ricorso mancata immissione in ruolo

Salve a tutti!
cercherò di essere breve (ma non prometto di riuscirci :-) nel raccontarvi quello che mi è capitato sperando che qualcuno di voi possa aiutarmi:
quest'anno per una delle graduatorie nelle quali insegno da tempo infinito era prevista per la mia provincia un'immissione in ruolo. Considerato che sono la prima in graduatoria ho esultato come potete immaginare. Vengo poi a sapere che nonostante il pensionamento di uun collega e il trasferimento di un'altra, e nonostante non ci siano perdenti posto in provincia, "a causa dei tagli" la mia cattedra non esisteva più e pertanto nemmeno la mia immissione in ruolo.
La mia immissione in ruolo viene pertanto data "per compensazione" ad un'altra classe di concorso in data 29 agosto.
Il 6 settembre vengo a sapere da un collega dell'istituto nel quale avrei dovuto lavorare qual'è la composizione delle classi e, fatti due rapidi conti, la mia cattedra scomparsa mi puzza un po'...
Mi presento all'USP della mia provincia e la funzionaria incaricata liquidandomi da uno spiraglio di porta aperta con "digli che si metta il cuore in pace la sua cattedra è stata data per compensazione"!!!
Il 9 agosto presento allora formale reclamo che a oggi non ha ancora avuto risposta.
Vengo nel frattempo ricevuta da tutti gli impiegati dell'USP, compreso il Provveditore, ma tutti, pur dandomi ragione mi dicono che devo parlare con la funzionaria di cui sopra.
Nel frattempo vengo a sapere che la mia cattedra è scomparsa a causa di un grossolano errore della mia dirigente che ha attribuito le ore ad un docente che non aveva nemmeno i titoli per farlo!
Considerato che nei gg precedenti la dirigente in questione pareva disponibile nei miei confronti mi reco presso il suo istituto e chiedo udienza. Lei in prima istanza sembrava d'accordo con me ma poi, resasi conto che l'errore era stato il suo, ha eretto un muro liquidandomi con un: "se ho sbagliato, pagherò, per adesso le ho già dedicato troppo tempo!"
Nel frattempo pubblicano le disponibilità per il tempo determinato e io vedo che per la mia classe di concorso sono state rese disponibili solo 8 ore a 150 km di distanza e come voi ben sapete il rifiuto di tale spezzone mi pregiudicava la possibilità di accettare successive riconvocazioni.
Allora ho preparato un'altra letterina, l'ho consegnata all'USP, e ho informato il provveditore che qualora non fosse saltata fuori la cattedra per le nomine io le avrei bloccate con le forze dell'ordine, ed allora... MAGIA! La fantomatica funzionaria mi riceve e senza nemmeno guardarmi negli occhi si trova costretta ad ascoltarmi e ad attivarsi per far saltar fuori la cattedra con addirittura un residuo di 2 ore!!
Morale: oggi lavoro a tempo determinato su una cattedra che non sarebbe dovuta esistere ma nonostante tutto non sono stata immessa in ruolo!
Secondo voi, ho ancora qualche speranza? Un ipotetico ricorso in tal senso deve andare all TAR o al giudeice del lavoro? Perchè nel primo caso i tempi sono praticamente fatti mentre nel secondo potrei ancora far qualcosa...
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere tutto e chi sarà così carino da rispondermi!

se riesci a dimostrare, dati alla mano, l'esistenza della cattedra in organico di diritto e il fatto che su di essa toccasse l'immissione in ruolo (non capisco da cosa dici che era la tua cattedra per l'immissione in ruolo) e da cosa è derivata la compensazione, potrebbe esserci qualche speranza

noi però non siamo legali, quindi difficilmente riusciremo a darti un consiglio così specifico come quello che cerchi

lallaorizzonte ha scritto:se riesci a dimostrare, dati alla mano, l'esistenza della cattedra in organico di diritto e il fatto che su di essa toccasse l'immissione in ruolo (non capisco da cosa dici che era la tua cattedra per l'immissione in ruolo) e da cosa è derivata la compensazione, potrebbe esserci qualche speranza

noi però non siamo legali, quindi difficilmente riusciremo a darti un consiglio così specifico come quello che cerchi

la cattedra esisteva nell'organico di diritto dell'istituto nel quale lavoro da anni ed è lo stesso USP che mi ha detto che l'immissione in ruolo era legata alla disponibilità di quell'istituto.
La compensazione è stata fatta su altr classi di concorso come era previsto nella circolare che disciplinava le immissioni in ruolo a seguito del contingente. In pratica, qualora a seguito del ridimensionamento, e di eventuali ricollocazioni di DOP, alcune cattedre disponibili nell'organico di diritto fossero venute a mancare, l'USP nei limiti del contingente poteva destinare il posto in ruolo ad altre classi di concorso. Questo è ciò che loro, senza adeguati controlli io credo, han fatto.
So che voi non siete legali, ma purtroppo pochi sono i legali che in questa girandola di normative riescono a districarsi, tanto che il dilemma attuale è: e di competenza del tar o del giudice del lavoro? E credimi che questo dilemma lo hanno i legali..

se tu hai perso il ruolo perchè l'USP non ha saputo fare i calcoli, la competenza è del giudice del lavoro, a mio parere

il tar si occupa della costituzione delle graduatorie

lallaorizzonte ha scritto:se tu hai perso il ruolo perchè l'USP non ha saputo fare i calcoli, la competenza è del giudice del lavoro, a mio parere

il tar si occupa della costituzione delle graduatorie

era anche la mia opinione originaria... un collega però mi ha detto che se non impugno l'atto amministrativo della compensazione non possono immettermi in ruolo per il contingente massimo è stato utilizzato. Io ho girato il dubbio al legale che però è apparso disorientato e ha detto che se così dovesse essere non ci rientriamo con i tempi... :-(

briosa, non posso aiutarti concretamente, se non dicendoti di insistere ed insistere. Le letterine che hai scritto ad inizio anno avresti duvuto farle fare subito ad un avvocato... Parlo per esperienza personale: ho scritto una diffida di mio pugno ed e` stata ignorata, la settimana successiva l'ho fatta mettere su carta intestata da un avvocato (e purtroppo questo mi e` costato economicamente parecchio) e sono stata chiamata immediatamente per una conciliazione visto che avevo ragione da vendere e l'AT non voleva che facessi partire il ricorso.
Purtroppo, oltre che a spendere, devi anche tenere a mente che dovrai essere tu in prima persona a studiarti per bene la normativa: gli avvocati raramente si intendono di scuola... e poi si tratta del tuo posto di lavoro, non del loro :-(
Prova a partire con una semplice diffida dicendo che provvederai anche a far partire un ricorso al giudice del lavoro.
In bocca al lupo.

grazie titti! ora l'avvocato ha fatto richiesta di accesso agli atti e sta preparando il ricorso al giudice del lavoro... voglio provare a non arrendermi ma la situazione è davvero snervante!
incrociamo l'incrociabile! :-)