Tutto normale o conviene cambiare scuola?

Salve,

sono un giovane docente che negli ultimi due anni ha lavorato da mad, nella stessa scuola.
Quest'anno ho fatto la domanda per le GPS nella stessa provincia della scuola di cui prima.
Provincia in cui non abito, ma faccio il pendolare.
L'obiettivo è quello di fare questi due anni di servizio in attesa di un concorso oppure GPS in altra provincia con un punteggio più alto.
Conti alla mano dovrei poter insegnare nuovamente sia nella stessa scuola che in una scuola lì vicino.

Vi chiedo un parere da esperti, visto che è proprio l'esperienza che mi manca.

Che obblighi di orario ha un docente?
Io pensavo le 18 ore, i vari consigli, i vari collegi, riunioni di dipartimento, incontri coi genitori. Fine.
Invece colleghi (al terzo anno nella stessa scuola) mi hanno riferito che fanno molte ore random in più, all'occorrenza, non solo con scarso preavviso ma non pagate.

Come funziona? E' una pratica comune a tutte le scuole oppure solo alla mia?
Perché non ho nessuna intenzione di farle. E' capitato che scoprissi per caso di essere stato messo in qualche turno di assistenza fuori dal mio orario (e non avevo ore da recuperare) e l'essermi rifiutato ha causato qualche attrito con la dirigenza.

Cosa mi consigliate?

Grazie

AlexTogni ha scritto:... mi hanno riferito che fanno molte ore random in più, all'occorrenza, non solo con scarso preavviso ma non pagate.

Questi colleghi hanno specificato per che tipo di attività? E con quale frequenza per il singolo?
Se si tratta di sostituzione di colleghi assenti, per esempio, il pagamento (a meno che non ci siano permessi brevi da recuperare) è d'obbligo.
Se si tratta di una turnazione una tantum per assistenza ad un'attività o sorveglianza di una classe in sala conferenze, non mi sembrerebbe un dramma, se
- rientrasse nella collaborazione reciproca per il buon andamento della scuola
- ci fossero difficoltà oggettive a risolvere diversamente
- non ci fosse un deciso diniego da parte del personale coinvolto.

Al di fuori di queste prestazioni, bisognerebbe precisare di cosa si sta parlando, perché altrimenti si tratta di lamentele prive di fondamento.

Non la sostituzione per colleghi assenti ma assistenza ad attività, simulazioni, esami.
Gli stessi docenti più volte durante l'anno.
Oppure la sostituzione del coordinatore di classe e di tutte le sue funzioni per un periodo prolungato perché assente per malattia.
Io vorrei capire se si tratta di un obbligo ufficioso oppure potrei bellamente rifiutarmi e non temere ripercussioni.

Leggi il contratto oltre le 18 ore frontale ci sono tutte le attivita' funzionali: consigli, esami, scritini, collegi, dipartimenti, riunioni glo, vigilanza esami idoneita', ricevimento parenti settimanale e generale. Poi ci sono altre funzioni non obbligatorie (per nessuno supplenti e di ruolo) come il coordinatore ma alla fin fine qualcuno le fa per forza di cose

Se ci sono privatisti o ragazzi che rientrano dall'estero oppure che fanno due anni in uno bisogna fare degli esami e la vigilanza come gli scrutini rientrano negli obblighi del docente...pptrebbe trattarsi di casi del genere.

AlexTogni ha scritto:Salve,

sono un giovane docente che negli ultimi due anni ha lavorato da mad, nella stessa scuola.
Quest'anno ho fatto la domanda per le GPS nella stessa provincia della scuola di cui prima.
Provincia in cui non abito, ma faccio il pendolare.
L'obiettivo è quello di fare questi due anni di servizio in attesa di un concorso oppure GPS in altra provincia con un punteggio più alto.
Conti alla mano dovrei poter insegnare nuovamente sia nella stessa scuola che in una scuola lì vicino.

Vi chiedo un parere da esperti, visto che è proprio l'esperienza che mi manca.

Che obblighi di orario ha un docente?
Io pensavo le 18 ore, i vari consigli, i vari collegi, riunioni di dipartimento, incontri coi genitori. Fine.
Invece colleghi (al terzo anno nella stessa scuola) mi hanno riferito che fanno molte ore random in più, all'occorrenza, non solo con scarso preavviso ma non pagate.

