prova preselettiva con vincitori certissimi

forse basterebbe bocciare alla prova preselettiva tutti i docenti incapaci di accentuare correttamente un monosillabo e allora i candidati vincitori si ridurrebbero a poche decine. invece di sforzare le meningi su quiz di logica numerica e sillogismi idioti sarebbe sufficiente una bella presentazione su di sè.
e fuori da ogni scuola i "professori qual'è, un pò, mi sà, lo fà". non se ne può più di leggere certe schifezze in un forum di insegnanti.

Infatti, una cosa del genere si è verificata al concorso per abilitare gli avvocati. Abilitare? Tutti bocciati alla prova scritta, dico tutti per gli errori ortografici e morfologici!

La lingua è in continua evoluzione, così anche l'ortografia: credo che saprai che l'uso dell'accento grave la <ì> e la <ù> è piuttosto recente (da un punto di vista fonetico sarebbe più opportuno quello grave, com'era nei libri pubblicati almeno fino agli anni '70); così come la scomparsa del circonflesso sulla <-î> finale dei plurali delle parole terminanti in <-io>, di poco più recente.

Io non le vedo come schifezze: è l'errore che errando diventa un po' per volta norma e nuovo standard.

Poi certo, da un punto di vista squisitamente stilistico vanno censurate come forme, è una questione di opportunità, ma non stigmatizzate eccessivamente.

Per esempio:

1. qual'è = nasce dal fatto che la forma "qual" è ormai caduta in totale disuso e resta solo nel monoblocco "qualcosa"

2. un pò = l'uso dell'accento in luogo dell'apostrofo come segno di apocope è molto diffuso in italiano (anzi era la forma principale di segnale del fenomeno): "piè" per "piede, "tiè" per "tieni" ecc.

3. sà, fà (ma anche stà, và, ecc.) = l'annosa questione: sui monosillabi l'accento è da usare solo per disambiguazione lessicale (quindi solo laddove esiste un omofono) oppure come indicatore di forma tonica autonoma? Pare che la tendenza sia nella seconda direzione.

Insomma, non stigmatizzerei troppo questi fenomeni: hanno comunque un loro perché e percome :-)

Anche se effettivamente, ribadisco, è una questione di opportunità...

certo che la lingua è in continua evoluzione ma è atroce che l'errore diventi la norma. ed io rabbrividisco sempre e comunque di fronte a un pò in luogo di un po'. mi fa proprio senso graficamente.
qual è con l'apostrofo è sbagliato, non è un'elisione ma un troncamento di "quale" e quindi la regola non richiede alcun apostrofo, un insegnante dovrebbe saperlo. certo che se si lascia passare tutto la correttezza ortografica e sintattica va proprio a farsi benedire. lasciamo stare i pronomi personali, i "gli" in luogo di "le" e viceversa, mi fanno accapponare la pelle e rendono difficoltoso l'insegnamento di una lingua straniera dove sarebbe inammissibile lo scambio dei pronomi (errore comunissimo proprio perchè gli studenti sbagliano già nella lingua madre). e quindi? non sanzionare? no, non sono d'accordo!!

boston ha scritto:forse basterebbe bocciare alla prova preselettiva tutti i docenti incapaci di accentuare correttamente un monosillabo e allora i candidati vincitori si ridurrebbero a poche decine. invece di sforzare le meningi su quiz di logica numerica e sillogismi idioti sarebbe sufficiente una bella presentazione su di sè.
e fuori da ogni scuola i "professori qual'è, un pò, mi sà, lo fà". non se ne può più di leggere certe schifezze in un forum di insegnanti.

Già, così come forse sarebbe meglio parlare di "accentazione" e non di "accentuazione" dei monosillabi...potremmo confonderci

Se l'errore non diventasse mai norma, parleremmo ancora latino, anzi no, proprio l'indeuropeo, anzi meglio, il nostratico, hehehe. Lo trovi atroce e al tempo stesso sei consapevole della cosa: interessante come approccio psicolingustico.

