Iniziare...con un altro lavoro

Ciao a tutti.
Sono un vecchietto di 38 anni, e mi sono deciso a riprendere il mio progetto dell'insegnamento dopo tanti anni. Era ciò che avrei voluto fare dopo la laurea specialistica, presa nel lontano 2008, ma, per motivi che mi pare superfluo affrontare qui, non ho poi intrapreso. Son finito a fare tutt'altro (l'artigiano come dipendente) in questi anni, ma ora mi son deciso a buttarmi prima che sia troppo tardi (se non lo è già).
Le mie classi di concorso sarebbero/saranno la A28 e A50.
Non mi spaventa la mobilità e precarietà che ci sarà inevitabilmente i primi anni. Mi spaventa non lavorare!
Capite bene che è tosta mollare il mio lavoro attuale (seppur non mi gratifichi, ma è pur sempre un reddito) per 2 giorni di supplenza per poi star fermo dei mesi!!! È pur vero che se non inizio a farle, non salgo in graduatoria e non arriverà niente di meglio. È un circolo vizioso.
Qualcuno ha esperienze analoghe? Quanto si viene effettivamente chiamati all'inizio? Anche se capisco sia impossibile dare risposte certe

Verifica se hai tutti i crediti per insegnare. Quest'anno puoi inviare le mad, l'anno prossimo potrai inserirti nelle GPS

Cicorino ha scritto:Ciao a tutti.
Sono un vecchietto di 38 anni, e mi sono deciso a riprendere il mio progetto dell'insegnamento dopo tanti anni. Era ciò che avrei voluto fare dopo la laurea specialistica, presa nel lontano 2008, ma, per motivi che mi pare superfluo affrontare qui, non ho poi intrapreso. Son finito a fare tutt'altro (l'artigiano come dipendente) in questi anni, ma ora mi son deciso a buttarmi prima che sia troppo tardi (se non lo è già).
Le mie classi di concorso sarebbero/saranno la A28 e A50.
Non mi spaventa la mobilità e precarietà che ci sarà inevitabilmente i primi anni. Mi spaventa non lavorare!
Capite bene che è tosta mollare il mio lavoro attuale (seppur non mi gratifichi, ma è pur sempre un reddito) per 2 giorni di supplenza per poi star fermo dei mesi!!! È pur vero che se non inizio a farle, non salgo in graduatoria e non arriverà niente di meglio. È un circolo vizioso.
Qualcuno ha esperienze analoghe? Quanto si viene effettivamente chiamati all'inizio? Anche se capisco sia impossibile dare risposte certe

Se puoi trovare altro, te lo sconsiglio sinceramente. Fare il docente è un delirio, paga da fame, riunioni inutili e quasi ogni giorno, alunni maleducati, ignoranti e pretestuosi. Pensa di fare un mestiere del genere per 41 anni...

domande : >

risposte (per quello che so)

> Sono un vecchietto di 38 anni

si' e no

sicuramente si' in senso aziendale

http://www.atdal.eu/chi-siamo/

no per la scuola dove sei giovane

anche se i giornali servi di confindustria
vorrebbero aziendalizzare anche la scuola

29 settembre 2020

< Scuola, scopri quanto sono vecchi gli insegnanti di tuo figlio >

(da notare l'uso dei colori)
   
https://www.infodata.ilsole24ore.com/2020/09/29/scuola-scopri-quanto-vecchi-gli-insegnanti-figlio/

> e mi sono deciso a riprendere
il mio progetto dell'insegnamento dopo tanti anni

per la verita'
leggendo messaggi precedenti
avresti molte risposte

esempi

https://www.orizzontescuolaforum.net/t180957-fear-uncertainty-and-doubt

https://www.orizzontescuolaforum.net/t181247-primo-giorno-di-docenza-superiori

https://www.orizzontescuolaforum.net/t181280-da-impiegata-a-insegnante-di-inglese

