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Messaggio Da nesema Mar Set 01, 2015 7:27 pm

Promemoria primo messaggio :

in continuo aggiornamento

RIAPERTURA DOMANDA MOBILITÀ FASE 2 PER REGIONI, ENTI DI AREA VASTA, CROCE ROSSA ITALIANA ED ENIT
E’ aperta la funzionalità di aggiornamento della domanda di mobilità riferita alla seconda fase del processo di ricollocazione disciplinato dal decreto ministeriale 14 settembre 2015 per le Regioni, gli Enti di area vasta e la Croce rossa italiana. Nella lista “Elenco personale da ricollocare” sono già stati esclusi i dipendenti assegnati nella prima fase. Nella lista “Archivio domanda di mobilità” è elencato il personale assegnato nella prima fase.
.........................................
..........................................
............................................
http://www.mobilita.gov.it/comunicato-01-08-2016.php
_________________________________________________________________________

PROCEDURE DI MOBILITA’ – Pubblicazione graduatoria nazionale e assegnazioni

È pubblicata la graduatoria nazionale dei dipendenti in soprannumero degli Enti di area vasta e dei dipendenti della Croce Rossa Italiana con l’assegnazione dei posti presso le amministrazioni pubbliche di destinazione, per quei dipendenti che hanno espresso le preferenze ai sensi dell’articolo 6 del D.M. 14 settembre 2015. E’ altresì pubblicata l’assegnazione del personale in comando o fuori ruolo o altri istituti comunque denominati e quella del personale con funzioni relative alla cura e alla gestione degli Albi provinciali degli autotrasportatori di cose per conto di terzi.
............................................
.............................................
................................................
http://www.mobilita.gov.it/comunicato-28-07-2016.php

_________________________________________________________________________


http://www.mobilita.gov.it/


_________________________________________________________________________

Pubblicate le tabelle di equiparazione e il decreto sulla mobilità tra i comparti della Pubblica Amministrazione.
..................................
http://www.flcgil.it/attualita/politica-societa/pubblicate-le-tabelle-di-equiparazione-e-il-decreto-sulla-mobilita-tra-i-comparti-della-pubblica-amministrazione.flc


Ultima modifica di nesema il Lun Ago 01, 2016 8:44 pm - modificato 30 volte. (Motivazione : Aggiornamento dati/notizie/link)
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Messaggio Da nesema Ven Mar 04, 2016 9:55 am

Madia proroga al prossimo anno le mancate assunzioni del personale Ata. Anief non ci sta: svilite le loro professionalità, ricorriamo in tribunale

Rispondendo al 'question time' alla Camera dei deputati, il ministro della Funzione Pubblica ha detto che “è ragionevole, anzi è certo che le ordinarie facoltà di assunzionali del personale amministrativo della scuola possano riprendere a partire dal prossimo anno scolastico" e che è stata concessa comunque la possibilità di "utilizzare il personale Ata con contratti a tempo determinato".

Marcello Pacifico (presidente Anief): abbiamo già impugnato quella mancata assunzione presentando ricorso al Tar contro la Nota 27715 del 28 agosto 2015 attraverso cui il Miur ha deciso di vanificare le immissioni in ruolo di amministrativi, tecnici e ausiliari della scuola per l’improbabile passaggio del personale soprannumerario delle province su quei posti. Ora stiamo presentando una class action, sempre al Tar Lazio. È paradossale che questo stesso personale sia stato dimenticato anche nel ‘potenziamento’ della Legge 107/2015. Anche per recuperare i mancati pagamenti estivi.

Le parole tranquillizzanti fornite oggi dal ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, rispondendo al 'question time' alla Camera dei deputati, non possono soddisfare il sindacato. "E' ragionevole, anzi è certo che le ordinarie facoltà di assunzionali del personale amministrativo della scuola possano riprendere a partire dal prossimo anno scolastico", ha detto il ministro, ricordando che il blocco del turn over, pari a circa 6.200 assunzioni già previste e finanziate attraverso la Legge di Stabilità 2015, è stato necessario per favorire l'assorbimento degli esuberi delle Province. Madia ha anche aggiunto che è stata concessa comunque la possibilità di "utilizzare il personale Ata con contratti a tempo determinato".

“Ci mancherebbe altro – replica piccato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché con questa operazione di congelamento delle assunzioni, Governo e Miur hanno svilito la professionalità di migliaia di amministrativi, tecnici e ausiliari che da anni sono impegnati nelle nostre scuole. Il nostro sindacato ha già impugnato quella mancata assunzione e pure che questa anomalia comporti l’illegittima sottoscrizione di tutti i contratti annuali con scadenza 30 giugno 2016 anziché 31 agosto 2016: abbiamo infatti presentato ricorso al Tar contro laNota 27715 del 28 agosto 2015, attraverso cui il Miur ha deciso di vanificare le immissioni in ruolo di amministrativi, tecnici e ausiliari della scuola per l’improbabile passaggio del personale soprannumerario delle province su quei posti”.

“Oggi – continua Pacifico – abbiamo avuto la conferma che quell’impugnazione era corretta. Perché l’amministrazione pubblica non ha alcuna intenzione di sanare l’errore. La battaglia in tribunale continuerà: Anief sta infatti presentando una class action, sempre al Tar Lazio. È paradossale che questo stesso personale sia stato dimenticato anche nel ‘potenziamento’ della Legge 107/2015, dal momento che senza amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici non si possono attuare progetti, miglioramenti dell’offerta formativa né alcuna azione sui curricola scolastici”.

“Pensare, poi – conclude Pacifico - che del personale in soprannumero delle province possa essere collocato al loro posto, nelle scuole, è forse ancora più assurdo. Ma nel Paese dei legislatori che operano come dei ragionieri contabili, senza pensare alle conseguenze di ciò che fanno sui cittadini, in questo caso sulla formazione degli alunni, tutto questo diventa possibile”.

