Le lamentele degli “studenti” in piazza…

Promemoria primo messaggio :

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/02/18/scuola-oggi-manifestazioni-e-cortei-in-40-citta_62c424e4-cd30-46d1-8f61-e96e31302fb7.html

Si saranno resi conto che sta quasi per scoppiare la terza guerra mondiale?

Krusciov ha scritto:NON SONO MORTI DURANTE IL PCTO.
Mi pareva un concetto banale, ho dovuto sprecare 5 minuti a scuola con ragazzini di prima, ma dovrò farlo anche con i " professori" di un forum.
Nel primo caso il ragazzo è stato vittima della caduta di un oggetto dall alto. Una disgrazia  .poteva accadere ovunque.

cioè hai detto questa roba in classe?

Quindi se un operaio cade da una impalcatura visto che poteva cadere anche dalla scala del condominio di casa della nonna non è un incidente sul lavoro ma una triste fatalità? Se qualcosa cade in una fabbrica schiacciando un operaio è come se cadesse un vaso da un balcone? Può succedere "ovunque" di essere schiacciato da una trave di acciaio?
Ma pensa...

Non ho veramente parole, qui manca veramente un livello minimo di civiltà giuridica

lucetta.10 ha scritto:

Krusciov ha scritto:NON SONO MORTI DURANTE IL PCTO.
Mi pareva un concetto banale, ho dovuto sprecare 5 minuti a scuola con ragazzini di prima, ma dovrò farlo anche con i " professori" di un forum.
Nel primo caso il ragazzo è stato vittima della caduta di un oggetto dall alto. Una disgrazia  .poteva accadere ovunque.

cioè hai detto questa roba in classe?

Quindi se un operaio cade da una impalcatura visto che poteva cadere anche dalla scala del condominio di casa della nonna non è un incidente sul lavoro ma una triste fatalità? Se qualcosa cade in una fabbrica schiacciando un operaio è come se cadesse un vaso da un balcone? Può succedere "ovunque" di essere schiacciato da una trave di acciaio?
Ma pensa...

Non ho veramente parole, qui manca veramente un livello minimo di civiltà giuridica

Informati un attimo prima di intervenire.. davvero..ip minimo sindacale per non entrare a gamba tesa e scivolare nell ilarità generale.
Dare credito ad una massa di nullafacenti,  e di adolescenti condizionabili,  che lancia le uova alla polizia , si spacca di marijuana e lancia la vernice rossa per strada percge ha paura un giorno di assumersi responsabilità e impegno, e dichiararsi docente ed educatore  , è qualcosa di scandaloso
Contestare una docente perché non ti permette di fare la sciocca in classe a muoverti come un automa su tik tok vestita in maniera inopportuna.. siamo arrivati a questi livelli di delirio collettivo.d altro canto l avevano detto che il covid lascia strascichi psichiatrici a lungo termine

Siamo al puro delirio.
Qui non si parla di nulla fin dall'inizio ma si insultano gli studenti sulla base di suggestioni e stereotipi reazionari insopportabili e ignoranti, si insultano i morti sul lavoro sostenendo che "ovunque" possa cadere una trave di acciaio in testa a un adolescente, che comunque poteva morire di "movida" vista la nota depravazione della gioventù patria, che a prendere la legnate in fabbrica, i ragazzi si "abituano a come va il mondo" e si racconta di una suggestiva lezioni in cui questa delirante teoria sarebbe stata esposta ex cathedra a una classe di studenti addirittura plaudente e acclamante di fronte alla rivelazione.

... E poi ce la prendiamo, su questo siamo d'accordo, per un appunto su una panza! Tutto sballato

lucetta.10 ha scritto:ma figurati... continua pure, è un piacere leggere cotanto consesso di accademia... li abituiamo a morire sul lavoro è un argomento assolutamente sensato, d'altra parte chi di noi prof nati negli anni 70 non ha attraversato la radura nella neve per andare a scuola e mangiato pane e cipolle, o non lavora in fabbrica? E chi non se lo ricorda la nostra maturità con la commissione interna e le due materie a scelta?...

Veramente la commissione era tutta esterna, un solo membro interno. E al tempo mio (forse 10a anni dopo era già cambiata la norma) gli esterni venivano rigorosamente da province diverse dalla nostra e spesso da regioni lontane, quindi non c'era il pietoso balletto di colleghi amici, cuGGini ed ex compagni di studi che si scambiavano "io oggi faccio gli esami agli alunni tuoi e tu domani li fai ai miei)!

