Insegnante a 20 Anni

Salve a tutti,

Sento dentro di me che la mia vocazione sia insegnare, e vorrei approfittare del concorso per cui già ho fatto domanda. La mai cdc sarebbe la B016. Al momento già lavoro, e prendo anche un buono stipendio, per il primo anno e per la mia poca esperienza, con molta possibilità di crescita in generale nel mio settore. Non escluderei l'opzione di lasciarla per proseguire con la carriera da insegnante, non ho intenzione di continuare l'università (per me è un mondo di matti) e quindi mi limiterei a fare il prof. di laboratorio.

Consigli in generale? La mia paura è finire ad un professionale e/o insegnare ai soliti bimbi del primo/secondo il quale obiettivo è solo fare casino, per questo vorrei insegnare solamente al triennio, in genere come vengono trattate queste cose? L'ultimo arrivato si prende quello che capita? Sceglie il DS?

L'orario di lavoro come lo vedete? Nonostante le 18 ore non siano comprensive di tutto (impegni collegiali etc.) comunque di per se lasciano più tempo libero di quello che vedo da impiegato (es. se un pomeriggio dovessi fare un qualcosa, da professore non dovrei avere troppi problemi a farlo, da impiegato dovrei richiedere un permesso)

E soprattutto, la mia paura è di venire trattato da "ragazzino" dagli eventuali colleghi, e che invece gli studenti, vedendomi giovane, pensassero di fare come vogliono, certo essendo un docente di pratica, avrei sempre il docente di teoria accanto [o almeno dovrei].

Cioè, hai 20 anni, nemmeno sei entrato e già chiedi di lavorare solo al triennio e di avere tutti i pomeriggi liberi?
Incominciamo bene...

LisaMara ha scritto:Cioè, hai 20 anni, nemmeno sei entrato e già chiedi di lavorare solo al triennio e di avere tutti i pomeriggi liberi?
Incominciamo bene...

Ottima interpretazione...

> Paura di lavorare al biennio con classi ingestibili =/= Volere solo triennio, ma in ogni caso, uno non può avere ambizioni future o preferenze? Oppure deve svolgere la tossica gavetta perché voi pensiate che sia giusto così?

> "Se un pomeriggio devo fare un qualcosa è più probabile averlo libero da docente che facendo l'impiegato che fa 9-18" =/= Volere tutti i pomeriggi liberi

Capisco che quelli come te, probabilmente siano frustrati nel fare il proprio lavoro, e siete la cosa più pericolosa del mondo, perché rischiate di buttare via il potenziale di molti giovani, che con un mentore o con dei docenti giusti si renderebbero conto di quanto valgono, ma che con docenti del genere invece, finiscono ad essere i soliti a dire che la scuola non fa per loro... Ma manco a fare "gate keeping" così a caso! Non è la prima volta che mi capita in questo forum, dove invece di essere incoraggiato a fare la professione del docente (che dovrebbe essere svolta solamente da chi ha la passione, o se lo sente come vocazione, e non da chi invece lo fa per un posto fisso e basta), mi vengono date queste risposte piene di cattiveria gratuita! Non so, forse alcuni di voi hanno paura che noi giovani gli rubiamo il posto?

(Ovviamente, senza nulla togliere ai gentilissimi che invece mi hanno aiutato e incoraggiato nel fare le mie scelte).