A rendere ancora più insopportabile la decisione di stoppare il turn over degli Ata, è stato poi comma 332 della Legge di Stabilità 2015 (L. 190/14 art. 1), il quale ha previsto che “a decorrere dal 1º settembre 2015, i dirigenti scolastici non possono conferire le supplenze brevi” nei confronti del “personale appartenente al profilo professionale di assistente amministrativo, salvo che presso le istituzioni scolastiche il cui relativo organico di diritto abbia meno di tre posti”, nei confronti “del personale appartenente al profilo di assistente tecnico” e anche del “personale appartenente al profilo di collaboratore scolastico, per i primi sette giorni di assenza”. In questo modo, nel volgere di pochi mesi, il personale Ata è stato doppiamente penalizzato: niente assunzioni, contratti ridotti di due mesi (luglio e agosto) e niente sostituzioni fino a 7 giorni, salvo casi particolari. Ecco perché ricorrere in tribunale è diventata e rimane un atto di giustizia da rivendicare.

http://anief.org/index.php?option=com_content&view=article&id=14028
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Messaggio Da nesema Sab Mar 05, 2016 1:45 am

CISL Scuola. Gissi: fare subito le assunzioni ATA. Nessuna ragione per aspettare ancora

Che le assunzioni del personale ATA trovino attenzione in Parlamento, raccogliendo anche una nostra forte sollecitazione al riguardo, è un fatto positivo, mentre lo è molto meno la risposta data dal governo, per bocca della ministra Madia, nel question time di qualche giorno fa.
Una risposta che sostanzialmente evade, rinviandola al prossimo anno, una questione su cui c’è invece la possibilità, e l’urgenza, di intervenire immediatamente. Non si capisce per quale motivo, e per quale logica, debbano rimanere coperti con contratti di lavoro precario i posti di lavoro di cui è oggi indispensabile il funzionamento. E non si tratta di qualche unità, ma di quasi diecimila posti, tra collaboratori, assistenti e direttori amministrativi. Invece tutto è fermo, la richiesta del MIUR di fare lo scorso settembre oltre 6.200 assunzioni è rimasta bloccata, e solo grazie alle nostre continue pressioni si è almeno assicurata la prosecuzione di tutte le supplenze fino alla fine del mese di giugno, evitando che la precarietà fosse resa ancora più incerta da nomine conferite “fino all’individuazione dell’avente titolo”.

L’assunzione con effetto immediato di tutto il personale ATA che lavora da precario mentre avrebbe titolo a entrare in ruolo è tra gli obiettivi della fase di mobilitazione avviata in questi giorni. Al suo centro anche il tema della stabilità del lavoro, su cui il governo ha prodotto fino a oggi più parole che fatti.

Continuiamo nel frattempo a premere sul MIUR perché a sua volta faccia valere le ragioni della scuola sugli altri dicasteri interessati, a partire dalla Funzione Pubblica. Altrettanto faremo con interlocutori politici e parlamentari. Conviene prima di tutto alla scuola, e al buon andamento del servizio, superare situazioni di precarietà che non hanno ragion d’essere e che finiscono solo per consegnare all’incertezza l’organizzazione del lavoro di scuole e uffici sempre più oberati di incombenze e responsabilità.


http://www.orizzontescuola.it/news/cisl-scuola-gissi-fare-subito-assunzioni-ata-nessuna-ragione-aspettare-ancora

http://www.cislscuola.it/index.php?id=2872&tx_ttnews[tt_news]=27602
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Messaggio Da pavi Sab Mar 05, 2016 12:57 pm

Il "Gruppo "Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro", Premesso che è stata accolta con favore ed ha avuto successo la mobilitazione nazionale dei Sindacati Unitari del 19 febbraio scorso, con assemblee territoriali degli ATA in tutto il paese.

Premesso che occorre proseguire la mobilitazione nazionale, perché la risposta data dal Governo per giustificare il blocco delle assunzioni (e delle proroghe dei contratti di supplenza al 31 agosto), appare come una "foglia di fico".

Infatti, gli esigui dati numerici dei potenziali trasferimenti di personale delle ex Province presso gli istituti scolastici, non impediscono di procedere, già da subito, alle immissioni in ruolo dalle GAE di Collaboratori Scolastici e Assistenti Amministrativi e, tantomeno, impediscono di programmare già dal mese di aprile, e non alla fine delle lezioni, le proroghe automatiche al 31 agosto dei contratti su posto vacante e Organico di Diritto.

PROPONIAMO alle Organizzazioni Sindacali FlcCgil, UilScuola, Cisl Scuola, Snals Gilda, Cobas, Unicobas, Usb e FederAta di organizzare e aderire tutti insieme allo svolgimento di Assemblee Territoriali, sotto forma di Sit-In, davanti agli Uffici Scolastici Provinciali di tutta Italia e, a Roma, davanti al Ministero dell'Istruzione.

Riteniamo sia indispensabile mostrare coerenza continuando la mobilitazione degli ATA per sensibilizzare governo ed opinione pubblica sulla enorme iniquità relativa alle mancate assunzioni del Personale precario delle scuole che gestisce Servizi
Amministrativi Tecnici e Ausiliari (in sigla AA, CS, Dsga, AT).

Ricordiamo anche che, durante il Tavolo Ministeriale del 28 agosto 2015, i Funzionari del MIUR hanno fornito rassicurazioni ai Sindacati sulle proroghe automatiche dei contratti su O.D. al 31 agosto 2016. Proroghe che non sarebbe possibile effettuare senza disagi nel mese di giugno, vista la consueta programmazione delle ferie e il periodo impegnativo degli esami

http://www.orizzontescuola.it/news/ata-immissioni-ruolo-e-proroghe-supplenti-risposta-governo-foglia-fico-ai-sindacati-organizziam

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Messaggio Da nesema Gio Mar 10, 2016 10:59 pm

10/03/2016 PUBBLICAZIONE DEI POSTI RESI DISPONIBILI DALLE AMMINISTRAZIONI E DEGLI ELENCHI NOMINATIVI DEL PERSONALE INTERESSATO ALLE PROCEDURE DI MOBILITA’

Ai sensi dell’articolo 5, comma 4, del D.M del 14 settembre 2015 si pubblicano i posti disponibili presso le amministrazioni pubbliche da destinare alle procedure di mobilità del personale degli enti di area vasta e della Croce Rossa italiana, unitamente agli elenchi nominativi del personale interessato

..................................
......................................
http://www.mobilita.gov.it/comunicato-10-03-2016.php

al link sopra ci sono altri link con gli elenchi
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Messaggio Da maniman Ven Mar 11, 2016 9:34 am

QUINDI SE NON HO LETTO MALE A GENOVA SONO SOLO PROFILI DIRIGENZIALI O C1, SONO FUORI DA EVENTUALI MOBILITA' NELLA SCUOLA

maniman

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Messaggio Da Baruff83 Ven Mar 11, 2016 10:35 am

A Bergamo non passa nessuno a scuola

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Messaggio Da Ritella Ven Mar 11, 2016 10:44 am

Mi sembra di capire che quasi nessuno transiterà nella scuola! Allora le mancate immissioni prefigurano altri tagli? I 2020 posti non saranno recuperati di certo!