Le materie per l'orale erano comunque a scelta tra una rosa di 3 o 4 non ricordo. Al mio esame mi ricordo bene tre materie: Italiano, Inglese e Geografia, scelsi le prime due per il colloquio.
Ritornare ad una commissione di esterni sarà una mossa da niente ma va nella direzione di dare un minimo di credibilità in più all'Esame di Stato.

Quanto al discorso sui due studenti morti tragicamente, era già stato scritto sul forum, per dovere di cronaca, che frequentavano corsi professionali di carattere regionale, credo con un carico di ore maggiore e forse anche tipologia di stage diverso rispetto a studenti delle superiori. Naturalmente non cambia di una virgola la drammaticità di una riflessione sul percorso di tirocinio in azienda e che anzi si inserisce nel più ampio dibattito delle morti sul lavoro. Anche io penso che si muoia durante un pcto e non a causa di un pcto se questo rispetta le regole minime che ci sono a meno di non voler mettere in discussione l'esistenza del percorso stesso di alternanza. Se poi si mette lo studente a svolgere mansioni non previste e senza la presenza di un tutor questo va denunciato a prescindere e prima che possa accadere la tragedia.

Tutto quello che può riportare la scuola statale ad una maggiore serietà sicuramente non va nella direzione gradita a chi conta… Ci vuole poco a capire il perché di certe manifestazioni. E sul discorso PCTO, se proprio avessero dovuto lamentarsi con qualcuno non avrebbero dovuto farlo nei confronti della scuola, perché le pressioni a creare il PCTO vengono dall’esterno. Gli studenti queste cose non le sanno, come la maggioranza dei giovani sono altamente manipolabili. La scuola ormai è come se fosse il capro espiatorio per qualsiasi problema hanno gli adolescenti, ogni minima cosa negativa viene enfatizzata a più non posso per poterla diffamare e screditare agli occhi dell’utenza. Come ho già scritto, usavano la stessa strategia quando si manifestava per arrivare alla nefasta autonomia scolastica degli anni ‘90. Si convince l’utenza che la scuola fa schifo per poter introdurre dei cambiamenti in peggio. Allo stesso tempo si indottrinano i docenti a pensare che questo nuovo modo di fare scuola sia vincente e il gioco è fatto.

Nelle proteste degli studenti si fondono due temi, sui quali concordo in maniera diversa:
- l'abolizione dell'alternanza scuola-lavoro oggi depotenziata in PCTO è sacrosanta dal mio punto di vista
- la protesta per la seconda prova dell'esame mi sembra molto demagogica, però rivela la giusta insofferenza degli studenti nei confronti di decisioni che li coinvolgono e sulle quali non vengono minimamente interpellati (come non veniamo interpellati noi docenti).
Da studente mi sentirei anche abbastanza preso in giro: prima mi costringono a fare didattica a distanza e a non andare a scuola perché chi comanda non è riuscito a mettere in sicurezza edifici scolastici e trasporti; poi si dice che le prove Invalsi, il grande moloch della scuola italiana, ha certificato che le mie competenze sono da buttare; poi malgrado questo mi si dice che devo fare la prima e la seconda (sacrosanta, per me) prova scritta. Come minimo c'è stata una narrazione molto strumentale da parte di governo, ministero e istituti scolastici.

herman il lattoniere ha scritto:...
- la protesta per la seconda prova dell'esame mi sembra molto demagogica, però rivela la giusta insofferenza degli studenti nei confronti di decisioni che li coinvolgono e sulle quali non vengono minimamente interpellati (come non veniamo interpellati noi docenti).
...

Se li consulti democraticamente, non solo le elites che organizzano le manifestazioni, chiederanno l'abolizione degli esami.

veramente le posizioni degli studenti sono un po' più sfaccettate di come ce le vogliano/vogliamo raccontare

herman il lattoniere ha scritto:la protesta per la seconda prova dell'esame mi sembra molto demagogica, però rivela la giusta insofferenza degli studenti nei confronti di decisioni che li coinvolgono e sulle quali non vengono minimamente interpellati (come non veniamo interpellati noi docenti).