Ciao. Io capisco il tuo desiderio di insegnare al triennio, ho lavorato all'ITI (dove immagino andrai tu) e le classi del biennio spesso sono molto esagitate e per un professore giovane non è esattamente facile. Il triennio è molto meglio, poi le sezioni di informatica ancora meglio (almeno per la mia esperienza). Però no, non puoi decidere tu... quando arriverai i professori di ruolo avranno già le loro classi e il DS ti dirà cosa avrai tu.
L'orario di lavoro pomeridiano te lo gestisci tu (a parte le riunioni che però non sono molto spesso, eh), quindi se vuoi fare altro il pomeriggio e lavorare dopo cena sei libero di farlo, io mi trovo bene così.
Per quanto riguarda la paura di essere trattato da ragazzino dai colleghi non devi assolutamente preoccuparti. Anche io ho cominciato presto (a 24, subito dopo l'università) e devo dire che quasi tutti (con poche eccezioni) mi hanno sempre trattata da pari e, anzi, mi accadeva spesso che mi chiedessero consigli, mostravano di apprezzare quello che pensavo e sapevo. Ed è stato così anche nelle altre scuole in cui sono stata. Poi ci sta che qualcuno ti scambi per uno studente, ma è normale, a me ogni tanto succede.
Per quanto riguarda il fatto che gli studenti se ne approfittino, purtroppo sì, è difficile evitarlo, però il fatto che tu abbia il docente di teoria accanto cambia veramente tutto, eh, quindi non ti devi preoccupare secondo me.... poi, certo, dipende da come questo professore è in grado di gestire la classe.

> Paura di lavorare al biennio con classi ingestibili
Perdonami, non so dove tu lavori, ma mettila così: è come se tu entrassi sul luogo di lavoro avendo due mansioni da contratto A e B. La mansione A è più rognosa, quella B più tranquilla. Tu appena entrato, fresco fresco, chiedi di fare solo la mansione B anche se da contratto sono previste entrambe.
Gli altri ti potranno indorare la pillola e a te potranno pure piacere di più le altrui risposte, ma quando si sta in una scuola l'orario viene fatto a incastro rispetto a quello di tutti gli altri tuoi colleghi che magari vorrebbero anche loro lavorare solo sul triennio... ergo, quel che ne uscirà fuori è che molto probabilmente, come succede a tutti, anche a chi insegna da anni, avrai classi prime, seconde, terze, quarte e forse quinte.
Tutto qui.
Se hai paura a insegnare in una determinata classe o te la fai passare o resti a lavorare dove stai. Mi dispiace essere così diretta, ma meglio sapere le cose come stanno senza poi andare a pretendere cose che non sono dovute a nessuno, nemmeno a chi è già di ruolo.

> Se un pomeriggio devo fare un qualcosa è più probabile averlo libero da docente che facendo l'impiegato che fa 9-18
Discorso molto relativo. Se il lavoro lo fai coscienza, soprattutto i primi anni avrai molto da fare a livello di progettazione (dato che non ne hai ancora elaborata una) e di "orientamento" rispetto a quelle che sono le scadenze e i compiti della scuola. Personalmente i primi anni in cui ho insegnato su materia tanti pomeriggi liberi non li avevo per cui in tal senso forse avrei avuto meno difficoltà in un'azienda dove al massimo avrei chiesto qualche ora di permesso e finiva lì. Certo... poi ci sono quelli che fanno il mestiere per arrivare a fine mese e quindi i pomeriggi se ne sbattono e vanno a divertirsi, ma quello è un altro paio di maniche.

LisaMara ha scritto:> Paura di lavorare al biennio con classi ingestibili
Perdonami, non so dove tu lavori, ma mettila così: è come se tu entrassi sul luogo di lavoro avendo due mansioni da contratto A e B. La mansione A è più rognosa, quella B più tranquilla. Tu appena entrato, fresco fresco, chiedi di fare solo la mansione B anche se da contratto sono previste entrambe.
Gli altri ti potranno indorare la pillola e a te potranno pure piacere di più le altrui risposte, ma quando si sta in una scuola l'orario viene fatto a incastro rispetto a quello di tutti gli altri tuoi colleghi che magari vorrebbero anche loro lavorare solo sul triennio... ergo, quel che ne uscirà fuori è che molto probabilmente, come succede a tutti, anche a chi insegna da anni, avrai classi prime, seconde, terze, quarte e forse quinte.
Tutto qui.
Se hai paura a insegnare in una determinata classe o te la fai passare o resti a lavorare dove stai. Mi dispiace essere così diretta, ma meglio sapere le cose come stanno senza poi andare a pretendere cose che non sono dovute a nessuno, nemmeno a chi è già di ruolo.

