Compatibilità con lavoro dipendente

Buonasera
Ho accettato una supplenza- da graduatorie di istituto , fino al 30/6 ( 6 ore/set), la quale si “sposa” bene con il mio orario di lavoratore privato dipendente( tempo indeterminato).
Mi ero informato in relazione all’incompatibilità tra i 2 lavori e mi era stato riferito che per supplenze inferiori alle 9 ore non vi sarebbero stati problemi.
Ora alcuni miei colleghi mi sottolineano un’incompatibilità con il versamento contributivo inps..
Non ne capisco l’eventuale motivo..
Ho informato della mia situazione lavorativa la segreteria dell’istituto al momento della presa di servizio, ma nessuno mi ha sottolineato particolari problematiche..

Non mi risulta che ci sia incompatibilità tra i contributi; forse i tuoi colleghi intendono dire che i contributi versati dal datore di lavoro privato vanno nella Gestione dipendenti privati mentre quelli versati per l'attività come docente vanno nella Gestione dipendenti pubblici e dovranno essere in qualche modo ricongiunti o totalizzati o cumulati al momento del pensionamento.
Ma immagino tu sappia già questo.

La parte contributiva dovrebbe andare nella gestione separata , dove tra l’altro dovrei avere i contributi versati durante il dottorato. Questo però non dovrebbe pregiudicarne la compatibilità con l’altro lavoro o creare problematiche.

mountain ha scritto:La parte contributiva dovrebbe andare nella gestione separata , dove tra l’altro dovrei avere i contributi versati durante il dottorato. Questo però non dovrebbe pregiudicarne la compatibilità con l’altro lavoro o creare problematiche.

I contributi sullo stipendio del MEF vanno nella Gestione dipendenti pubblici, come ho già detto; il fatto che tu abbia una posizione aperta nella Gestione separata non implica che qualunque datore di lavoro ti versi i contributi lì.

Che poi tu possa avere posizioni aperte in più di una gestione è esattamente quello che avevo già detto; ribadisco che non esistono conflitti.

Tra l'altro non è difficile controllare la propria posizione rispetto ai contributi consultando il fascicolo previdenziale nel sito dell'Inps.

Caro Mountain:
riapro questo thread per chiederti: che certezze ti hanno dato a proposito dell'incomatibilità?
Io, con lavoro a tempo indeterminato ma massima flessibilità, sto cercando di capire se potrei accedere a eventuali supplenze da graduatoria GPS, ma finora l'esito ricevuto per mezzo di consulenze legali è negativo, a meno che non mi dimetta dal lavoro dipendente.

mountain ha scritto:Buonasera
Ho accettato una supplenza- da graduatorie di istituto , fino al 30/6 ( 6 ore/set), la quale si “sposa” bene con il mio orario di lavoratore privato dipendente( tempo indeterminato).
Mi ero informato in relazione all’incompatibilità tra i 2 lavori e mi era stato riferito che per supplenze inferiori alle 9 ore non vi sarebbero stati problemi.
Ora alcuni miei colleghi mi sottolineano un’incompatibilità con il versamento contributivo inps..
Non ne capisco l’eventuale motivo..
Ho informato della mia situazione lavorativa  la segreteria dell’istituto al momento della presa di servizio, ma nessuno mi ha sottolineato particolari problematiche..

KataToKreon ha scritto:Caro Mountain:
riapro questo thread per chiederti: che certezze ti hanno dato a proposito dell'incomatibilità?
Io, con lavoro a tempo indeterminato ma massima flessibilità, sto cercando di capire se potrei accedere a eventuali supplenze da graduatoria GPS, ma finora l'esito ricevuto per mezzo di consulenze legali è negativo, a meno che non mi dimetta dal lavoro dipendente.

Il titolare di un contratto di lavoro dipendente privato può accettare supplenze per un orario settimanale non superiore al 50% di quello della cattedra piena, quindi 9 ore per secondaria, 12 ore per primaria.
Naturalmente non ci devono essere conflitti d'interesse tra le due attività e si deve garantire che si dedicherà al lavoro scolastico tutto il tempo necessario, sia in classe che per le attività connesse.
Va da sé che, se il tuo lavoro dipendente privato t'impegna per 35/40 ore settimanali, è quasi impossibile trovare gli spazi per insegnare/prepararsi/partecipare alle attività collegiali.
Aggiungo che, se ti propongono una supplenza per più del 50% delle ore di cattedra, non puoi sperare che accettino di frazionare le ore per dartene di meno.

