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Scusi, dov'è la crisi?

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Messaggio Da Ospite Sab Ott 12, 2013 5:13 pm

Sono sconcertato.
A distanza di quasi un mese dall'inizio delle lezioni, un nostro alunno è ancora senza insegnante di sostegno. Cattedra di 18 ore in organico di fatto con supplenza temporanea fino al 30 giugno in una quarta liceo scienze applicate.
Due convocazioni a vuoto all'USP sulle graduatorie provinciali, nomina rifiutata. Patata bollente passata all'istituto da dieci giorni, ma al momento nulla di fatto: alle chiamate sulla graduatoria d'istituto si risponde picche. Sembra che una supplenza fino al 30 giugno per 18 ore in una sede che dista 70 km dal capoluogo di una regione sia un optional di cui si possa fare a meno.

E tutto, probabilmente, perché gli ultimi 15 km del tragitto non sono il massimo in fatto di scorrevolezza (strada con curve).

Ho 24 anni di servizio, di cui 21 in ruolo, non ricordo di aver mai osservato un caso del genere, neppure in tempi di vacche grasse. Ripeto, sono sconcertato.

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Messaggio Da ori79 Sab Ott 12, 2013 5:26 pm

Quest'anno i posti di sostegno al 30/06 sono moltissimi. I posti non scelti all'ATP (e per cui si è aspettato a convocare fino ad AD) che sono ad oggi liberi sono un po' complessi da occupare perché è moltissima la gente già occupata. Quindi non penso sia solo un problema di paura della strada ma di dover chiamare fino a scendere parecchio nella graduatoria.

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Messaggio Da Ospite Sab Ott 12, 2013 5:50 pm

Probabilmente è come dici tu, visto che ad esempio l'anno scorso il collega di sostegno era già presente come quarto arrivato a inizio delle lezioni (dopo due di ruolo e la supplente sulla cattedra di italiano e storia).

Tuttavia sono perplesso: la prima convocazione all'USP è andata a vuoto perché gli aventi diritto hanno rifiutato. Non so quanti fossero coinvolti, ma so che ci sono stati dei rifiuti e non credo che in questo caso c'entri la disponibilità di posti: se non sbaglio la nomina dalle graduatorie provinciali hanno la priorità. E' stata fatta una seconda convocazione a inizi ottobre, sempre all'USP, appositamente per la nostra sede perché rimasta vacante, ma anche in questa seconda istanza nulla di fatto. Oggi la preside mi ha telefonato dicendomi che ancora sono in difficoltà perché finora chi è stato convocato ha rifiutato (e non perché già occupato).

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Messaggio Da settembrina Sab Ott 12, 2013 5:52 pm

gian ha scritto:Sono sconcertato.
A distanza di quasi un mese dall'inizio delle lezioni, un nostro alunno è ancora senza insegnante di sostegno. Cattedra di 18 ore in organico di fatto con supplenza temporanea fino al 30 giugno in una quarta liceo scienze applicate.
Due convocazioni a vuoto all'USP sulle graduatorie provinciali, nomina rifiutata. Patata bollente passata all'istituto da dieci giorni, ma al momento nulla di fatto: alle chiamate sulla graduatoria d'istituto si risponde picche. Sembra che una supplenza fino al 30 giugno per 18 ore in una sede che dista 70 km dal capoluogo di una regione sia un optional di cui si possa fare a meno.

E tutto, probabilmente, perché gli ultimi 15 km del tragitto non sono il massimo in fatto di scorrevolezza (strada con curve).

Ho 24 anni di servizio, di cui 21 in ruolo, non ricordo di aver mai osservato un caso del genere, neppure in tempi di vacche grasse. Ripeto, sono sconcertato.
Ciao Gian, anche nella mia scuola si sta verificando una cosa simile. Sono sconcertata come te, sarà che io pur di lavorare sto facendo 190 km e son tornata in questa scuola per portare la classe agli esami.
Evidentemente, beati loro, non tutti necessitano di lavorare...