Ritella

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Messaggio Da nesema Ven Mar 11, 2016 11:24 am

mah.....

visto che nel portale MANCANO i posti liberi cme ATA nella scuola e che a settembre 2016 andranno in pensione circa 3500 ATA.... perchè NON fanno le immissioni in ruolo ?
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Messaggio Da noise Ven Mar 11, 2016 12:34 pm

eh...bella domanda

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Messaggio Da nesema Ven Mar 11, 2016 5:56 pm

http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2016/03/10/p.amobilita5100-posti-per-3500-esuberi_4afabdc2-44ef-4449-acc7-61e036d8b726.html

sui numeri totali ok.... ma sui numeri "locali" ci sono regioni/province con più o meno posti liberi riguardanti i numeri degli esuberi
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Messaggio Da kingsun Sab Mar 12, 2016 11:47 am

E inoltre avendo saltato le immissioni in ruolo di settembre 2015 a settembre 2016 quante ne faranno ? Visto i soggetti da cui siamo governati sono scettico che il numero verrà raddoppiato visto anche che ci sono gli esuberi delle province o almeno i presunti esuberi....
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Messaggio Da nesema Dom Mar 13, 2016 2:29 pm

Esuberi nelle Province, ecco la mappa della mobilità

In sei regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Umbria) i posti disponibili rintracciati dal ministero della pubblica amministrazione sono meno degli esuberi. I soprannumerari (1644 in tutta Italia) dovranno indicare la nuova sede in cui essere trasferiti. Ma non per tutti la nuova destinazione potrà essere all'interno della stessa regione
..................................
...................................

http://iltirreno.gelocal.it/italia-mondo/2016/03/12/news/esuberi-nelle-province-ecco-la-mappa-della-mobilita-1.13114542
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Messaggio Da nesema Dom Mar 13, 2016 6:39 pm

...................
...................
Ecco la mappa della mobilità per Regione, come emerge dalle tabelle pubblicate sul sito del ministero della P.A, che ha aperto un portale ad hoc attraverso cui gestire per via digitale i trasferimenti dei dipendenti in esubero a seguito della legge Delrio, che ha trasformato le Province in enti di area vasta, con tante delle funzioni passate alle Regioni. E’ evidente come al Centro-Nord ci siano più caselle vuote che eccedenze, è così in 9 Regioni su 15. Al Sud invece la situazione è ribaltata.

REGIONE – POSTI LIBERI – ESUBERI

LOMBARDIA – 1.361 – 259
PIEMONTE – 46 – 10
VENETO – 93 – 16
LIGURIA – 179 – 71
EMILIA ROMAGNA – 54 – 9
TOSCANA – 245 – 55
LAZIO – 163 – 17
UMBRIA – 95 – 111
MARCHE – 86 – 8
ABRUZZO – 273 – 209
MOLISE – 44 – 65
BASILICATA – 65 – 128
CAMPANIA – 151 – 279
PUGLIA – 306 – 335
CALABRIA – 44 – 72
TOTALE – 3.205 – 1.644

http://www.strettoweb.com/2016/03/esuberi-delle-province-a-giugno-migliaia-di-spostamenti-al-nord-boom-di-posti-liberi/386495/
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Messaggio Da SonoATA Dom Mar 13, 2016 10:59 pm

I ruoli vengono bloccati x accogliere gli esuberi.... E poi nella disponibilitá dei posti non vengono messi quelli degli ATA.... questo si ke è un discorso contorto...

SonoATA

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Messaggio Da noise Lun Mar 14, 2016 7:37 am

ma si e' sempre saputo che e' stato un pretesto

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Messaggio Da nesema Lun Mar 14, 2016 9:08 am

Province: la ricollocazione è un flop gigantesco

Torniamo sul processo di ricollocazione dei dipendenti soprannumerari delle province, dopo che la Funzione Pubblica ha pubblicato sul portale mobilita.gov.it i dati delle rilevazioni.
L’impressione espressa nei giorni scorsi che si trattasse di un gigantesco fallimento è confermata definitivamente.
Ovviamente, la grande stampa, a partire dagli stessi dati, ha affermato esattamente il contrario. Su Il Sole 24 Ore di venerdì 12 marzo, nell’articolo “Province e Croce rossa, la mappa delle mobilità” si legge: “Il modello messo in campo con il portale mobilità ha visto partecipare 5.358 amministrazioni, pari al 52,2% del totale, a dimostrazione del potenziale del sistema che, in prospettiva, sarà utilizzato per gestire gli esuberi delle società partecipate e delle Camere di commercio”.
Insomma, una magnificazione del “sistema”, del quale si menziona il “potenziale”, con l’intenzione di dare al lettore il messaggio che tutto abbia funzionato a dovere.

Purtroppo, le cose non stanno assolutamente in questo modo. Partiamo dal dato sempre menzionato dall’articolo citato. Le amministrazioni pubbliche che hanno conferito i dati dei posti disponibili, come si è visto, sono state il 52,2% del totale. Questo dato, lo capirebbe anche un bambino, lungi dal dimostrare il “potenziale”, certifica il fallimento completo dell’operazione: solo poco più della metà delle amministrazioni obbligate, infatti, ha reso disponibili i posti per la ricollocazione. Il 47,8% non ha caricato sul portale nemmeno un posto! Pur essendovi un evidente obbligo normativo.
Si tratta di un dato positivo o negativo, constatare che quasi la metà delle amministrazioni hanno inadempiuto ad un obbligo?
Il sistema avrebbe realmente delle potenzialità se vi fossero strumenti di controllo e sanzione nei confronti delle amministrazioni obbligate a coprire i posti vacanti. Se una cosa è, invece, mancata assolutamente è stata proprio il governo dei dati.
Solo col DM 14.9.2015, a 9 mesi di distanza dall’entrata in vigore della scellerata legge 190/2014, si è provato ad inserire una norma posta ad un sia pur blando controllo. E’ l’articolo 11, comma 2, (del quale nessuno ha memoria), ai sensi del quale “I prefetti preposti agli Uffici territoriali di governo vigilano sul corretto svolgimento degli adempimenti di cui al presente decreto da parte degli enti locali, adottando, ove necessario, gli atti di competenza finalizzati a definire la domanda e l'offerta di mobilita' in stretta collaborazione con il Dipartimento. Gli stessi prefetti vigilano altresi' sul rispetto del divieto di effettuare assunzioni a tempo indeterminato previsto, a pena di nullita', dal comma 424 e dal comma 425”.
I prefetti avranno anche vigilato, ma è sfuggito loro il dato clamoroso che quasi la metà delle amministrazioni non ha caricato alcun posto disponibile.
Vi saranno sanzioni per i prefetti un po’ distratti? Inutile nemmeno chiederselo. E per le amministrazioni che hanno occultato i dati? Niente, non vi sarà alcuna conseguenza. Ma, consoliamoci: il sistema ha dimostrato tutta la sua potenzialità. Sì, quella di nascondere i dati.
Guardiamo alla composizione dei posti che gentilmente poco più della metà delle amministrazioni obbligate ha ritenuto di caricare:
Tab. 2.1 – Dipendenti degli enti di area vasta in mobilità selezionati per il ricollocamento
per tipologia di Amministrazione di destinazione
TIPOLOGIA

PROFILI SELEZIONATI

PRESIDENZA CONSIGLIO MINISTRI E MINISTERI

1155

ENTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI

193

ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI NAZIONALI

153

UNIVERSITA'

