Evitare il trasferimento forzato dei docenti di fase C

Promemoria primo messaggio :

Per cercare di arginare gli inevitabili trasferimenti fuori regione dei docenti neoimmessi di fase C,  si potrebbe proporre di poter farli restare all'interno della propria provincia o al massimo comunque all'interno della propria regione. Come? Facendo lavorare tali docenti di fase C (che si troverebbero purtroppo costretti all'esodo forzato) nelle scuole paritarie laddove ci fossero posti disponibili, cercando di ridurre così i trasferimenti forzati; il tutto senza costi per le scuole private perchè tali insegnanti sono comunque di ruolo e ovviamente già percependo lo stipendio non dovranno esser pagati da queste scuole private.
Cosa ne pensate?

Tutto bellissimo, ma anche ammettendo che si potesse fare, perché mai le paritarie dovrebbero prestarsi? Quale sarebbe il loro tornaconto?

lo Stato a volte manda docenti di ruolo a lavorare nelle paritarie: vedi esami di Stato!

gianniesposit ha scritto:
- Articolo 33 Costituzione:
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
Nella proposta dei fase C nei paritari cosa di preciso ci sarebbe di anticostituzionale? Discutiamone pure.

Il comma che ho evidenziato costituisce, a mio parere, un serio ostacolo per la legittimità costituzionale della proposta da te avanzata: è chiaro infatti che il pagamento degli stipendi a docenti impiegati nella scuola paritaria sarebbe certamente un onere per lo Stato, senza considerare che lo stesso dovrebbe pagare altri stipendi per la copertura dell'organico della scuola pubblica, perché potrebbe realizzarsi un vero e proprio esodo verso le paritarie vicino casa. Scusami, ma più ci penso più la tua proposta mi sembra irricevibile!

gianniesposit ha scritto:
Credo che in casi straordinari di necessità ed urgenza lo Stato potrebbe fare uno strappo alle regole con apposito decreto, oramai il governo ce ne ha fatte e ce ne sta tuttora facendo di tutti i colori quindi non pensi che se vuole non può intervenire in poco tempo per regolamentare e legalizzare la situazione?

e il caso di necessità e urgenza quale sarebbe?
la situazione è già regolamentata e legalizzata.
chi non voleva non firmava, può sempre dimettersi se l'obiettivo non era insegnare ma avere solo uno stipendio.

maripier ha scritto:lo Stato a volte manda docenti di ruolo a lavorare nelle paritarie: vedi esami di Stato!

che c'entra? E' un esame di stato! anche i pensionati possono fare i presidenti!

C080 ha scritto:

maripier ha scritto:lo Stato a volte manda docenti di ruolo a lavorare nelle paritarie: vedi esami di Stato!

che c'entra? E' un esame di stato! anche i pensionati possono fare i presidenti!

che c'entrano i pensionati? Durante gli esami di Stato dei docenti di ruolo, regolarmente pagati dallo Stato vanno a lavorare nelle scuole paritarie.

Francesca4 ha scritto:

gianniesposit ha scritto:
- Articolo 33 Costituzione:
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
Nella proposta dei fase C nei paritari cosa di preciso ci sarebbe di anticostituzionale? Discutiamone pure.

Il comma che ho evidenziato costituisce, a mio parere, un serio ostacolo per la legittimità costituzionale della proposta da te avanzata: è chiaro infatti che il pagamento degli stipendi a docenti impiegati  nella scuola paritaria sarebbe certamente un onere per lo Stato, senza considerare che lo stesso dovrebbe pagare altri stipendi per la copertura dell'organico della scuola pubblica, perché potrebbe realizzarsi un vero e proprio esodo verso le paritarie vicino casa. Scusami, ma più ci penso più la tua proposta mi sembra irricevibile!