Comunque non dico di non sottolineare l'errore, ma c'è errore ed errore: mi sembra solo eccessivo attribuire a quegli errori una valutazione quasi aprioristica sulle persone e le loro competenze generali.

Detto altrimenti, ma è una mia deformazione professionale, trovo un po' dozzinale l'approccio alla lingua in termini solo normativisti (certo, poi così mi spiego perché nelle scuole medie e superiori circolino libri di grammatica che fanno letteralmente vomitare...)

ortografici scritti dai colleghi ma poi mi domando anche se magari non è capitato anche a me di farne.capita nell'era degli sms e delle chat, succede e succederà sempre più spesso secondo me.usiamo in maniera anomala gli stessi caratteri della scrittura per scrivere quei messaggini sempre più corti ma esplicativi, accorciamo con le k e le x...insomma mi sembra normale un impoverimento dell'uso classico e corretto dell'italiano.
Io tutte le regole nel frattempo me le sono scordate...e vi invidio anche un po' a voi che le ricordate così bene!!!ma se voglio scrivere un testo correttamente più o meno penso di riuscire.pò fa rabbrividire anche me però!!!
vogliamo parlare di dizione o dei dialetti utilizzati dagli insegnanti a scuola...tipo "mettiti in piedi" o "all'in piedi" come si dice???come si scrive?hahahaha!!!

ciko ha scritto:ortografici scritti dai colleghi ma poi mi domando anche se magari non è capitato anche a me di farne.capita nell'era degli sms e delle chat, succede e succederà sempre più spesso secondo me.usiamo in maniera anomala gli stessi caratteri della scrittura per scrivere quei messaggini sempre più corti ma esplicativi, accorciamo con le k e le x...insomma mi sembra normale un impoverimento dell'uso classico e corretto dell'italiano.
Io tutte le regole nel frattempo me le sono scordate...e vi invidio anche un po' a voi che le ricordate così bene!!!ma se voglio scrivere un testo correttamente più o meno penso di riuscire.pò fa rabbrividire anche me però!!!
vogliamo parlare di dizione o dei dialetti utilizzati dagli insegnanti a scuola...tipo "mettiti in piedi" o "all'in piedi" come si dice???come si scrive?hahahaha!!!

scrivi abitualmente così o lo hai fatto apposta?

Sposo la linea linguistica di Albith.

Da domani accetterò, proprio per favorire la trasformazione linguistica, "she don't go" (lo slang americano lo permette), l'assenza delle forme plurali (inutili, si capisce lo stesso) e altre amenità varie. L'importante è la "compreenscion", non la "accùrasi".


PS. Mettere a confronto un testo scritto da Albith con testi di altri, poi capire chi non usa la norma.

eutelia75 ha scritto:

ciko ha scritto:ortografici scritti dai colleghi ma poi mi domando anche se magari non è capitato anche a me di farne.capita nell'era degli sms e delle chat, succede e succederà sempre più spesso secondo me.usiamo in maniera anomala gli stessi caratteri della scrittura per scrivere quei messaggini sempre più corti ma esplicativi, accorciamo con le k e le x...insomma mi sembra normale un impoverimento dell'uso classico e corretto dell'italiano.
Io tutte le regole nel frattempo me le sono scordate...e vi invidio anche un po' a voi che le ricordate così bene!!!ma se voglio scrivere un testo correttamente più o meno penso di riuscire.pò fa rabbrividire anche me però!!!
vogliamo parlare di dizione o dei dialetti utilizzati dagli insegnanti a scuola...tipo "mettiti in piedi" o "all'in piedi" come si dice???come si scrive?hahahaha!!!

scrivi abitualmente così o lo hai fatto apposta?

l

lo faccio sempre a me mi piace tanto dare enfasi ad alcune frasi in questo modo.ma qui è la forma non l'ortografia...se non erro!

