Bonus 500 euro cosa si intende per hardware?

Promemoria primo messaggio :

Si possono rendicontare anche gli smartphone?

Invece di fare i professorini (tablet-tablets ecc) pensate a come farvi furbi. Se vi serve lo smartphone fatevi fare la fattura per un pc e vi comprate però lo smartphone, che dirvi...
Onestamente, mi sono pagata tutti i corsi di aggiornamento e master possibili, a mie spese, in questi anni...e ora ho un cellulare da schifo da buttare. Perché non tutti i prof hanno gli smartphone alll'ultimo grido. Con 1500 euro al mese e famiglie da mantenere mi pare alquanto difficile riuscire a comparsi pure gli aggeggi tecnologici. Questo per giungere alla conclusione che se il Miur escluderà tablet e smartphone, ci vuol proprio far dispetto!
Ma questa benedetta precisazione del MIUR quando arriverà??? Mi sa che aspetteremo invano e, come qualcuno giustamente ha scritto, magari ci ritroveremo a giugno prox con la spesa fatta e la beffa del ministero (speriamo di no!!).

docentespecial1 ha scritto:Invece di fare i professorini (tablet-tablets ecc) pensate a come farvi furbi. Se vi serve lo smartphone fatevi fare la fattura per un pc e vi comprate però lo smartphone, che dirvi...

Geniale !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1!
Però mi viene un dubbio .............. se scrivo dallo smartphone che mi sono comprato invece del pc si noterà la differenza e allora ne viene fuori che ho dichiarato il falso presentando una fattura falsa . Puoi darci una dritta per aggirare il problema e farla in barba al ministero senza essere sgamati ??????

A margine, c'è una cosa che non capisco: lo smartphone l'ha prescritto il medico o si può vivere ancora in piena salute facendone a meno?
Io il cellucoso lo uso per parlare alla ggente da lontano, per tutto il resto uso una scatola contenente fili elettrici e cosi elettronici vari e che ci colleghi una tastiera e un cosettino con dei pulsanti e una rotellina che si usa per fare clic su una specie di televisione che ti fa vedere roba che esce dalla scatola che contiene cosi elettronici ma che se lo colleghi al decode non ti va vedere il grande fratello e neppure fabio fazio.
Con lo smartphone si vede fabio fazio anche senza collegarlo al decode?

Bè, per te che lavori in scuole tecnologiche suppongo che hai a disposizione pc, tablets e varie...noi invece poveri professori di provincia siamo costretti a fare lavoro extra a casa perché a momenti manco la connessione abbiamo a scuola, ragion per cui un tablet personale diventa indispensabile. Regalo già troppo tempo alla scuola, vorrei aver il modo di poter sopperire mettendo assenze e varie direttamente a scuola.
Per il resto, visto che sei tanto intelligente, non vedo perché debba dirti io come fare una fattura che tu dici falsa. Se compro un dispositivo di uguale valore, o ci scrivono tablet o smartphone o laptop, cosa cambia???

docentespecial1 ha scritto:Bè, per te che lavori in scuole tecnologiche suppongo che hai a disposizione pc, tablets e varie...noi invece poveri professori di provincia siamo costretti a fare lavoro extra a casa perché a momenti manco la connessione abbiamo a scuola, ragion per cui un tablet personale diventa indispensabile. Regalo già troppo tempo alla scuola, vorrei aver il modo di poter sopperire mettendo assenze e varie direttamente a scuola.

Per la cronaca, sono un professore di provincia anch'io.
Se nella tua scuola a momenti non hai manco la connessione, non è che ti devi comprare uno smartphone per risolvere il problema. Usa la carta bollata (si fa per dire) e metti quel coglione del tuo dirigente scolastico davanti alle sue responsabilità amministrative. Nessuno lo ha obbligato ad attivare un servizio telematico in assenza delle risorse tecnologiche, se ha voluto fare il galletto tecnologico senza averne la competenza e gli strumenti, che si assuma la responsabilità.
tu non sei tenuto a compilare il registro elettronico da casa tua, lui è tenuto a garantire che il registro elettronico debba essere compilato quando sei in classe
Se poi la logica è piangere miseria e desolazione se non ricorrere all'illegalità (fatturare il falso, nella fattispecie) pur di far bella figura o di non inimicarsi il capoccia, come non detto. Siamo in un Paese libero e ciascuno è libero di scegliere l'apertura angolare che preferisce quando si piega in avanti.