Il principio costituzionale della libertà di educazione trova realizzazione attraverso le scuole statali e le scuole non statali come ad esempio le paritarie. Il riconoscimento della parità scolastica inserisce la scuola paritaria nel sistema nazionale di istruzione e garantisce l’equiparazione dei diritti e dei doveri degli studenti, le medesime modalità di svolgimento degli esami di Stato, l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, l’abilitazione a rilasciare titoli di studio aventi valore legale e impegna le scuole paritarie a contribuire alla realizzazione della finalità di istruzione ed educazione che la Costituzione assegna alla scuola. Le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico e devono accogliere chiunque richieda di iscriversi compresi gli alunni e studenti con handicap. Le scuole paritarie sono quindi scuole la cui gestione è affidata a soggetti diversi da quelli statali, che si impegnano a contribuire alla realizzazione della finalità di istruzione ed educazione che la Costituzione assegna alla scuola e ottengono il riconoscimento della parità scolastica con le scuole statali. Le scuole paritarie si inseriscono nel sistema nazionale di istruzione e rilasciano titoli di studio aventi lo stesso valore legale dei titoli rilasciati dalle scuole statali.
Requisiti per il riconoscimento della parità scolastica:
- Progettazione educativa in armonia con i princìpi della Costituzione.
- Piano dell'offerta formativa conforme agli ordinamenti e alle disposizioni vigenti.
- Attestazione della titolarità della gestione e pubblicità dei bilanci.
- Disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche propri del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti.
- Istituzione e funzionamento degli organi collegiali.
- Iscrizione alla scuola per tutti gli studenti, purché in possesso di titolo di studio valido per l'iscrizione alla classe e con età non inferiore a quella prevista dagli ordinamenti scolastici.
- Applicazione delle norme vigenti in materia di inserimento di studenti con disabilità o in condizioni di svantaggio.
- Organica costituzione di corsi completi, fatta eccezione per la scuola dell'infanzia.
- Personale docente fornito del titolo di abilitazione.
- Contratti individuali di lavoro per personale dirigente e insegnante che rispettino i contratti collettivi nazionali di settore.

Aaaah lo vedete che si ritorna al punto di partenza?!

Ma perché insistere su questa proposta assurda se diventa solo il terreno per Off Topic di altro genere?
Oppure... ma ci dobbiamo davvero preoccupare di qualche pastetta fra ministero e paritarie senza considerare di quali docenti stiamo parlando?

Ho già avuto modo di sottolineare la cosa, impegnandomi a trovare un qualche aspetto curioso, e volendo ammettere pure che gli "oneri" sono spesso distribuiti secondo logiche non proprio nette e chiare, con convenienze giustificate dalla mancanza di istituti statali nel territorio di competenza della privata (lo stato sostiene in percentuale pur di non affrontare la spesa maggiore di una nuova istituzione). Ma con questi docenti stipendiati dallo stato i risultati sarebbero davvero quelli delle "vision" e "mission" (resisto e scrivo, ma qui ci vogliono) della scuola privata?

maripier ha scritto:

C080 ha scritto:

maripier ha scritto:lo Stato a volte manda docenti di ruolo a lavorare nelle paritarie: vedi esami di Stato!

che c'entra? E' un esame di stato! anche i pensionati possono fare i presidenti!

che c'entrano i pensionati? Durante gli esami di Stato dei docenti di ruolo, regolarmente pagati dallo Stato vanno a lavorare nelle scuole paritarie.

Pretestuoso come esempio, scusa se te lo dico così.

In quel caso il docente o il preside dello Stato sono lì come garanti che l'esame si svolga secondo le norme dello Stato.

Non stanno lavorando per la scuola paritaria. Stanno sempre lavorando per lo Stato, visto che quell'esame che viene svolto deve essere garantito come perfettamente corrispondente alle disposizioni ministeriali.

Come quando i commissari degli esami per la certificazione delle lingue vanno nelle scuole dove gli studenti svolgono la prova: anche loro mica stanno lavorando per lo Stato italiano in quei giorni. Lavorano per gli enti di riferimento stranieri a garanzia dell'esame e della sua validità.

gianniesposit ha scritto:

Francesca4 ha scritto:

gianniesposit ha scritto:
- Articolo 33 Costituzione:
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.
Nella proposta dei fase C nei paritari cosa di preciso ci sarebbe di anticostituzionale? Discutiamone pure.

Il comma che ho evidenziato costituisce, a mio parere, un serio ostacolo per la legittimità costituzionale della proposta da te avanzata: è chiaro infatti che il pagamento degli stipendi a docenti impiegati  nella scuola paritaria sarebbe certamente un onere per lo Stato, senza considerare che lo stesso dovrebbe pagare altri stipendi per la copertura dell'organico della scuola pubblica, perché potrebbe realizzarsi un vero e proprio esodo verso le paritarie vicino casa. Scusami, ma più ci penso più la tua proposta mi sembra irricevibile!