Come funziona? E' una pratica comune a tutte le scuole oppure solo alla mia?
Perché non ho nessuna intenzione di farle. E' capitato che scoprissi per caso di essere stato messo in qualche turno di assistenza fuori dal mio orario (e non avevo ore da recuperare) e l'essermi rifiutato ha causato qualche attrito con la dirigenza.

Cosa mi consigliate?

Grazie

C è un collega che è stato immesso in ruolo quest' anno ( direttamente da concorso, senza precariato)...un giorno questo collega mi ha detto:  pensavo che i docenti facessero 18 ore settimanali, adesso ho capito che sono 18 ore al giorno!

LADYGAGA ha scritto:

AlexTogni ha scritto:Salve,

sono un giovane docente che negli ultimi due anni ha lavorato da mad, nella stessa scuola.
Quest'anno ho fatto la domanda per le GPS nella stessa provincia della scuola di cui prima.
Provincia in cui non abito, ma faccio il pendolare.
L'obiettivo è quello di fare questi due anni di servizio in attesa di un concorso oppure GPS in altra provincia con un punteggio più alto.
Conti alla mano dovrei poter insegnare nuovamente sia nella stessa scuola che in una scuola lì vicino.

Vi chiedo un parere da esperti, visto che è proprio l'esperienza che mi manca.

Che obblighi di orario ha un docente?
Io pensavo le 18 ore, i vari consigli, i vari collegi, riunioni di dipartimento, incontri coi genitori. Fine.
Invece colleghi (al terzo anno nella stessa scuola) mi hanno riferito che fanno molte ore random in più, all'occorrenza, non solo con scarso preavviso ma non pagate.

Come funziona? E' una pratica comune a tutte le scuole oppure solo alla mia?
Perché non ho nessuna intenzione di farle. E' capitato che scoprissi per caso di essere stato messo in qualche turno di assistenza fuori dal mio orario (e non avevo ore da recuperare) e l'essermi rifiutato ha causato qualche attrito con la dirigenza.

Cosa mi consigliate?

Grazie

C è un collega che è stato immesso in ruolo quest' anno ( direttamente da concorso, senza precariato)...un giorno questo collega mi ha detto:  pensavo che i docenti facessero 18 ore settimanali, adesso ho capito che sono 18 ore al giorno!

Però adesso non esageriamo.. Siam mica dei capitani d' industria , dei cavalieri del lavoro! Dobbiamo difendere i nostri spazi.

E' capitato anche a me nella scuola di quest'anno.
Il discorso non è quello delle 18h, il punto è che non si capisce perchè in alcuni contesti la dirigenza (o meglio, i vicari)  copra gli imboscati e mandi in prima linea sempre gli stessi.
Non è piacevole, ve lo garantisco.

vinco ha scritto:E' capitato anche a me nella scuola di quest'anno.
Il discorso non è quello delle 18h, il punto è che non si capisce perchè in alcuni contesti la dirigenza (o meglio, i vicari)  copra gli imboscati e mandi in prima linea sempre gli stessi.
Non è piacevole, ve lo garantisco.

Che intendi per " mandare in prima linea"?

Comunque, se una cosa non ti va di farla e ritieni che non ti spetti farla, non la fare.

Io a tal proposito consiglio sempre la lettura del contratto, almeno la parte relativa ai diritti e i doveri del personale.

Tra l' altro io non affermo che uno debba sempre e comunque dire di no. Dipende dai casi.

Se si accetta un ' incombenza facoltativa, fa d' uopo affrontarla senza mugugni.

Io lo so cosa pensano molti colleghi .

" Se dico di no il dirigente mi mette nella sua " lista nera" ".

Allora dobbiamo capire che cosa ci da' più stress: subire quella che consideriamo una prepotenza( " com' e' misera la vita negli abusi di potere...") o attirarci l' ira funesta del Capo e le sue eventuali ritorsioni( non sempre così facili da attuare come si crede) opponendo un rifiuto a certe richieste. Poi non è detto che tutti i presidi siano vendicativi come certi despoti antiqui che noi insegnanti di lettere facciamo studiare alla cupida gioventù. Qualcuno di essi potrebbe addirittura apprezzare un docente con la schiena dritta.

