mobilità provinciale immessi prima del 2014 2015

Promemoria primo messaggio :


Il fatto che gli immessi in fase A e 0 possano fare la mobilità provinciale per primi e senza concorrenti e mantenendo la titolarità e quelli immessi prima del 2015 no è una cosa inammissibile, un' ingiustizia bella e buona, così come lo è che gli immessi in fase A e 0 non possano partecipare alla mobilità straordinaria. Io non sono disposto ad arrendermi, perché i sindacati non fanno un po' di pressione per mettere nel decreto milleproroghe una norma per evitare questo abominio? In fin dei conti per le assegnazioni provvisorie si sta facendo così! Io non sono disposto a dire va bè è così!

Ho scritto a Gramellini. All’indirizzo massimo.gramellini@lastampa.it torna indietro, quindi chi lo desidera può provare con raitre.chetempochefa@rai.it dove per ora non sembra tornare indietro.
Ho inoltre cercato di contagiare via mail (ed anche via whatsapp) colleghi e non solo (anche chi non è docente ma è genitore o semplicemente cittadino può essere interessato al buon funzionamento della scuola).
Nella lettera che ho inviato ho cercato, partendo dal testo iniziale di Mirakop, di mettere un po’ assieme le segnalazioni di varie incongruenze emerse da più utenti di questo forum. Sarebbe stato più bello elaborare una lettera meditata e condivisa ma non ve ne era il tempo.
Questo è il testo che sto inviando a colleghi, amici, ecc. con richiesta di inoltrarlo ai vari indirizzi di renzi, giannini, faraone, sindacati, Presidenza Repubblica… ecc… ed ovviamente Repubblica e Il Secolo XIX... (indirizzi he conoscete già, non li riscrivo).
Se volete usate lo stesso testo e/o modificatelo, segnalandomi eventuali inesattezze (ho capito bene le varie segnalazioni fatte da alcuni sulle fasi 0, A, e le differenze tra GM e GAE per B e C?
Se ritenete correggete e diffondete…

Oggetto: Legge 107 - segnalazioni di incongruenze in materia di mobilità

All’attenzione di…………

Scrivo per denunciare una grave ingiustizia contenuta nella legge 107, alias la buona scuola:
stando al comma 103 della legge 107 solamente i docenti neo-immessi nelle fasi 0 ed A (oltre che i docenti di sostegno) potrebbero chiedere l' assegnazione della sede (ovvero scegliere una precisa scuola in cui essere trasferiti, in presenza di posti vacanti) secondo le vecchie regole, mentre i docenti già di ruolo da prima del 2015 dovrebbero rientrare negli albi territoriali (che forse saranno costituiti successivamente al momento di presentazione della domanda!).
Stando a ciò un docente di ruolo da anni che aspetta di potersi vedere assegnata una certa sede finirebbe nell’albo e si vedrebbe scavalcato da uno immesso in ruolo l' anno prima (che nel frattempo magari sarà stato trasferito proprio su quella sede), contro ogni logica ed ogni giustizia.
Chiediamo pertanto che anche i docenti già di ruolo prima del 2015 possano partecipare alla mobilità secondo le vecchie regole, in contemporanea con gli assunti in fase A ed in fase 0, onde evitare ricorsi ed ingiustizie.
Non si tratta dell’unica incongruenza rilevabile nella attuale normativa (in parte ancora da definire) in materia di mobilità; per esempio, gli stessi docenti neo-immessi in fase 0 e A (che hanno diritto a chiedere una sede e non rientrano negli albi), sono esclusi da mobilità interprovinciale (concessa ad altri docenti neo-immessi su fasi successive e talora con punteggio inferiore, che potranno chiedere di cambiare Provincia in deroga al vincolo triennale); i docenti neo-immessi in fase B e C Da GM saranno – a quanto pare - trattati diversamente rispetto ai paritetici B e C da GAE, ecc..
Davanti ad un simile guazzabuglio sarà veramente difficile, per i docenti che intendano o abbiano necessità di trasferirsi, poter fare scelte e prendere decisioni che non vadano a ledere il proprio futuro lavorativo (e conseguentemente un proficuo avvio dell’anno scolastico per gli studenti).
Cordiali saluti, firma

In pratica ho mandato questa lettera in mattinata, prima di vedere l'ultima lettera di Mirakop.. (perchè nel pomeriggio mi trovavo indivinate un po' dove??? A scuola ovviamente!)

Bravissima Roberta! ottima idea scrivere alla stampa ed ottima lettera! Hai fatto anche molto bene a coinvolgere altre persone! Stiamo proprio facendo il possibile (e dovremo fare anche fare l' impossibile...)

Brava Roby! Insieme a quella di Mirakop costituiscono l'essenza del casino che stanno facendo.
Speriamo che qualcuno dia voce pubblica alla nostra protesta!

