rapporto scuole paritarie e scuole statali

nelle GI definitive (pubblicate il primo ottobre) sono statta interpellata per una supplenza fino al 30/6 da II fascia.
Ero sicura che la supplenza mi sarebbe stata assegnata poichè i colleghi che mi precedono sono già impegnati o lavorano nelle paritarie.

Appunto mi chiamano oggi telefonicamente per chiedere la mia disponibilità all'assunzione. dico che accetto e alle 13,30 mi reco in questa scuola.

mi confermano che la supplenza è per me sicuramente e mi dicono che la collega che mi precedeva e che ha 18 ore in una paritaria ha inviato una mail dando la disponobilità per 4 ore, smenbrando così la cattedra e raggiungendo quindi un orario settimanale di 22 ore.

la preside ha risposto che tale disponibilità non può tenerla in considerazione perchè la richiesta è fuori da quanto è consentito e così ha annunciato che quella cattedra sarebbe stata assegnata scorrendo la graduatoria.

pare che questa collega abbia minacciato un ricorso; ma la preside ha detto che non ci sono problemi.

Chiedo a chi può rispondere: posso stare davvero tranquilla?

Non si possono superare le 18 ore in due scuole diverse, indipendentemente dal fatto che una delle due sia paritaria.

Di questi tempi non si può essere mai tranquilli, perciò considera le mie parole come un parere poco attendibile. Sicuramente ci sono dei conflitti o delle lacune a livello normativo per cui l'ultima parola spetterebbe eventualmente ad un giudice del TAR. Ma appellarsi al TAR per 4 ore di supplenza mi pare alquanto rischioso se non si hanno soldi da buttare nel gioco d'azzardo.

Un docente incaricato a tempo determinato per 18 ore in una scuola pubblica non ha un diritto di prelazione su 4 ore in un'altra scuola. Per estensione, tale diritto non dovrebbe valere neppure per un docente incaricato a T.D. per 18 ore in una scuola pubblica. Dal momento che lo status giuridico dei docenti impegnati nelle paritarie e nella pubblica sono equiparati, credo che questa collega non possa accampare alcun diritto.
Se invece non sono equiparabili, dovrebbe allora essere applicata la regolamentazione relativa al part time o quella che subordina l'attività lavorativa esterna di un docente all'autorizzazione del dirigente scolastico: a questo punto il dirigente scolastico avrebbe la facoltà di non autorizzare la collega, incaricata per 4 ore, a non svolgere attività lavorativa presso la paritaria. La cosa sarebbe interessante, al posto del Dirigente Scolastico valuterei questa condizione nel caso la tipa dovesse vincere il ricorso. E comunque valuterei ogni forma di ritorsione legale: sotto l'aspetto etico non avrei alcuna remora a rendere la vita difficile a chi si fa beffe delle regole giostrandole a proprio piacimento. Vuoi restare nella paritaria? bene, restaci. Vuoi mantenere un piede nella staffa di mamma-scuola-pubblica? bene, allora molla la paritaria e segui le regole a cui devono sottostare tutti.

A parte questa divagazione, penso che alla fine possa dormire sogni tranquilli al 99% delle probabilità, le minacce di ricorso della tizia, alla fine, produrranno solo un fuoco di paglia.

fradacla ha scritto:Non si possono superare le 18 ore in due scuole diverse, indipendentemente dal fatto che una delle due sia paritaria.

ah ecco, lapidaria

ringrazio fradaclia e gian per le esaurienti risposte.
Buona domenica!

gian ha scritto:

fradacla ha scritto:Non si possono superare le 18 ore in due scuole diverse, indipendentemente dal fatto che una delle due sia paritaria.

ah ecco, lapidaria

L'avevo letto tempo fa...
http://www.orizzontescuola.it/guide/completamento-orario-scuola-statale-e-scuola-paritaria-possibile-avere-orario-superiore-quello

Interessante, perché contempla anche alcuni casi particolari, ad esempio il discernimento in merito al diritto di completamento nel caso in cui è richiesto il frazionamento della cattedra disponibile.
In ogni modo da quello che ho letto nell'articolo di Paolo Pizzo, nel caso specifico, catiusciagr è decisamente in una botte di ferro

ok! grazie ancora!