Grazie mille Fradacia
intanto in alcuni siti web leggo, come dici tu, "per un orario settimanale non superiore al 50% di quello della cattedra piena", quindi 9 ore, in altri ci si riferisce invece al 50% nel senso che se hai un lavoro in ditta privata di 20 ore, anche come insegnante non dovresti superare le 20 ore.
A parte questo, per risponderti, si io ho un contratto da dipendente 40 ore, ma sono figurative perchè lavoro in completa autonomia, quindi mi organizzerei il tempo senza problemi. Nè ci sono interessi in conflitto di qualsiasi tipo.
Il punto è se si possa fare o meno a livello normativo, perchè sia in rete sia da consulenze varie (ho chiamato sindacati e anche un legale) ottengo informazioni contraddittorie. Il sindacato mi ha risposto che non posso in nessun caso, il contratto, anche da supplente è esclusivo e al limite potrei farlo solo se la collaborazione con la ditta provata la trasformassi in collaborazione professionale (faccio fattura insomma). Il legale dice invece che posso accettare incarichi, ma solo se trasformo il lavoro dipendente in part time. In rete, infine, proprio qui su orizzontescuola, trovo articoli che dicono che se il dirigente acconsente non c'è nessun problema, sta a me valutare se ce la posso fare o no con i tempi. C'è anche un discorso più generale: mi chiedo infatti se non ci sia un'incompatibilità generale nel senso che il diritto del lavoro, a tutela del lavoratore, prevede che un lavoro subordinato non possa andare oltre le 40 ore settimanali.
Insomma, al momento non trovo una risposta che sia definitiva.
Quanto alla tua ultima nota: "se ti propongono una supplenza per più del 50% delle ore di cattedra, non puoi sperare che accettino di frazionare le ore per dartene di meno", ti chiedo:
A quel punto dovrei necessariamente rifiutare l'incarico e quindi verrei espulso dalle graduatorie per l'intero biennio?
Grazie!

fradacla ha scritto:

KataToKreon ha scritto:Caro Mountain:
riapro questo thread per chiederti: che certezze ti hanno dato a proposito dell'incomatibilità?
Io, con lavoro a tempo indeterminato ma massima flessibilità, sto cercando di capire se potrei accedere a eventuali supplenze da graduatoria GPS, ma finora l'esito ricevuto per mezzo di consulenze legali è negativo, a meno che non mi dimetta dal lavoro dipendente.

Il titolare di un contratto di lavoro dipendente privato può accettare supplenze per un orario settimanale non superiore al 50% di quello della cattedra piena, quindi 9 ore per secondaria, 12 ore per primaria.
Naturalmente non ci devono essere conflitti d'interesse tra le due attività e si deve garantire che si dedicherà al lavoro scolastico tutto il tempo necessario, sia in classe che per le attività connesse.
Va da sé che, se il tuo lavoro dipendente privato t'impegna per 35/40 ore settimanali, è quasi impossibile trovare gli spazi per insegnare/prepararsi/partecipare alle attività collegiali.
Aggiungo che, se ti propongono una supplenza per più del 50% delle ore di cattedra, non puoi sperare che accettino di frazionare le ore per dartene di meno.

C'è poco da discutere: esistono leggi che regolano la materia e le interpretazioni diverse sono fantasie, tipo quella che non puoi superare 20 ore a scuola se hai 20 ore nel privato. (Se hai 20 ore nel privato (o anche solo 10) non puoi superare 9 ore a scuola)

Ci sono attività per le quali esiste incompatibilità assoluta (il commercio, l'imprenditoria, ad esempio), altre per le quali l'incompatibilità è relativa (è cioè mitigata da alcune condizioni, per esempio un ambito ristretto o il part time).
E' però certo che una supplenza part time è compatibile con lavoro alle dipendenze di privati, fatte salve le condizioni solite (assenza di conflitto d'interessi, dichiarazione di non interferenza tra le due attività).

Quanto al numero di ore del contratto privato, la norma non fissa un tetto per la compatibilità, ma, al di là della dubbia legittimità di un orario di lavoro settimanale  che vada oltre le 40 ore, c'è proprio la difficoltà oggettiva di far coesistere 40 ore + uno spezzone, anche solo di 4 ore, che possono essere collocate come capita e richiedono altre ore di lavoro aggiuntive rispetto a quelle di lezione frontale.