> Le mie classi di concorso sarebbero

chiaro semplice completo
ci sono anche le opzioni disponibili
< qualsiasi diploma > e < qualsiasi laurea >
(codici tutti zeri) (con titoli aggiuntivi)

http://classiconcorso.flcgil.it/home

> mollare il mio lavoro attuale

sicuramente non te lo consiglio

> Quanto si viene effettivamente chiamati all'inizio

il consiglio volendo proprio provare
e' aspettare le nuove graduatorie GPS
e mollare (a tuo rischio e pericolo)
soltanto dopo essere certo di avre un contratto almeno al 30 / 6
attenzione che una convocazione
non vuol dire contratto certo perche' le scuole
(giustamente) convocano a grandi gruppi per sveltire
inoltre dovresti spiegare bene alla scuola
che molli il tuo lavoro per la scuola
e non esiste il giorno dopo sentirti dire
< prof ci scusi perche' uno prima di lei si e' fatto sentire
e dobbiamo purtroppo seguire la graduatoria e da domani
lei non c'e' piu' >
sono casi molto rari pero' sono successi
una volta anche a me

non sicuramente le mad
dove potresti essere chiamato per una volta
e poi non piu'

insegnare non e' un lavoro per tutti
e psicologicamente e' molto usurante

https://www.orizzontescuola.it/author/vittorio-lodolo-doria-2/

(136)

> e mi sono deciso a riprendere
il mio progetto dell'insegnamento dopo tanti anni

inoltre ricorda che ci sono scuole fogna
dove la maggior parte va via prima possibile
(alcuni ci rimangono per varie ragioni
al limite perche' son bravi a imporsi e tutto sommato
si lavora meno che su altre dove gli studenti studiano un poco di piu')

e ricorda se diventi insegnante
che avrai a che fare con molti studenti (e genitori)
aggressivi e ignoranti

e che i presidi di ultima generazione
sono sempre dalla parte dei clienti studenti
e contro gli insegnanti

sara' meglio anche diffidare del personale scolastico
i collaboratori scolastici sono i migliori informatori del preside
(non dico spie perche' e' ovvio che fa parte delle regole del gioco)

se da una classe
escono urla invece di una lezione normale
te cosa faresti se sei collaboratore scolastico ? e' ovvio

la maggior parte dei colleghi
non ti sara' di alcuna utilita' e invece
potrebbe crearti problemi in vari modi

ISKRA84 ha scritto:
Se puoi trovare altro, te lo sconsiglio sinceramente. Fare il docente è un delirio, paga da fame, riunioni inutili e quasi ogni giorno, alunni maleducati, ignoranti e pretestuosi. Pensa di fare un mestiere del genere per 41 anni...

Perché dovrebbe lavorare fino a 79 anni?

Tu pensi che lavorare nel privato occupi meno tempo e dia uno stipendio più alto? Perché allora lavori nel pubblico?

Cicorino ha scritto:Ciao a tutti.
Sono un vecchietto di 38 anni, e mi sono deciso a riprendere il mio progetto dell'insegnamento dopo tanti anni. Era ciò che avrei voluto fare dopo la laurea specialistica, presa nel lontano 2008, ma, per motivi che mi pare superfluo affrontare qui, non ho poi intrapreso. Son finito a fare tutt'altro (l'artigiano come dipendente) in questi anni, ma ora mi son deciso a buttarmi prima che sia troppo tardi (se non lo è già).
Le mie classi di concorso sarebbero/saranno la A28 e A50.
Non mi spaventa la mobilità e precarietà che ci sarà inevitabilmente i primi anni. Mi spaventa non lavorare!
Capite bene che è tosta mollare il mio lavoro attuale (seppur non mi gratifichi, ma è pur sempre un reddito) per 2 giorni di supplenza per poi star fermo dei mesi!!! È pur vero che se non inizio a farle, non salgo in graduatoria e non arriverà niente di meglio. È un circolo vizioso.
Qualcuno ha esperienze analoghe? Quanto si viene effettivamente chiamati all'inizio? Anche se capisco sia impossibile dare risposte certe

Le disponibilità su A028 sono tantissime da sempre, è una delle cdc con più posti liberi dove trovare un posto annuale, soprattutto al Nord, è facilissimo. Lo stesso dicasi per il sostegno alle scuole medie, anche senza specializzazione.
Per A050 la situazione è decisamente più complessa.
Se vuoi inserirti nelle GPS nel 2022 controlla di avere i crediti necessari.
Per il prossimo anno scolastico è possibile inviare messe a disposizione (sceglierei appunto province del Nord, e mi concentrerei esclusivamente sulla A028).