Per il resto, visto che sei tanto intelligente, non vedo perché debba dirti io come fare una fattura che tu dici falsa. Se compro un dispositivo di uguale valore, o ci scrivono tablet o smartphone o laptop, cosa cambia???

Niente, se non sei in grado di capirlo.

docentespecial1 ha scritto:Bè, per te che lavori in scuole tecnologiche suppongo che hai a disposizione pc, tablets e varie...noi invece poveri professori di provincia siamo costretti a fare lavoro extra a casa perché a momenti manco la connessione abbiamo a scuola, ragion per cui un tablet personale diventa indispensabile. Regalo già troppo tempo alla scuola, vorrei aver il modo di poter sopperire mettendo assenze e varie direttamente a scuola.
Per il resto, visto che sei tanto intelligente, non vedo perché debba dirti io come fare una fattura che tu dici falsa. Se compro un dispositivo di uguale valore, o ci scrivono tablet o smartphone o laptop, cosa cambia???

Guarda, se parliamo di truffe sono un professorone: vai in un ipermercato di quelli che hanno la politica soddisfatti o rimborsati, compri un "coso" da 500 € o 2 cosi da 250 (o quello che vuoi tu); ti fai fare fattura e la presenti, entro 15 gg restituisci i cosi senza neanche aprire la scatola e ti fai restituire i soldi; se ti danno i soldi puoi anche usarli per farti una vacanza, se ti danno buoni spesa ci puoi comprare la pasta.

Io però sono dell'idea che se desideri buttare i tuoi soldi comprandoti un cellulare da 500 € puoi farlo e lo stato te lo rimborsa.

Comunque sull'italiano non sono stato e mai sarò un professorino; veramente ne so poco.

Me ne frego, francamente di ricorrere in casi come questi all'illegalità...se questa poi si chiama illegalità, figuriamoci quello che fa tutti i gg òa classe dirigente. Il problema sarebbe quello di far scrivere laptop invece che smartphone? Credo che tu sia solo un perbenista e che la fa facile a parlare. Se uno cambia ogni anno o due scuola, il dirigente manco mi conosce e proprio me starebbe a sentire, ma per favore! Io non mi piego in avanti, anzi, per dirla tutta, non lecco il culo, tant'è che me ne strafrego dei DS che nn sanno nulla dei ragazzi che abbiamo in classe. a me importa lavorare solo per i miei alunni e visto che nelle scuole purtroppo vige il clientelismo, il nepotismo ecc ecc... io proseguo per la mia strada... del capoccia non mi frega un tubo!

Ma poi Giancarlo, perché ce l'hai con gli smartphone? Basta farne un uso responsabile, non vedo che problema ci sia, visto che possono essere di grande aiuto per la didattica multimediale e per registro elettronico quando non hai a disposizione il pc della scuola. Siamo sinceri, le ns sono battalgie a prescindere....perché uno pensa che sia inetto il collega che vuol comprarsi lo smartphone coi 500 euro. Ma se ti ripeto, per anni ci siamo pagati le specializzazioni, le ssis, i master, i corsi di aggiornamento, i seminari, le certificazioni linguistiche, perché oggi non mi potrei comprare un cellucoso tecnologico all'ultimo grido, visto che mai me lo sono potuta permettere e soprattutto con 600 euro preferivo comprarmi quei corsi merdaccia della forcom per fare punteggio? Meglio un cellucoso piuttosto che quella specie di mafia organizzata pseudo master!!!!

docentespecial1 ha scritto:Me ne frego, francamente di ricorrere in casi come questi all'illegalità...se questa poi si chiama illegalità, figuriamoci quello che fa tutti i gg òa classe dirigente. Il problema sarebbe quello di far scrivere laptop invece che smartphone? Credo che tu sia solo un perbenista e che la fa facile a parlare. Se uno cambia ogni anno o due scuola, il dirigente manco mi conosce e proprio me starebbe a sentire, ma per favore! Io non mi piego in avanti, anzi, per dirla tutta, non lecco il culo, tant'è che me ne strafrego dei DS che nn sanno nulla dei ragazzi che abbiamo in classe. a me importa lavorare solo per i miei alunni e visto che nelle scuole purtroppo vige il clientelismo, il nepotismo ecc ecc... io proseguo per la mia strada... del capoccia non mi frega un tubo!