Intanto qualche sindacato ha ben sintetizzato il nostro problema!!!
Ho appena letto su newsletter OS:
http://m.orizzontescuola.it/news/gissi-cisl-mobilit%C3%A0-docenti-disparit%C3%A0-tra-assunti

Anche tu Romado ti stai super dando da fare! Neoimmessi bloccati in provincie in cui non vogliono stare e vecchi docenti di ruolo che finiscono sugli albi se fanno domanda di trasferimento sono diverse facce della stessa medaglia! Combattiamo insieme e vecchie regole per tutti!

Egregio Signor...
scrivo questa lettera per denunciare le gravi ingiustizie insite nelle modalità di attuazione proposte dal Governo in merito al Piano di mobilità dei docenti, con buona pace della meritocrazia e dell'art.3 della Costituzione. E scrivo in qualità di attore protagonista, ovvero come docente, e di attore non protagonista, come madre di due figli in età scolare.
Chi scrive è una docente 43enne emigrante da CentroNord a Sud (Sicilia!!), immessa in ruolo in fase 0 da Graduatoria di Merito del Concorsone a cattedra 1999:Graduatoria di Merito ancora esistente nel 2015 perchè nel 2011 non era stato bandito il concorso.
Il progetto "Buona Scuola", che vuole portare la meritocrazia nel pianeta scuola si incardina su due punti fondamentali:
1) organico dell'autonomia, sommatoria dei posti in organico di diritto e organico di potenziamento;
2) creazione di ambiti territoriali, che annullano e sostituiscono il concetto di sede di titolarità, e in maniera retroattiva, perchè coinvolgono tutti i docenti, a prescindere dall'anno di assunzione, con l'unica eccezione dei neoimmessi Fase0/A.
I docenti immessi in ruolo in Fase0/A sono stati assunti su organico di diritto, così come i docenti FaseB, che diversamente da essi hanno ricevuto la proposta del ruolo sulla base dei 100 desiderata espressi al "cervellone assunzionale".
Detti ultimi docenti, a differenza di noi FaseO/A, hanno anche avuto concessa la possibilità di procrastinare l'immissione in ruolo se titolari di incarico annuale. In altre parole molti di questi stanno lavorando sottocasa, e hanno avuto un anno di tempo per organizzare la propria vita.
Agli immessi FaseO/A questa possibilità non è stata concessa: noi a fine agosto abbiamo preso servizio immediato nella sede assegnata.
Per il prossimo anno è previsto un piano di mobilità straordinaria ciclopico, e suddiviso in fasi, differenziate nelle modalità coerentemente con la fase di assunzione, e con le due novità sopra richiamate: incarichi triennali (proposti dal Dirigente Scolastico) e definizione degli ambiti territoriali.
Secondo le intenzioni del MIUR gli immessi in FaseO/A, prima tornata delle assunzioni 2015/2016, immessi da turnover, e quindi secondo le vecchie regole, avranno un incarico e saranno soggetti a mobilità sempre secondo le vecchie regole, e quindi: sede di titolarità e vincolo triennale nella provincia di immissione in ruolo.
Tutti gli altri:
immessi ante 2015(II fase del piano di mobilità)
Immessi FasiB/C (III fase del piano di mobilità)
avranno un incarico triennale (eventualmente rinnovabile) e saranno soggetti a mobilità secondo le nuove regole: vaglio del proprio Curriculum Vitae da parte di un Dirigente Scolastico e mobilità su ambito.