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Messaggio Da Ospite Sab Ott 12, 2013 6:08 pm

Come dicevo in un altro forum, l'insegnante di sostegno ha il lavoro garantito e si può permettere anche questo....

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Messaggio Da Ospite Sab Ott 12, 2013 6:13 pm

Faccio presente che essendo di ruolo da tanti anni non sono molto informato sulle dinamiche burocratiche relative ai precari. D'altra parte, negli ultimi tre anni sono in servizio in una sede in cui quasi tutti i colleghi sono precari per cui mi sento un po' più coinvolto da queste problematiche.

Il mio sconcerto deriva dal fatto che in questi ultimi anni vedo colleghi della mia età, precari nella scuola da 10-20 anni, disposti a fare salti mortali anche per uno spezzone di 8-12 ore e al tempo stesso c'è chi rinuncia ad una cattedra intera, anche se sul sostegno.

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Messaggio Da Ospite Sab Ott 12, 2013 6:21 pm

giobbe ha scritto:Come dicevo in un altro forum, l'insegnante di sostegno ha il lavoro garantito e si può permettere anche questo....
Su quale base fai questa affermazione (cerco di capire)? Stiamo parlando di supplenze e non di utilizzazioni o assegnazioni provvisorie. E' possibile che ci siano così tanti posti disponibili? Lo stesso mio sconcerto l'ha avuto la mia DS, che dirige un istituto storico, con oltre un migliaio di studenti nella sede centrale. Se il mio sconcerto, da ignorante, è comprensibile non credo che il suo sia inattendibile, forte di un'esperienza più solida.

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Messaggio Da Ospite Sab Ott 12, 2013 6:35 pm

Molti insegnanti di sostegno lavorano su posti normali e i posti di sostegno disponibili sono tantissimi. Questo è il dato di fatto, ora ognuno può trarre le sue conclusioni.

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Messaggio Da ili1973 Sab Ott 12, 2013 6:40 pm

io ne faccio 140 con stradacon ghiaccio e neve d'inverno
cioè tra poco
ho già prenotato le gomme da neve!!!!!
ma ste cattedre da18 ore dove si trovano???
ci vado io.....
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Messaggio Da Ospite Sab Ott 12, 2013 7:06 pm

ili1973 ha scritto:io ne faccio 140 con stradacon ghiaccio e neve d'inverno
cioè tra poco
ho già  prenotato le gomme da neve!!!!!
ma ste cattedre da18 ore dove si trovano???
ci vado io.....
LOL

Off topic: da noi niente neve, al massimo un po' di pioggia ogni tanto. Solo qualche curvetta per una quindicina di km e neppure tanto brutta una volta che la conosci. Il posto è in un paese della costa meridionale della Sardegna, peraltro stupendo sotto l'aspetto paesaggistico: rocce antichissime, dell'inizio del Paleozoico, macchia mediterranea, colori e profumi tutto l'anno. Io arrivo a scuola, ogni giorno, con l'umore alle stelle e ritorno a casa in pieno spirito zen XD. In alternativa si può anche fare la panoramica litoranea, un po' più lunga, che percorre una costa di quelle che si vedono in cartolina.

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Messaggio Da ili1973 Dom Ott 13, 2013 8:28 am

sarà un posto bellissimo
sono stata in sardegna alla maddalena e fatto il bagno lì
nn lo fai più da nessun'altra parte!!!!!!
se fossi sola e senza figli....ci penserei pure poichè in passato sono stata in trentino!
grazie lo stesso
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Messaggio Da giulia boffa Dom Ott 13, 2013 8:35 am

al mendel di villa cortese a MI ci sono cattedre disponibili di sostegno, almeno fino a due gg fa
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Messaggio Da ili1973 Dom Ott 13, 2013 8:38 am

stesso discorso giulia.........
e buongiorno
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Messaggio Da giulia boffa Dom Ott 13, 2013 8:40 am

ciao

occorre mandare mad

se non arriva nessuno allora davvero il sostegno ha pochi specializzati
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Messaggio Da ili1973 Dom Ott 13, 2013 8:44 am