> Se un pomeriggio devo fare un qualcosa è più probabile averlo libero da docente che facendo l'impiegato che fa 9-18
Discorso molto relativo. Se il lavoro lo fai coscienza, soprattutto i primi anni avrai molto da fare a livello di progettazione (dato che non ne hai ancora elaborata una) e di "orientamento" rispetto a quelle che sono le scadenze e i compiti della scuola. Personalmente i primi anni in cui ho insegnato su materia tanti pomeriggi liberi non li avevo per cui in tal senso forse avrei avuto meno difficoltà in un'azienda dove al massimo avrei chiesto qualche ora di permesso e finiva lì. Certo... poi ci sono quelli che fanno il mestiere per arrivare a fine mese e quindi i pomeriggi se ne sbattono e vanno a divertirsi, ma quello è un altro paio di maniche.

Sì, ma l'avere una preferenza è diverso dal voler entrare da neoassunto e dettar legge dicendo "io voglio solamente triennio", la "paura" penso sia anche normale averla, avendo vissuto io pochi anni fa l'esperienza da studente e rendendomi conto col senno di poi di quanto siano scalmanate quelle classi, ma ciò non vuol dire che se mi danno una classe ingestibile do le dimissioni. Dove studiavo ho sempre visto quelli con più punteggio in graduatoria prendersi le classi che volevano (a volte togliendole a chi aveva più continuità), e parte dello scopo del topic era appunto capire se il funzionamento è così dappertutto...

Riguardo la questione dei pomeriggio, rimangono tutte mansioni svincolate dall'orario, che posso riversare magari nei tempi morti della mia settimana, quindi se uno ha una faccenda da sbrigare non si ha da parlare con HR per permessi e stronzate varie, semplicemente quello.

Non è che gli altri mi indorino la pillola o che, semplicemente la tua risposta è stata molto tipo "pretendi troppo ma dove vai", non è stato un "guarda, spesso avere le classi che si vuole non è possibile, e nei primi anni si hanno molte ore occupate per la progettazione e per la didattica", questo sarebbe stato essere diretti, il primo commento invece? assolutamente fuori luogo.

Non è che

"sento dentro di me la vocazione a insegnare"...certo, certo.

Se vuoi insegnare e soprattutto da precario, dunque attraverso le graduatorie per le supplenze, ti informo che solitamente avanzano cattedre in istituti/classi difficili di ogni tipo e se fai lo schizzinoso ti invitano a rinunciare e prenderanno qualcun altro Più motivato di te; altrimenti nota di demerito e licenziamento se ti rifiuti di prendere delle classi.
Se credi di entrare nella scuola e decidere tu quali classi prendere e cosa insegnare... non ti consiglio di fare questo lavoro.
Inoltre ti informo che La B016 che io sappia è molto satura e dovresti avere un ottimo punteggio per racimolare un incarico ma appunto dopo esserti preso qualche corso o titolo universitario ulteriore.
Provare per credere!

[quote="Arvark01"]

sento dentro di me la vocazione a insegnare

non e' la prima volta che mi capita in questo forum
dove invece di essere incoraggiato a fare la professione del docente

[/quote]

[quote="marialina"]

< sento dentro di me la vocazione a insegnare > ...certo, certo

[/quote]

certamente

le magnifiche e progressive sorti

di chi e' sicuro di essere nato per insegnare

le risposte giuste sono quelle
che ti spiegano i mille problemi di questo lavoro

(292)

marialina ha scritto:"sento dentro di me la vocazione a insegnare"...certo, certo.