[quote="sea_sparrow_iv"]> e mi sono deciso a riprendere
il mio progetto dell'insegnamento dopo tanti anni

inoltre ricorda che ci sono scuole fogna
dove la maggior parte va via prima possibile
(alcuni ci rimangono per varie ragioni
al limite perche' son bravi a imporsi e tutto sommato
si lavora meno che su altre dove gli studenti studiano un poco di piu')

e ricorda se diventi insegnante
che avrai a che fare con molti studenti (e genitori)
aggressivi e ignoranti

e che i presidi di ultima generazione
sono sempre dalla parte dei clienti studenti
e contro gli insegnanti

sara' meglio anche diffidare del personale scolastico
i collaboratori scolastici sono i migliori informatori del preside
(non dico spie perche' e' ovvio che fa parte delle regole del gioco)

se da una classe
escono urla invece di una lezione normale
te cosa faresti se sei collaboratore scolastico ? e' ovvio

la maggior parte dei colleghi
non ti sara' di alcuna utilita' e invece
potrebbe crearti problemi in vari modi[/quote]

sottoscrivo

Ciao Cicorino! Sono messa esattamente come te, abbiamo pure la stessa età! Lavoro come programmatore per una società di consulenza informatica, ed è il lavoro che ho sempre fatto da quando mi sono laureata più di 10 anni fa. Premesso che questo lavoro ha pure i suoi vantaggi (non metto piede in ufficio da marzo 2020), consentendoti di lavorare ovunque in smart working, ma sono stufa. Si lavora comunque tanto, troppo, e comunque prima o poi in azienda toccherà tornarci, con il solito orario 9-18 che facilmente diventa 9-19, 9-19:30. Un incubo, non ne posso proprio più! Non posso pensare di fare questa vita fino alla pensione. Soprattutto ora che sono diventata mamma sono veramente in crisi. L'idea di insegnare ce l'ho sempre avuta, ma mi sono sempre scoraggiata davanti a tutta la trafila di concorsi e alla giungla delle graduatorie. Anche a me piacerebbe sentire il parere di qualcuno che ci è passato....di chi ha già fatto il "salto" dall'azienda alla scuola.Fatevi avanti e raccontateci la vostra esperienza!

[quote="sellydoc"]Fatevi avanti e raccontateci la vostra esperienza![/quote]

Ciao, io sono ITP, laboratorio di informatica. Fino a 5 anni fa ho lavorato nel privato, a volte con orari francamente assurdi (partire la mattina alle 7 e tornare alle 8 di sera non è un ritmo che ti consente qualcos'altro oltre il lavoro).
L'azienda in cui lavoravo ha licenziato tutti i dipendenti (per poi proporre la partita iva) così ho cambiato direzione e dall'amministrazione di server sono passata al mondo della grafica. Dopo altri 4 anni fantastici anche se faticosi... lo stop dei contratti e così ho cambiato direzione ancora una volta.
Mi sono iscritta alle graduatorie e ho avuto un contratto il primo anno, grazie a un po' di punteggi che avevo accumulato con dei lavori di gioventù presso pubbliche amministrazioni. Devo ammettere che alla soglia dei 45 anni le strade erano due: aprire partita iva oppure provare la via dell'insegnamento nella scuola pubblica (brutto da dire ma è così).
Le mie esperienze riguardo l'insegnamento si limitavano a dei corsi professionali per adulti che ho tenuto per conto di qualche azienda ma mai con ragazzi!
Il primo anno è stato di "assestamento", perché mi sono ritrovata gettata nella fossa dei leoni senza una guida e molte volte proprio senza il collega di teoria. Gli anni successivi sono stati una passeggiata, merito dei colleghi e soprattutto della mia esperienza nel privato che è tornata utile per l'indirizzo dell'istituto professionale dove ho sempre insegnato. Ammetto di non essere un'insegnante empatica, quello è una specie di dono innato, ma ho la capacità di risolvere problemi e proporre alle classi progetti utili e divertenti che sono molto apprezzati dai ragazzi.
Chi ha lavorato nel privato noterà subito la differenza: il tempo libero che ti permette questo mestiere compensa lo stipendio non eccezionale.