Comunque, a conferma di quanto ho scritto, ti linko una guida molto esaustiva che è ancora valida
https://win.gildavenezia.it/normativa/schede/incompatibilia_lavorative_professionali.htm
In apertura, c'è questo paragrafo

2.1 I SOGGETTI INTERESSATI

L'art. 53 del D. Lgs. 165/2001[5] reca la disciplina per il conferimento e le autorizzazioni degli incarichi retribuiti ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato, con esclusione dei dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al 50% di quella a tempo pieno.
A quest’ultima categoria di personale è consentito, infatti, di svolgere le attività generalmente non ammesse per chi ha un rapporto di lavoro a tempo pieno, anche lavoro di tipo subordinato, ma non alle dipendenze di altre pubbliche amministrazioni. L’altro limite è che l’ulteriore attività non deve confliggere con gli interessi dell’amministrazione da cui dipende.
Per il personale insegnante vige un regime speciale, il quale consente di svolgere la libera professione che “non sia di pregiudizio all'assolvimento di tutte le attività inerenti alla funzione docente e sia compatibile con l'orario di insegnamento e di servizio” [6].

Dimenticavo il dettaglio delle supplenze più corpose.
Se ti propongono una supplenza full time e hai un secondo lavoro nel privato, non hai titolo a chiedere il frazionamento; se invece hai già una supplenza su spezzone (tipo 6 ore) e ti propongono un full time (18), puoi chiedere di prenderne sono 12 o anche meno, perché il regolamento delle supplenze diche che hai titolo al completamento del tuo spezzone fino a cattedra.

Ovviamente, se sei fortunato, può capitare che ti offrano una supplenza su spezzone fino a 9 ore e non ci sono problemi.

Grazie ancora per le tue risposte e per le informazioni.
Anche questa cosa dell’ incompatibilità assoluta dell’imprenditoria comunque non è così certa, tanto che, a differenza di quel che dice l'articolo da te linkato, tra le varie idee mi è stato consigliato di dimettermi da dipendente e fare fatture all'azienda, per poter contemporaneamente fare supplenze.
Vedi cosa scrivono tra l'altro in questo articolo del 2020 (non posso linkare):
Titolo articolo: Insegnanti e partita Iva, i casi di incompatibilità
dial sito Scuolaifnorma
del 21 Novembre 2020
in cui si legge:
Tutte le attività consentite e non consentite attengono al personale di ruolo a tempo pieno.
Per quanto riguarda il personale docente a tempo indeterminato con orario part-time, vale a dire con rapporto di lavoro a tempo parziale al 50%, può svolgere attività di lavoro subordinato o autonomo (quindi con partita iva), purchè non si crei conflitto o si pregiudichino le esigenze di servizio.
Supplenze e partita Iva
Gli insegnanti ancora supplenti, a prescindere che siano assunti per supplenze brevi o annuali a tempo determinato da graduatorie d’istituto, GPS o Gae, non hanno vincolo di esclusività con la scuola (seppur con qualche deroga).
Da ciò si desume che un lavoratore con contratto determinato può assumere incarico di supplenza nella scuola. E anche chi possiede partita Iva e svolge la professione come libero professionista, può contrarre supplenze nella scuola. Questo però non è possibile se l’altro lavoro è sempre nella Pubblica Amministrazione.

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fradacla ha scritto:C'è poco da discutere: esistono leggi che regolano la materia e le interpretazioni diverse sono fantasie, tipo quella che non puoi superare 20 ore a scuola se hai 20 ore nel privato. (Se hai 20 ore nel privato (o anche solo 10) non puoi superare 9 ore a scuola)

Ci sono attività per le quali esiste incompatibilità assoluta (il commercio, l'imprenditoria, ad esempio), altre per le quali l'incompatibilità è relativa (è cioè mitigata da alcune condizioni, per esempio un ambito ristretto o il part time).
E' però certo che una supplenza part time è compatibile con lavoro alle dipendenze di privati, fatte salve le condizioni solite (assenza di conflitto d'interessi, dichiarazione di non interferenza tra le due attività).