ma la colpa di chi è???
lo hanno reso come un titolo supremo!!!
ma mai si chiedono .....sei giovane? hai tanto da poter ancora dare alla scuola? hai volontà di metterti sempre in discussione? hai passione per questo lavoro???....noooooo ti richiedono sempre qualcosa che per cui un motivo o per un altro nn hai potuto ottenere!!! ed eccoci qua ad arrancare ancora a 36 anni
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Messaggio Da lallaorizzonte Dom Ott 13, 2013 11:14 am

gian ha scritto:Sono sconcertato.
A distanza di quasi un mese dall'inizio delle lezioni, un nostro alunno è ancora senza insegnante di sostegno. Cattedra di 18 ore in organico di fatto con supplenza temporanea fino al 30 giugno in una quarta liceo scienze applicate.
Due convocazioni a vuoto all'USP sulle graduatorie provinciali, nomina rifiutata. Patata bollente passata all'istituto da dieci giorni, ma al momento nulla di fatto: alle chiamate sulla graduatoria d'istituto si risponde picche. Sembra che una supplenza fino al 30 giugno per 18 ore in una sede che dista 70 km dal capoluogo di una regione sia un optional di cui si possa fare a meno.

E tutto, probabilmente, perché gli ultimi 15 km del tragitto non sono il massimo in fatto di scorrevolezza (strada con curve).

Ho 24 anni di servizio, di cui 21 in ruolo, non ricordo di aver mai osservato un caso del genere, neppure in tempi di vacche grasse. Ripeto, sono sconcertato.
oltre alle spiegazioni fornite, alcune delle quali sicuramente valide, c'è anche da sottolineare la mancata efficienza burocratica dell'amministrazione, per la quale i posti in deroga vengono assegnati mesi dopo l'inizio delle lezioni.

i precari di lungo corso conoscono tale situazione e - non sto dicendo che facciano bene - fanno i conti in tasca prima di accettare una supplenza a 70 km (complice anche la crisi, perchè sottovalutarla)

se la disponibilità delle nomine fosse presente per intero non dico entro l'inizio delle lezioni ma non oltre la settimana successiva, tale situazione secondo me sarebbe meno eclatante.

se guardiamo dal punto di vista dei precari, potremmo anche dire che a volte sono costretti a correre il rischio di rifiutare una supplenza scomoda, sapendo che la settimana successiva saranno offerte altre cattedre, al momento non presenti per l'inefficienza dell'amministrazione.

in ogni caso, se indichi la scuola e la provincia, o chiedi al Dirigente scolastico di inviarci un avviso a redazione@orizzontescuola.it qualora dallo scorrimento di graduatorie e messe a disposizione già disponibili non se ne venisse a capo, saremo lieti di contribuire anche noi nella ricerca.

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Messaggio Da Ospite Dom Ott 13, 2013 12:20 pm

C'è da dire che il posto era già nella lista delle disponibilità pubblicata ad agosto. Ma se entrano in gioco anche eventuali mosse scacchistiche in funzione di disponibilità dell'ultima ora il discorso cambia.
Attualmente le liste delle GAE sono esaurite e si sta procedendo dalla graduatoria d'istituto. Ovviamente ci sono i tempi burocratici fra una chiamata e l'altra, ma credo che alla fine ci arriverà qualcuno. Il dramma è che, trattandosi di un ragazzo che deve seguire una programmazione curricolare per obiettivi minimi, il ritardo pesa parecchio sui risultati finali.

Se invece si dovesse arrivare ad un nulla di fatto e dovesse esaurirsi anche la graduatoria d'istituto ve lo segnalerò, non fosse mai che qualcuno sia disposto a trasferirsi e prendersi un annetto di soggiorno in una località turistica in bassa stagione :D. Comunque la scuola è a Teulada (CA), un liceo delle scienze applicate sede staccata dell'ITIS Scano di Cagliari.

