ore (nelle ultime 48) il docente risultato positivo va in quarantena.

[quote="arrubiu"]Non sono d'accordo gugu.
Sappiamo benissimo che l'uso dei DPI e il mantenimento delle distanze non annulla la possibilità del contagio.
Usare i DPI e mantenere le distanze significa fare il proprio lavoro e seguire la normativa, trovo illegittimo che si faccia firmare un foglio così.
Sarebbe come farmi firmare un foglio in cui dichiaro che sono entrato in classe e ho fatto il mio lavoro.
La quarantena, che io sappia, è prevista dalla normativa.
Se poi la scuola per questioni organizzative ritiene di fare firmare quel foglio.. non lo firmerei.
Non è che se non lo firmo sto ammettendo di avere infranto le leggi/norme.
Se lo firmo invece mi sto privando, probabilmente, di diritti che mi spettano.[/quote]

Sono d'accordo. Questo e' un espediente per i dirigenti scolastici per evitare problemi futuri, e non mettere le classi in quarantena. Purtroppo il rispetto di tutte le norme anticovid non esclude il contagio. Vi ricordo che oltre 300 medici sono deceduti e la maggior parte si e' contagiata in ospedale dove il rispetto delle norme anticovid e'massima.

terminator2020 ha scritto:

arrubiu ha scritto:Non sono d'accordo gugu.
Sappiamo benissimo che l'uso dei DPI e il mantenimento delle distanze non annulla la possibilità del contagio.
Usare i DPI e mantenere le distanze significa fare il proprio lavoro e seguire la normativa, trovo illegittimo che si faccia firmare un foglio così.
Sarebbe come farmi firmare un foglio in cui dichiaro che sono entrato in classe e ho fatto il mio lavoro.
La quarantena, che io sappia, è prevista dalla normativa.
Se poi la scuola per questioni organizzative ritiene di fare firmare quel foglio.. non lo firmerei.
Non è che se non lo firmo sto ammettendo di avere infranto le leggi/norme.
Se lo firmo invece mi sto privando, probabilmente, di diritti che mi spettano.

Sono d'accordo. Questo e' un espediente per i dirigenti scolastici per evitare problemi futuri, e non mettere le classi in quarantena. Purtroppo il rispetto di tutte le norme anticovid non esclude il contagio. Vi ricordo che oltre 300 medici sono deceduti e la maggior parte si e' contagiata in ospedale dove il rispetto delle norme anticovid e'massima.

@Blizzard: sono toscana come te, capisco che ci possano essere delle differenze anche in base alla Asl, comunque a me non hanno fatto firmare proprio niente, l'asl mi ha contattato per telefono, mi hanno fatto delle domande ( le solite, quante ore ero stata in classe, se portavamo la mascherina io e gli alunni, se c'era ricambio D'aria  e se c'erano le distanze ) e hanno quindi deciso che non era necessario che io facessi la quarantena.
È avvenuto solo questo colloquio con la asl, e la scuola non mi ha chiesto di firmare niente.

baustelle ha scritto:

terminator2020 ha scritto:

arrubiu ha scritto:Non sono d'accordo gugu.
Sappiamo benissimo che l'uso dei DPI e il mantenimento delle distanze non annulla la possibilità del contagio.
Usare i DPI e mantenere le distanze significa fare il proprio lavoro e seguire la normativa, trovo illegittimo che si faccia firmare un foglio così.
Sarebbe come farmi firmare un foglio in cui dichiaro che sono entrato in classe e ho fatto il mio lavoro.
La quarantena, che io sappia, è prevista dalla normativa.
Se poi la scuola per questioni organizzative ritiene di fare firmare quel foglio.. non lo firmerei.
Non è che se non lo firmo sto ammettendo di avere infranto le leggi/norme.
Se lo firmo invece mi sto privando, probabilmente, di diritti che mi spettano.

Sono d'accordo. Questo e' un espediente per i dirigenti scolastici per evitare problemi futuri, e non mettere le classi in quarantena. Purtroppo il rispetto di tutte le norme anticovid non esclude il contagio. Vi ricordo che oltre 300 medici sono deceduti e la maggior parte si e' contagiata in ospedale dove il rispetto delle norme anticovid e'massima.