E allora mi domando:
1)qual è il senso di "immobilizzare" per tre anni noi FaseO/A, con il contentino della sede di titolarità su una provincia se poi, a partire dal prossimo anno confluiremo comunque nell'organico dell'autonomia e, scaduto il vincolo triennale, se chiederemo il trasferimento confluiremo comunque negli ambiti territoriali?
1)qual è il senso di "declassare" gli immessi in ruolo ante 2015, che se vorranno chiedere il trasferimento (comunque dopo la scelta dei docenti neoimnessi fase0/A) saranno soggetti alla scelta di un ambito e dovranno inviare il proprio curriculm vitae ai Dirigenti Scolastici? E che i suddetti docenti, quando hanno firmato il loro contratto di assunzione, erano consapevoli di poter chiedere un trasferimento, superato il vincolo triennale, su una scuola di titolarità, e non su un ambito?
3)e infine, qual è il senso di imporre una seconda "lotteria Italia" agli immessi in fase B/C, costringendoli a sottoporsi nuovamente alla logica di un algoritmo che spoglia ognuno dal proprio vissuto?
Francamente, questo piano di mobilità straordinaria, a mio modesto parere, è privo del più minimo senso logico; e non ha proprio niente di "Buona Scuola".
Cambiare le carte in gioco ai docenti assunti ante 2015, costringere all'immobilità triennale i docenti assunti in fase O/A, costringere alla mobilità con la lotteria provinciale gli assunti B/C, fare un mix tra vecchio e nuovo lasciando coesistere (e in che modo!!) sedi di titolarità e ambiti è Buona Scuola???
Non si può pensare di gestire le assunzioni con determinate regole e la mobilità con priorità completamente stravolte, e senza alcuna coerenza meritocratica.
E se la linea guida di questa riforma è la meritocrazia, che si cominciasse già dalla definizione della mobilità straordinaria, che dovrebbe riguardare tutti, secondo la logica del pari diritti/doveri e pari opportunità. Il vantaggio competitivo di ognuno di noi sarà il punteggio, e non la fase e la modalità di assunzione.
Ovviamente non è il mio caso umano ad essere in discussione, ci mancherebbe!! Sarebbe da matti pretendere leggi "ad personam" che cautelino le eccezioni.
Io avevo sostenuto il Concorso nel 1999 in
Sicilia perchè lì vivevo e lì avevo intenzione di continuare a vivere. Che poi la vita mi ha portato in un'altra regione, dove tra l'altro i posti ci sono eccome, ovviamente è 1 problema mio, che non mi deve gestire il MIUR, ma quello che chiedo è che mi venga concessa la possibilità di gestirlo, dandomi la possibilità, al pari degli immessi in ruolo nelle fasi successive, di chiedere la mobilità interprovinciale già dal prossimo anno.
Magari la mia richiesta sarà rifiutata per assenza di posti disponibili, ma almeno avró avuto la possibilità di "giocare" come tutti gli altri, secondo regole UGUALI per tutti.
Spero che questa mia lettera possa essere uno spunto di riflessione per coloro che in questi giorni si preoccupano di definire le regole del grande gioco della mobilità.
Cordiali saluti
Firma