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Messaggio Da raganella Dom Ott 13, 2013 12:49 pm

Essendo stata presente alle convocazioni in oggetto, confermo le mosse scacchistiche di cui parli: si sapeva di disponibilità non presenti nell'elenco a due passi da casa e qualcuno ha preferito attendere.
Io, che non ho avuto il coraggio di rifiutare, ho accettato 9+9 in due comuni vicini tra loro ma distanti da casa (un ora d'auto); ebbene, per una questione di incastri devo usare la mia macchina quattro giorni su cinque, costo del viaggio per il primo mese di scuola euro 270 solo di carburante.
Unica consolazione: anch'io, come te, mi rinfranco lo spirito ammirando il bel mare di Solki
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Messaggio Da Ospite Dom Ott 13, 2013 3:39 pm

gian ha scritto:Sono sconcertato.
A distanza di quasi un mese dall'inizio delle lezioni, un nostro alunno è ancora senza insegnante di sostegno. Cattedra di 18 ore in organico di fatto con supplenza temporanea fino al 30 giugno in una quarta liceo scienze applicate.
Due convocazioni a vuoto all'USP sulle graduatorie provinciali, nomina rifiutata. Patata bollente passata all'istituto da dieci giorni, ma al momento nulla di fatto: alle chiamate sulla graduatoria d'istituto si risponde picche. Sembra che una supplenza fino al 30 giugno per 18 ore in una sede che dista 70 km dal capoluogo di una regione sia un optional di cui si possa fare a meno.

E tutto, probabilmente, perché gli ultimi 15 km del tragitto non sono il massimo in fatto di scorrevolezza (strada con curve).

Ho 24 anni di servizio, di cui 21 in ruolo, non ricordo di aver mai osservato un caso del genere, neppure in tempi di vacche grasse. Ripeto, sono sconcertato.
Dubito che l'avanzo di una cattedra possa essere considerato un segnale che "non c'è la crisi"... a fronte di quest'unico caso ve ne sono migliaia di contrari, in cui i docenti restano a casa, senza lavoro rischiando di essere esclusi da un lavoro infame. In ogni caso se fossero rimaste le 4 code alla gae tutto ciò non sarebbe accaduto, ma venne fuori di tutto e di più e il gotha dei ricorsisti italiani mise in atto la propria potenza...

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Messaggio Da Ospite Dom Ott 13, 2013 4:23 pm

paniscus ha scritto:E comunque, trovo assolutamente ODIOSA e qualunquistica la conclusione che "evidentemente questa gente non ha bisogno di lavorare" o addirittura che, in base a questo, "la crisi non esiste".
Spero che non si finisca in polemica, ma in ogni modo sono pronto a motivare qualsiasi mia affermazione a chi mi chiede un riscontro. La "crisi non esiste" era volutamente ironico, se avessi letto con maggiore attenzione qualche mio intervento precedente avresti capito che sto cercando di capire le cause di un contesto e che sono bene al corrente del fatto che una crisi esiste. E non sono certo un nababbo per permettermi di guardare gli altri dall'alto in basso, al limite uno che sta messo meno peggio di altri. In merito all'odioso (detto a voce alta) e al qualunquista rivolto alla mia "conclusione", il mio sconcerto deriva dalla conoscenza di tanti colleghi che insegnano da 10-20 anni e che, di fronte ad un'emergenza com'è la realtà attuale, sono spesso costretti a prendersi spezzoni quando e dove capita. Anche se questo comporta costi, sacrifici e frustrazioni. Riformulando la mia affermazione, evidentemente c'è gente che sente più pressante il bisogno di lavorare.
Passiamo al resto

La cosa più probabile è che molte persone che si sono trovate davanti alla proposta di tali incarichi abbiano semplicemente fatto due conti e concluso che a loro NON CONVENIVA, per varie ragioni personali, tra cui anche quelle economiche.
Allora non capisco perché altri trovino comunque conveniente rinunciare alle convenienze ordinarie pur di lavorare. Magari ci si arrangia cercando di risparmiare sui costi di trasporto o cercare di ottimizzare il proprio orario con un congruo compromesso. Magari questa non convenienza deriva da calcoli fatti sulla propria posizione in graduatoria e da informazioni di corridoio su sviluppi a breve che saltano fuori a giochi fatti. Allora smettiamola di lamentarci dei presunti giochetti fatti nelle scuole e negli uffici degli USP, visto che siamo pronti a cogliere la palla al balzo e sfruttare queste "convenienze". Se non prendere uno stipendio è più conveniente di prenderne uno di 1200 euro spendendone 400 per produrlo, la matematica mi insegna che c'è qualcosa che compensa quei mancati 800 euro. E chi vuol capire, capisca.

