La paura della fase B NON ha senso?

Promemoria primo messaggio :

Lunghe discussioni sull'ingiustizia della fase B a chi ha il punteggio più alto, sul rischio di andare in fase B e sugli stratagemmi per ridurlo, tutte completamente inutili e insensate: infatti chi viene nominalmente deportato con la fase B nel 99% dei casi NON andrà mai nella provincia assegnata (avrà nomina giuridica) e nel rimanente 1% ci lavorerà per meno di 1 anno scolastico. Nel 2016 interviene il piano di mobilità e quindi ritorna a stare nella stessa barca di tutti gli altri con nuova lotteria delle sedi e la precedente collocazione in fase B è totalmente irrilevante.

Sbaglio?

Qualcuno di voi mi saprebbe dare una o due indicazioni su come posso capire un po' meglio che "rischio" c'è che vada in Fase B?
- la mia cdc
- attuale posto in graduatoria prima di fase 0
- cattedre vacanti prima di fase 0
- ecc. ecc.

Sarebbe molto utile, grazie!

La fase B si attiva se rimane almeno un posto di quella materia in una provincia che non ha più aspiranti.

Esempio di fantasia:

Lecco classe A033, rimangono 5 posti e la GE di Lecco è senza aspiranti. Tutte le altre province di Italia invece hanno ancora aspiranti A033 ma non ci sono più posti liberi.

I primi 5 docenti che faranno domanda nazionale con i punteggi più alti andranno in fase B a Lecco.

Ad occhio e croce...matematica medie è la cdc con più alto rischio trasferimento forzato.
E ovviamente sostegno (ma anche tecnica, lettere e spagnolo medie).
Insomma per avere un minimo di previsione...basterà pensare ai vari colleghi da gi terza fascia (quindi non abilitati), che lavoran da sempre su cattedre intere per tutto l'anno...

iononmisposto ha scritto:La fase B si attiva se rimane almeno un posto di quella materia in una provincia che non ha più aspiranti.
Esempio di fantasia:
Lecco classe A033, rimangono 5 posti e la GE di Lecco è senza aspiranti. Tutte le altre province di Italia invece hanno ancora aspiranti A033 ma non ci sono più posti liberi.
I primi 5 docenti che faranno domanda nazionale con i punteggi più alti andranno in fase B a Lecco.

Grazie mille per il suggerimento.

Forse questo articolo può aiutare su tale argomento:
http://www.professionistiscuola.it/varie/1789-immissioni-in-ruolo-esclusiva-psn-i-posti-residui-per-ciascuna-cdc-scopri-se-sarai-assunto-in-fase-b-e-le-province-di-destinazione.html#

iononmisposto ha scritto:La fase B si attiva se rimane almeno un posto di quella materia in una provincia che non ha più aspiranti.

Esempio di fantasia:

Lecco classe A033, rimangono 5 posti e la GE di Lecco è senza aspiranti. Tutte le altre province di Italia invece hanno ancora aspiranti A033 ma non ci sono più posti liberi.

I primi 5 docenti che faranno domanda nazionale con i punteggi più alti andranno in fase B a Lecco.

A Lecco se la hanno messa per prima...se (sempre fantasia) ci sono posti a Cuneo e il docente con punteggio più alto l'ha scelta per prima andrà lì. Dopo i GM, ovviamente

Sì, infatti io ho fatto l'esempio dicendo che ogni altra provincia ha GE in piedi.