Egregio Signor...
scrivo questa lettera per denunciare le gravi ingiustizie insite nelle modalità di attuazione proposte dal Governo in merito al Piano di mobilità dei docenti, con buona pace della meritocrazia e dell'art.3 della Costituzione. E scrivo in qualità di attore protagonista, ovvero come docente, e di attore non protagonista, come madre di due figli in età scolare.
Chi scrive è una docente 43enne emigrante da CentroNord a Sud (Sicilia!!), immessa in ruolo in fase 0 da Graduatoria di Merito del Concorsone a cattedra 1999:Graduatoria di Merito ancora esistente nel 2015 perchè nel 2011 non era stato bandito il concorso.
Il progetto "Buona Scuola", che vuole portare la meritocrazia nel pianeta scuola si incardina su due punti fondamentali:
1) organico dell'autonomia, sommatoria dei posti in organico di diritto e organico di potenziamento;
2) creazione di ambiti territoriali, che annullano e sostituiscono il concetto di sede di titolarità, e in maniera retroattiva, perchè coinvolgono tutti i docenti, a prescindere dall'anno di assunzione, con l'unica eccezione dei neoimmessi Fase0/A.
I docenti immessi in ruolo in Fase0/A sono stati assunti su organico di diritto, così come i docenti FaseB, che diversamente da essi hanno ricevuto la proposta del ruolo sulla base dei 100 desiderata espressi al "cervellone assunzionale".
Detti ultimi docenti, a differenza di noi FaseO/A, hanno anche avuto concessa la possibilità di procrastinare l'immissione in ruolo se titolari di incarico annuale. In altre parole molti di questi stanno lavorando sottocasa, e hanno avuto un anno di tempo per organizzare la propria vita.
Agli immessi FaseO/A questa possibilità non è stata concessa: noi a fine agosto abbiamo preso servizio immediato nella sede assegnata.
Per il prossimo anno è previsto un piano di mobilità straordinaria ciclopico, e suddiviso in fasi, differenziate nelle modalità coerentemente con la fase di assunzione, e con le due novità sopra richiamate: incarichi triennali (proposti dal Dirigente Scolastico) e definizione degli ambiti territoriali.
Secondo le intenzioni del MIUR gli immessi in FaseO/A, prima tornata delle assunzioni 2015/2016, immessi da turnover, e quindi secondo le vecchie regole, avranno un incarico e saranno soggetti a mobilità sempre secondo le vecchie regole, e quindi: sede di titolarità e vincolo triennale nella provincia di immissione in ruolo.
Tutti gli altri:
immessi ante 2015(II fase del piano di mobilità)
Immessi FasiB/C (III fase del piano di mobilità)
avranno un incarico triennale (eventualmente rinnovabile) e saranno soggetti a mobilità secondo le nuove regole: vaglio del proprio Curriculum Vitae da parte di un Dirigente Scolastico e mobilità su ambito.
E allora mi domando:
1)qual è il senso di "immobilizzare" per tre anni noi FaseO/A, con il contentino della sede di titolarità su una provincia se poi, a partire dal prossimo anno confluiremo comunque nell'organico dell'autonomia e, scaduto il vincolo triennale, se chiederemo il trasferimento confluiremo comunque negli ambiti territoriali?
1)qual è il senso di "declassare" gli immessi in ruolo ante 2015, che se vorranno chiedere il trasferimento (comunque dopo la scelta dei docenti neoimnessi fase0/A) saranno soggetti alla scelta di un ambito e dovranno inviare il proprio curriculm vitae ai Dirigenti Scolastici? E che i suddetti docenti, quando hanno firmato il loro contratto di assunzione, erano consapevoli di poter chiedere un trasferimento, superato il vincolo triennale, su una scuola di titolarità, e non su un ambito?
3)e infine, qual è il senso di imporre una seconda "lotteria Italia" agli immessi in fase B/C, costringendoli a sottoporsi nuovamente alla logica di un algoritmo che spoglia ognuno dal proprio vissuto?
Francamente, questo piano di mobilità straordinaria, a mio modesto parere, è privo del più minimo senso logico; e non ha proprio niente di "Buona Scuola".
Cambiare le carte in gioco ai docenti assunti ante 2015, costringere all'immobilità triennale i docenti assunti in fase O/A, costringere alla mobilità con la lotteria provinciale gli assunti B/C, fare un mix tra vecchio e nuovo lasciando coesistere (e in che modo!!) sedi di titolarità e ambiti è Buona Scuola???
Non si può pensare di gestire le assunzioni con determinate regole e la mobilità con priorità completamente stravolte, e senza alcuna coerenza meritocratica.
E se la linea guida di questa riforma è la meritocrazia, che si cominciasse già dalla definizione della mobilità straordinaria, che dovrebbe riguardare tutti, secondo la logica del pari diritti/doveri e pari opportunità. Il vantaggio competitivo di ognuno di noi sarà il punteggio, e non la fase e la modalità di assunzione.
Ovviamente non è il mio caso umano ad essere in discussione, ci mancherebbe!! Sarebbe da matti pretendere leggi "ad personam" che cautelino le eccezioni.
Io avevo sostenuto il Concorso nel 1999 in
Sicilia perchè lì vivevo e lì avevo intenzione di continuare a vivere. Che poi la vita mi ha portato in un'altra regione, dove tra l'altro i posti ci sono eccome, ovviamente è 1 problema mio, che non mi deve gestire il MIUR, ma quello che chiedo è che mi venga concessa la possibilità di gestirlo, dandomi la possibilità, al pari degli immessi in ruolo nelle fasi successive, di chiedere la mobilità interprovinciale già dal prossimo anno.
Magari la mia richiesta sarà rifiutata per assenza di posti disponibili, ma almeno avró avuto la possibilità di "giocare" come tutti gli altri, secondo regole UGUALI per tutti.
Spero che questa mia lettera possa essere uno spunto di riflessione per coloro che in questi giorni si preoccupano di definire le regole del grande gioco della mobilità.
Cordiali saluti
Firma






