Iniziare...con un altro lavoro

Promemoria primo messaggio :

Ciao a tutti.
Sono un vecchietto di 38 anni, e mi sono deciso a riprendere il mio progetto dell'insegnamento dopo tanti anni. Era ciò che avrei voluto fare dopo la laurea specialistica, presa nel lontano 2008, ma, per motivi che mi pare superfluo affrontare qui, non ho poi intrapreso. Son finito a fare tutt'altro (l'artigiano come dipendente) in questi anni, ma ora mi son deciso a buttarmi prima che sia troppo tardi (se non lo è già).
Le mie classi di concorso sarebbero/saranno la A28 e A50.
Non mi spaventa la mobilità e precarietà che ci sarà inevitabilmente i primi anni. Mi spaventa non lavorare!
Capite bene che è tosta mollare il mio lavoro attuale (seppur non mi gratifichi, ma è pur sempre un reddito) per 2 giorni di supplenza per poi star fermo dei mesi!!! È pur vero che se non inizio a farle, non salgo in graduatoria e non arriverà niente di meglio. È un circolo vizioso.
Qualcuno ha esperienze analoghe? Quanto si viene effettivamente chiamati all'inizio? Anche se capisco sia impossibile dare risposte certe

SCIRMA ha scritto:Io trovo assurdo lasciare un lavoro a tempo indeterminato per diventare docente precario.
Che poi lavorare nel privato sia sfiancante e si arriva quasi a non avere tempo libero, è un altro paio di maniche...

Lo trovi assurdo perchè riduci il Mondo a te stesso/a e alla tua scala di priorità dove, evidentemente, la "sicurezza" sta al primo posto.
Io trovo assurdo da parte di un insegnante avere questa visione provinciale e ottusa della società e della psicologia delle persone ad esempio.
Sono tantissimi quelli che non escono dalla zona di confort per paura e si accontentano vivendo una vita di perenne insoddisfazione. Non li biasimo, non li ammiro, li comprendo,  non li giudico.
Poi ci sono quelli che hanno le @@ di rischiare per cambiare in meglio senza assicurazione.......molto rischioso ma chi ha avuto successo nella vita è tra questi. Non li biasimo, li ammiro, li comprendo, non li giudico.

Chi è che giudico?

1) Chi è insoddisfatto ma non ha le @@ di rischiare nella vita e critica chi le ha
2) Quelli che rischiano, gli va male, e pretendono comunque una sistemazione.

In questo caso criticherei l'amica che lascia un lavoro a tempo indeterminato per diventare docente precario e dopo qualche anno pretende il ruolo per sanatoria/anzianità senza passare da un concorso che magari ha bocciato N volte.... altrimenti chapeau e tutta la mia ammirazione.