alunno insulta insegnate

Salve, insegno in una scuola secondaria di I grado sostegno a un bambino (che vive in una comunità) con un ritardo intellettivo di grado lieve e disturbo dell' attenzione con moderata iperattività, mi è successo che ho richiamato l'alunno perchè in quel momento (come ogni giorno) disturbava entrando nelle varie classi, esce dalla scuola e sono costretta a rincorrerlo, si arrampica per le scale, non vuole stare in classe ma in giro per la scuola, mi insulta e minaccia in continuazione (che M....vuoi, che C...vuoi,non rompere i C....) in presenza di altri alunni e colleghi. Sono finita al pronto soccorso perchè l'alunno mi ha lanciato il piedistallo contro provocandomi un trauma contusivo alla mano.(qualche giorno prima stava per lanciarmi un martello, e ho riferito tale episodio al preside, non prendendo nessun provvedimento). Dopo aver avuto un infortunio a lavoro, il preside ha ridotto l'orario scolastico dell'alunno ma non è cambiato nulla perchè continua a minacciarmi e insultarmi.
Non mi sento tutelata dal dirigente scolastico, posso ogni giorno rischiare la mia vita?
Posso continuare ad essere offesa ogni giorno dall'alunno? cosa fare?
Aiutatemi, non so che fare. GRAZIE PER L'ATTENZIONE.

La situazione è molto complessa e non pensa tu debba affrontarla da sola. Penso sia necessario convocare con urgenza un gruppo operativo, con neuropsichiatra, terapisti che lo seguono, docenti curricolari, genitori o chi comunque si occupa di lui nella comunità, eventuali assistenti sociali ed educatori che lo seguono..al fine di comprendere e condividere le modalità migliori per contenere queste problematiche.

Gli insulti sono una cosa, sono certa che non te la prendi, forse ti dispiace un po' perchè avvenono davanti agli altri ma non ti preoccupare, sanno bene chi è che te li rivolge.

Potresti cercare di stupirlo con effetti speciali, cioè facendogli vedere che ne conosci di più e più pesanti di lui ma forse non ne vale la pena.

Le aggressioni e le minacce invece no, non possono essere tollerate.
Fossi in te scriverei una bella letterina al ds nel quale gli ricordi i suoi obblighi nei confronti dei lavoratori e gli chiedi di mettere in atto le misure idonee a proteggerti che ti dia un collaboratore che sta con te sempre, che si metta in contatto con i tutori del ragazzo per vedere cosa si può fare o che venga egli stesso a gestire l'alunno non ti interessa tu al lavoro devi andare in sicurezza.

O il ds va ne guai.

Ire ha scritto:Gli insulti sono una cosa, sono certa che non te la prendi, forse ti dispiace un po' perchè avvenono davanti agli altri ma non ti preoccupare, sanno bene chi è che te li rivolge.

Potresti cercare di stupirlo con effetti speciali, cioè facendogli vedere che ne conosci di più e più pesanti di lui ma forse non ne vale la pena.

Le aggressioni e le minacce invece no, non possono essere tollerate.
Fossi in te scriverei una bella letterina al ds nel quale gli ricordi i suoi obblighi nei confronti dei lavoratori e gli chiedi di mettere in atto le misure idonee a proteggerti che ti dia un collaboratore che sta con te sempre, che si metta in contatto con i tutori del ragazzo per vedere cosa si può fare o che venga egli stesso a gestire l'alunno non ti interessa  tu al lavoro devi andare in sicurezza.

O il ds va ne guai.

Assolutamente concordo. Scrivi una bella letterina, magari fatti assistere da un sindacato. Una volta mi trovai nella medesima situazione. Il ragazzino fu sottoposto a terapia sedativa.