E adesso ho passato il concorso straordinario, vediamo cosa succederà. In ogni caso: mai avere paura di cambiare, sperimentare e imparare cose nuove.

sellydoc : >

mie risposte

> Lavoro come programmatore

programmare non e' insegnare
informatica a vari livelli dalla 1a alla 5a
e per vari indirizzi di studio completamente diversi

per aver idea
del livello massimo di difficolta'
potresti comprare questo testo

non mi risulta che esista
un equivalente in italiano o anche la traduzione
l'inglese in questo testo e' l'ultimo dei problemi

2020

Authors: Hazzan, Orit, Ragonis, Noa, Lapidot, Tami

Guide to Teaching Computer Science

https://www.springer.com/gp/book/9783030393595

poi molti incarichi
sono in 1a e in 2a con indirizzi diversi dal'informatica industriale
con libri di testo che sono una miseria

quindi se si intende svolgere il minimo sindacale
sperando nella contentezza delle classi di avere un docente
che riempe di setto otto nove e dieci
e genitori incapaci di valutare la qualita' della didattica
e' vero si ha abbastanza tempo libero al pomeriggio

altrimenti

esempi

moda

https://www.orizzontescuolaforum.net/t182539-cad-sistema-moda

turismo

https://www.giappichelli.it/la-gestione-delle-informazioni-nelle-aziende-dei-servizi-turistici

https://www.apogeonline.com/libri/turismo-4-0-francesco-piersimoni/

https://www.hoepli.it/libro/digital-strategy-per-il-turismo/9788820391676.html

e cosi' via ... l'elenco sarebbe lungo

> non posso pensare
di fare questa vita fino alla pensione

piu' che altro probabilmente non te la faranno fare
la maggior parte del personale in azienda e' scaricato
dopo i 40 anni perche' considerato vecchio

http://www.atdal.eu/chi-siamo/

quindi l'idea di entrare sul sistema
delle graduatorie statali e' sempre buona

finche' dura

attenzione pero'

con l'aziendalizzazione della scuola pubblica
sta arrivando anche qua il disprezzo per chi e' vecchio

notare che si va in arancione (= quasi vecchi) a 45 anni

https://www.infodata.ilsole24ore.com/2020/09/29/scuola-scopri-quanto-vecchi-gli-insegnanti-figlio/

> Soprattutto ora che
sono diventata mamma sono veramente in crisi

cioe' si sta dicendo

che il lavoro da insegnante e' l'ideale
per una mamma perche' forse si lavora
soltanto 18 ore alla settimana o poco piu' ?

di informatica poi ?

> ma mi sono sempre scoraggiata
davanti a concorsi e alla giungla delle graduatorie

? questa poi ... una giungla

e' forse meglio il settore privato
dove si guarda (oltre alla competenza)
quanto si e' belli e giovani ?

sarebbe invece il caso di scoraggiarsi
sul fatto che il lavoro da insegnante e' molto usurante
in senso psicologico psichiatrico e anche medico

https://www.orizzontescuola.it/author/vittorio-lodolo-doria-2/

> Fatevi avanti e raccontateci la vostra esperienza

mi domando sempre cosa c'e' sotto
a tutti questi ipotetici profili di potenziali insegnanti

in ogni caso se vuoi diventare insegnante
devi mettere in conto la possibilita' di avere classi
(e anche genitori e presidi) che ti faranno rimpiangere l'azienda

(1178)

Alla mamma convinta che fare l insegnante sia meno stressante che lavorare 8 ore davanti al pc...posso solo dire che ti sbagli...e alla grande! Il docente lavora a scuola e poi lavora anche il pomeriggio, spesso anche di sera (a me è capitato varie volte)... altroché pacchia
Tra l altro il sistema "scuola" piuttosto competitivo e oneroso, se ci vuoi rimanere stabilmente: tra corsi, specializzazione e concorsi non so più quanto ho speso... senza parlare del contesto scuola, che spesso umanamente non è dei migliori per il precario..molti hanno una idea piuttosto distorta e facilona dell essere insegnante
Fate vobis

Senza dimenticare che, quasi sempre, si lavora anche durante il weekend per preparare lezioni e correggere verifiche

[quote="LetiziaF"]

(...) il docente lavora a scuola
e poi lavora anche il pomeriggio (...)