@Blizzard: sono toscana come te, capisco che ci possano essere delle differenze anche in base alla Asl, comunque a me non hanno fatto firmare proprio niente, l'asl mi ha contattato per telefono, mi hanno fatto delle domande ( le solite, quante ore ero stata in classe, se portavamo la mascherina io e gli alunni, se c'era ricambio D'aria  e se c'erano le distanze ) e hanno quindi deciso che non era necessario che io facessi la quarantena.
È avvenuto solo questo colloquio con la asl, e la scuola non mi ha chiesto di firmare niente.

Non credo sia una questione di ASL, ma di scuole. In pratica se firmi non viene inviato il tuo nome all'ASL, quindi è come se non avessi mai avuto contatti con un positivo, l'ASL non saprà mai nulla.
Oggi non ho firmato, ma mi fanno pesare tanto il fatto che per colpa mia lascio i ragazzi in presenza da soli, impegno i colleghi a sostituirmi dove la dad non è possibile, interrompo un servizio pubblico. Come se fossi felice di tapparmi in casa.

È stato già dimostrato che in una classe, per quante protezioni si possono tenere, si possono creare le condizioni per cui ci si infetta ugualmente.
Quindi dire di aver usato i DPI non è sinonimo di sicurezza assoluta. Altrimenti non esisterebbero medici contagiati.


E mi sembra di capire che si rinuncia allo scudo Inail, quindi un motivo in più per non rinunciarci.

gugu ha scritto:

Blizzard ha scritto:Diverse scuola in caso di alunno positivo consigliano caldamente di firmare un foglio in cui si attesta di aver sempre usato DPI e distanze, quindi si esclude di essersi infettati e di conseguenza si rinuncia alla quarantena (per non mettere in difficoltà la scuola e la didattica).

Ho letto che questa rinuncia in realtà ha la conseguenza di rinunciare anche all'assicurazione INAIL in caso davvero ci si ammali, non potendo inquadrarsi come infortunio sul lavoro.

Avete maggiori notizie/esperienze in merito?

Non ho notizia della rinuncia all'INAIL, in ogni caso non dichiarando il contrario di fatto dichiareresti di non aver rispettato le norme sanitarie obbligatorie per legge, il che potrebbe esporti a richiami di natura disciplinare.

L'alternativa non è tra dichiarare di aver usato i DPI e dichiarare di non averli usati.
Si autocertifica che si è certi non sussista rischio di contagio stante la situazione in classe, che è ben diverso perchè include situazioni che possono accadere anche nel pieno rispetto delle norme.
Nella mia classe gli alunni sono seduti a ben più di due metri dalla cattedra, ma la porta di ingresso è a fianco alla mia sedia e da lì evidentemente gli alunni dovranno passare per andare in bagno, c'è poi la ricreazione, la consegna dei compiti e millanta altre circostanze in cui sussiste comunque possibilità di contagio

Se come contatto stretto si intende uno studente che passa dalla porta allora non serve nessuna dichiarazione.
Deve andare in quarantena chiunque abbia incrociato un'altra persona per un secondo in qualsiasi luogo della scuola. Il problema non si pone nemmeno più, ad ogni positivo si manda in quarantena l'intero istituto.

Blizzard ha scritto:

E mi sembra di capire che si rinuncia allo scudo Inail, quindi un motivo in più per non rinunciarci.

Non vedo dove sia il problema, di fatto stai a casa 14 giorni a fare la DAD. Posso chiaramente capire che in questo periodo il fatto di non firmare comporti la possibilità di assentarsi da scuola e quindi di rischiare meno.
In ogni caso questo presuppone un comportamento diverso rispetto a tutti gli altri docenti della classe.
Il fatto di rinunciare "allo scudo INAIL" è una tua mera illazione, non esiste nulla di tutto ciò nella normativa.

Blizzard ha scritto:

baustelle ha scritto:

terminator2020 ha scritto:

arrubiu ha scritto:Non sono d'accordo gugu.
Sappiamo benissimo che l'uso dei DPI e il mantenimento delle distanze non annulla la possibilità del contagio.
Usare i DPI e mantenere le distanze significa fare il proprio lavoro e seguire la normativa, trovo illegittimo che si faccia firmare un foglio così.
Sarebbe come farmi firmare un foglio in cui dichiaro che sono entrato in classe e ho fatto il mio lavoro.
La quarantena, che io sappia, è prevista dalla normativa.
Se poi la scuola per questioni organizzative ritiene di fare firmare quel foglio.. non lo firmerei.
Non è che se non lo firmo sto ammettendo di avere infranto le leggi/norme.
Se lo firmo invece mi sto privando, probabilmente, di diritti che mi spettano.