Non so quanto possa essere difficile da cogliere, ma è proprio questo atteggiamento che alimenta le storture. Non è certo assecondandone l'incapacità che uno può strafregarsene del DS. A mio modesto parere.

docentespecial1 ha scritto:Ma poi Giancarlo, perché ce l'hai con gli smartphone? Basta farne un uso responsabile, non vedo che problema ci sia, visto che possono essere di grande aiuto per la didattica multimediale e per registro elettronico quando non hai a disposizione il pc della scuola. Siamo sinceri, le ns sono battalgie a prescindere....perché uno pensa che sia inetto il collega che vuol comprarsi lo smartphone coi 500 euro. Ma se ti ripeto, per anni ci siamo pagati le specializzazioni, le ssis, i master, i corsi di aggiornamento, i seminari, le certificazioni linguistiche, perché oggi non mi potrei comprare un cellucoso tecnologico all'ultimo grido, visto che mai me lo sono potuta permettere e soprattutto con 600 euro preferivo comprarmi quei corsi merdaccia della forcom per fare punteggio? Meglio un cellucoso piuttosto che quella specie di mafia organizzata pseudo master!!!!

In parte posso darti ragione, tuttavia - a mio modesto parere - veicoli la tua ragione su una via errata.
1) non ce l'ho con gli smartphone, ciascuno è libero di comprarseli se li ritiene utili (io non ne colgo l'utilità, ma è un fatto tutto mio). Tuttavia, da "perbenista" sono critico sul concetto che si debba attestare il falso per giustificarne l'acquisto per una presunta finalità istituzionale. Se lo smartphone è funzionale al docente allora è giusto rivendicarne l'opportunità dell'acquisto. Ma il problema di fondo non si risolve certo mimetizzandone l'acquisto in modo fraudolento. Non si fa altro che alimentare la persistenza di una patologia.
2) sono il primo a dire che una serie di attività di formazione o aggiornamento (non tutte, per carità, solo certe forme) sono del tutto inutili ai fini della qualità dell'insegnamento. Per coerenza non vi partecipo e tanto meno ci spendo soldi miei. I soldi li spendo solo per cose che mi servono. Non necessariamente per la mia sfera personale, anche per migliorare la mia sfera professionale. Gli pseudo master li ho sempre buttati nel cesso e continuerò a buttarli nel cesso.
3) ci sono tanti modi per spendere quei 500 euro con finalità funzionali sia ai nostri interessi privati sia all'interesse della collettività. Non credo ci sia bisogno di certificare il falso. Se spendo 500 euro che comunque spenderei per fruire di uno strumento lecitamente riconosciuto come funzionale alla mia attività di insegnante, i 500 euro che risparmio posso benissimo impiegarli per comprarmi uno smartphone. Reputo delirante, invece, attestare il falso per giustificare un acquisto se poi vado a spendere i miei soldi (quelli veramente miei) per acquistare strumenti che sono comunque funzionali per il mio aggiornamento e per la mia attività di docente.

Ovvio, sull'ultimo punto sono d'accordo. E poi, se è vero come pare, che ogni anno saranno dati i 500 euro, potremo spendere anche i prossimi per tante altre cose funzionali all'aggiornamento e all'attività docente. Io spero comuqnue che il tablet o lo smartphone sia annoverato tra le cose da poter comprare, perché può, attualmente, veramente essermi utile e non dovrò certo così ricorrere a stratagemmi per farmelo rendicontare. Quest'anno ho deciso di fermarmi con l'aggiornamento perché un po' sono satura (e francamente nella mia materia mi sono presa tutto il prendibile!) e un po' con due figli piccoli (5 mesi e 3 anni) non ho il tempo neanche di guardarmi in faccia, figurati per corsi e varie. Anzi, vicino allo smartphone volevo comprarmi un proiettore da cellulare per far vedere in aula sgangherata filmati e varie... speriamo di poterlo fare.