[/quote]

esatto ... e alle volte anche alla domenica

io piu' AS ho insegnato informatica al turistico

2 ore alla settimana

18 ore / 2 ore classe = 9 classi

con classi molto numerose

ho avuto piu' di 240 studenti
(la maggior parte studentesse)

trimestre 2 compiti e pentamestre 3 compiti

mettiamo 240

240 x (2 + 3) = 1200

compiti da correggere ! ! !

poi e' stata anche una soddisfazione
una quindicina di studentesse talmente brave e svelte
da essere sorpreso

pero' anche classi dove
non ne potevo piu' di entrare
non si lavora neanche molto
PERCHE' NON TI LASCIANO LAVORARE

non c'entra neanche molto il numero

una 1a educata di 30 e' molto meglio
di una 2a di 18 con un gruppo dominante negativo
studenti che sono ingestibili anche dai genitori

una volta mi e' arrivata una mamma
per scusarsi del comportamento del figlio
(decine di note gravissime da me a da altri, vari giorni di sospensione)
dicendo che a casa e' uguale

ho anche avuto uno studente
gettato fuori di casa dai genitori
e inserito in comunita'

tipo questi Corriere della Sera 11 gen 2021

tossici gia' a 12 anni, mai visto prima
Droga, nella comunita' di recupero dei minori

https://www.youtube.com/watch?v=xGeVCzJewa8

in provincia di milano
un mio amico preso atto dell'incapacita'
di preside e vice vari di fermare alcuni studenti
telefonava direttamente ai carabinieri
quando la situazione arrivava alle minacce vere e proprie
i quali arrivavano anche
pero' piu' che denunciare non facevano
(non arrestavano per minaccia)

(1205)

e se trovi qualche dirigente controllante e esageratamente stakanovista non esiste il sabato, il weekend, comunicazioni alle quali rispondere senza limiti di orari, riunioni continue che sforano ( con il Covid è pure peggiorata la situazione, essendo da remoto ho fatto molte più ore di quelle preventivate perché ci si dilungava), scartoffie da compilare a non finire, se sei una materia di base, hai quinte ogni anno, a volte pure più di una da preparare agli esami ( parlo delle superiori) sulla carta sono 18 ore, nella realtà molte ma molte di più ogni settimana e peggiora ogni anno, purtroppo senza adeguare la retribuzione alle mansioni e incombenze imposte!

antalia ha scritto:
e se trovi qualche dirigente controllante e esageratamente stakanovista non esiste il sabato, il weekend, comunicazioni alle quali rispondere senza limiti di orari, riunioni continue che sforano ( con il Covid è pure peggiorata la situazione, essendo da remoto ho fatto molte più ore di quelle preventivate perché ci si dilungava), scartoffie da compilare a non finire, se sei una materia di base, hai quinte ogni anno, a volte pure più di una da preparare agli esami ( parlo delle superiori) sulla carta sono 18 ore, nella realtà molte ma molte di più ogni settimana e peggiora ogni anno, purtroppo senza adeguare la retribuzione alle mansioni e incombenze imposte!

Confermo in pieno!

sea_sparrow_iv ha scritto:
sara' meglio anche diffidare del personale scolastico
i collaboratori scolastici sono i migliori informatori del preside
(non dico spie perche' e' ovvio che fa parte delle regole del gioco)

...

la maggior parte dei colleghi
non ti sara' di alcuna utilita' e invece
potrebbe crearti problemi in vari modi

No no! Sono proprio spie. Sia i collaboratori che molti docenti di ruolo.