85

AUTOMOBILE CLUB

2

ORDINI E COLLEGI PROFESSIONALI

1

REGIONI E PROVINCE AUTONOME

4

ENTI REGIONALI

7

COMUNI

1589

CONSORZI, ASSOCIAZIONI, COMPRENSORI E UNIONI DI ENTI LOCALI

11

ALTRI ENTI LOCALI

1

ENTI DEL COMPARTO SANITA'

4

Totale

3205


Qualcuno crede davvero che i comuni abbiano solo 1589 posti disponibili? Ribadiamo quanto abbiamo ricordato poche settimane fa: andando a controllare i flussi delle assunzioni complessivi nel settore pubblico degli anni precedenti accedendo al Conto annuale, si constata che annualmente vi sono state fino al 2014 circa 14.000 assunzioni per concorso nei comparti chiamati ad assorbire i sovrannumerari e quasi il doppio di assunzioni per mobilità. Solo restando al mondo dei comuni, nel 2014 vi sono state 2167 assunzioni per concorso e 3766 per mobilità. Il dato rilevato, dunque, è certamente falsato ed insufficiente. I posti disponibili presso le amministrazioni sono sicuramente molti ma molti di più.
Infatti, quasi la metà delle amministrazioni non ha risposto, mentre è assai probabile che anche le amministrazioni degnatesi di caricare i posti disponibili nel sistema non li abbiano inseriti tutti.
Così, non solo si è consentito che poco meno della metà delle amministrazioni violasse senza alcuna conseguenza gli obblighi normativi, ma si è creato uno spaventoso mismatching tra posti disponibili e personale soprannumerario, come dimostra la successiva tabella, faticosamente ricostruita perché il report redatto dal Palazzo Vidoni non l’ha elaborata:
Tab. 2.4 – Personale destinatario delle procedure di mobilità per Regione
REGIONE

PERSONALE DESTINATARIO PROCEDURE DI MOBILITÀ

Posti disponibili

differenza

ABRUZZO

209

273

64

BASILICATA

128

65

-63

CALABRIA

72

44

-28

CAMPANIA

279

151

-128

EMILIA ROMAGNA

9

54

45

LAZIO

17

163

146

LIGURIA

71

179

108

LOMBARDIA

259

1361

1102

MARCHE

8

86

78

MOLISE

65

44

-21

PIEMONTE

10

46

36

PUGLIA

335

306

-29

TOSCANA

55

245

190

UMBRIA

111

95

-16

VENETO

16

93

77

Totale

1644

3205

Fonte: rielaborazione su dati della Funzione Pubblica

Come si nota, su 15 regioni, in ben 6 (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Umbria) i posti resi disponibili dalle pubbliche amministrazioni sono inferiori al numero dei dipendenti in sovrannumero.
Questo è un gravissimo problema: in quelle sei regioni lo sblocco delle assunzioni per le amministrazioni rischia di restare una chimera e, comunque, nessuno ha pensato a quale possa essere la contromisura per un’ipotesi del genere che, pure, era facilissimo predire.
Ma, non si tratta dell’unico problema creato dal modo al limite dell’improvvisazione col quale è stato gestito il problema della ricollocazione. C’è anche il mismatching territoriale per qualifiche. Per esempio, nel Veneto risulta in sovrannumero un dirigente, ma non c’è la disponibilità di alcun dirigente in tutta la regione.
Il report pubblicato da Palazzo Vidoni non contiene dati aggregati, per cui solo navigando tra gli elenchi si constata come vi sia una chiara difficoltà di far combaciare domanda ed offerta di mobilità sul piano delle competenze professionali e dell’inquadramento giuridico.
La controprova delle difficoltà e del fallimento del sistema la si avrà nel corso di questo mese, quando i dipendenti soprannumerari dovranno esprimere le preferenze, scegliendo gli enti nei quali ricollocarsi. E’ evidente che nelle 6 regioni nelle quali i sovrannuumerari eccedono i posti disponibili non si riuscirà a ricollocarli tutti, ma anche nelle regioni in cui i posti siano sovrabbondanti rispetto ai dipendenti in sovrannumero il problema si porrà certamente, proprio perché le qualifiche non combaciano tra domanda e offerta.
C’è, ancora, un ulteriore problema, quello “logistico”. Ragionare solo in termine di quantità dei dati è sbagliato. Occorre anche tenere presente della “qualità”. E’ piuttosto evidente che i posti resi disponibili da piccoli comuni del territorio saranno poco appetibili e scelti solo da chi abbia convenienze appunto logistiche. Eppure, i posti messi a disposizione dalle amministrazioni più grandi e, in particolare, dai comuni capoluogo, appaiono davvero pochi.
Per quanto la grande stampa tenda a far apparire come risolto il problema dei soprannumerari, siamo, invece, ancora lontanissimi dalla sua conclusione.
Poiché le premesse sono queste, l’avvio di simile modo di operare per la ricollocazione di altri dipendenti apre le porte al disastro. Evidentemente, non si è capito che laddove si intenda realizzare una tutto sommato corretta operazione di redistribuzione della forza lavoro all’interno della pubblica amministrazione si deve compiere il censimento prima e non dopo aver collocato i dipendenti interessati in sovrannumero; soprattutto, non è possibile lasciare alle amministrazioni la facoltà di caricare i dati in modo volontario e senza conseguenze. Le amministrazioni dovrebbero essere obbligate ad inserire tutti i posti vacanti delle dotazioni organiche, specificando il tetto complessivo della spesa cui sono soggette ai fini di nuove assunzioni. Poiché le dotazioni debbono essere pubblicate, sarebbero possibili controlli diffusi, da parte di un’unità da preporre ad una verifica reale del processo, al posto dei prefetti che non hanno avuto modo di controllare alcunché.
Se questo non sarà, se si continuerà sulla strada improvvisata sin qui seguita, i risultati non potranno che essere quelli sin qui visti.
http://luigioliveri.blogspot.it/2016/03/province-la-ricollocazione-e-un-flop.html

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Messaggio Da nesema Lun Mar 21, 2016 3:16 pm

Esuberi,per 1 su 6 posto fuori Provincia
Rischio trasferimento a lungo raggio per 274 su 1.644

In 13 Province, quasi tutte del Mezzogiorno, gli esuberi superano i posti liberi, con un totale di 274 dipendenti soprannumerari che rischiano di dover fare la valigia. Si tratta del 16,7% rispetto al complesso dei lavoratori da trasferire (1.644). E' questa la prima stima dell'operazione mobilità condotta dal governo per trovare una collocazione al personale in eccedenza a seguito della riforma Delrio, che porta a superare le Province.
A fine mese scatterà una 'fase due', in cui sarà possibile per il dipendente in mobilità esprimere la preferenza sul ricollocamento (ci saranno poi circa 30 giorni per fare la scelta). Intanto sono già stati pubblicati gli elenchi del personale da spostare con nome, cognome, codice fiscale, titolo di studio, inquadramento, funzione, profili. Insomma, schede dove i destinatari della mobilità potranno riconoscersi senza equivoci.