Giancarlo Dessì ha scritto:In parte posso darti ragione, tuttavia - a mio modesto parere - veicoli la tua ragione su una via errata.
1) non ce l'ho con gli smartphone, ciascuno è libero di comprarseli se li ritiene utili (io non ne colgo l'utilità, ma è un fatto tutto mio).

Ho comprato il mio primo smartphone l'estate scorsa (meno di 100 euro). E il mio primo cellulare risale al 2004. Per dire che non sono un fanatico del piccolo mostro.

Non nego che non tornerei indietro al vecchio cellulare. Lo smartphone mi è utile in varie occasioni: quando viaggio ho le prenotazioni e i mezzi di trasporto a portata di pollice, se sono in giro e cerco un posto posso usare Google Maps, quando ho le verifiche scritte lo uso per preparare i file audio ai miei alunni DSA, cui do lo smartphone per ascoltare il testo della consegna; se con amici o colleghi c'è da organizzare qualcosa possiamo evitare le sfiancate telefonate di A a B, che poi chiama C, che sente D, che poi parla con A e non si capiscono e così via: un bel gruppo whatsapp e tutti leggono tutto nello stesso momento; l'anno scorso abbiamo pure fatto una specie di prescrutinio via whatsapp.

mac67 ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:In parte posso darti ragione, tuttavia - a mio modesto parere - veicoli la tua ragione su una via errata.
1) non ce l'ho con gli smartphone, ciascuno è libero di comprarseli se li ritiene utili (io non ne colgo l'utilità, ma è un fatto tutto mio).

Ho comprato il mio primo smartphone l'estate scorsa (meno di 100 euro). E il mio primo cellulare risale al 2004. Per dire che non sono un fanatico del piccolo mostro.

Ah ah. Anch'io prima o poi passerò allo smartcoso. Quando si romperà il cellucoso che ho da 15 anni.

quando viaggio ho le prenotazioni e i mezzi di trasporto a portata di pollice

non viaggio, sono terribilmente sedentario

se sono in giro e cerco un posto posso usare Google Maps

la sola occasione in cui potrebbe servirmi google maps può verificarsi se mi perdo all'interno della lecceta dei monti del Sulcis. Peccato che
a) da quelle parti il segnale non arriva, il cellucoso serve solo per vedere l'ora
b) ho un ottimo senso dell'orientamento e oltretutto conosco il territorio come le mie tasche

quando ho le verifiche scritte lo uso per preparare i file audio ai miei alunni DSA,  cui do lo smartphone per ascoltare il testo della consegna;

la voce mi funziona ancora e se c'è questo problema, comunque, gli faccio fare direttamente l'interrogazione orale

se con amici o colleghi c'è da organizzare qualcosa possiamo evitare le sfiancate telefonate di A a B, che poi chiama C, che sente D, che poi parla con A e non si capiscono e così via: un bel gruppo whatsapp e tutti leggono tutto nello stesso momento;

finora risolto sempre via email

l'anno scorso abbiamo pure fatto una specie di prescrutinio via whatsapp.

qui mi metti in crisi, non so

avidodinformazioni ha scritto:

momi ha scritto:

Samuele ha scritto:

lallaorizzonte ha scritto:

MikaelJJJ ha scritto:Avete notizie se e quando il MIUR  emanerà una circolare per elencare gli acquisti consentiti?

non ci aspettiamo che il Miur pubblichi tale elenco. Semmai ciò che manca è una modalità chiara per la rendicontazione di alcune spese.

E' possibile chiarire una volta per tutte se l'acquisto di Tablets e Smartphones rientra nella dicitura "Hardware e software" per formazione personale ?


Grazie Lalla

Effettivamente vorrei saperlo anch'io

Come dovrebbe avvenire questo chiarimento e perchè dovrebbe essere in dubbio ?

PS posso sbagliarmi, non sono bravo in italiano, ma mi risulta che le parole straniere non si declinino al plurale seguendo la regola originaria: in inglese si aggiunge la s, in italiano no, quindi tablet anche al plurale.
Idem per il latino: curriculum e non curricula.