Quanta utilità in un solo messaggio! SIcuramente tu sarai la solita che va li solo per lo stipendio, e ovviamente per anche tutti gli altri sono così... Per tua informazione lavorando nel privato (da neodiplomato) già prendo più di quello che prenderei da insegnante, e a differenza dell'insegnante posso fare carriera, quindi stai certa che se voglio fare l'insegnante non è per prendermi uno stipendio e lavorare poco, probabilmente a differenza tua!

BattleGround ha scritto:Se vuoi insegnare e soprattutto da precario, dunque attraverso le graduatorie per le supplenze, ti informo che solitamente avanzano cattedre in istituti/classi difficili di ogni tipo e se fai lo schizzinoso ti invitano a rinunciare e prenderanno qualcun altro Più motivato di te; altrimenti nota di demerito e licenziamento se ti rifiuti di prendere delle classi.
Se credi di entrare nella scuola e decidere tu quali classi prendere e cosa insegnare... non ti consiglio di fare questo lavoro.
Inoltre ti informo che La B016 che io sappia è molto satura e dovresti avere un ottimo punteggio per racimolare un incarico ma appunto dopo esserti preso qualche corso o titolo universitario ulteriore.
Provare per credere!

Grazie dei consigli! Ecco sulla saturazione della B016 non ne ero molto a conoscenza, comunque ripeto, non mi rifiuterei mai di lavorare perché non mi piace una determinata classe, la mia era solo una domanda sotto forma di osservazione per capire come funziona.

Che sia un troll il pischello...

dolcenaufragare ha scritto:Che sia un troll il pischello...

no, no, solo uno che ha la vocazione.

dolcenaufragare ha scritto:Che sia un troll il pischello...

Con quale logica sarei un troll? Ho solo fatto domande, perché è una professione che io voglio svolgere davvero, non so voi come la vedete, forse per voi una persona che lavora con passione non può esistere (poi può essere che anche io dopo anni di insegnamento vada in esaurimento come voi, ma intanto per adesso la passione ce l'ho) ed è SICURAMENTE ed ASSOLUTAMENTE Un troll.

Ti è stato spiegato che avresti già iniziato male, individuando orari e bontà di un mestiere tutt'altro che facile...altro che volontà!

dolcenaufragare ha scritto:Ti è stato spiegato che avresti già iniziato male, individuando orari e bontà di un mestiere tutt'altro che facile...altro che volontà!

L'analizzare le cose buone è diverso dal prenderle come garantite, come ho già detto, pensare che è più facile organizzare una commissione di pomeriggio è diverso dal dire "Tutti i pomeriggi li voglio liberi non mi rompete", idem per le classi, siete voi che estremizzate le cose dette, pare quasi abbiate paura che arrivino docenti giovani, non si sa perché.

Arvark01 ha scritto:

dolcenaufragare ha scritto:Ti è stato spiegato che avresti già iniziato male, individuando orari e bontà di un mestiere tutt'altro che facile...altro che volontà!

L'analizzare le cose buone è diverso dal prenderle come garantite, come ho già detto, pensare che è più facile organizzare una commissione di pomeriggio è diverso dal dire "Tutti i pomeriggi li voglio liberi non mi rompete", idem per le classi, siete voi che estremizzate le cose dette, pare quasi abbiate paura che arrivino docenti giovani, non si sa perché.

Io ti consiglierei di rimanere nel privato, dopotutto (fortuna tua) hai già uno stipendio più alto (e presumo a tempo indeterminato, con sicurezza di non essere licenziato) di un ITP (che, come saprai, ha uno stipendio più basso di un docente laureato).
Magari, visto che hai molta ambizione, potresti provare ad intraprendere un percorso universitario. Nella situazione attuale, sinceramente, non mi fermerei ad un diploma di istituto tecnico, a meno che il mio sbocco naturale non sia un lavoro (nel privato) che contempli quelle specifiche mansioni non specializzate.

gugu ha scritto:

Arvark01 ha scritto:

dolcenaufragare ha scritto:Ti è stato spiegato che avresti già iniziato male, individuando orari e bontà di un mestiere tutt'altro che facile...altro che volontà!