boston ha scritto:forse basterebbe bocciare alla prova preselettiva tutti i docenti incapaci di accentuare correttamente un monosillabo

c'è di peggio tipo non conoscere la differenza tra accentare e accentuare

Guardiamo anche alla punteggiatura, che per molti è un optional, oltre che a eventuali accenti omessi o usati erroneamente...Anche leggere interi periodi senza una sola MAIUSCOLA dopo il punto fermo non è usuale tra docenti...

ahaha! mi sono riletta, che lapsus!!! ovvio che volessi dire 'accentare' e non 'accentuare' ma il post voleva evidenziare gli errori ortografici e quindi il cervellino ha incosciamente tirato fuori il lapsus grafico. ne faccio un sacco, grafici e verbali. freud docet. mi piace molto questa discussione che penso interessi particolarmente i docenti di lingua (madre e straniera). io resto dell'idea che imparare correttamente la grammatica e l'ortografia sia fondamentale e solo successivamente ci si possa permettere la libertà di usare per iscritto un registro più colloquiale. della serie: conosco la regola ma la infrango. e personalmente auspico che l'eccezione alla regola non diventi norma, per quanto la lingua sia in perpetuo divenire. GuGu: collega di English, certo che l'importante è la "compreenscion", ma a questo punto allora tanto vale sconvolgere ogni regola sintattica e limitarsi al contenuto coniando una nuova lingua. per esempio sovvertire l'ordine S+V+O, se lo scopo è capire il messaggio. never cinema go she, stay every night home. massì chi se ne frega, abbiamo capito tutto come passe le sue serate sta qua anche se si esprime come una demente. io insegno la costruzione sintattica e gli ausiliari standard e mi va benissimo il 'she don't' nello slang americano, (che è appunto slang) ma non mi sento di non considerarlo errore se me lo trovo in una verifica. per altro sappiamo bene che l'AE differisce non poco dal BE non solo per fonetica ma anche per sintassi e ortografia. però qualsiasi testo scientifico economico in AE non si permetterà mai di usare un ausiliare che non concordi col genere. she don't like lo trovi in Lansdale (lo conosci?? lo adoro!!) che scrive romanzi usando un registro colloquiale piuttosto basso mai non lo troverai mai in una rivista scientifica internazionale come The Lancet. mai, credimi.

boston, hai scritto sè invece di sé. A proposito di accenti corretti...
E ora parli di ausiliario che concordi con il GENERE? in inglese? al massimo con la persona.
insomma... io ti consiglierei di non guardare il granello di polvere nell'occhio del tuo prossimo prima di esserti tolta il trave che oscura la tua vista

...io direi che si dovrebbero considerare anche le doppie ... Ah ma i tuoi son lapsus :-)

Diciamo che nessuno è perfetto, tutto è perfettibile e, in generale, l'atto linguistico ha anche una sua dimensione estemporanea.

Come dicono i filologi, l'errore si sposta ma non si cancella.

boston ha scritto:forse basterebbe bocciare alla prova preselettiva tutti i docenti incapaci di accentuare correttamente un monosillabo e allora i candidati vincitori si ridurrebbero a poche decine. invece di sforzare le meningi su quiz di logica numerica e sillogismi idioti sarebbe sufficiente una bella presentazione su di sè.
e fuori da ogni scuola i "professori qual'è, un pò, mi sà, lo fà". non se ne può più di leggere certe schifezze in un forum di insegnanti.

Le maiuscole dopo il punto...a questo punto. Mah, che tristezza vedere tanto livore.