Caro collega credo che ti sbagli !!! Plurale: "Curricula", singolare "Curriculum"; entrambi i termini possono altresì essere utilizzati nella lingua orale/scritta italiana in tal guisa !!!

Samuele ha scritto:Caro collega credo che ti sbagli !!! Plurale: "Curricula", singolare "Curriculum"; entrambi i termini possono altresì essere utilizzati nella lingua orale/scritta italiana in tal guisa !!!

http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/plurale-forestierismi-adattati

"Si tratta quindi di considerare, di volta in volta, se il forestierismo che intendiamo utilizzare sia acquisito stabilmente e da tempo nell'italiano e in questo caso possiamo lasciarlo invariato, o se invece sia un neologismo recente o un termine fortemente specialistico e allora è consigliabile utilizzare il plurale della lingua d'origine."

Secondo quanto scritto sopra, tablet andrebbe declinato in tablets (recente e specialistico), mentre proprio curriculum che è una parola vecchia come il cucco e per nulla specialistica andrebbe lasciata invariata.

Ma forse la cosa migliore da fare e fregarsene e scrivere la prima cosa che passa per la mente, spacciando l'operazione come esito del "considerare, di volta in volta, se.......".

Odio l'italiano; se divento imperatore d'Europa lo spazzo via e vi faccio parlare inglese a tutti.

Qualunque cosa dica l' Accademia della Crusca, rimango fermo e saldo nelle mie convinzioni. Tuttavia è opportuno
non perdersi nei più profondi meandri di disquisizioni linguistiche, (bizantinismi, formalismi e fariseismi la vera rovina per l'intera umanità "piatta" della contemporaneità ) e focalizzare l'attenzione sulla questione "Hardware e software" per la formazione personale.

Tablet/Smartphone si o no ?

Ai posteri.. scusate.. a noi contemporanei l'ardua sentenza !

Tablet sì al 95%; smartphone sì al 90%.

Paradossalmente, è più hardware lo smartphone che un normale cellulare.

avidodinformazioni ha scritto:Odio l'italiano; se divento imperatore d'Europa lo spazzo via

Non c'è problema: sono pochi gli italiani che lo parlano

e vi faccio parlare inglese a tutti.

Questo è un problema: sono pochi gli italiani che lo parlano

mac67 ha scritto:Tablet sì al 95%; smartphone sì al 90%.

Paradossalmente, è più hardware lo smartphone che un normale cellulare.

Nel senso di "ferraglia"?
In effetti gli smartcosi non sono belli e resistenti come i cellucosi di qualche eone fa.

Giancarlo Dessì ha scritto:

mac67 ha scritto:Tablet sì al 95%; smartphone sì al 90%.

Paradossalmente, è più hardware lo smartphone che un normale cellulare.

Nel senso di "ferraglia"?
In effetti gli smartcosi non sono belli e resistenti come i cellucosi di qualche eone fa.

No, nel senso di contenuto di alta tecnologia con possibili usi didattici (come direi lo intende il governo).

mac67 ha scritto: se con amici o colleghi c'è da organizzare qualcosa possiamo evitare le sfiancate telefonate di A a B, che poi chiama C, che sente D, che poi parla con A e non si capiscono e così via: un bel gruppo whatsapp e tutti leggono tutto nello stesso momento; l'anno scorso abbiamo pure fatto una specie di prescrutinio via whatsapp.

Finché lo fai con gli amici per organizzare iniziative ricreative nella vita privata, niente da dire; se i miei colleghi pretendessero che le comunicazioni di lavoro avvenissero su un gruppo whatsapp, lo sai dove li manderei...

paniscus_2.0 ha scritto:

mac67 ha scritto: se con amici o colleghi c'è da organizzare qualcosa possiamo evitare le sfiancate telefonate di A a B, che poi chiama C, che sente D, che poi parla con A e non si capiscono e così via: un bel gruppo whatsapp e tutti leggono tutto nello stesso momento; l'anno scorso abbiamo pure fatto una specie di prescrutinio via whatsapp.

