chiamata per supplenza..problema

Salve a tutti,

avrei una delucidazione da chiedervi...Stamattina sono stato chiamato da una scuola per una supplenza annuale di 9 ore settimanali e ho accettato. Poco dopo sono stato richiamato dalla segreteria la quale mi ha detto che era sopraggiunto un problema: la signora prima di me in graduatoria in maternità e con già 10 ore in altra scuola ha minacciato ricorso se quelle 9 ore non fossero state date a lei, perché pur essendo impossibilitata ad accettare quelle ore le spettavano di diritto. Ora, io non so, ma non credo che la signora sia dalla parte della ragione; primo perchè in maternità, secondo perché 10 ore + 9 ore non le potrebbe comunque accettare..o sbaglio?

Prego a chi ne sa più di me di illuminarmi..grazie!

non può prenderle! al max può arrivare a 18. Lo fai tu il ricorso se gliele danno e gli fai un casino. Al max ne può accettare una parte se son 9 metti7+2...ne avrà 7 e poi va in maternità. Ma 19 no assolutamente!
Può prendere ore sino ad arrivare a 18...

Infatti..ma la scuola non vuole spezzarle e in più mi sembra di aver capito che non vorrebbe neanche dargliele perchè è in interdizione (?)..insomma un casino..

se non le spezza son tue. Il dirigente può non spezzarle. Lei non può assolutamente prenderle come 9 ore. Poi avrebbe il tuo ricorso vinto in partenza in quanto parte lesa. Il regolamento suppl. parla chiaro sui completamenti.

E poi tra l'altro quando uno rifiuta si passa a quello dopo e basta..cos'è questa moda che si richiama dopo ore per rettificare? è già la seconda volta che mi succede..

Quindi cosa mi consigli? Rivolgermi ad un sindacato? o cos'altro? La scuola mi ha detto che per ora è tutto sospeso..sperando che questa signora venga chiamata da un altra scuola..e intanto la classe rimane scoperta per i capricci di una in depressione pre-parto..

...sai le vie del signore son infinite...cmq lei ha diritto a uno spezzone, ma non tutti i presidi spezzano. Se la vedrà il Dirigente, tu occhi aperti. Certo chiama sindacato perchè loro non devon tergiversare.