Questa è la mia:

Egregio Signor...
scrivo questa lettera per denunciare le gravi ingiustizie insite nelle modalità di attuazione proposte dal Governo in merito al Piano di mobilità dei docenti, con buona pace della meritocrazia e dell'art.3 della Costituzione. E scrivo in qualità di attore protagonista, ovvero come docente, e di attore non protagonista, come madre di due figli in età scolare.
Chi scrive è una docente 43enne emigrante da CentroNord a Sud (Sicilia!!), immessa in ruolo in fase 0 da Graduatoria di Merito del Concorsone a cattedra 1999:Graduatoria di Merito ancora esistente nel 2015 perchè nel 2011 non era stato bandito il concorso.
Il progetto "Buona Scuola", che vuole portare la meritocrazia nel pianeta scuola si incardina su due punti fondamentali:
1) organico dell'autonomia, sommatoria dei posti in organico di diritto e organico di potenziamento;
2) creazione di ambiti territoriali, che annullano e sostituiscono il concetto di sede di titolarità, e in maniera retroattiva, perchè coinvolgono tutti i docenti, a prescindere dall'anno di assunzione, con l'unica eccezione dei neoimmessi Fase0/A.
I docenti immessi in ruolo in Fase0/A sono stati assunti su organico di diritto, così come i docenti FaseB, che diversamente da essi hanno ricevuto la proposta del ruolo sulla base dei 100 desiderata espressi al "cervellone assunzionale". I docenti della Fase C sono stati assunti come "organico potenziato".
Detti ultimi docenti (fasi B/C), a differenza di noi FaseO/A, hanno anche avuto concessa la possibilità di procrastinare l'immissione in ruolo se titolari di incarico annuale. In altre parole molti di questi stanno lavorando sottocasa, e hanno avuto un anno di tempo per organizzare la propria vita.
Agli immessi FaseO/A questa possibilità non è stata concessa: noi a fine agosto abbiamo preso servizio immediato nella sede assegnata.
Per il prossimo anno è previsto un piano di mobilità straordinaria ciclopico, e suddiviso in fasi, differenziate nelle modalità coerentemente con la fase di assunzione, e con le due novità sopra richiamate: incarichi triennali (proposti dal Dirigente Scolastico) e definizione degli ambiti territoriali.
Secondo le intenzioni del MIUR gli immessi in FaseO/A, prima tornata delle assunzioni 2015/2016, immessi da turnover, e quindi secondo le vecchie regole, avranno un incarico e saranno soggetti a mobilità sempre secondo le vecchie regole, e quindi: sede di titolarità e vincolo triennale nella provincia di immissione in ruolo.
Tutti gli altri:
immessi ante 2015(II fase del piano di mobilità)
Immessi FasiB/C (III fase del piano di mobilità)
avranno un incarico triennale (eventualmente rinnovabile) e saranno soggetti a mobilità secondo le nuove regole: vaglio del proprio Curriculum Vitae da parte di un Dirigente Scolastico e mobilità su ambito.
E allora mi domando:
1)qual è il senso di "immobilizzare" per tre anni noi FaseO/A, con il contentino della sede di titolarità su una provincia se poi, a partire dal prossimo anno confluiremo comunque nell'organico dell'autonomia e, scaduto il vincolo triennale, se chiederemo il trasferimento confluiremo comunque negli ambiti territoriali?
1)qual è il senso di "declassare" gli immessi in ruolo ante 2015, che se vorranno chiedere il trasferimento (comunque dopo la scelta dei docenti neoimnessi fase0/A) saranno soggetti alla scelta di un ambito e dovranno inviare il proprio curriculm vitae ai Dirigenti Scolastici? E che i suddetti docenti, quando hanno firmato il loro contratto di assunzione, erano consapevoli di poter chiedere un trasferimento, superato il vincolo triennale, su una scuola di titolarità, e non su un ambito?
3)e infine, qual è il senso di imporre una seconda "lotteria Italia" agli immessi in fase B/C, costringendoli a sottoporsi nuovamente alla logica di un algoritmo che spoglia ognuno dal proprio vissuto?
Francamente, questo piano di mobilità straordinaria, a mio modesto parere, è privo del più minimo senso logico; e non ha proprio niente di "Buona Scuola".
Cambiare le carte in gioco ai docenti assunti ante 2015, costringere all'immobilità triennale i docenti assunti in fase O/A, costringere alla mobilità con la lotteria provinciale gli assunti B/C, fare un mix tra vecchio e nuovo lasciando coesistere (e in che modo!!) sedi di titolarità e ambiti (che ad oggi, a pochissimi mesi dalle compilazioni delle domande per la mobilità, non sono stati ancora definiti) è Buona Scuola???
Non si può pensare di gestire le assunzioni con determinate regole e la mobilità con priorità completamente stravolte, senza una benchè minima coerenza meritocratica.
E se la linea guida di questa riforma è la meritocrazia, che si cominciasse già dalla definizione della mobilità straordinaria, che dovrebbe riguardare tutti, secondo la logica del pari diritti/doveri e pari opportunità. Il vantaggio competitivo di ognuno di noi sarà il punteggio.
Spero che questa mia lettera possa essere uno spunto di riflessione per coloro che in questi giorni si preoccupano di definire le regole del grande gioco della mobilità.
Cordiali saluti
Firma

Scusate!! Ma scrivere con lo smartphone è 1 casino!! Tra taglia e incolla ho tagliato e incollato troppo!!:):)

Questa è la mia:

Egregio Signor...
scrivo questa lettera per denunciare le gravi ingiustizie insite nelle modalità di attuazione proposte dal Governo in merito al Piano di mobilità dei docenti, con buona pace della meritocrazia e dell'art.3 della Costituzione. E scrivo in qualità di attore protagonista, ovvero come docente, e di attore non protagonista, come madre di due figli in età scolare.
Chi scrive è una docente 43enne emigrante da CentroNord a Sud (Sicilia!!), immessa in ruolo in fase 0 da Graduatoria di Merito del Concorsone a cattedra 1999:Graduatoria di Merito ancora esistente nel 2015 perchè nel 2011 non era stato bandito il concorso.
Il progetto "Buona Scuola", che vuole portare la meritocrazia nel pianeta scuola si incardina su due punti fondamentali:
1) organico dell'autonomia, sommatoria dei posti in organico di diritto e organico di potenziamento;
2) creazione di ambiti territoriali, che annullano e sostituiscono il concetto di sede di titolarità, e in maniera retroattiva, perchè coinvolgono tutti i docenti, a prescindere dall'anno di assunzione, con l'unica eccezione dei neoimmessi Fase0/A.
I docenti immessi in ruolo in Fase0/A sono stati assunti su organico di diritto, così come i docenti FaseB, che diversamente da essi hanno ricevuto la proposta del ruolo sulla base dei 100 desiderata espressi al "cervellone assunzionale". I docenti della Fase C sono stati assunti come "organico potenziato".
Detti ultimi docenti (fasi B/C), a differenza di noi FaseO/A, hanno anche avuto concessa la possibilità di procrastinare l'immissione in ruolo se titolari di incarico annuale. In altre parole molti di questi stanno lavorando sottocasa, e hanno avuto un anno di tempo per organizzare la propria vita.
Agli immessi FaseO/A questa possibilità non è stata concessa: noi a fine agosto abbiamo preso servizio immediato nella sede assegnata.
Per il prossimo anno è previsto un piano di mobilità straordinaria ciclopico, e suddiviso in fasi, differenziate nelle modalità coerentemente con la fase di assunzione, e con le due novità sopra richiamate: incarichi triennali (proposti dal Dirigente Scolastico) e definizione degli ambiti territoriali.
Secondo le intenzioni del MIUR gli immessi in FaseO/A, prima tornata delle assunzioni 2015/2016, immessi da turnover, e quindi secondo le vecchie regole, avranno un incarico e saranno soggetti a mobilità sempre secondo le vecchie regole, e quindi: sede di titolarità e vincolo triennale nella provincia di immissione in ruolo.
Tutti gli altri:
immessi ante 2015(II fase del piano di mobilità)
Immessi FasiB/C (III fase del piano di mobilità)
avranno un incarico triennale (eventualmente rinnovabile) e saranno soggetti a mobilità secondo le nuove regole: vaglio del proprio Curriculum Vitae da parte di un Dirigente Scolastico e mobilità su ambito.
E allora mi domando:
1)qual è il senso di "immobilizzare" per tre anni noi FaseO/A, con il contentino della sede di titolarità su una provincia se poi, a partire dal prossimo anno confluiremo comunque nell'organico dell'autonomia e, scaduto il vincolo triennale, se chiederemo il trasferimento confluiremo comunque negli ambiti territoriali?
2)qual è il senso di "declassare" gli immessi in ruolo ante 2015, che se vorranno chiedere il trasferimento (comunque dopo la scelta dei docenti neoimnessi fase0/A) saranno soggetti alla scelta di un ambito e dovranno inviare il proprio curriculm vitae ai Dirigenti Scolastici? E che i suddetti docenti, quando hanno firmato il loro contratto di assunzione, erano consapevoli di poter chiedere un trasferimento, superato il vincolo triennale, su una scuola di titolarità, e non su un ambito?
3)e infine, qual è il senso di imporre una seconda "lotteria Italia" agli immessi in fase B/C, costringendoli a sottoporsi nuovamente alla logica di un algoritmo che spoglia ognuno dal proprio vissuto?
Francamente, questo piano di mobilità straordinaria, a mio modesto parere, è privo del più minimo senso logico; e non ha proprio niente di "Buona Scuola".
Cambiare le carte in gioco ai docenti assunti ante 2015, costringere all'immobilità triennale i docenti assunti in fase O/A, costringere alla mobilità con la lotteria provinciale gli assunti B/C, fare un mix tra vecchio e nuovo lasciando coesistere (e in che modo!!) sedi di titolarità e ambiti (che ad oggi, a pochissimi mesi dalle compilazioni delle domande per la mobilità, non sono stati ancora definiti) è Buona Scuola???
Non si può pensare di gestire le assunzioni con determinate regole e la mobilità con priorità completamente stravolte, senza una benchè minima coerenza meritocratica.
E se la linea guida di questa riforma è la meritocrazia, che si cominciasse già dalla definizione della mobilità straordinaria, che dovrebbe riguardare tutti, secondo la logica del pari diritti/doveri e pari opportunità. Il vantaggio competitivo di ognuno di noi sarà il punteggio.
Spero che questa mia lettera possa essere uno spunto di riflessione per coloro che in questi giorni si preoccupano di definire le regole del grande gioco della mobilità.
Cordiali saluti
Firma

Brava Romado, se ognuno (come stiamo facendo) partendo dalle proprie magagne coinvolge anche gli altri alla fine si otterrà qualcosa!

Speriamo di alzare un polverone...cmq io contatterei anche l'indignato speciale di canale 5 voi che dite? al solito però se siamo più persone a far presente lo stesso problema è meglio

Ma sai papu che è una grande idea? Il problema è che siamo frammentati, l'indignato speciale di solito parla del caso del singolo, o di un singolo che fa da portavoce di altri...

L' obbiettivo del governo era frammentarci ma noi non dobbiamo dargliela vinta. Secondo me le categorie che potrebbero avere l' interesse comune alla mobilità vecchia maniera e che sono stati beffati dall buona scuola sono

_ Docenti di ruolo prima del 2015 che vogliono la mobilità mantenendo la titolarità e perdenti posto che non vogliono finire negli ambiti.