L'analizzare le cose buone è diverso dal prenderle come garantite, come ho già detto, pensare che è più facile organizzare una commissione di pomeriggio è diverso dal dire "Tutti i pomeriggi li voglio liberi non mi rompete", idem per le classi, siete voi che estremizzate le cose dette, pare quasi abbiate paura che arrivino docenti giovani, non si sa perché.

Io ti consiglierei di rimanere nel privato, dopotutto (fortuna tua) hai già uno stipendio più alto (e presumo a tempo indeterminato, con sicurezza di non essere licenziato) di un ITP (che, come saprai, ha uno stipendio più basso di un docente laureato).
Magari, visto che hai molta ambizione, potresti provare ad intraprendere un percorso universitario. Nella situazione attuale, sinceramente, non mi fermerei ad un diploma di istituto tecnico, a meno che il mio sbocco naturale non sia un lavoro (nel privato) che contempli quelle specifiche mansioni non specializzate.

non credo, ha gia' detto che "l'universita' e' un mondo di matti"...

gugu ha scritto:

Arvark01 ha scritto:

dolcenaufragare ha scritto:Ti è stato spiegato che avresti già iniziato male, individuando orari e bontà di un mestiere tutt'altro che facile...altro che volontà!

L'analizzare le cose buone è diverso dal prenderle come garantite, come ho già detto, pensare che è più facile organizzare una commissione di pomeriggio è diverso dal dire "Tutti i pomeriggi li voglio liberi non mi rompete", idem per le classi, siete voi che estremizzate le cose dette, pare quasi abbiate paura che arrivino docenti giovani, non si sa perché.

Io ti consiglierei di rimanere nel privato, dopotutto (fortuna tua) hai già uno stipendio più alto (e presumo a tempo indeterminato, con sicurezza di non essere licenziato) di un ITP (che, come saprai, ha uno stipendio più basso di un docente laureato).
Magari, visto che hai molta ambizione, potresti provare ad intraprendere un percorso universitario. Nella situazione attuale, sinceramente, non mi fermerei ad un diploma di istituto tecnico, a meno che il mio sbocco naturale non sia un lavoro (nel privato) che contempli quelle specifiche mansioni non specializzate.

Riguardo l'università, sinceramente ci stavo pensando, il mio lavoro mi permette di avere molto tempo libero essendo in lavoro agile, però da quel poco che ho frequentato i primi mesi dell'Anno Accademico ho constatato che almeno nella mia città (Roma) le università ti lasciano letteralmente a te stesso, con professori fuori di testa che davvero non dovrebbero essere al proprio posto, e altri invece che si sentono degli Dei. Per il mio ambito lavorativo vedono più la capacità che il titolo, ciò mi spinge ancora di meno.

Pensavo se no magari di lavorare part time in azienda e part time come docente, da ciò che so non è impossibile.

Comunque ti ringrazio molto dei consigli, se non sbaglio eri sempre tu, che in passato ha chiarito i miei dubbi invece di darmi contro come altri. Molte grazie.

marialina ha scritto:

gugu ha scritto:

Arvark01 ha scritto:

dolcenaufragare ha scritto:Ti è stato spiegato che avresti già iniziato male, individuando orari e bontà di un mestiere tutt'altro che facile...altro che volontà!

L'analizzare le cose buone è diverso dal prenderle come garantite, come ho già detto, pensare che è più facile organizzare una commissione di pomeriggio è diverso dal dire "Tutti i pomeriggi li voglio liberi non mi rompete", idem per le classi, siete voi che estremizzate le cose dette, pare quasi abbiate paura che arrivino docenti giovani, non si sa perché.