Per me in queste decisioni loro non dovrebbero proprio entrare, sono ragazzini. In questi anni gli è stato dato un potere esagerato e si sono visti anche i risultati… D’altra parte gli è stato dato apposta proprio per potere fare cose insensate.

herman il lattoniere ha scritto:veramente le posizioni degli studenti sono un po' più sfaccettate di come ce le vogliano/vogliamo raccontare

Si, alcune sono al gusto di uova, altre colorate di vernice rossa.
La seconda vittima è deceduta per incidente MENTRE ERA IN AUTO E SI RECAVA NELL AZIENDA in cui era destinato . Ci vuole una faccia di bronzo notevole per affermare che " è morto durante il lavoro a cui la scuola lo aveva costretto

Krusciov ha scritto:La seconda vittima è deceduta per incidente MENTRE ERA IN AUTO E SI RECAVA NELL AZIENDA in cui era destinato.

Che io sappia, per un lavoratore questo è il cosiddetto "infortunio in itinere" ed è tutelato dall'INAIL dal 2000: non avviene durante l'attività lavorativa, ma comunque a causa della stessa.

Ai fini Inail si. Nel computo delle vittime sul lavoro no. Non si è mai visto che il ragioniere morto dopo aver tamponato un tir mentre si reca nel suo ufficio sia computato come " morto sul lavoro"

paniscus_2.1 ha scritto:Immagino che il riferimento ai docenti che "si preoccupano dei vestiti" si riferisca a questa polemica penosa:

https://www.tag24.it/293565-ma-che-stai-sulla-salaria-prof-insulta-una-ragazza-e-i-compagni-le-vanno-in-soccorso/

Riconosco che la battuta è stata veramente infelice e volgare (forse l'avrei fatto anch'io un commento marcato, ma senza riferimenti sessuali, avrei detto "ma credi di essere in discoteca?" o "in spiaggia") ma nessuno che si sia degnato di chiedersi anche come mai la classe fosse stata lasciata scoperta senza controllo, e di rimarcare che comunque a scuola è vietato usare il cellulare senza permesso, e soprattutto è vietato farlo per postare sui social delle foto o dei video girati durante l'orario di lezione...

Ma anche fosse (e anche io, come te, penso che direi le stesse cose a qualche mio/a alunno/a che esagerasse nell'esposizione del proprio corpo in contesto non consono), non vedo come si possa affermare che facendolo, automaticamente significhi che il docente è più interessato ai vestiti che non ai problemi importanti.
Una sparata proprio qualunquista, come quelle che si demonizzano spesso qui sul forum, fatta però da un personaggio politico di rilievo.
Oltre a questo aggiungo che, però, se dobbiamo elogiare gli alunni maschi che indossano le gonne a lezione o magari si mettono lo smalto nelle unghie perché oggigiorno fa molto politically correct, allora siamo buoni educatori, siamo i docenti ideali, altrimenti siamo degli incompetenti che non farebbero bene il loro lavoro.

Io ironizzavo bonariamente pensando ai gemelli indossati dal gattopardo (del suo look) e alle sue frecciatine sulle caviglie nude delle sue alunne, durante la stagione invernale, ma la politica in questione era seria...e sempre lì si va a parare anche quando c'entra come cavolo a merenda: hanno sempre colpa i docenti, anche se domani piove o fa sole.

Krusciov ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:veramente le posizioni degli studenti sono un po' più sfaccettate di come ce le vogliano/vogliamo raccontare

Si, alcune sono al gusto di uova, altre colorate di vernice rossa.
La seconda vittima è deceduta per incidente MENTRE ERA IN AUTO E SI RECAVA NELL AZIENDA in cui era destinato . Ci vuole una faccia di bronzo notevole per affermare che " è morto durante il lavoro a cui la scuola lo aveva costretto