Se la crisi c'è, e se c'è davvero tanta gente che ha bisogno di guadagnare qualcosa, ma rifiuta certe possibilità di lavoro... la deduzione più semplice è che quella possibilità risultasse così dispendiosa dal punto di vista logistico (trasporti, carburante, ore di baby sitter per i figli, o semplicemente ore sottratte ai normali altri impegni della vita di tutti i giorni, per i quali magari si dovrebbe pagare qualcun altro per farle al posto proprio) da finire con l'andarci in perdita, oppure appena appena in pari.
Continuo a non capire. Quelli che accettano non hanno tali esigenze? Continuo a pensare che c'è chi ha veramente bisogno di lavorare e chi, invece, può permettersi la scelta di aspettare di meglio. Che poi si aspetti giocando d'azzardo, rinunciando a lavorare o contando sulla certezza di qualcosa che comparirà come d'incanto una settimana dopo, non mi pare una giustificazione tale da etichettare il mio sconcerto come odioso e qualunquista. Forse di odioso e qualunquista c'è qualche altro comportamento. O forse si tratta di semplice guerra tra poveri ed ecologia del lavoro (pesce grande mangia pesce piccolo).


E se uno, appunto, deve lavorare perché ha bisogno di guadagnare e di migliorare la propria qualità di vita, non ci vedo nulla di strano (o tantomeno di immorale) se rifiuta un lavoro con il quale, di fatto, NON guadagna, o guadagna lo stretto necessario per andarci in pari con le spese aggiuntive, e con cui la qualità della sua vita peggiora invece di migliorare.
Considerazioni che condivido solo in parte. Comunque sei tu che usi il termine "immorale". Io mi sono semplicemente limitato ad esprimere il mio sconcerto. Sconcerto derivante dal fatto che tanti colleghi che conosco e che non hanno la "fortuna" di avere un contratto a tempo indeterminato, non vanno per il sottile e pur di lavorare (ovvero guadagnare un più o meno esiguo "netto" e non perdere punti per la graduatoria) accettano quel che offre la ditta. Il concetto, anche se riformulato, è sempre quello: evidentemente c'è qualcuno che ha *più* bisogno di lavorare o non può contare su santi in paradiso.


Oppure, visto il particolare della "strada con curve", tra quelle persone che hanno rifiutato potrebbe anche esserci, banalmente, qualcuno che la macchina non ce l'ha, perché non riesce a mantenerla.
E' il terzo anno che sono in quella sede e conosco bene il problema perché ci sono colleghi che pur non disponendo di un'auto o non potendo permettersela hanno comunque accettato la sede. Un po' facendo qualche sacrificio, un po' inserendosi nei turni macchina. Io ho l'auto, ma sono disposto a perdere qualche ora del mio tempo libero per viaggiare con altri colleghi. E non lo faccio solo per mia convenienza: se so che un collega è senza auto e posso attendere o anticipare un'ora per fargli evitare ore di tempi morti alla fermata dell'autobus lo faccio molto volentieri a prescindere da tutti i calcoli di convenienza che si possono fare. Tra colleghi ci si aiuta sempre e comunque.

Certo che, finché nella scuola vige la mentalità secondo cui uno dovrebbe addirittura essere contento di lavorare gratis (o spendendo un sacco di soldi di tasca propria per poterlo fare) "perché altrimenti dimostra di non avere nemmeno bisogno del punteggio", non se ne uscirà mai.
Chi ha parlato di lavorare gratis?