Quanto al numero di ore del contratto privato, la norma non fissa un tetto per la compatibilità, ma, al di là della dubbia legittimità di un orario di lavoro settimanale  che vada oltre le 40 ore, c'è proprio la difficoltà oggettiva di far coesistere 40 ore + uno spezzone, anche solo di 4 ore, che possono essere collocate come capita e richiedono altre ore di lavoro aggiuntive rispetto a quelle di lezione frontale.

Comunque, a conferma di quanto ho scritto, ti linko una guida molto esaustiva che è ancora valida
In apertura, c'è questo paragrafo

2.1 I SOGGETTI INTERESSATI

L'art. 53 del D. Lgs. 165/2001[5] reca la disciplina per il conferimento e le autorizzazioni degli incarichi retribuiti ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato, con esclusione dei dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al 50% di quella a tempo pieno.
A quest’ultima categoria di personale è consentito, infatti, di svolgere le attività generalmente non ammesse per chi ha un rapporto di lavoro a tempo pieno, anche lavoro di tipo subordinato, ma non alle dipendenze di altre pubbliche amministrazioni. L’altro limite è che l’ulteriore attività non deve confliggere con gli interessi dell’amministrazione da cui dipende.
Per il personale insegnante vige un regime speciale, il quale consente di svolgere la libera professione che “non sia di pregiudizio all'assolvimento di tutte le attività inerenti alla funzione docente e sia compatibile con l'orario di insegnamento e di servizio” [6].

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fradacla ha scritto:C'è poco da discutere: esistono leggi che regolano la materia e le interpretazioni diverse sono fantasie, tipo quella che non puoi superare 20 ore a scuola se hai 20 ore nel privato. (Se hai 20 ore nel privato (o anche solo 10) non puoi superare 9 ore a scuola)

Ci sono attività per le quali esiste incompatibilità assoluta (il commercio, l'imprenditoria, ad esempio), altre per le quali l'incompatibilità è relativa (è cioè mitigata da alcune condizioni, per esempio un ambito ristretto o il part time).
E' però certo che una supplenza part time è compatibile con lavoro alle dipendenze di privati, fatte salve le condizioni solite (assenza di conflitto d'interessi, dichiarazione di non interferenza tra le due attività).

Quanto al numero di ore del contratto privato, la norma non fissa un tetto per la compatibilità, ma, al di là della dubbia legittimità di un orario di lavoro settimanale  che vada oltre le 40 ore, c'è proprio la difficoltà oggettiva di far coesistere 40 ore + uno spezzone, anche solo di 4 ore, che possono essere collocate come capita e richiedono altre ore di lavoro aggiuntive rispetto a quelle di lezione frontale.


2.1 I SOGGETTI INTERESSATI

L'art. 53 del D. Lgs. 165/2001[5] reca la disciplina per il conferimento e le autorizzazioni degli incarichi retribuiti ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato, con esclusione dei dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al 50% di quella a tempo pieno.
A quest’ultima categoria di personale è consentito, infatti, di svolgere le attività generalmente non ammesse per chi ha un rapporto di lavoro a tempo pieno, anche lavoro di tipo subordinato, ma non alle dipendenze di altre pubbliche amministrazioni. L’altro limite è che l’ulteriore attività non deve confliggere con gli interessi dell’amministrazione da cui dipende.
Per il personale insegnante vige un regime speciale, il quale consente di svolgere la libera professione che “non sia di pregiudizio all'assolvimento di tutte le attività inerenti alla funzione docente e sia compatibile con l'orario di insegnamento e di servizio” [6].

KataToKreon ha scritto:Grazie ancora per le tue risposte e per le informazioni.
Anche questa cosa dell’ incompatibilità assoluta dell’imprenditoria comunque non è così certa, tanto che, a differenza di quel che dice l'articolo da te linkato, tra le varie idee mi è stato consigliato di dimettermi da dipendente e fare fatture all'azienda, per poter contemporaneamente fare supplenze.

Non ho letto tutta la tua risposta perché l'esordio dimostra una certa confusione nella classificazione dei campi d'attività.
L'attività imprenditoriale è una cosa ben precisa, il cui esercizio è assolutamente precluso ai docenti.
E' cosa diversa dall'attività libero professionale (per intenderci fare l'ingegnere, l'architetto, il commercialista) ed è anche diversa dal lavoro autonomo occasionale (prestazioni saltuarie).

L'imprenditore è una figura con caratteristiche specifiche, non è semplicemente uno che ha aperto una partita Iva.