Non so se fai finta o sei ignorante/ottuso per davvero, comunque sappi che:
- tutta la giurisprudenza è concorde nel ritenere gli incidenti avvenuti durante gli spostamenti per lavoro come incidenti di lavoro a tutti gli effetti, anche ai fini risarcitori
- in Italia ci sono moltissimi morti sul lavoro perché c'è sempre un imbecille interessato che dice "ma chi vuoi mai che cada da quell'impalcatura" o "se gli cade una trave in testa è una tragica fatalità" e intanto risparmia sui costi della sicurezza
- la sicurezza sul lavoro in Italia si fa compilando scartoffie e non intervenendo nel concreto per ridurre le occasioni di rischio
In tutto ciò vorrei che qualcuno mi spiegasse che senso ha che dei giovani che seguono un percorso scolastico o comunque di apprendimento, e che quindi dovrebbero imparare cose e non formarsi su come si usa un tornio, debbano confrontarsi con le problematiche del mondo del lavoro, dallo sfruttamento alla mancanza di sicurezza, e come si possa ritenere accettabile che un ragazzo di venti anni muoia durante un'esperienza lavorativa surrettiziamente introdotta nelle attività formative. Se è assurda la morte di un cinquantenne che cade da un'impalcatura, è possibilmente ancora più assurda quella di un ventenne che dovrebbe solo imparare e vivere i propri anni, non fare formazione aziendale o assuefarsi allo sfruttamento e alla precarietà cui verrà soggetto per tutta la vita.

sono state scritte talmente tante sciocchezze in questo 3d che forse neanche ha senso interrogarsi sul punto ignoranza/ottusità: concediamole entrambe. Il primo post è già incommentabile  "Si saranno resi conto che sta quasi per scoppiare la terza guerra mondiale?"...

Quello che fa impressione è che si legge di insegnanti che, dalla comoda posizione di stipendiati statali, danno adito alle peggiori baggianate su piazza, che avallano le false ragioni dei padroni in materia di sicurezza sul lavoro e difendono lo sfruttamento dei lavoratori e il ridimensionano/camuffano (ancora, per ignoranza o ottusità, non è dato sapere) il mancato rispetto delle norme, che raccontano di  comizietti in classe agli studenti in cui si diffondono false notizie e informazioni del tipo se cade qualcosa dall'alto in una fabbrica non è un incidente sul lavoro perchè la caduta dei gravi può succedere altrove" oppure se muori su una macchina che ti porta al lavoro non si tratta di incidente sul lavoro.

Si è letto perfino che dei ragazzini sedicenni cresciuti nella bambagia (sic) meriterebbero di essere svezzati al mondo dello sfruttamento sotto la  gragnuola di acciaio in fabbrica... così imparano come va il mondo. E giù con redditi di cittadinanza neanche meritati e abitudini a alcolismo e consumo di droghe, cose veramente inascoltabili e indecenti.
Qui sta già la risposta al dubbio di herman: a cosa serve? Serve a svezzare questi ragazzi in modo omeopatico all'attuale sistema di insicurezza e sfruttamento, che non sia mai che studiando in classe pensino a un modello alternativo e più giusto! Non sia mai che quelli nella posizione comoda non possano fare affidamento su nuova carne da cannone in futuro! Non sia mai che ci lancino le uova e ci imbrattino il tailleur!

Ci stupiamo dunque che si ritenga accettabile che un ragazzino muoia in fabbrica, quando si è addirittura avallato che ci debba andare per "punizione"? Ci stupiamo che non ci si scandalizzi quando si sostiene spavaldi, addittura in classe e con i ragazzi, che neanche si tratta di incidenti sul lavoro, che fissare una trave di acciaio in modo che non cada non sia una norma di sicurezza necessaria?
Sarà un caso che l'altra cosa che si sente spesso con scandalo contro i giovani è che non vogliano andare a fare i saldatori o i tornitori... professioni taaaaaanto promettenti e di cui c'è bisogno? Naturalmente a dirlo sono sempre i comodoni che non si sognano neanche si imbracciare la saldatrice

Non è un caso che il tema dell'alternanza scuola-lavoro sia stato sollevato solo dalla protesta degli studenti, prima era un tema invisibile ai non addetti ai lavori. Siamo andati avanti per anni senza che si sia udita alcuna protesta ufficiale dei docenti o delle famiglie, degli adulti in generale, e finchè non c'è scappato il morto per far emergere l'aspetto più tragico, ma ci sarebbe da discutere anche dell'inutilità del PCTO nei percorsi liceali. E dopo l'immobilismo degli adulti, a quelli che sollevano un tema reale mettendoci la faccia e chiedono tra l'altro di stare più in classe a studiare e meno a perdere tempo si sente dire che sono dei pigri viziatelli perdigiorno: veramente un'indecenza!

herman il lattoniere ha scritto:

Krusciov ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:veramente le posizioni degli studenti sono un po' più sfaccettate di come ce le vogliano/vogliamo raccontare