Io sono nella lista nera come tanti altri e ne vado fiera. Ma preferisco essere nella lista nera che perdere la dignità.

balanzone21 ha scritto:

LADYGAGA ha scritto:
C è un collega che è stato immesso in ruolo quest' anno ( direttamente da concorso, senza precariato)...un giorno questo collega mi ha detto:  pensavo che i docenti facessero 18 ore settimanali, adesso ho capito che sono 18 ore al giorno!

Però  adesso non esageriamo.. Siam mica dei capitani d' industria  , dei cavalieri del lavoro! Dobbiamo difendere i nostri spazi.

Il primo anno di lavoro, soprattutto se è quello di straordinariato, proprio 18 no, ma ci vai vicino.
Dopo le cose diventano molto più semplici.

@melia ha scritto:

balanzone21 ha scritto:

LADYGAGA ha scritto:
C è un collega che è stato immesso in ruolo quest' anno ( direttamente da concorso, senza precariato)...un giorno questo collega mi ha detto:  pensavo che i docenti facessero 18 ore settimanali, adesso ho capito che sono 18 ore al giorno!

Però  adesso non esageriamo.. Siam mica dei capitani d' industria  , dei cavalieri del lavoro! Dobbiamo difendere i nostri spazi.

Il primo anno di lavoro, soprattutto se è quello di straordinariato, proprio 18 no, ma ci vai vicino.
Dopo le cose diventano molto più semplici.

concordo sul "ci vai vicino", davvero. Domanda: e' "obbligatorio" far parte delle commissioni, al primo anno di ruolo in una scuola nuova (passato l'anno di prova)? dopo l'esaurimento nervoso dell'anno da neoimmesso (con vari problemi personali seri superati in silenzio), e' plausibile chiedere un anno di tregua almeno da quelle?

marialina ha scritto:

@melia ha scritto:

balanzone21 ha scritto:

LADYGAGA ha scritto:
C è un collega che è stato immesso in ruolo quest' anno ( direttamente da concorso, senza precariato)...un giorno questo collega mi ha detto:  pensavo che i docenti facessero 18 ore settimanali, adesso ho capito che sono 18 ore al giorno!

Però  adesso non esageriamo.. Siam mica dei capitani d' industria  , dei cavalieri del lavoro! Dobbiamo difendere i nostri spazi.

Il primo anno di lavoro, soprattutto se è quello di straordinariato, proprio 18 no, ma ci vai vicino.
Dopo le cose diventano molto più semplici.

concordo sul "ci vai vicino", davvero. Domanda: e' "obbligatorio" far parte delle commissioni, al primo anno di ruolo in una scuola nuova (passato l'anno di prova)? dopo l'esaurimento nervoso dell'anno da neoimmesso (con vari problemi personali seri superati in silenzio), e' plausibile chiedere un anno di tregua almeno da quelle?

Certo.

@melia ha scritto:

balanzone21 ha scritto:

LADYGAGA ha scritto:
C è un collega che è stato immesso in ruolo quest' anno ( direttamente da concorso, senza precariato)...un giorno questo collega mi ha detto:  pensavo che i docenti facessero 18 ore settimanali, adesso ho capito che sono 18 ore al giorno!

Però  adesso non esageriamo.. Siam mica dei capitani d' industria  , dei cavalieri del lavoro! Dobbiamo difendere i nostri spazi.

Il primo anno di lavoro, soprattutto se è quello di straordinariato, proprio 18 no, ma ci vai vicino.
Dopo le cose diventano molto più semplici.

" Straordinariato"?

Intendi l' anno di.prova?

arrubiu ha scritto:

marialina ha scritto:

@melia ha scritto:

balanzone21 ha scritto:

LADYGAGA ha scritto:
C è un collega che è stato immesso in ruolo quest' anno ( direttamente da concorso, senza precariato)...un giorno questo collega mi ha detto:  pensavo che i docenti facessero 18 ore settimanali, adesso ho capito che sono 18 ore al giorno!

Però  adesso non esageriamo.. Siam mica dei capitani d' industria  , dei cavalieri del lavoro! Dobbiamo difendere i nostri spazi.

Il primo anno di lavoro, soprattutto se è quello di straordinariato, proprio 18 no, ma ci vai vicino.
Dopo le cose diventano molto più semplici.

concordo sul "ci vai vicino", davvero. Domanda: e' "obbligatorio" far parte delle commissioni, al primo anno di ruolo in una scuola nuova (passato l'anno di prova)? dopo l'esaurimento nervoso dell'anno da neoimmesso (con vari problemi personali seri superati in silenzio), e' plausibile chiedere un anno di tregua almeno da quelle?