Vorrei rispondere alla domanda: la paura della fase B non ha senso. La paura generalizzata per il proprio futuro ha invece senso.
Infatti con il prossimo anno tutto cambierà rispetto a quanto succederà quest'anno.
I già assunti del Nord si sposteranno al Sud prendendo i pochi posti di diritto che stanno ora assegnando. Non solo: prenderanno anche i posti del potenziamento.
Chi ora sta preoccupandosi per la fase B si prenderà i posti della fase C.
Chi era riuscito a starsene a casa propria grazie ai posti del potenziamento potrebbe trovarsi a fare le valigie. Chi ha già fatto le valigie per recarsi in una sede lontana, si prepari a rifarsi le valigie per andare in un'altra sede lontana.
L'unica cosa che avrebbe avuto senso era quella di rimandare di un anno tutte le assunzioni della fase C, lasciando che quest'anno chi aveva il vecchio vincolo triennale per il trasferimento potesse chiedere il trasferimento su tutti posti di diritto disponibili.
In questo modo il prossimo anno avrebbero potuto fare le assunzioni su posti della fase C già determinati grazie alle richieste delle scuole (lasciando così la possibilità alle persone di farsi una stima personale riguardo alla possibilità di trovarsi a lavorare vicino a casa).
Questo che verrà sarà un anno anomalo di totale caos e dubito che si possa fare anche un anno di prova decente a queste condizioni...
Stanno giocando con la vita delle persone.
Hanno voluto fare le cose di fretta e i risultati saranno pessimi.
L'unica cosa seria da fare sarebbe quella di non chiedere l'assunzione. Se tanti operassero questa scelta, come era stato ribadito in un articolo redazionale, ci troveremmo di fronte alla constatazione del fallimento di questo piano di immissioni straordinarie e il governo dovrebbe renderne allora conto a livello politico.
Continuano a fare false riforme senza spessore, riempiendosi la bocca di un senso di responsabilità che non hanno...
Noi insegnanti siamo una categoria di persone con cultura e formazione, a cui la società affida i propri figli: non dimentichiamocelo. Non facciamoci prendere per il naso così!

Un dubbio probabilmente contorto: ma come vengono attribuiti i posti in fase B? tenendo conto del punteggio a livello, per così dire nazionale, della relativa cdc o del punteggio per provincia? Mi spiego: se residuano posti ad Asti per 043, in fase B si attribuiscono tenendo conto del punteggio delle altre prov, della regione o del punteggio per cdc a livello nazionale?

Dami, mi spieghi come faranno gli assunti in fase B, quasi tutti sul sostegno, a prendere i posti della fase C?

Oso risponderti io, ma ho mille dubbi. Credo che si attribuirà a colui che ha maggior punteggio a livello nazionale. Però non ho capito a cosa serva l'ordine di preferenza. E se due hanno lo stesso punteggio??

Ma se sei assunto sul sostegno non puoi passare al potenziamento, i posti in fase C te li scordi!

Grazie per la risposta Pinacolada; se due hanno lo stesso punteggio penso si regoleranno come per le Gae(età,figli,ecc).Comunques i dubbi restano; quindi sia fase b che C dipendono da dati incrociati punteggio/preferenze?

Dato che conosco parecchie persone che fanno sostegno da anni e che so che la scelta di ricoprire questi posti è determinata in molti casi dalla possibilità di rimanere accanto ai propri familiari e di non spostarsi dai propri territori di origine (la storia della "vocazione" trova infatti il tempo che trova...), lasciatemi dire che dubito che in fase B saranno in molti a chiedere di spostarsi lontano da casa per entrare in ruolo su sostegno.
I posti di sostegno di diritto del Nord rimarranno in gran parte vuoti e verranno assegnati come sempre con supplenze annuali ai non specializzati (o specializzati con i TFA)... Già per il sostegno, quindi, questo piano di assunzioni costituirà un vero flop...
E' probabile infatti che come sempre ci saranno posti di sostegno in deroga anche al Sud e quindi sarà molto più conveniente per chi ha la specializzazione non chiedere l'assunzione e aspettare i nuovi concorsi che saranno separati per i posti sostegno-comune. Per forza di cose infatti nei prossimi anni ci sarà una forte offerta di posti a concorso per il sostegno, un po' ovunque... e voglio vedere se non assumeranno con molta facilità i pochi specializzati a disposizione....
Inoltre per gli specializzati non chiedere l'assunzione porterà a due effetti: si potrà continuare a lavorare abbastanza vicino a casa, in quanto si ha la priorità su tutti quelli che non sono specializzati; si potrà demandare al futuro la scelta relativa a quale concorso partecipare (per materia o sostegno).
Visto che a breve verrà fatta anche la riforma del sostegno, che probabilmente comporterà una scelta "definitiva" sul proprio lavoro, perché, mi chiedo, ipotecare il proprio futuro a scatola chiusa? Meglio prendere tempo e aspettare che si definisca più precisamente tutta la questione...
Infatti è ovvio che chi ha la specializzazione (nonostante venga data la possibilità di scegliere se dare priorità a sostegno o materia), nel 90% dei casi verrà convogliato su sostegno. Perché lavorare lontano da casa per fare un lavoro che si può svolgere anche senza spostarsi? Forse non conviene fare un mito dell'entrata in ruolo a tempo indeterminato, quando ciò comporta un aumento considerevole delle spese economiche e personali del vivere lontano da casa...