Si, alcune sono al gusto di uova, altre colorate di vernice rossa.
La seconda vittima è deceduta per incidente MENTRE ERA IN AUTO E SI RECAVA NELL AZIENDA in cui era destinato . Ci vuole una faccia di bronzo notevole per affermare che " è morto durante il lavoro a cui la scuola lo aveva costretto

Non so se fai finta o sei ignorante/ottuso per davvero, comunque sappi che:
- tutta la giurisprudenza è concorde nel ritenere gli incidenti avvenuti durante gli spostamenti per lavoro come incidenti di lavoro a tutti gli effetti, anche ai fini risarcitori
- in Italia ci sono moltissimi morti sul lavoro perché c'è sempre un imbecille interessato che dice "ma chi vuoi mai che cada da quell'impalcatura" o "se gli cade una trave in testa è una tragica fatalità" e intanto risparmia sui costi della sicurezza
- la sicurezza sul lavoro in Italia si fa compilando scartoffie e non intervenendo nel concreto per ridurre le occasioni di rischio
In tutto ciò vorrei che qualcuno mi spiegasse che senso ha che dei giovani che seguono un percorso scolastico o comunque di apprendimento, e che quindi dovrebbero imparare cose e non formarsi su come si usa un tornio, debbano confrontarsi con le problematiche del mondo del lavoro, dallo sfruttamento alla mancanza di sicurezza, e come si possa ritenere accettabile che un ragazzo di venti anni muoia durante un'esperienza lavorativa surrettiziamente introdotta nelle attività formative. Se è assurda la morte di un cinquantenne che cade da un'impalcatura, è possibilmente ancora più assurda quella di un ventenne che dovrebbe solo imparare e vivere i propri anni, non fare formazione aziendale o assuefarsi allo sfruttamento e alla precarietà cui verrà soggetto per tutta la vita.

Scusa, ma ai corsi professionali dovrebbero studiare filosofia e arte? Lo sai che in italia abbiamo disperato bisogno di saldatori, muratori, autisti ecc i quali DEBBONO avere una formazione pratica e laboratoriale? Se ti rompe un tubo, chiami il filosofo o chiami un idraulico? Solo per capire...se devi cambiare le gomme drll auto vai da un gommista o da un ricercatore di fisica spaziale del cern? Lo sai che fare il gommista è pericoloso? Taluni sono morti schiacciati da un ponte elevatore guasto o dall esplosione dello pneumatico di un camion..quindi i giovani non devono più fare i gommisti. Allora poi te la cambi da sola la gomma della macchina?

lucetta.10 ha scritto:sono state scritte talmente tante sciocchezze in questo 3d che forse neanche ha senso interrogarsi sul punto ignoranza/ottusità: concediamole entrambe. Il primo post è già incommentabile  "Si saranno resi conto che sta quasi per scoppiare la terza guerra mondiale?"...

Quello che fa impressione è che si legge di insegnanti che, dalla comoda posizione di stipendiati statali, danno adito alle peggiori baggianate su piazza, che avallano le false ragioni dei padroni in materia di sicurezza sul lavoro e difendono lo sfruttamento dei lavoratori e il ridimensionano/camuffano (ancora, per ignoranza o ottusità, non è dato sapere) il mancato rispetto delle norme, che raccontano di  comizietti in classe agli studenti in cui si diffondono false notizie e informazioni del tipo se cade qualcosa dall'alto in una fabbrica non è un incidente sul lavoro perchè la caduta dei gravi può succedere altrove" oppure se muori su una macchina che ti porta al lavoro non si tratta di incidente sul lavoro.

Si è letto perfino che dei ragazzini sedicenni cresciuti nella bambagia (sic) meriterebbero di essere svezzati al mondo dello sfruttamento sotto la  gragnuola di acciaio in fabbrica... così imparano come va il mondo. E giù con redditi di cittadinanza neanche meritati e abitudini a alcolismo e consumo di droghe, cose veramente inascoltabili e indecenti.
Qui sta già la risposta al dubbio di herman: a cosa serve? Serve a svezzare questi ragazzi in modo omeopatico all'attuale sistema di insicurezza e sfruttamento, che non sia mai che studiando in classe pensino a un modello alternativo e più giusto! Non sia mai che quelli nella posizione comoda non possano fare affidamento su nuova carne da cannone in futuro! Non sia mai che ci lancino le uova e ci imbrattino il tailleur!

