SOSPENSIONE DISCIPLINARE ALLA SCUOLA SERALE

Buongiorno, post con domanda secca: è legittimo sospendere per "finalità educative"(unica finalità consentita, secondo il DPR 249/98) un adulto di 30 anni alla scuola serale?

A mio avviso in questo la contesto la finalità non può che essere esclusivamente punitiva.

Mi sfugge il motivo per cui non debba essere legittimo

Gianfranco ha scritto:Mi sfugge il motivo per cui non debba essere legittimo

Ho riportato il riferimento normativo che dice che la sospensione ha esclusivamente finalità educativa, mai punitiva. Quindi stona col contesto di una scuola per adulti.

Proprio per il fatto che la motivazione è aderente al dettato normativo mi sfugge il motivo di illegittimità. Andrebbe poi visto il regolamento di disciplina del CPIA in questione

Un 30enne che si comporta male ad un serale lo si sbatte fuori e stop

In età adulta il concetto di finalità educativa è molto diverso da quello dell'età evolutiva, perché la personalità è già formata, quindi o si sta alle regole o vieni punito, sospeso senza remore e sbattuto fuori. L'adulto che si comporta male lo fa sicuramente con tutta coscienza, quindi va semplicemente punito.

Scuola70 ha scritto:In età adulta il concetto di finalità educativa è molto diverso da quello dell'età evolutiva, perché la personalità è già formata, quindi o si sta alle regole o vieni punito, sospeso senza remore e sbattuto fuori. L'adulto che si comporta male lo fa sicuramente con tutta coscienza, quindi va semplicemente punito.

Ok, ma la normativa non contempla la finalità punitiva della sospensione. Se aggiungiamo la normativa alla tua considerazione, questo porta al risultato di illegittimità della sospensione in questione. A meno che la scuola non si voglia porre al di sopra di un DPR.

Morale della favola: se ha commesso una cosa grave tale da essere espulso, lo si fa. Viceversa, se il fatto contestato non è da espulsione se ne dovrebbe parlare "da adulti" appunto, piuttosto che continuare ad applicare azioni riferite ad un contesto da diurno, mancando di rispetto verso la dignità della persona.