Il principio costituzionale della libertà di educazione trova realizzazione attraverso le scuole statali e le scuole non statali come ad esempio le paritarie. Il riconoscimento della parità scolastica inserisce la scuola paritaria nel sistema nazionale di istruzione e garantisce l’equiparazione dei diritti e dei doveri degli studenti, le medesime modalità di svolgimento degli esami di Stato, l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, l’abilitazione a rilasciare titoli di studio aventi valore legale e impegna le scuole paritarie a contribuire alla realizzazione della finalità di istruzione ed educazione che la Costituzione assegna alla scuola. Le scuole paritarie svolgono un servizio pubblico e devono accogliere chiunque richieda di iscriversi compresi gli alunni e studenti con handicap. Le scuole paritarie sono quindi scuole la cui gestione è affidata a soggetti diversi da quelli statali, che si impegnano a contribuire alla realizzazione della finalità di istruzione ed educazione che la Costituzione assegna alla scuola e ottengono il riconoscimento della parità scolastica con le scuole statali. Le scuole paritarie si inseriscono nel sistema nazionale di istruzione e rilasciano titoli di studio aventi lo stesso valore legale dei titoli rilasciati dalle scuole statali.
Requisiti per il riconoscimento della parità scolastica:
- Progettazione educativa in armonia con i princìpi della Costituzione.
- Piano dell'offerta formativa conforme agli ordinamenti e alle disposizioni vigenti.
- Attestazione della titolarità della gestione e pubblicità dei bilanci.
- Disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche propri del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti.
- Istituzione e funzionamento degli organi collegiali.
- Iscrizione alla scuola per tutti gli studenti, purché in possesso di titolo di studio valido per l'iscrizione alla classe e con età non inferiore a quella prevista dagli ordinamenti scolastici.
- Applicazione delle norme vigenti in materia di inserimento di studenti con disabilità o in condizioni di svantaggio.
- Organica costituzione di corsi completi, fatta eccezione per la scuola dell'infanzia.
- Personale docente fornito del titolo di abilitazione.
- Contratti individuali di lavoro per personale dirigente e insegnante che rispettino i contratti collettivi nazionali di settore.

gianniesposit, le tue considerazioni non spostano di una virgola le mie obiezioni, senza considerare che, come afferma ciccio8, verrebbe orientata la vision e la mission dei docenti statali che ci lavorerebbero con enorme detrimento, aggiungo io, del principio del pluralismo dell'offerta formativa che potrebbe avere sbilanciamenti a favore delle paritarie. Ho una visione troppo laica dell'insegnamento statale per poter aderire ad un tale ordine di idee.

Ciccio.8 ha scritto:Aaaah lo vedete che si ritorna al punto di partenza?!

Ma perché insistere su questa proposta assurda se diventa solo il terreno per Off Topic di altro genere?
Oppure... ma ci dobbiamo davvero preoccupare di qualche pastetta fra ministero e paritarie senza considerare di quali docenti stiamo parlando?

Ho già avuto modo di sottolineare la cosa, impegnandomi a trovare un qualche aspetto curioso, e volendo ammettere pure che gli "oneri" sono spesso distribuiti secondo logiche non proprio nette e chiare, con convenienze giustificate dalla mancanza di istituti statali nel territorio di competenza della privata (lo stato sostiene in percentuale pur di non affrontare la spesa maggiore di una nuova istituzione). Ma con questi docenti stipendiati dallo stato i risultati sarebbero davvero quelli delle "vision" e "mission" (resisto e scrivo, ma qui ci vogliono) della scuola privata?

Io però capisco che molti siano oggi davvero disperati, e non vale dire "Dovevate pensarci prima" perché ognuno fa delle scelte ma non sempre si "sentono" le conseguenze. E bada: ho detto "sentono", non "capiscono". Le hanno capite per tempo, erano chiare, si ripeteva da tutte le parti.

Certo, ci sono state le promesse sulla "prima provincia", per molti realizzatasi nella sede provvisoria.