http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2016/03/21/esuberiper-1-su-6-posto-fuori-provincia_53cb0339-14a2-41c6-acd3-c63e2e55c368.html

Il numero degli esuberi da ricollocare fuori dalla Provincia originaria, per ora uno su sei (in tutto 274) potrebbe ancora restringersi. Da quanto si apprende il governo, sempre attraverso il portale web dedicato alla mobilità, si attiverà per un'ulteriore ricerca di 'caselle vuote', con obiettivo di ridurre il più possibile distanze territoriali e professionali. Ad ora le Province dove il saldo tra posti liberi ed esuberi è negativo sono: Caserta (-70), Potenza (-58), Salerno (-28), Vibo Valentia (-24), Avellino (-23), Perugia (-22), Isernia (-16), Catanzaro (-10), Brindisi (-9), Benevento (-7), Campobasso (-5), Teramo (-1), Cuneo (-1). Nella metà dei casi gli esuberi che rischiano di essere trasferiti a distanza (posto che la mobilità resta volontaria) sono sotto le due cifre, mentre in Campania e Basilicata si possono ipotizzare manovre più consistenti. Nelle altre 54 Province interessate (non sono coinvolte le Regioni a statuto speciale) invece c'è più offerta che domanda, soprattutto al Nord (in particolare, Milano +355, Monza-Brianza +153, Como +123).(ANSA).

http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=238445
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Messaggio Da nesema Mar Mar 22, 2016 2:01 pm

Assunzioni 6.200 Ata, in arrivo lo sblocco: i perdenti posto delle province pochi e disinteressati

Il blocco delle assunzioni di oltre 6.200 amministrativi, tecnici e ausiliari è destinato a cadere presto.

Basta considerare i dipendenti pubblici come "proprietà privata" della singola amministrazione: "dobbiamo uscire da questa stagione". Parola del ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, che nei giorni scorsi è entervenuta alla scuola di formazione politica del Pd, ripercorrendo le tappe e le novità principali della riforma Pa, soffermandosi anche sulla mobilità.

Ricordiamo che nella scuola questa procedura ha “congelato” oltre 6mila assunzioni del personale Ata per l’anno in corso. In estate, però, la questione si sbloccherà. Perché è imminente la collocazione dei perdenti posto. E, a quanto ci risulta, il loro interesse per diventare Ata è davvero minimo. Quindi quei posti dovrebbero presto essere assegnati per le immissioni in ruolo.

“Stiamo ricollocando migliaia di dipendenti delle Province nelle amministrazioni dove hanno bisogno di loro”, come le cancellerie e i tribunali.

La mappa della mobilità per gli esuberi delle Province indica che solo nella provincia di Milano i posti liberi sono 456, seguono Como con 180 e Monza e Brianza con 161. In tutta la Lombardia gli uffici pubblici stanno aspettando 1.361 dipendenti, che crescono ancora se si allarga lo sguardo all'intero Nord Italia, dove è concentrata oltre la metà delle caselle vuote.

I dati provengono dal l sito del ministero della Pa: a palazzo Vidoni è stata infatti affidata la regia dei trasferimenti, per assorbire il personale in esubero delle Province, a cui si è aggiunto quello della Croce rossa. L'operazione sta ormai entrando nella fase cruciale.

Presto “i dati saranno affinati, poi da fine mese i 3.500 soprannumerari, tanti sono sommando ex-provinciali ed ex-Cri, saranno chiamati ad esprimere con un clic la loro preferenza, la posizione che ritengono più idonea”.

Il governo ha per questo aperto già da qualche tempo un portale ad hoc: www.mobilità.gov.it, il primo giugno a tutti gli interessati dovrebbero essere recapitate le lettere con l'assegnazione al nuovo ufficio. Saranno così conclusi lo svuotamento delle Province, previsto dalla riforma Delrio, e la riorganizzazione della Croce rossa. In particolare la trasformazione in enti di area vasta ha compiuto già diversi passaggi, con l'attribuzione di funzione e personale alle Province, ma non è bastato.

Sono rimasti fuori 1.644 dipendenti per cui, anche grazie al blocco del turnover sono stati trovati 3.205 posti, quindi quasi il doppio della richiesta. Ora analizzando l'allineamento territoriale, in base ai dati disponibili per 9 regioni su 15 coinvolte, il riassorbimento non pone problemi, anzi ci sono più posti che eccedenze.

Entrando nel dettaglio, si tratta di Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche e Abruzzo. Invece risultano più eccedenze che posizioni vacanti nelle altre sei regioni: Calabria, Puglia, Campania, Basilicata, Molise e Umbria. In due di queste lo scarto è però minimo e il gap potrebbe essere ulteriormente ridotto con il rientro del personale distaccato o comandato.

Per la Croce rossa la distribuzione territoriale delle posizioni libere sembra abbastanza omogenea tra Nord e Sud, con in tutto 1.911 posti liberi contro 1.869 dipendenti da ricollocare. Oltre al dove c'è anche da badare al che cosa: non c'è dubbio che molti ex provinciali diventeranno ministeriali (1.155 unità in attesa di essere ricoperte, con molte sedi dislocate al Nord) e dipendenti comunali (1.589).

Tuttavia la decisione non calerà dall'alto: i perdenti posto avranno un mese di tempo a partire da fine marzo per esprimere la loro preferenza sul portale e già da adesso è possibile dare uno sguardo alle diverse caselle disponibili. Se ci dovessero essere più domande per uno stesso posto si darà precedenza ha esigenze familiari o problemi di salute (beneficiari della legge 104). Le graduatorie dovrebbero uscire per maggio. In estate, quindi, tutti i soprannumerari dovrebbe conoscere il loro destino.

http://www.tecnicadellascuola.it/archivio/item/19239-assunzioni-6-200-ata,-in-arrivo-lo-sblocco-i-perdenti-posto-delle-province-pochi-e-disinteressati.html

in estate = al 01/09/2016 :-((((((((((((((((
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Messaggio Da nesema Mar Mar 22, 2016 4:48 pm

22/03/2016 Liste nominative dei dipendenti destinatari di procedura di mobilità per gli Enti di area vasta e per la Croce Rossa e liste dei posti disponibili.

Si da avviso che la pubblicazione delle liste nominative dei dipendenti destinatari di procedura di mobilità per gli Enti di area vasta e per la Croce Rossa e le corrispondenti liste dei posti disponibili sono in fase di aggiornamento in relazione alla necessità di apportare le correzioni degli errori materiali segnalati dalle amministrazioni
http://www.mobilita.gov.it/
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Messaggio Da paolinet Mar Mar 29, 2016 9:25 am


Province, Ecco come sarà assegnata la sede ai lavoratori in esubero


   Domenica, 27 Marzo 2016 07:44
   Scritto da  Bruno Franzoni

Si apre la terza fase del processo di mobilità verso le pubbliche amministrazioni dei dipendenti soprannumerari delle province e del Personale della Croce Rossa.