Cicorino ha scritto:Ciao a tutti.
Sono un vecchietto di 38 anni, e mi sono deciso a riprendere il mio progetto dell'insegnamento dopo tanti anni. Era ciò che avrei voluto fare dopo la laurea specialistica, presa nel lontano 2008, ma, per motivi che mi pare superfluo affrontare qui, non ho poi intrapreso. Son finito a fare tutt'altro (l'artigiano come dipendente) in questi anni, ma ora mi son deciso a buttarmi prima che sia troppo tardi (se non lo è già).
Le mie classi di concorso sarebbero/saranno la A28 e A50.
Non mi spaventa la mobilità e precarietà che ci sarà inevitabilmente i primi anni. Mi spaventa non lavorare!
Capite bene che è tosta mollare il mio lavoro attuale (seppur non mi gratifichi, ma è pur sempre un reddito) per 2 giorni di supplenza per poi star fermo dei mesi!!! È pur vero che se non inizio a farle, non salgo in graduatoria e non arriverà niente di meglio. È un circolo vizioso.
Qualcuno ha esperienze analoghe? Quanto si viene effettivamente chiamati all'inizio? Anche se capisco sia impossibile dare risposte certe

Ciao!
Come ti hanno già scritto, con la 028 si lavora abbastanza facilmente, con la 050 un po' meno ma non è una regola (io per esempio cominciai con la 050, per dire).

Riguardo ai tuoi dubbi in realtà l'unico modo di capirlo è provare e vedere come va, magari iniziando con qualche supplenza. Io non avrei mai immaginato di fare l'insegnante, ho iniziato per caso ed ho scoperto che era quello che volevo fare nella vita. Conosco altri così, così come conosco anche gente che ha provato per un po' e poi ha mollato per fare altro. L'insegnamento è un mestiere particolare, hai a che fare con giovani esseri umani in una fase delicata della vita ed ai quali probabilmente non importa un fico secco di quello che dici e che tenti di insegnare loro. Ed ogni giorno è diverso dall'altro (sì, ci sono anche le riunioni inutili che durano ore, i dirigenti folli e tutto il resto, ma sono fregnacce irrilevanti, a mio avviso: ogni mestiere ha qualche lato negativo. e ridurre l'insegnamento a questo è francamente deprimente..) .

E' una scelta economicamente saggia lasciare un lavoro stabile per uno da insegnante precario? Questo puoi saperlo solo tu. I precari non sono eroi che mandano stoicamente avanti il paese, sono solo dipendenti statali con un contratto a tempo determinato, con tutte le scomodità che questo comporta, non c'è niente di eroico o romantico.
Forse dovresti porti la domanda in questi termini: meglio il lavoro stabile attuale o uno stabile nella scuola (tramite il concorso per il ruolo) ?

PS: non ti preoccupare, non sei affatto vecchio. A parte che "vecchio" e "giovane" sono concetti relativi, è una forma mentis che hai sulla base del mercato del lavoro nel settore privato, nella scuola - ed in tutto il settore pubblico - è irrilevante.

Pluto ha scritto: A parte che "vecchio" e "giovane" sono concetti relativi, (...) nella scuola - ed in tutto il settore pubblico - è irrilevante.

Oddio, c'è settore pubblico e settore pubblico. Lo Stato predica bene e razzola maluccio. Il precariato infatti gli fa comodo, come alle aziende private.

[

Riguardo ai tuoi dubbi  in realtà l'unico modo di capirlo è provare e vedere come va, magari iniziando con qualche supplenza. Io non avrei mai immaginato di fare l'insegnante, ho iniziato per caso ed ho scoperto che era quello che volevo fare nella vita. Conosco altri così, così come conosco anche gente che ha provato per un po' e poi ha mollato per fare altro. L'insegnamento è un mestiere particolare, hai a che fare con giovani esseri umani in una fase delicata della vita ed ai quali probabilmente non importa un fico secco di quello che dici e che tenti di insegnare loro.


beh anche il fatto che non ti seguano non è certo un punto a favore e la parte burocratica con relativo contorno non è affatto secondaria, ma è quella che influenza la "prestazione"...personalmente non abbandonerei un lavoro stabile per uno precario, ma sono ovviamente punti di vista, dipende dalle aspirazioni, dalle attitudini e dalla situazione di ciascuno!

gugu ha scritto:

ISKRA84 ha scritto:
Se puoi trovare altro, te lo sconsiglio sinceramente. Fare il docente è un delirio, paga da fame, riunioni inutili e quasi ogni giorno, alunni maleducati, ignoranti e pretestuosi. Pensa di fare un mestiere del genere per 41 anni...