Sono d'accordo. Questo e' un espediente per i dirigenti scolastici per evitare problemi futuri, e non mettere le classi in quarantena. Purtroppo il rispetto di tutte le norme anticovid non esclude il contagio. Vi ricordo che oltre 300 medici sono deceduti e la maggior parte si e' contagiata in ospedale dove il rispetto delle norme anticovid e'massima.

@Blizzard: sono toscana come te, capisco che ci possano essere delle differenze anche in base alla Asl, comunque a me non hanno fatto firmare proprio niente, l'asl mi ha contattato per telefono, mi hanno fatto delle domande ( le solite, quante ore ero stata in classe, se portavamo la mascherina io e gli alunni, se c'era ricambio D'aria  e se c'erano le distanze ) e hanno quindi deciso che non era necessario che io facessi la quarantena.
È avvenuto solo questo colloquio con la asl, e la scuola non mi ha chiesto di firmare niente.

Non credo sia una questione di ASL, ma di scuole. In pratica se firmi non viene inviato il tuo nome all'ASL, quindi è come se non avessi mai avuto contatti con un positivo, l'ASL non saprà mai nulla.
Oggi non ho firmato, ma mi fanno pesare tanto il fatto che per colpa mia lascio i ragazzi in presenza da soli, impegno i colleghi a sostituirmi dove la dad non è possibile, interrompo un servizio pubblico. Come se fossi felice di tapparmi in casa.

È stato già dimostrato che in una classe, per quante protezioni si possono tenere, si possono creare le condizioni per cui ci si infetta ugualmente.
Quindi dire di aver usato i DPI non è sinonimo di sicurezza assoluta. Altrimenti non esisterebbero medici contagiati.


E mi sembra di capire che si rinuncia allo scudo Inail, quindi un motivo in più per non rinunciarci.

Hai fatto bene a non firmare fogli della scuola, ma come puoi vedere dal mio caso non è  detto che l'Asl decida per la quarantena, anzi, nella mia zona nessun insegnante mai è  stato messo in quarantena. A te è  già  stata comunicata?

gugu ha scritto:Se come contatto stretto si intende uno studente che passa dalla porta allora non serve nessuna dichiarazione.
Deve andare in quarantena chiunque abbia incrociato un'altra persona per un secondo in qualsiasi luogo della scuola. Il problema non si pone nemmeno più, ad ogni positivo si manda in quarantena l'intero istituto.

Confondi il piano burocratico (individuare il tracciamento) con quello del contagio.
Se a fianco alla cattedra posizionata a due metri e forse anche più c'è il passaggio e dal momento che si consumano cibi in classe, a me pare abbastanza evidente che il rischio contagio sussista.
Il tema era se imputare a chi non fornisca autocertificazione una scorretta applicazione del protocollo come fosse un trabocchetto per sondare l'applicazione delle norme sulla sicurezza.
Se l'autocertificazione si fornisce e si può rendere o meno, va da sé che il protocollo, come è ovvio, non annulla il rischio contagio ma lo riduce e che si chiede al lavoratore di assumersi la responsabilità di una valutazione che lui renderà in tutta coscienza.
Tra le millanta quarantene da settembre a ora, nella mia scuola si sono verificate mille possibilità diverse.
Addirittura autocertificazione di positivo che ha dichiarato di non aver potuto contagiare e classe non andata in quarantena

gugu ha scritto:

Blizzard ha scritto:

E mi sembra di capire che si rinuncia allo scudo Inail, quindi un motivo in più per non rinunciarci.

Non vedo dove sia il problema, di fatto stai a casa 14 giorni a fare la DAD. Posso chiaramente capire che in questo periodo il fatto di non firmare comporti la possibilità di assentarsi da scuola e quindi di rischiare meno.
In ogni caso questo presuppone un comportamento diverso rispetto a tutti gli altri docenti della classe.
Il fatto di rinunciare "allo scudo INAIL" è una tua mera illazione, non esiste nulla di tutto ciò nella normativa.

Se prendo anche io il covid (chi può escluderlo?), o peggio, risulto tra i casi long covid, non sarebbe più un infortunio sul lavoro.