La mobilità del personale soprannumerario delle province fa un ulteriore passo avanti. Si è chiusa infatti a marzo la funzionalità che consente di rilevare l'offerta di mobilità da parte delle amministrazioni dello stato, ai sensi dell'articolo 5 del decreto ministeriale 14 settembre 2015, sul portale mobilità.gov.it. E la Funzione pubblica sta in questi giorni procedendo all'aggiornamento dei posti disponibili per ciascuna regione e provincia correggendo alcuni errori segnalati dalle amministrazioni interessate. Con la pubblicazione dei dati sui posti disponibili parte dunque la vera e propria assegnazione dei lavoratori degli enti di Area Vasta in esubero che dovrà concludersi, secondo il cronoprogramma del Ministero, entro il prossimo giugno.

Secondo i dati diffusi dalla Funzione Pubblica hanno partecipato all’offerta di mobilità 5.358 amministrazioni pari al 52,2% del totale mettendo a disposizione 3.205 posti per il personale degli enti di area vasta e 1.911 per quello della Croce Rossa italiana a fronte rispettivamente di 1.644 lavoratori delle province inclusi negli elenchi di mobilità e di 1.869 dipendenti della Croce Rossa che hanno scelto di restare nella pubblica amministrazione.

Le preferenze. In molti dovranno trasferirsi nel nord Italia anche se molto dipenderà dai criteri di assegnazione delle sedi. Agli interessati, infatti, è consentito indicare un ordine di preferenze di sede (da esprimere entro trenta giorni dalla pubblicazione dei posti disponibili), in relazione alla funzione svolta, all'area funzionale e alla categoria di inquadramento, compilando un modulo che sarà reso disponibile sul Portale dedicato alla mobilità. Entro 30 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle preferenze, la Funzione Pubblica assegnerà i posti preliminarmente ai dipendenti che hanno espresso le preferenze per i relativi posti. E' questa una carta che si può tentare di giocare per evitare di essere spediti in città molto lontane dal luogo di in cui si lavora.

Dato che più persone potrebbero aver chiesto lo stesso posto il decreto dello scorso 14 Settembre fissa specifici criteri di precedenza, ai quali la Funzione Pubblica dovrà attenersi per l'assegnazione. In primis i posti delle sedi di lavoro collocate nell'ambito territoriale della città metropolitana di Roma capitale, saranno assegnati ai dipendenti della Città metropolitana di Roma capitale e i posti nelle sedi di lavoro collocate nei Comuni capoluoghi di regione, saranno assegnati ai dipendenti delle relative province o città metropolitane. Si tratta di un criterio di prossimità volto cioè ad agevolare il mantenimento della più vicina sede di lavoro. Poi avranno priorità, in ordine, i portatori di handicap (ai sensi dell'articolo 21 legge 104/1992) e i lavoratori che assistono familiari con disabilità (articolo 33, comma 3, della legge 104/1992), a condizione che il domicilio della persona da assistere sia situato nella medesima provincia o città metropolitana. Infine l'assegnazione privilegerà i lavoratori con figli fino a tre anni di età.

A parità o in assenza delle suddette condizioni, si dovrà tenere conto della situazione di famiglia, privilegiando i lavoratori che abbiano il maggior numero di familiari e quelli unici titolari di reddito familiare; e, in subordine l'età anagrafica.

Per i dipendenti che rimangono non collocati in esito ai suddetti criteri di assegnazione delle preferenze (e non saranno pochi dato che la maggioranza dei posti disponibili è al Centro-Nord), la Funzione Pubblica provvederà unilateralmente all'assegnazione, tenendo conto della vacanza di organico delle amministrazioni di destinazione, cercando di prediligere l'ambito provinciale/metropolitano o, in subordine, l'ambito regionale. Il Ministero procederà all'assegnazione prioritaria dei dipendenti in soprannumero alle regioni e agli enti locali, inclusi gli enti pubblici non economici da essi dipendenti e gli enti del Servizio sanitario nazionale. Dopo che, per ciascuna provincia, saranno stati assegnati tutti i posti disponibili nelle regioni e negli enti locali, inclusi gli enti pubblici non economici da essi dipendenti e gli enti del Servizio sanitario nazionale, si passerà all'assegnazione dei posti disponibili presso le amministrazioni pubbliche includendo anche i dipendenti CRI, sempre con le analoghe modalità.

I dipendenti assegnatari dei posti dovranno prendere servizio nell'amministrazione di destinazione entro 30 giorni dalla data di pubblicazione delle assegnazioni.

Si ricorda che i dipendenti in soprannumero trasferiti in esito alle procedure di mobilità manterranno la posizione giuridica ed economica, con riferimento alle voci del trattamento economico fondamentale e accessorio, limitatamente alle voci con carattere di generalità e natura fissa e continuativa, non correlate allo specifico profilo d'impiego nell'ente di provenienza, previste dai vigenti contratti collettivi nazionali di lavoro, in godimento all'atto del trasferimento, nonché l'anzianità di servizio maturata.

Leggi Tutto: http://www.pensionioggi.it/notizie/pubblico-impiego/province-ecco-come-sara-assegnata-la-sede-ai-lavoratori-in-esubero-23432543#ixzz44H4ks4rR

fonte: PENSIONIOGGI
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Messaggio Da nesema Gio Apr 14, 2016 9:37 am

Da lunedì si aprono le opzioni per gli esuberi delle Province

Da lunedì prossimo gli «esuberi» delle Province che hanno presentato domanda di mobilità potranno esprimere la preferenza tra i posti offerti dalle altre pubbliche amministrazioni. L’annuncio è arrivato ieri dalla ministra per la Pa e la semplificazione, Marianna Madia, rispondendo su Facebook alla mail ricevuta da una «dipendente provinciale in ansia». «Siamo in dirittura finale – ha scritto la ministra -: il processo è complesso, ma nessuno perderà il lavoro». Il passaggio che sarà attivato lunedì è il terzultimo previsto dal decreto sulla mobilità pubblicato in «Gazzetta Ufficiale» il 30 settembre scorso, e secondo il calendario originale avrebbe dovuto compiersi entro il mese di gennaio. La ricognizione dei posti disponibili e l’allineamento fra domanda e offerta a livello provinciale, complice qualche problema tecnico, ha chiesto un po’ più tempo del previsto, ma a questo punto il meccanismo è alle sue tappe finali. I dipendenti interessati dalla mobilità, 1.644, avranno, secondo il decreto, 30 giorni per esprimere la preferenza. Nei 30 giorni successivi la Funzione pubblica sarà chiamata ad assegnare alle nuove amministrazioni i dipendenti, che dovranno prendere servizio dopo altri 30 giorni. La procedura, insomma, continua, anche se un passaggio un po’ troppo ottimista del Def (pagina 91 del Pnr) lo dà già per concluso con il dimezzamento dei dipendenti provinciali e un risparmio da 1,5 miliardi.