Perché dovrebbe lavorare fino a 79 anni?

Tu pensi che lavorare nel privato occupi meno tempo e dia uno stipendio più alto? Perché allora lavori nel pubblico?

Su A28 vi è un’ampia disponibilità di cattedre: nelle regioni del nord molte rischiano pure di rimanere scoperte. Quindi, non è difficile ottenere una cattedra di 18h tramite MAD. Certo, a 38 anni è un po’ tardi per cominciare e non è facile insegnare alle medie anche se la tua è una materia di “peso”. Potresti tenerti il tuo lavoro e provare ad entrare direttamente per concorso, se non vuoi rischiare la precarietà. In ogni caso la paga non è da fame come sostengono, inizialmente sono circa 1500 euro, compreso il bonus Renzi. Qualcosa in più se hai figli. Puoi anche arrotondare tramite progetti o incarichi. Ferie (parecchie) e malattia. Dopo 8 anni hai il primo scatto e sono circa 150 euro in più al mese. Si lavora, ma non è così terribile. La cosa più temibile semmai è lo stress psicologico nell’avere a che fare con ragazzini spesso maleducati o svogliati. Dipende molto dalle scuole in cui capiti, ma, fortunatamente, esiste il trasferimento.

Dopo nove anni, a dire il vero, il primo scatto.
C'è il trasferimento, ma dopo l'immissione in ruolo non prima di tre anni (salvo casi particolari).

Sto facendo la stessa cosa!! Ma con 7 primavere in più
A breve mi metterò a spedire MAD.
La cosa che sto adorando è l'entusiasmo ritrovato, che nel lavoro precedente si era del tutto spento.

Io ho insegnato per due anni precario, quindici anni or sono, poi tutt'altro. Adesso il mio piano consiste nel ridurre considerevolmente la retribuzione ma poter tornare a fare un lavoro che possa entusiasmare e in cui poter mettere amore.

In bocca al lupo!!

sellydoc ha scritto:Si lavora comunque tanto, troppo, e comunque prima o poi in azienda toccherà tornarci, con il solito orario 9-18 che facilmente diventa 9-19, 9-19:30. Un incubo, non ne posso proprio più! Non posso pensare di fare questa vita fino alla pensione. Soprattutto ora che sono diventata mamma sono veramente in crisi

Anche a me piacerebbe sentire il parere di qualcuno che ci è passato....di chi ha già fatto il "salto" dall'azienda alla scuola.
Fatevi avanti e raccontateci la vostra esperienza!

Ti parlerò in maniera trasparente e non ipocrita: il motivo per cui uno lascia l'azienda per la scuola è esclusivamente legato ai benefit che la scuola da, diffida da chi millanta fantomatiche aspirazioni alla Robin Williams. In primis il fatto di non dover più vivere la condanna della reclusione 9-18, secondo avere l'estate libera. Cioè decisamente molto più tempo libero.

Impegno: dipende da come concepisci il lavoro,se sei una vagabonda oppure no. Potenzialmente si lavora parecchio perchè oltre le 18 ore della mattina, ci sarebbero da preparare le lezioni, compiti etc...
C'è chi investe tempo nel fare le slides , ripassare gli argomenti, ricercare cose nuove.....e c'è chi la mattina va a braccio.
Difficilmente troverai qualcuno che ti dirà queste cose perchè chiaramente si tende a difendere la categoria toutcourt per difendere a priori se stessi.

E' un lavoro che da molti vantaggi ma che psicologicamente può essere devastante per chi non ha carattere e personalità.
Il problema N°1 è questo perchè il 100% delle persone non fa i conti con se stesso, attratto solo dai benefit, non tutti sono nati con carattere, con personalità, con empatia...e non è scritto da nessuna parte che chi non l'abbia sia una persona che vale poco. Semplicemente questo è un lavoro per chi ha carattere altrimenti le frustrazioni e il senso di malessere vanificheranno tutti i benefit.

Io trovo assurdo lasciare un lavoro a tempo indeterminato per diventare docente precario.
Che poi lavorare nel privato sia sfiancante e si arriva quasi a non avere tempo libero, è un altro paio di maniche...