_ Neoimmessi in fase 0 ed A che si trovano immobilizzati in provincie diverse da quella in cui vogliono stare.

_ Immessi in fase B e C lontano da casa, che sarebbero entratati facilmente nella loro provincia per scorrimento delle graduatorie nei prossimi anni.

A Guadagnarci (non per colpa loro, ma comunque ci guadagno)

_ Immessi in fase A e 0 nella provincia desiderata

_ Immessi in fase C in cdc senza speranza

Per quelli immessi in fase C nella provincia desiderata la questione è più complessa, perchè sono nella provincia desiderata momentaneamente, però gabbati in quanto costretti alla mobilità nazionale; d' altro canto può essere accaduto che abbiano superato qualcheduno immesso in fase B e senza la mobilità nazionale obbligatoria il gabbato sarebbe quel qualcuno.

Si sa qualcosa circa la richiesta dei sindacati di avere un incontro col Ministro prima del previsto appuntamento di damani (14/12) per la contrattazione? Ovvero qualcuno sa se la richiesta di incontro con la ministra è stata accolta o meno e di conseguenza se l'incontro di domani slitta o meno?

RobertaB ha scritto:Si sa qualcosa circa la richiesta dei sindacati di avere un incontro col Ministro prima del previsto appuntamento di damani (14/12) per la contrattazione? Ovvero qualcuno sa se la richiesta di incontro con la ministra è stata accolta o meno e di conseguenza se l'incontro di domani slitta o meno?

L' incontro di domani sembrerrebbe saltare...

http://www.flcgil.it/scuola/mobilita-scuola-2016-2017-richiesta-di-incontro-con-il-ministro-giannini.flc

Ma ciò può essere positivo!

Speriamo...

Quando ci sarà il prossimo incontro?

barby71 ha scritto:Quando ci sarà il prossimo incontro?

Ieri doveva esserci un incontro che è saltato in seguito ad una richiesta di colloquio al ministro Giannini da parte di tutti i sindacati per chiarire i nodi politici che insidiano la mobilità. Ora bisogna attendere che il ministro Giannini dica qualcosa per sapere se proseguiranno gli incontri o se la mobilità verrà decisa con un atto unilaterale da parte del ministro, per ora non è stato neanche ancora fissata una data per tale colloquio. Nel frattempo sarebbe bene che noi continuassimo a scrivere e a fare pressione su sindacati e politici!

Vorrei avere la stessa fiducia che hai tu Mirakop, ma da come stanno andando le cose e dalle dichiarazioni del Ministro, di ieri a Palermo (vgs art.di OS.it), sulla mobilità e sulla bontà della Legge non sembra ci siano spiragli. Del resto l'unica vera speranza sta nella presentazione di una modifica normativa con un emendamento, mentre sulla contrattazione i margini sembrano davvero esigui. Se la riunione venisse programmata in settimana (in tempo utile per emendare la L. di stabilità che va approvata entro il 31.12) ci sarebbe qualche speranza, che dovrebbe essere accompagnata da qualche presa di posizione politicamente rilevante che, allo stato, non si vede. Anche un art. di poco confermerebbe le distanze enormi fra sindacati e Miur (vgs art. http://www.tecnicadellascuola.it/archivio/item/16323-mobilita,-salta-la-contrattazione-tra-miur-e-sindacati.html). Vedremo e speriamo bene.

Luisa io sono fiducioso, non possono mettere su la mobilità in maniera tale da venir invasi dai ricorsi (spero...). L' importante è contunuare la lotta....

Purtroppo non vedo tante iniziative di lotta, i docenti neoimmessi sono tutti indaffarati con corsi e bilanci di competenze e anche negli ante 2015 si vede rassegnazione. Partecipando ad una assemblea sindacale ad una specifica domanda di un collega sulla mobilità il sindacalista ha risposto in modo incerto ed evasivo. Ma ormai ci sono anche diversi articoli su siti specializzati come quello che ho segnalato su che cominciano a ritenere che non ci sarà un contratto bensì un atto unilaterale del Governo in tema di mobilità. La cosa peggiore è che molti colleghi ancora, a tutt'oggi, non si sono resi conto di molti aspetti di questa legge come, ad esempio, quello inerente la grandezza degli ambiti (fino a 300.000 abitanti) che, se confermato, costringerà docenti a spostarsi  a centinaia di Km nello tesso ambito se non  graditi dal DS della scuola scelta.  Comunque un barlume di speranza lo conservo ancora. Tu, Mirakop, hai notizie fresche o qualche novità?