http://www.quotidianoentilocali.ilsole24ore.com/art/personale/2016-04-13/Apertura_Trovati-214055.php?uuid=ABAnn2EB

Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane - Pagina 8 Post_Madia

https://www.facebook.com/mariannamadia/posts/823637931074942


Ultima modifica di nesema il Sab Apr 16, 2016 7:18 pm - modificato 1 volta.
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Messaggio Da nesema Sab Apr 16, 2016 1:06 am

PUBBLICAZIONE DOMANDA AGGIORNATA DI MOBILITA’ E OFFERTA AGGIORNATA DI MOBILITA’




DOMANDA AGGIORNATA

E’ pubblicata la domanda di mobilità aggiornata che tiene conto delle modifiche acquisite dal sistema in relazione alla correzione dei dati da parte degli enti di area vasta e della Croce Rossa Italiana.

Resta fermo che il personale che gli enti di area vasta aveva inizialmente indicato come soprannumerario nella fase 1 e che ora risulta riassorbito dagli enti di area vasta o ricollocato direttamente dalle regioni, nel rispetto della normativa vigente, non parteciperà alla mobilità della fase 1 gestita dal portale. Laddove i dati inseriti non siano stati preventivamente coordinati dagli enti interessati, prevale il dato inserito dalle Regioni.

Nel caso in cui gli enti di area vasta abbiano inserito nuovo personale soprannumerario rispetto a quello presente nella fase 1, tale personale parteciperà alle procedure di mobilità della fase 2.

La domanda di mobilità aggiornata della Croce Rossa Italiana tiene conto delle modifiche operate sul sistema dall’ente.


Domanda aggiornata fase 1 Enti area vasta

Domanda aggiornata fase 1 CRI (LINK)



OFFERTA AGGIORNATA

E’ stata pubblicata l’offerta di posti disponibili, aggiornata in relazione alle rettifiche richieste dalle amministrazioni.

Per gli enti di area vasta, ciascun dipendente visualizza l’offerta personale secondo l’ordine di prelazione stabilito dai criteri generali di mobilità individuati all’articolo 7 del D.M. 14 settembre 2015 , tenuto conto delle informazioni inserite nella propria scheda individuale:

1) Se il dipendente è comandato e l’amministrazione di comando ha selezionato il profilo del dipendente, la disponibilità sarà presentata al primo posto anche se l’amministrazione di comando è fuori provincia;

2) Se il dipendente appartiene alla polizia provinciale, al secondo posto sarà visualizzata l’offerta degli enti locali per i posti di polizia locale;

3) Se il dipendente alla data del 1° gennaio 2015 svolgeva le funzioni relative alla cura e alla gestione degli Albi provinciali degli autotrasportatori, visualizza al terzo posto i posti messi a disposizione dal Ministero dei Trasporti nella provincia, nel comune capoluogo di regione e su Roma;

4) posti disponibili presso le amministrazioni comma 424;

5) posti disponibili presso il Ministero della giustizia;

6) posti disponibili presso le amministrazioni comma 425.

Ciascun dipendente della Croce Rossa Italiana visualizza l’offerta personale secondo il seguente ordine, tenuto conto delle informazioni inserite nella propria scheda individuale:

1) Se il dipendente è comandato e l’amministrazione di comando ha selezionato il profilo del dipendente, la disponibilità sarà presentata al primo posto anche se l’amministrazione di comando è fuori provincia;

2) posti disponibili presso il Ministero della giustizia;

3) Posti disponibili presso le amministrazioni comma 425.

4) Posti disponibili presso le amministrazioni comma 424.


Offerta aggiornata fase 1 Enti di area vasta

Offerta aggiornata fase 1 CRI
http://www.mobilita.gov.it/comunicato-15-04-2016_1.php
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Messaggio Da nesema Sab Apr 16, 2016 7:45 pm

Gissi: sul personale ATA il MIUR tra latitanza e intimidazioni

Non sono certo queste le risposte che un ministero deve dare. Lascia sconcertati la fatica con cui si riconosce, nella nota MIUR 10073 del 14 aprile sulle supplenze ATA, quello che il buon senso darebbe per scontato, e che alcuni uffici scolastici avevano già riconosciuto come normale prassi da adottare: si può sostituire il personale che cessa per pensionamento, o per morte. A patto – e qui lo scrupolo del Ministero si fa quasi maniacale – che il pensionato, o il deceduto, fossero davvero utili e necessari al funzionamento del servizio, e pertanto il loro venir meno renda “irrimediabilmente compromesso il regolare funzionamento dell’istituzione scolastica”, e che la non sostituzione possa “configurare un’interruzione di pubblico servizio”. Le cause oggettive di tale impossibilità di funzionamento, conclude la nota, devono essere descritte dettagliatamente nel provvedimento con cui il dirigente scolastico eventualmente decidesse (verrebbe da aggiungere: con audacia e supremo sprezzo del pericolo) di nominare un supplente.
Quando si dice “dalle parole ai fatti”: Governo e Ministro non perdono occasione per magnificare quanto starebbero facendo per la scuola, ma i loro uffici sfornano note che sarebbero comiche, se non testimoniassero qual è il clima, talvolta di vera e propria intimidazione, in cui la scuola molto spesso si trova a vivere e governare la sua autonomia. Autonomia pomposamente declamata, ma costretta nei fatti a muoversi con scarsità di risorse e vincoli ai limiti dell’assurdo.
Sulle problematiche del personale ATA è stato inviato pochi giorni fa alla ministra Giannini un sollecito rispetto a una precedente richiesta di incontro urgente, alla quale non ha fatto seguito alcun riscontro, salvo la nota appena descritta, che resta dunque - al momento - l’unico prodotto dell’attenzione e del pensiero ministeriale su una materia così importante come la funzionalità delle scuole e dei loro uffici.
Ricordiamo che per il personale ATA, ad oggi, niente assunzioni, neanche un euro dalla "buona scuola", divieto di sostituzione, informatizzazione dei servizi (da realizzarsi con i risparmi delle mancate supplenze) di cui non si vede traccia, mentre il nuovo programma per gli stipendi dei supplenti si è dimostrato talmente efficace che gli interessati aspettano dai tre ai quattro mesi, se non di più , per essere pagati.
Del personale ATAci si ricorda solo ora, quando serve per lo svolgimento dei concorsi: vigilanza alle prove, responsabilità affidate agli assistenti tecnici per la procedura di somministrazione delle prove computer based, compiti di segreteria nelle commissioni. Anche qui, senza alcuna garanzia di sostituzione del personale sottratto alle scuole, né di riconoscimento dei carichi di lavoro aggiuntivi.
Davvero sconcertante, e preoccupante: simili comportamenti rafforzano le ragioni della nostra protesta e della nostra mobilitazione, a partire dalla manifestazione del prossimo 28 aprile a Roma in piazza Montecitorio.