Ci stupiamo dunque che si ritenga accettabile che un ragazzino muoia in fabbrica, quando si è addirittura avallato che ci debba andare per "punizione"? Ci stupiamo che non ci si scandalizzi quando si sostiene spavaldi, addittura in classe e con i ragazzi, che neanche si tratta di incidenti sul lavoro, che fissare una trave di acciaio in modo che non cada non sia una norma di sicurezza necessaria?
Sarà un caso che l'altra cosa che si sente spesso con scandalo contro i giovani è che non vogliano andare a fare i saldatori o i tornitori... professioni taaaaaanto promettenti e di cui c'è bisogno? Naturalmente a dirlo sono sempre i comodoni che non si sognano neanche si imbracciare la saldatrice

Non è un caso che il tema dell'alternanza scuola-lavoro sia stato sollevato solo dalla protesta degli studenti, prima era un tema invisibile ai non addetti ai lavori. Siamo andati avanti per anni senza che si sia udita alcuna protesta ufficiale dei docenti o delle famiglie, degli adulti in generale, e finchè non c'è scappato il morto per far emergere l'aspetto più tragico, ma ci sarebbe da discutere anche dell'inutilità del PCTO nei percorsi liceali. E dopo l'immobilismo degli adulti, a quelli che sollevano un tema reale mettendoci la faccia e chiedono tra l'altro di stare più in classe a studiare e meno a perdere tempo si sente dire che sono dei pigri viziatelli perdigiorno: veramente un'indecenza!

" mamma sono alla manifestazzione ,protestiamo contro il lavoro, che me a fai la pasta quando torno?"
" il lavoro? Ma se manco ti sai rifare il letto al mattino "
" eh, 'o so ma protestiamo, facciamo casino. Allora vengo a casa a mangiare"
" ma se ti ho dato 15 euro, mangia qualcosa fuori"
" eh, ma sai, mi sono fatto una cannetta mo' sto senza sordi"
" ok..ti aspetto con lo spaghetto.. lo vuoi con il pomodoro fresco?"
" si mamma, ma mi vieni a prendere alla fermata del busse? "
" va bene, cucciolo mio 17enne, a dopo"

CVD... Ma si parla di altro e rimani nel tuo, scelta saggia, ricordatene in classe alla prossima occasione.

Se hai paura della rivolta del futuro schiavo alla catena e prevedi di aver bisogno di qualcuno che ti cambi la gomma o ti pulisca quando sarai vecchio, che questo è il punto...inizia a assicurarti che non si ricordino cosa diceva il prof

lucetta.10 ha scritto:Non è un caso che il tema dell'alternanza scuola-lavoro sia stato sollevato solo dalla protesta degli studenti, prima era un tema invisibile ai non addetti ai lavori. Siamo andati avanti per anni senza che si sia udita alcuna protesta ufficiale dei docenti o delle famiglie, degli adulti in generale,

Forse tu sei stata storicamente meno esposta perché lavori alle medie e non alle superiori, ma io ricordo, a parire dalla prima versione della proposta di legge che poi è diventata la famigerata riforma in vigore, che da parte dei docenti dei licei le critiche ci fossero eccome (anche se, come al solito, ridotte all'inefficacia generale come succede sistematicmente con tutti gli scioperi e le iniziatve di protesta)... e che invece, dal punto di vista delle famiglie e dell'opinione pubblica in generale, la cosa era sostanzialmente ben vista. Non è che non protestassero "per immobilismo", ma prorpio per connivenza, o comunque per accettazione positiva della cosa.

La maggior parte delle famiglie inizialmente era FAVOREVOLE all'alternanza, in base al solito principio secondo cui "era ora che la scuola cominciasse a preparare i giovani alla vita vera e alle richieste del mondo del lavoro", invece che perdere tempo con la lettura delle poesie "che tanto non servono a niente", con l'ortografia e la grammatica "tanto ci sono i correttori automatici" o con le disequazioni "tanto ci sono i computer". Se poi anche le famiglie stiano gradualmente cambiando idea perché si sono finalmente rese conto che il PCTO attuale, nella maggior parte dei casi, non prepara affatto alla vita vera o al mondo del lavoro e costituisce una "perdita di tempo" molto di più che le poesie, il discorso è diverso, ma all'inizio non protestavano perché a loro andava bene e lo vedevano di buon occhio.