Poi c'è stata la mobilità, e lì i primi sentori del pavimento che scricchiolava sotto i piedi, richieste di fare mobilità solo nella provincia ormai non accoglibili.

Adesso che l'ora della verità sopraggiunge, ci si aggancia a qualsiasi filo di speranza: non importa se è solida corda da alpinista o esile filo di cotone da ricamo.

Anche io ho un po' scherzato sulla proposta, perché poi dopo aver chiaro che è altamente irrealizzabile, di sicuro non in meno di cinque settimane dall'inizio del prossimo anno scolastico, resta solo l'empatia verso chi sente che la propria vita potrebbe andare in coriandoli.

Su questo non mi va certo di scherzare. E purtroppo per qualcuno sarà, almeno inizialmente, così.

Albith ha scritto:

Ciccio.8 ha scritto:Aaaah lo vedete che si ritorna al punto di partenza?!
Ma perché insistere su questa proposta assurda se diventa solo il terreno per Off Topic di altro genere?
Oppure... ma ci dobbiamo davvero preoccupare di qualche pastetta fra ministero e paritarie senza considerare di quali docenti stiamo parlando?
Ho già avuto modo di sottolineare la cosa, impegnandomi a trovare un qualche aspetto curioso, e volendo ammettere pure che gli "oneri" sono spesso distribuiti secondo logiche non proprio nette e chiare, con convenienze giustificate dalla mancanza di istituti statali nel territorio di competenza della privata (lo stato sostiene in percentuale pur di non affrontare la spesa maggiore di una nuova istituzione). Ma con questi docenti stipendiati dallo stato i risultati sarebbero davvero quelli delle "vision" e "mission" (resisto e scrivo, ma qui ci vogliono) della scuola privata?

Io però capisco che molti siano oggi davvero disperati, e non vale dire "Dovevate pensarci prima" perché ognuno fa delle scelte ma non sempre si "sentono" le conseguenze. E bada: ho detto "sentono", non "capiscono". Le hanno capite per tempo, erano chiare, si ripeteva da tutte le parti.
Certo, ci sono state le promesse sulla "prima provincia", per molti realizzatasi nella sede provvisoria.
Poi c'è stata la mobilità, e lì i primi sentori del pavimento che scricchiolava sotto i piedi, richieste di fare mobilità solo nella provincia ormai non accoglibili.
Adesso che l'ora della verità sopraggiunge, ci si aggancia a qualsiasi filo di speranza: non importa se è solida corda da alpinista o esile filo di cotone da ricamo.
Anche io ho un po' scherzato sulla proposta, perché poi dopo aver chiaro che è altamente irrealizzabile, di sicuro non in meno di cinque settimane dall'inizio del prossimo anno scolastico, resta solo l'empatia verso chi sente che la propria vita potrebbe andare in coriandoli.
Su questo non mi va certo di scherzare. E purtroppo per qualcuno sarà, almeno inizialmente, così.

Sull'ultimo punto sono pienamente d'accordo con te, per il resto lo sono solo in minima parte.

gianniesposit ha scritto:
Sull'ultimo punto sono pienamente d'accordo con te, per il resto lo sono solo in minima parte.

Sul fatto che per alcuni la sede definitiva sarà un duro colpo, è innegabile.

Per il resto il testo di legge era molto chiaro in tutti i punti che ora si stanno realizzando, quindi non si tratta di essere d'accordo o meno. E' così e basta.

Sulla realizzabilità della tua proposta, oltre quanto già detto, ci sarebbe anche una questione di tempi. Anche le scuole paritarie hanno un loro contingente di posti. Tu hai già affermato bellamente che andrebbero licenziati tutti gli attuali docenti assunti dalle paritarie per far posto ai docenti di fase C. Anche così facendo, tale contabilità dovrebbe passare sotto gestione degli USP per stabilire quanti posti ci sono, a chi assegnarli (poniamo pure attraverso le prossime procedure di utilizzo e assegnazione provvisoria), ma a quel punto, per equità, anche i docenti di altre fasi potrebbero voler accedere a quei posti. Quindi immaginati la mole di lavoro degli USP e i tempi minimi per realizzare il tutto!!! Al netto poi delle cause di lavoro STELLARI che i docenti a tempo indeterminato di quelle scuole farebbero al MIUR.