Finché lo fai con gli amici per organizzare iniziative ricreative nella vita privata, niente da dire; se i miei colleghi pretendessero che le comunicazioni di lavoro avvenissero su un gruppo whatsapp, lo sai dove li manderei...

Se invece sono i tuoi amici a "pretendere" il gruppo whatsapp, va bene?

Mai scritto "pretendere". L'abbiamo, lo usiamo. Ci siamo evitati la rogna di trovare il pomeriggio in cui tutti possiamo essere a scuola (e trovare la scuola aperta). L'ostilità alla tecnologia per partito preso non la capisco proprio. Per dire, si vive anche senza elettricità e acqua corrente in casa. E' sempre un bilancio tra costi e benefici: ormai lo smartphone non costa sensibilmente più del cellulare "normale", si tratta di valutare se i servizi che offre valgono la piccola spesa in più o no.

mac67 ha scritto:

Finché lo fai con gli amici per organizzare iniziative ricreative nella vita privata, niente da dire; se i miei colleghi pretendessero che le comunicazioni di lavoro avvenissero su un gruppo whatsapp, lo sai dove li manderei...

Se invece sono i tuoi amici a "pretendere" il gruppo whatsapp, va bene?

No, mi limito a dire che io nel gruppo whatsapp non ci vengo perché non ho intenzione di usare whatsapp, tutto lì. Voglio ben sperare che, se sono amici (e presumibilmente adulti), trovino il modo di contattarmi lo stesso, e che non si attacchino a dinamiche da comitive adolescenziali sul genere del "se non vieni su whatsapp rimani tagliata fuori da tutti i contatti sociali"...

E comunque non vedo cosa c'entri il cenno al fatto che lo smartphone "non costi tanto di più" rispetto al cellulare semplice.

Non ho mica detto che non posso permettermi di usare whatsapp perché non ho i soldi per comprarmi lo smartphone.

Ho detto che non lo voglio usare proprio perché la modalità di comunicazione di whatsapp non mi piace, e non ho intenzione di lasciarmene coinvolgere, per scelta, tutto lì.

L.

paniscus_2.0 ha scritto:

No, mi limito a dire che io nel gruppo whatsapp non ci vengo perché non ho intenzione di usare whatsapp, tutto lì. Voglio ben sperare che, se sono amici (e presumibilmente adulti), trovino il modo di contattarmi lo stesso, e che non si attacchino a dinamiche da comitive adolescenziali sul genere del "se non vieni su whatsapp rimani tagliata fuori da tutti i contatti sociali"...

E comunque non vedo cosa c'entri il cenno al fatto che lo smartphone "non costi tanto di più" rispetto al cellulare semplice.

Non ho mica detto che non posso permettermi di usare whatsapp perché non ho i soldi per comprarmi lo smartphone.

Ho detto che non lo voglio usare proprio perché la modalità di comunicazione di whatsapp non mi piace, e non ho intenzione di lasciarmene coinvolgere, per scelta, tutto lì.

L.

concordo con furore (e lo smartphone ce l'ho da 'sempre' e da 'sempre' lo uso, ma whatsapp nemmeno morta).

La pistola è uno strumento neutro, può essere usata per assassinare o per difendersi.

In Europa tendiamo a vietare il libero commercio di pistole perchè riteniamo che liberalizzandone l'uso, l'abuso prenderebbe il sopravvento; preferiamo impedire l'uso (buono) pur di contenere l'abuso.
Negli USA perseguono una politica opposta e si muore di più.

Anche whatsapp è uno strumento neutro ed anche w.a. è usato ed abusato; anche w.a. è più abusato che usato, anche w.a. fa più male alla società di quanto non faccia bene.

Chi difende w.a. lo fa con argomenti simili (diritto all'autodeterminazione ed utilità dell'uso) a quelli di chi difende la libera circolazione delle armi; nella forma ha ragione, nella sostanza ha torto.

Tutto nella vita deve avere un costo ed una fatica, anche parlare; quel che non costa non vale ed è brutto che le comunicazioni perdano il loro valore; quando parlare costa fatica, prima di farlo si pensa a cosa dire, e questo secondo me è cosa buona e giusta.