Relaziona accuratamente TUTTO quello che è successo finora, in maniera molto dettagliata (tipo "il giorno x alle  ore y" ecc ecc...), descrivendo anche le parolacce pronunciate, chiaro ed esplicito, e poi protocolla il tutto in segreteria all'attenzione del DS. Aggiorna poi il più possibile, anche giornalmente.
In contemporanea, convocate con urgenza un GLH straordinario, e tutto quello che verrà detto e deciso venga messo per iscritto (così intanto tutti si prendono le loro responsabilità - Asl, tutore, DS....).
E intanto.... tu stattene minimo una settimana intera a casa in malattia - anche per "dimostrazione" per chi non vuole capire.
Un caso simile che ebbi venne dichiarato "momentamente" non adatto a frequentare una scuola, per motivi di sicurezza. Pensa se lanciasse qualcosa anche contro qualche  alunno!!!

grazie a tutti per i consigli, mi rivolgerò a un sindacato.

concordo con quanto ti è già stato detto...
degli insulti fregatene, molto probabilmente rientrano (o eventualmente li faran rientrare,) nella diagnosi.
riguardo alla tua sicurezza che è anche sicurezza per gli altri minori che convivono nello stesso ambiente...no, non puoi e non devi lasciar correre.
il ds potrebbe anche destinare due docenti in contemporanea per un caso così difficile...o potrebbe affiancare un educatore (robusto) al docente di sostegno...
ma lasciar correre proprio no, se la situazione dovesse peggiorare ti sentiresti anche colpevole per questo tuo silenzio.

Scrivi una bella letterina e ti metti in malattia finchè non si decide di prendere provvedimenti, e gli unici adeguati sono:
- allontanarlo da scuola (ce lo vogliamo dire che soggetti in queste condizioni, se lasciati allo stato brado, a scuola sono solo un pericolo per chi li circonda??)
- se invece proprio vogliono che frequenti la scuola (come è suo diritto, per carità) SEDARLO. Perchè i suoi diritti non devono ledere nè i tuoi nè quelli di chi lo circonda

Se avessimo voluto fare lotta libera e tornare a casa col naso rotto ci saremmo date al wrestling, e anzichè fare corsi di didattica avremmo fare ore e ore di boxe per resistere agli attacchi e poterci difendere...

Ospite ha scritto:Salve, insegno in una scuola secondaria di I grado sostegno a un bambino (che vive in una comunità) con un ritardo intellettivo di grado lieve e disturbo dell' attenzione con moderata iperattività, mi è successo che ho richiamato l'alunno perchè in quel momento (come ogni giorno) disturbava entrando nelle varie classi, esce dalla scuola e sono costretta a rincorrerlo, si arrampica per le scale, non vuole stare in classe ma in giro per la scuola, mi insulta e minaccia in continuazione (che M....vuoi, che C...vuoi,non rompere i C....) in presenza di altri alunni e colleghi. Sono finita al pronto soccorso perchè l'alunno mi ha lanciato il piedistallo contro provocandomi un trauma contusivo alla mano.(qualche giorno prima stava per lanciarmi un martello, e ho riferito tale episodio al preside, non prendendo nessun provvedimento). Dopo aver avuto un infortunio a lavoro, il preside ha ridotto l'orario scolastico dell'alunno ma non è cambiato nulla perchè continua a minacciarmi e insultarmi.
Non mi sento tutelata dal dirigente scolastico, posso ogni giorno rischiare la mia vita?
Posso continuare ad essere offesa ogni giorno dall'alunno? cosa fare?
Aiutatemi, non so che fare. GRAZIE PER L'ATTENZIONE.

QUESTO E' FARE L INSEGNANTE?..ALTRO CHE 3000 EURO DI FORMAZIONE DOVREBBERO PAGARCI IL DOPPIO E FARCI PRENDERE UNA SPECIALIZZAZIONE IN NEUROPSICHIATRIA

beh, sul sostegno credo possa capitare.
Quello che non va bene è che l'insegnante sia lasciata sola ed in pericolo.
D'altro canto se le cose non le sa nessuno, nessuno interviene per questo è indispensabile relazionare sempre tutto e non fare gli eroi continuando a gestire situazioni per le quali non si è preparati.

Si perche' quelli che dicono che tizio puo' frequentare nn la fanno loro la diagnosi, ma dai..