Che bello ragionare sulla lingua, stiamo dando un bell'esempio di come un presunto errore diventa lo spunto per cercar di capire perché nel tempo si sono adottate determinante regole e decidere assieme se adattarci o se è opportuno proporre un cambiamento.
Il mio prof di italianistica diceva: futuri insegnanti desiderosi di sanzionare con la penna rossa ogni piccolo errore ....rassegnatevi la lingua italiana è viva e i vostri segni rossi non riusciranno ad ucciderla, la feriranno solamente!!!!!!!!!!

boston ha scritto:forse basterebbe bocciare alla prova preselettiva tutti i docenti incapaci di accentuare correttamente un monosillabo e allora i candidati vincitori si ridurrebbero a poche decine. invece di sforzare le meningi su quiz di logica numerica e sillogismi idioti sarebbe sufficiente una bella presentazione su di sè.
e fuori da ogni scuola i "professori qual'è, un pò, mi sà, lo fà". non se ne può più di leggere certe schifezze in un forum di insegnanti.

Qualche domandina facile facile di matematica sulle percentuali (dei promossi) sulle probabilità (di azzeccare una risposta giusta tirando a caso) sull'algebra (invertire una formula) ecc. farebbe strage di linguisti.
Occhio per occhio e dente per dente fanno l'umanità cieca e sdentata.
O tu sei di quelii che sottopone la cultura scientifica a quella umanistica ?

Bueno Mirko,ma ripassatevi anche zio Ferdinand...significato...significante... la lingua, scritta o orale, altro non è se non antroposemiosi, indi chi me la viene a menare con l'ortografia è come chi mi viene a dire che un buon storico è uno che ricorda a memoria la cronologia dall'età della pietra ad oggi ma non sa farmi un parallelo tra nonno Cesare e zio Benito... eddaje, basta con la pedanteria nel 2012..difendete il pensiero non le regole. Io do dei 2 a chi mi sragiona sui temi (90%), chi mi fa l'errore di ortografia ma mi articola qualcosa di decente non lo considero una bestia...
Aggiungo una cosa: ogni tanto qualche forumista in cerca di gloria corregge gli errori di ortografia qui sul forum, e nascono delle dispute (ridicole)...chi si mette a correggere errori su un forum andrebbe davvero escluso da un concorso (e non solo), poiché ha la forma mentis di un ferro da stiro in ghisa ed ignora l'evoluzione del cyber-language che, come meta-linguaggio, ha caratteristiche proprie che prescindono dalla propria lingua (è preoccupante chi si mette a rileggere un proprio post per correggersi gli errori di ortografia)...l'igggnorante lo riconosci da come sviluppa il pensiero, non dall'accento sbagliato.

mirko.vi ha scritto:Che bello ragionare sulla lingua, stiamo dando un bell'esempio di come un presunto errore diventa lo spunto per cercar di capire perché nel tempo si sono adottate determinante regole e decidere assieme se adattarci o se è opportuno proporre un cambiamento.
Il mio prof di italianistica diceva: futuri insegnanti desiderosi di sanzionare con la penna rossa ogni piccolo errore ....rassegnatevi la lingua italiana è viva e i vostri segni rossi non riusciranno ad ucciderla, la feriranno solamente!!!!!!!!!!

I have a dream: recuperare un testo minore, semi sconosciuto di un autore importante del passato, Dante per esempio; e sottoporlo alla correzione di un prof d'italiano.
Godrei come un mandrillo a veder correggere tutto quel che ormai è obsoleto per poi gridare "PESCE D'APRILE !".

("l'errore che erra" è bellissima...) : )

gugu ha scritto:Da domani accetterò, proprio per favorire la trasformazione linguistica, "she don't go" (lo slang americano lo permette), l'assenza delle forme plurali (inutili, si capisce lo stesso) e altre amenità varie. L'importante è la "compreenscion", non la "accùrasi".

ui uisciu a merri crismas ui uisciu a merri crismas ui uisciu a merri crismas end a eppi nu iar

Era una pubblicità di qualche anno fa; grandiosa

PS notato il fa ?

ekelhaft!

meno male che nella vita reale non ci conosciamo, la bellezza del virtuale... ahhhhhhhhhhhhhh.