L.[/quote]

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Messaggio Da Ospite Dom Ott 13, 2013 4:39 pm

Landscape1980 ha scritto:Dubito che l'avanzo di una cattedra possa essere considerato un segnale che "non c'è la crisi"... a fronte di quest'unico caso ve ne sono migliaia di contrari, in cui i docenti restano a casa, senza lavoro rischiando di essere esclusi da un lavoro infame.
Infatti ho rimarcato nell'intervento più sopra che il titolo (forse infelice) che ho scelto è solo ironico. So benissimo che la crisi esiste e so benissimo che gli insegnanti sono presi per la gola. L'anno scorso ho avuto come collega una con cui ho lavorato nel 1991. Allora eravamo entrambi precari. L'anno successivo ho vinto il concorso e sono rientrato nella soglia che mi ha permesso di avere una sede e passare di ruolo. La mia collega, l'anno scorso era supplente su uno spezzone, malgrado il punteggio. Quest'anno ha trovato di meglio. Ma ogni anno è un dramma per tanti colleghi che conosco.


In ogni caso se fossero rimaste le 4 code alla gae tutto ciò non sarebbe accaduto, ma venne fuori di tutto e di più e il gotha dei ricorsisti italiani mise in atto la propria potenza...
Per mia ignoranza, non so di cosa parli.

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Messaggio Da Dec Dom Ott 13, 2013 4:42 pm

Non trovo che ci sia nulla di male nello scegliere la possibilità migliore in base alle proprie esigenze (che sono diverse per ognuno di noi, quindi ha poco senso chiedersi perchè altri accettano) considerando la propria posizione in graduatoria e le possibili alternative. Se qualcuno preferisce aspettare una supplenza migliore, ha tutto il diritto di farlo; non c'entra nulla con i giochetti delle scuole e degli usp: qui non si viola nessuna legge, si esercita solo un proprio diritto. Se quel qualcuno sbaglia i calcoli e la supplenza migliore non arriva, ci rimetterà solo lui: non guadagnerà e alla fine dell'anno non avrà il punteggio e verosimilmente sarà superato da chi ha accettato.
Comunque, se la scuola dopo un mese non ha ancora chiamato tutta la graduatoria e l'alunno è in ritardo con il programma, la responsabilità è solo della segreteria (e della ds che non la sollecita): non c'è alcun obbligo di chiamare poche persone per volta; si possono mandare cento o duecento mail tutte insieme, in modo da esaurire in fretta la graduatoria: qualcuno accetterà e chi ha rifiutato senza essere occupato sarà eventualmente sanzionato.

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Messaggio Da Ospite Dom Ott 13, 2013 5:13 pm

Le code erano un sistema di reclutamento in vigore tre anni fa che cadde troppo presto nel dimenticatio e nella damnatio memoriae. In effetti un caso come quello che hai dipinto tu con il sistema delle code sarebbe stato inverificabile: ogni docente oltre al proprio Usp di provenienza sceglieva altri 4 Usp in cui mettersi "in coda" cioè dopo all'ultimo aspirante della graduatoria di quella provincia. Era un sistema che a prima vista poteva sembrare farraginosissimo (e in parte lo era) ma garantiva le classi e gli alunni h dal rischio di una possibile "scopertura". Era infatti improbabile a quel punto il verificarsi di una situazione come quella che tu hai dipinto, perchè l'Usp d'ufficio sarebbe passato a convocare tutti i codisti, prima di passare alla graduatoria di istituto. Dipendesse da me si tornerebbe immediatamente a quel sistema, per assicurarsi la copertura di tutte le classi, in special modo nella scuola primaria e nel sostegno in cui quest'anno si sono verificati casi di provincia esaurita e altri di provincie tappate senza alcuna possibilità di lavoro. Quindi posso capire il tuo topic ma credo che al di là dei casi singoli il vizio sia soprattutto da ricercare in un sistema reclutante schizofrenico, inefficiente, iniquo.

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Messaggio Da francescoiaqui Dom Ott 13, 2013 5:14 pm

Siamo del sud, se mi dite che si può presentare MaD anche senza abilitazione, (ITP) faccio subito domanda!!

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