http://www.cislscuola.it/index.php?id=2872&tx_ttnews[tt_news]=27736
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Messaggio Da nesema Dom Apr 17, 2016 11:18 am

ATTIVAZIONE UTENZA PER ESPRIMERE LE PREFERENZE DI ASSEGNAZIONE

E’ attivata la funzionalità che consente ai dipendenti degli Enti di area vasta e della Croce Rossa italiana, presenti nelle liste della domanda di mobilità aggiornata, di esprimere le proprie PREFERENZE DI ASSEGNAZIONE tra i posti resi disponibili dalle amministrazioni pubbliche (offerta di mobilità).

Al fine di poter utilizzare la nuova funzionalità, i dipendenti interessati alle procedure di mobilità devono attivare la propria utenza sul portale www.mobilita.gov.it nella sezione REGISTRAZIONE, attivata nella giornata del 18 aprile.


..altri dettagli


Il TERMINE finale di presentazione dell’istanza per esprimere le preferenze di assegnazione, in relazione all’offerta di mobilità, è fissato alle ore 24,00 del 18 maggio 2016.


..altri dettagli


Il dipendente all’interno del sistema può visualizzare la propria scheda anagrafica (cliccando su PROFILO DIPENDENTE che appare nel menu a destra del Portale) e modificare alcuni campi della
..................
.....
.......

Http://www.mobilita.gov.it/comunicato-15-04-2016.php
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Messaggio Da paolinet Dom Apr 17, 2016 12:26 pm


Province, Ecco dove andranno i lavoratori in Esubero. Scelta Entro il 18 Maggio

Sabato, 16 Aprile 2016 15:10
Scritto da Bruno Franzoni



Entro il 18 Maggio i lavoratori dovranno indicare la preferenza, poi dopo altri 30 giorni saranno pubblicate le graduatorie finali. Nei dicasteri 1.200 posti vacanti per i 1.600 provinciali

Mobilità del personale delle province al rush finale. Il Ministero della Funzione Pubblica ha aggiornato ieri i posti disponibili per accogliere il personale soprannumerario delle province titolare di funzioni non fondamentali che dovrà essere riassorbito dalle amministrazioni statali e dai Comuni. Si tratta dell'ultima fase che consentirà di abbinare l'offerta di mobilità alla domanda provenienti dalle altre amministrazioni e quindi trasferire i dipendenti soprannumerari.

A tal fine sul portale mobilita.gov.it il Ministero ha attivato la funzionalità che consente ai dipendenti degli Enti di area vasta e della Croce Rossa italiana, presenti nelle liste della domanda di mobilità aggiornata, di esprimere le proprie preferenze di assegnazione tra i posti resi disponibili dalle amministrazioni riceventi. Gli interessati avranno 30 giorni di tempo per farlo: dal 18 aprile sino alle ore 24 del 18 Maggio. Si tratta di un adempimento importante in quanto il personale che non esprime preferenze sarà assegnato unilateralmente dal Dipartimento della funzione pubblica, tenendo conto della vacanza di organico delle amministrazioni di destinazione, fermo restando l'ambito provinciale/metropolitano o, in subordine, l'ambito regionale.

La modalità di indicazione delle Preferenze
La domanda, informa il Ministero, non potrà essere presentata da chi si trova nella lista mobilità degli addetti con funzioni connesse al mercato del lavoro; chi possiede al 31 dicembre 2016 i requisiti per il pensionamento con regole Ante Fornero; chi è in corso di collocazione presso i tribunali. Le preferenze potranno essere espresse in relazione alla funzione svolta, all’area funzionale ed alla categoria di inquadramento, secondo le modalità previste dal Dm 14 settembre 2015. Pertanto ciascun dipendente avrà una serie di posti disponibili che potrà scegliere a seconda del proprio profilo economico, professionale e di inquadramento giuridico.

Potranno essere espresse preferenze anche al di fuori delle funzioni svolte. Inoltre, oltre che per i posti disponibili presso le amministrazioni aventi sede nel proprio ambito provinciale o metropolitano, i dipendenti potranno chiedere di essere destinati anche in amministrazioni aventi sede nel Comune capoluogo della relativa regione, nonché nell'ambito territoriale di Roma Capitale. Nel corso della presentazione della domanda, all'interessato saranno chieste alcune informazioni, in una apposita scheda anagrafica, relative alla composizione del nucleo familiare (ed eventuale presenza di disabili) al fine di formare un punteggio individuale valutabile dalla Funzione Pubblica per definire la sede di assegnazione.

I dipendenti in soprannumero trasferiti in esito alle procedure di mobilità manterranno la posizione giuridica ed economica, con riferimento alle voci del trattamento economico fondamentale e accessorio, limitatamente alle voci con carattere di generalità e natura fissa e continuativa, non correlate allo specifico profilo d'impiego nell'ente di provenienza, previste dai vigenti contratti collettivi nazionali di lavoro, in godimento all'atto del trasferimento, nonché l'anzianità di servizio maturata.

I posti vacanti
Secondo l'ultimo censimento fornito dalla Funzione Pubblica le posizioni vacanti sono circa 3.200 a fronte di 1.644 persone da ricollocare. Dunque la capienza, almeno sulla carta resta assicurata. Tra gli enti che hanno espresso il maggiore fabbisogno di organico spiccano i Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri che hanno messo a disposizione in tutto 1.155 posti, i Comuni italiani hanno comunicato altre 1.500 posizio­ni vacanti. Decisamente inferiori le disponibilità indicate dagli altri enti e dalle altre amministrazioni pubbliche. L'Inps, per esempio, ha indicato so­lo 193 posti vacanti per assorbire gli esuberi delle Province, gli Enti pubblici non economici 153, le Università 85 posti. Le Regioni han­no indicato, invece, la disponibili­tà ad assumere solo quattro lavo­ratori provinciali ma questo numero è dovuto al fatto che i governatori hanno già dovuto riprendere buona parte dei dipendenti delle ex Province quan­do hanno assorbito alcune funzioni non fondamentali rimaste in capo alle Aree Vaste ricollocando il relativo personale.

L'intera procedura si dovrebbe concludere, il condizionale è ancora d'obbligo, entro la fine del mese di Giugno quando i provvedimenti di assegnazione saranno definitivi e a quel punto i lavoratori avranno 30 giorni di tempo per prendere servizio nell'amministrazione di destinazione.

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Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane - Pagina 8 Empty Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane

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