E tutto questo per accontentare dei docenti che hanno sottoscritto uno specifico contratto che richiamava a una specifica legge che è quella che ora viene applicata nella mobilità.

Ok che siamo una nazione schizofrenica con crisi maniaco-depressive condite da fenomeni allucinatori, ma qui siamo davvero un po' oltre. Che tu sia d'accordo o meno.

Sull'evitare gli scherzi siamo tutti d'accordo, la situazione era e resta tragica per la gran parte di noi.
Giusto un po' di sana autoironia ci sostiene, ma quella è altra cosa rispetto a certe sparate.

Comunque comincio a sospettare davvero che i vertici delle private tramino qualcosa...
Gianni confessa, ci sono tre elle nel tuo codice genet... hem, fiscale?

gianniesposit ha scritto:PS credo che gli articoli 3 e 4 Costituzione da te citati c'entrino di meno.

commi 3 e 4, non articoli!

io ho citato i commi 3 e 4 dell'articolo 33, santa pazienza martire!

Mi rifiuto di proseguire oltre in questa discussione surreale. Neppure degli ubriachi in una bettola riuscirebbero a fare di meglio nel travisare completamente i testi delle norme.

Buon proseguimento

maripier ha scritto:

che c'entrano i pensionati? Durante gli esami di Stato dei docenti di ruolo, regolarmente pagati dallo Stato vanno a lavorare nelle scuole paritarie.

ma tu sei un docente? sai cosa significa esame di stato?

Giancarlo Dessì ha scritto:

gianniesposit ha scritto:PS credo che gli articoli 3 e 4 Costituzione da te citati c'entrino di meno.

commi 3 e 4, non articoli!
io ho citato i commi 3 e 4 dell'articolo 33, santa pazienza martire!

Va bene, allora come non detto.

Ciccio.8 ha scritto:Sull'evitare gli scherzi siamo tutti d'accordo, la situazione era e resta tragica per la gran parte di noi.Giusto un po' di sana autoironia ci sostiene, ma quella è altra cosa rispetto a certe sparate.Comunque comincio a sospettare davvero che i vertici delle private tramino qualcosa...Gianni confessa, ci sono tre elle nel tuo codice genet... hem, fiscale?

Non fate altro che criticare la proposta avanzata sull'assorbimento nelle scuole paritarie dei Fase C esodati che a settembre saranno costretti a trasferirsi a 500/1000 km da casa. Ricordo che la proposta in questione sarebbe valida sempre dopo avere sistemato secondo la legge 107 tutti quelli che vengono prima di loro. Ricordate che tutto può accadere, di tale proposta ne sentirete parlare eccome anche ai piani alti, purtroppo i tempi sono ristretti altrimenti ne avremmo viste delle belle in Parlamento!

Giancarlo Dessì ha scritto:Mi rifiuto di proseguire oltre in questa discussione surreale. Neppure degli ubriachi in una bettola riuscirebbero a fare di meglio nel travisare completamente i testi delle norme.
Buon proseguimento

Non fate altro che criticare la proposta avanzata sull'assorbimento nelle scuole paritarie dei Fase C esodati che a settembre saranno costretti a trasferirsi a 500/1000 km da casa. Ricordo che la proposta in questione sarebbe valida sempre dopo avere sistemato secondo la legge 107 tutti quelli che vengono prima di loro. Ricordate che tutto può accadere, di tale proposta ne sentirete parlare eccome anche ai piani alti, purtroppo i tempi sono ristretti altrimenti ne avremmo viste delle belle in Parlamento!
Ciao è stato un piacere, alla prossima :-)

Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
chiudete questo inutile e surreale thread che è solo servito a dare spazio ad IRON MAN (l'avatar scelto è di per se sintomatico) e ad una serie di inutili e sterili polemiche.
Per favore non date più alcuna risposta e questa cosa si spegnerà da sola. Mi dispiace solo che anche il povero Giancarlo che su questo forum è davvero una fonte inesauribile di consigli/supporto/sostegno e notizie utili ha perso il suo tempo appresso a questa ........ (censura)

Antonioprecario60 ha scritto:Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
chiudete questo inutile e surreale thread che è solo servito a dare spazio ad IRON MAN (l'avatar scelto è di  per se sintomatico) e ad una serie di inutili e sterili polemiche.
Per favore non date più alcuna risposta e questa cosa si spegnerà da sola. Mi dispiace solo che anche il povero Giancarlo che su questo forum è davvero una fonte inesauribile di consigli/supporto/sostegno e notizie utili ha perso il suo tempo appresso a questa ........ (censura)

Sei libero di ignorare questa discussione, siamo in democrazia almeno fino a prova contraria e non si può censurare nessuno per le proprie opinioni espresse!