Certo.

scusa: certo che e' obbligatorio o certo che si puo' chiedere tregua? :-)

Certo che si può chiedere tregua.
Anzi, basta non proporsi. E dire "no grazie" se ti propongono qualcosa non voluto (delle cose che si possono rifiutare, ovviamente).

arrubiu ha scritto:Certo che si può chiedere tregua.
Anzi, basta non proporsi. E dire "no grazie" se ti propongono qualcosa non voluto (delle cose che si possono rifiutare, ovviamente).

grazie arrubiu

Bobbetta ha scritto:Leggi il contratto oltre le 18 ore frontale ci sono tutte le attivita' funzionali: consigli, esami, scritini, collegi, dipartimenti, riunioni glo, vigilanza esami idoneita', ricevimento parenti settimanale e generale. Poi ci sono altre funzioni non obbligatorie (per nessuno supplenti e di ruolo) come il coordinatore ma alla fin fine qualcuno le fa per forza di cose

Mi chiedo quando si risolverà questa questione degli incarichi non obbligatori ma che poi qualcuno deve fare, "sì però sei pagato", "no però il compenso non copre le ore effettivamente fatte". E poi "io l'ho fatto per tanti anni adesso tocca ad un altro" etc etc. Mi rifiuto di accettare questa mezza logica. O si rendano gli incarichi suddetti obbligatori e/o siano retribuiti anche meglio dell'incarico da docente. E in ogni caso, se non obbligatori, riposi in pace chi non si propone.

balanzone21 ha scritto:
" Straordinariato"?

Intendi l' anno di.prova?

Sì, così si chiamava quando l'ho fatto io.

@melia ha scritto:

balanzone21 ha scritto:
" Straordinariato"?

Intendi l' anno di.prova?

Sì, così si chiamava quando l'ho fatto io.

Avevo sentito il termine solo a livello universitario, ai tuoi tempi il neoimmesso non faceva le 18 ore di lezione?

Anche alle superiori si chiamava così, si facevano le classiche 18 ore in classe più i soliti corsi di “formazione”. Dovendo costruire tutto da zero: programmazioni e organizzazione delle attività, verifiche e griglie di correzione o metodo di correzione, serviva un tempo almeno doppio di quello che si impiega con qualche anno di esperienza e un buon archivio di materiali.

AlexTogni ha scritto:Salve,

sono un giovane docente che negli ultimi due anni ha lavorato da mad, nella stessa scuola.
Quest'anno ho fatto la domanda per le GPS nella stessa provincia della scuola di cui prima.
Provincia in cui non abito, ma faccio il pendolare.
L'obiettivo è quello di fare questi due anni di servizio in attesa di un concorso oppure GPS in altra provincia con un punteggio più alto.
Conti alla mano dovrei poter insegnare nuovamente sia nella stessa scuola che in una scuola lì vicino.

Vi chiedo un parere da esperti, visto che è proprio l'esperienza che mi manca.

Che obblighi di orario ha un docente?
Io pensavo le 18 ore, i vari consigli, i vari collegi, riunioni di dipartimento, incontri coi genitori. Fine.
Invece colleghi (al terzo anno nella stessa scuola) mi hanno riferito che fanno molte ore random in più, all'occorrenza, non solo con scarso preavviso ma non pagate.

Come funziona? E' una pratica comune a tutte le scuole oppure solo alla mia?
Perché non ho nessuna intenzione di farle. E' capitato che scoprissi per caso di essere stato messo in qualche turno di assistenza fuori dal mio orario (e non avevo ore da recuperare) e l'essermi rifiutato ha causato qualche attrito con la dirigenza.

Cosa mi consigliate?

Grazie

Oltre alle 18 ore ci sono le 40+40 annuali di riunioni (collegio, consigli,ecc..) che vengono spalmata ad inizio anno, più tutto quello che rientra nella funzione docente,ossia preparare le lezioni, correggere verifiche, ricevimento genitori, ecc... è così in tutte le scuole perché questo dice il contratto che firmiamo... inoltre ci sono tutte le commissioni, ma queste sono su base volontaria (e pagate). Capisco ci possa essere confusione , chi non lavora nel mondo della scuola crede che si facciano solo le ore del mattino, ma in realtà quelle ore sono solo una parte.