E comunque ammetterai che il nodo sulla necessità di apprendimento pratico nei tecnici e nei professionali, rimane...

Il nodo per tecnici e professionali certo che rimane, ma tecnici e professionali sono un problema sotto tutti i punti di vista.
E d'altra parte se c'è una grossa crisi delle iscrizioni a tecnici e professionali evidentemente questi percorsi di alternanza scuola lavoro non sono percepiti come così irrinunciabili e formativi nemmeno lì...e questo forse dalle medie lo vedo meglio io che vedo come si orientano anche quelli che hanno come obiettivo il lavoro e non l'università.

Se i docenti sono storicamente contro il pcto da sempre, ammetterai che non vederli ora a fianco dei ragazzi a portare un qualunque contributo è un po' curioso, no? Lasciamo da parte i figuri folcloristici, ma anche in generale io vedo solo lamentele per le occupazioni, in sostanza ci si ferma al dito. Ammettiamo un problema?

paniscus_2.1 ha scritto:

lucetta.10 ha scritto:Non è un caso che il tema dell'alternanza scuola-lavoro sia stato sollevato solo dalla protesta degli studenti, prima era un tema invisibile ai non addetti ai lavori. Siamo andati avanti per anni senza che si sia udita alcuna protesta ufficiale dei docenti o delle famiglie, degli adulti in generale,

Forse tu sei stata storicamente meno esposta perché lavori alle medie e non alle superiori, ma io ricordo, a parire dalla prima versione della proposta di legge che poi è diventata la famigerata riforma in vigore, che da parte dei docenti dei licei le critiche ci fossero eccome (anche se, come al solito, ridotte all'inefficacia generale come succede sistematicmente con tutti gli scioperi e le iniziatve di protesta)... e che invece, dal punto di vista delle famiglie e dell'opinione pubblica in generale, la cosa era sostanzialmente ben vista. Non è che non protestassero "per immobilismo", ma prorpio per connivenza, o comunque per accettazione positiva della cosa.

La maggior parte delle famiglie inizialmente era FAVOREVOLE all'alternanza, in base al solito principio secondo cui "era ora che la scuola cominciasse a preparare i giovani alla vita vera e alle richieste del mondo del lavoro", invece che perdere tempo con la lettura delle poesie "che tanto non servono a niente", con l'ortografia e la grammatica "tanto ci sono i correttori automatici" o con le disequazioni "tanto ci sono i computer". Se poi anche le famiglie stiano gradualmente cambiando idea perché si sono finalmente rese conto che il PCTO attuale, nella maggior parte dei casi, non prepara affatto alla vita vera o al mondo del lavoro e costituisce una "perdita di tempo" molto di più che le poesie, il discorso è diverso, ma all'inizio non protestavano perché a loro andava bene  e lo vedevano di buon occhio.

E comunque ammetterai che il nodo sulla necessità di apprendimento pratico nei tecnici e nei professionali, rimane...

Si continua a far confusione tra il pcto di un liceo, una buffonata da abolire che consiste nell andare a fare fotocopie in qualche museo, con l'esperienza in azienda dei corsi professionali , che è vitale e fondamentale.
Si continua poi ad ignorare bellamente l ipocrita distinzione tra correre un rischio, minimo, mentre si impara a fare qualcosa giacché questi ragazzi chiamano ancora la mamma dopo che l hanno fatta in bagno, e l accettaziine senza se e senza ma di tutte quelle attività di svago più o meno demente che questi giovani praticano, in cui il rischio è presente e concreto, dal farsi le foto sui binari del treno allo schiantarsi usando la macchina o la moto di qualcuno senza avere manco la patente..
Ma li va bene tutto, perché nella società del consumo il vizio è tollerato ed incentivato, il lavoro viene demonizzato

lucetta.10 ha scritto:Il nodo per tecnici e professionali certo che rimane, ma tecnici e professionali sono un problema sotto tutti i punti di vista.

Se i docenti sono storicamente contro il pcto da sempre, ammetterai che non vederli ora a fianco dei ragazzi a portare un qualunque contributo è un po' curioso, no? Ammettiamo un problema?

Quindi dovremmo andare anche noi a lanciare uova alla polizia ? E le canne? Io non saprei nemmeno dove comprarle!!!

Da noi gira la voce che ci siano docenti pusher… verrano premiati con il bonus merito?