Ammiro Mirakop che non si perde d'animo, ma purtroppo concordo con luisa68 sulle speranze future. Io non so più a chi scrivere, mi rendo conto che ai colleghi - anche di ruolo - poco importa e non comprendono la gravità della cosa: un diritto una volta perso è perso per sempre. A loro non importa, poichè non ambiscono a trasferirsi quest'anno; poco giova far notare loro che "nella vita non si sa mai, magari tra qualche anno anche a tu vorrai o ti sarà necessario trasferirti... e scoprirai troppo tardi che la legge 107 non te lo permette". Lo so, anche ora è già troppo tardi perchè, appunto, la 107 e GIA' LEGGE, ... ma almeno se si riuscisse a derogare qcosa x qs anno chissà magari poi con una nuova raccolta firme x referendum abrogativo...
Comunque al momento è pressochè certo che, atto unilaterale o no, non vi sono spiragli di limare qcosa... e se anche introducessero qualche piccola "limatura" non sarebbe certo per il nostro caso... anche negli articoli in cui si rilevano le contrarietà della legge, se ci fate caso, si parla sempre e solo delle disparità tra GAE e GM, dei fase 0-A che non possono avere mobilità interprovinciale o al limite degli ante-2014/15 che finiscono negli albi se vogliono cambiare provincia... MA NESSUNO ha ancora evidenziato il caso, ancora più grave, che CHI INTENDE RIMANERE NELLA STESSA PROVINCIA non solo finisce nell'albo, ma di fatto VIENE PRECEDUTO dai neo-immessi 0-A !!! Noi non esistiamo x nessuno, ribadisco, forse siamo pochi ma il nostro caso sarebbe anche semplice da risolvere, basterebbe farci partecipare con i neo-immessi 0-A SU SEDE ed in base al punteggio (se poi il neo-immesso avrà più punti di me accetterò di buon grado che egli abbia la scuola a cui aspiro io, ma mi scoccia veramente non poter neppure giocarmela alla pari ma essere esclusa in partenza!)
Vedremo poi con i ricorsi, ma a questo governo dei ricorsi non importa proprio nulla (e anche se ricorrerò... il posto cui ambisco sarà già stato occupato da altri!).
Non so quanti anni mancano a voi x la pensione, ma io al momento me la vedo davvero brutta !!!

Luisa, Roberta non perdetevi d' animo! Io credo che in caso di ricorso i posti su cui facciamo richiesta vengano congelati! Notizie fresche non ce ne sono, ma sto accendendo il computer più di quanto abbia mai fatto in precedenza.... Non credo che siamo in pochi, basta vedere quanti trasferimenti provinciali ci sono all' anno, credo però che molti siano disinformati... Però bisogna essere tosti, continuare a fare casino! Non perdetevi d' animo, dietro lo scoramento so che siete combattive, lo leggo nelle vostre parole!

Nell'articolo della tecnica della scuola già citato sopra (http://www.tecnicadellascuola.it/archivio/item/16323-mobilita,-salta-la-contrattazione-tra-miur-e-sindacati.html) si torna su una questione che avevo sollevato qualche post fa (pag 8): la mobilità si svolge TRA gli ambiti.

Cito dall'articolo:
Infatti, nel comma 73 della legge 107/2015 si legge che dall'anno scolastico 2016/2017 la mobilità territoriale e professionale del personale docente opera tra gli ambiti territoriali, ma non spiega, visto la macro estensione degli ambiti, come si procederà al trasferimento tra scuole all’interno dello stesso ambito. Pare che il docente che sia titolare in un ambito sia già di diritto inserito per la mobilità, mentre è chiaro che chi entra in un ambito perde per sempre la titolarità in una scuola.

Cosa significa secondo voi che il docente già titolare di una scuola dell'ambito è già inserito di diritto per la mobilità?

Secondo me è già inserito nell' ambito, però se accetta una proposta di un dirigente per andare su un' altra scuola di quell' ambito titolarità addio.

Salve a tutti, ho letto i vostri commenti, anch'io ho inviato mail a Mattarella, a Renzi, ai sindacati.
Purtroppo il tempo stringe, ma ritengo che i sindacati non stiano facendo sentire la loro posizione in maniera chiara e forte. Certo poi si potrà fare ricorso, ma la strada è lunga e non certa. I colleghi se non hanno esigenze di spostarsi, non si preoccupano minimamente su come sarà la mobilità futura, almeno questa è la mia esperienza.Io sono una soprannumeraria 2014/2015,avevo avuto comunque la fortuna che in seguito ai trasferimenti una mia collega aveva fatto un passaggio di ruolo , liberando il posto. Ebbene, io non solo sono stata trasferita , pur avendo fatto domanda condizionata, ma il posto è stato dato a ruolo in fase 0. Praticamente in un istituto dove c'era una soprannumeraria in O.D. è stata assunta una nuova docente sempre in O.D.. Ho fatto ricorso, ma non so ancora quale sarà il mio destino. Come si stanno mettendo le cose , ho paura che sarò costretta a rimanere nella nuova sede per il resto della mia carriera, in compenso la neo-immessa potrà chiedere il mio posto. Grazie Buona scuola !!