Io ti consiglierei di rimanere nel privato, dopotutto (fortuna tua) hai già uno stipendio più alto (e presumo a tempo indeterminato, con sicurezza di non essere licenziato) di un ITP (che, come saprai, ha uno stipendio più basso di un docente laureato).
Magari, visto che hai molta ambizione, potresti provare ad intraprendere un percorso universitario. Nella situazione attuale, sinceramente, non mi fermerei ad un diploma di istituto tecnico, a meno che il mio sbocco naturale non sia un lavoro (nel privato) che contempli quelle specifiche mansioni non specializzate.

non credo, ha gia' detto che "l'universita' e' un mondo di matti"...

Ma se invece di criticare aspramente ogni cosa che dico, mi dimostri il contrario? Non sarebbe più costruttivo e utile? Certo, così non ti potresti sfogare...

marialina ha scritto:

gugu ha scritto:

Arvark01 ha scritto:

dolcenaufragare ha scritto:Ti è stato spiegato che avresti già iniziato male, individuando orari e bontà di un mestiere tutt'altro che facile...altro che volontà!

L'analizzare le cose buone è diverso dal prenderle come garantite, come ho già detto, pensare che è più facile organizzare una commissione di pomeriggio è diverso dal dire "Tutti i pomeriggi li voglio liberi non mi rompete", idem per le classi, siete voi che estremizzate le cose dette, pare quasi abbiate paura che arrivino docenti giovani, non si sa perché.

Io ti consiglierei di rimanere nel privato, dopotutto (fortuna tua) hai già uno stipendio più alto (e presumo a tempo indeterminato, con sicurezza di non essere licenziato) di un ITP (che, come saprai, ha uno stipendio più basso di un docente laureato).
Magari, visto che hai molta ambizione, potresti provare ad intraprendere un percorso universitario. Nella situazione attuale, sinceramente, non mi fermerei ad un diploma di istituto tecnico, a meno che il mio sbocco naturale non sia un lavoro (nel privato) che contempli quelle specifiche mansioni non specializzate.

non credo, ha gia' detto che "l'universita' e' un mondo di matti"...

Spero non debba occuparsi di orientamento...

Arvark01 ha scritto:in genere come vengono trattate queste cose? L'ultimo arrivato si prende quello che capita? Sceglie il DS?

Sceglie il Ds, ma spesso i Ds lasciano che a fare una proposta siano i dipartimenti, cioè i docenti di ruolo che già sanno di esserci anche l'anno successivo, perciò è verosimile che l'ultimo arrivato si trovi a dover prendere quello che resta.

Dec ha scritto:

Arvark01 ha scritto:in genere come vengono trattate queste cose? L'ultimo arrivato si prende quello che capita? Sceglie il DS?

Sceglie il Ds, ma spesso i Ds lasciano che a fare una proposta siano i dipartimenti, cioè i docenti di ruolo che già sanno di esserci anche l'anno successivo, perciò è verosimile che l'ultimo arrivato si trovi a dover prendere quello che resta.

Quindi in genere nel momento in cui l'ultimo è di ruolo, l'A.S. successivo anche lui avrà voce in capitolo?

Forse, ma sempre meno di quelli che sono di ruolo da molto tempo prima.

Dec ha scritto:

Arvark01 ha scritto:in genere come vengono trattate queste cose? L'ultimo arrivato si prende quello che capita? Sceglie il DS?

Sceglie il Ds, ma spesso i Ds lasciano che a fare una proposta siano i dipartimenti, cioè i docenti di ruolo che già sanno di esserci anche l'anno successivo, perciò è verosimile che l'ultimo arrivato si trovi a dover prendere quello che resta.

Però mi sembra una procedura che svilisce il ruolo del DS nella sua autonomia decisionale. E poi, un docente nuovo, con le regole del vincolo, va a finire che sia più sicuro di rimanere di un docente di lunga data che in teoria potrebbe chiedere trasferimento.