Albith ha scritto:

gianniesposit ha scritto:
Sull'ultimo punto sono pienamente d'accordo con te, per il resto lo sono solo in minima parte.

Sul fatto che per alcuni la sede definitiva sarà un duro colpo, è innegabile.
Per il resto il testo di legge era molto chiaro in tutti i punti che ora si stanno realizzando, quindi non si tratta di essere d'accordo o meno. E' così e basta.Sulla realizzabilità della tua proposta, oltre quanto già detto, ci sarebbe anche una questione di tempi. Anche le scuole paritarie hanno un loro contingente di posti. Tu hai già affermato bellamente che andrebbero licenziati tutti gli attuali docenti assunti dalle paritarie per far posto ai docenti di fase C. Anche così facendo, tale contabilità dovrebbe passare sotto gestione degli USP per stabilire quanti posti ci sono, a chi assegnarli (poniamo pure attraverso le prossime procedure di utilizzo e assegnazione provvisoria), ma a quel punto, per equità, anche i docenti di altre fasi potrebbero voler accedere a quei posti. Quindi immaginati la mole di lavoro degli USP e i tempi minimi per realizzare il tutto!!! Al netto poi delle cause di lavoro STELLARI che i docenti a tempo indeterminato di quelle scuole farebbero al MIUR. E tutto questo per accontentare dei docenti che hanno sottoscritto uno specifico contratto che richiamava a una specifica legge che è quella che ora viene applicata nella mobilità.
Ok che siamo una nazione schizofrenica con crisi maniaco-depressive condite da fenomeni allucinatori, ma qui siamo davvero un po' oltre. Che tu sia d'accordo o meno.

La proposta, che voi lo vogliate o meno, arriverà comunque ai piani alti e poi si vedrà!

anvedi...gianni c'ha grossssi appigli ai piani alti tanto da poter far arrivare proposte...
aaaaaahgianniiii..
già che ci sei...
che jè potresti proporre, che so, de ridurci i ragazzetti per classe che a 31 nun se ponno régge?
e già che ci sei...proponijè de farci andare in pensione come naà vorta...le baby pensioni...che sto appena immessa in ruolo e son già stanca...
ah e già che ce semo...m'allargo...dovessi mica riuscire a fare una propostina riguardo le ore di lavoro...ne vorrei fare meno, che so...con tre giorni liberi a settimana...
insomma...peècapirci...
se ascoltano la tua proposta possono ascoltare pure le mie eh...(più concrete e realizzabili tra l'altro...ehm...più o meno...vabbè).
invito anche gli altri utenti a concretizzare altre proposte e a passarle a gianni.
eccheccavolo...per una volta in cui abbiamo un aggancio con la crème...mica possiam lasciarcelo sfuggire così senza approfittarne!

tellina ha scritto:anvedi...gianni c'ha grossssi appigli ai piani alti tanto da poter far arrivare proposte...aaaaaahgianniiii..già che ci sei...che jè potresti proporre, che so, de ridurci i ragazzetti per classe che a 31 nun se ponno régge? e già che ci sei...proponijè de farci andare in pensione come naà vorta...le baby pensioni...che sto appena immessa in ruolo e son già stanca...ah e già che ce semo...m'allargo...dovessi mica riuscire a fare una propostina riguardo le ore di lavoro...ne vorrei fare meno, che so...con tre giorni liberi a settimana...insomma...peècapirci...se ascoltano la tua proposta possono ascoltare pure le mie eh...(più concrete e realizzabili tra l'altro...ehm...più o meno...vabbè). invito anche gli altri utenti a concretizzare altre proposte e a passarle a gianni.eccheccavolo...per una volta in cui abbiamo un aggancio con la crème...mica possiam lasciarcelo sfuggire così senza approfittarne!

Abbi fede e vedrai.