Tragitto casa-ufficio e orario di lavoro

https://www.repubblica.it/economia/2020/01/03/news/svizzera_per_gli_impiegati_pubblici_il_tragitto_casa-ufficio-244836326/

Non sarebbe male se il sistema fosse adottato anche per i nostri dipendenti pubblici.

Te la immagini una cosa del genere in Italia? Avrebbero tutti la risidenza a casa di zia, che abita a un'ora di treno dal posto di lavoro.

E tutti i datori di lavoro assumerebbero solo chi abita vicino al lavoro...

[quote="@melia"]Te la immagini una cosa del genere in Italia? Avrebbero tutti la risidenza a casa di zia, che abita a un'ora di treno dal posto di lavoro.[/quote]
Perdonami la battuta ma esiste anche una Svizzera "italiana".

Nello specifico, quello che conta dovrebbe essere il proprio domicilio, nella notizia poi si parla di casi da esaminare singolarmente e immagino con controlli successivi al riconoscimento del diritto.
Invito a riflettere sul principio, è valido o no? O in alternativa riconoscerne un'indennità relativa?
Se ci pensate, per gli esami di stato esiste un'indennità che riconosce questo principio.
In Finlandia si (ri)discute sulla riduzione dell'orario di lavoro a parità di paga che penso abbia costi economici anche maggiori.

[quote="Arvark01"]E tutti i datori di lavoro assumerebbero solo chi abita vicino al lavoro...[/quote]
Nel link si parla di impiegati pubblici, penso che in Svizzera le modalità di assunzione nel settore pubblico siano simili a quelle italiane e tutelate allo stesso modo per quanto riguarda il pari diritto di accesso.

No, i contratti di lavoro sono di stampo privatistico, almeno in molti cantoni e anche a livello federale.
Per quanto riguarda la parità di accesso e trattamento sappi che nel cantone di Appenzell le donne hanno avuto il diritto di voto solo nel 1989 e1990.

[quote="Annaangelaelvira"]No, i contratti di lavoro sono di stampo privatistico, almeno in molti cantoni e anche a livello federale.d
Per quanto riguarda la parità di accesso e trattamento sappi che nel cantone di Appenzell le donne hanno avuto il diritto di voto solo nel 1989 e1990.[/quote]
Ti ringrazio per la precisazione.

L'applicazione di questo regolamento è facoltativo. E cosa fondamentale, nel tempo del tragitto bisogna dimostrare di sbrigare pratiche d'ufficio (es. invio mail etc), svolgere cioè una forma di telelavoro considerata la connessione mobile di cui si dispone oggi. Ecco perchè l'autorizzazione è vincolata all'approvazione del responsabile del capoufficio.

allora vediamo...io impiego un' ora per andare e un' ora per tornare...2 ore per 5 fa 10....significa che posso stare in classe solo 8 ore? molto bene...evviva!

[quote="franco71"]

L'applicazione di questo regolamento è facoltativo. E cosa fondamentale, nel tempo del tragitto bisogna dimostrare di sbrigare pratiche d'ufficio (es. invio mail etc), svolgere cioè una forma di telelavoro considerata la connessione mobile di cui si dispone oggi. Ecco perchè l'autorizzazione è vincolata all'approvazione del responsabile del capoufficio.[/quote]


Quindi solo chi usa i mezzi pubblici potrebbe avere questo diritto, chi va al lavoro in auto di certo non può distrarsi.
Per i docenti poi cosa cambierebbe? La preparazione delle lezioni è già ora prevista nel contratto. Perché dovresti prepararle sul treno alle 7 di mattina e non il pomeriggio precedente?

Molti anni fa anche un mio collega del cnr esponeva Le ore di treno come straordinario, perché in quelle ore pensava, e poiché la ricerca si basa sul pensiero ...

[quote="gugu"]...
Quindi solo chi usa i mezzi pubblici potrebbe avere questo diritto, chi va al lavoro in auto di certo non può distrarsi.
Per i docenti poi cosa cambierebbe? La preparazione delle lezioni è già ora prevista nel contratto. Perché dovresti prepararle sul treno alle 7 di mattina e non il pomeriggio precedente? [/quote]
Per un docente sono d'accordo. Forse per un amministrativo potrebbe essere utile (es. comunicare le assenze) e perchè no per un docente con compiti organizzativi (es. organizzare le sostituzioni). Sempre che viaggino con mezzi pubblici.
In effetti è ragionevole offrire questo strumento ai datori di lavoro i quali decidono caso per caso se e quando applicarlo.

[quote="Annaangelaelvira"]Molti anni fa anche un mio collega del cnr esponeva Le ore di treno come straordinario, perché in quelle ore pensava, e poiché la ricerca si basa sul pensiero ...[/quote]
Un pò di anni fa, impegnato nella ricerca, passavo due ore sui mezzi pubblici, e un bel pò di articoli mi è capitato di abbozzarli, correggerli on the road. Nel caso dei ricercatori universitari, non esiste un orario di servizio (dalle-alle), quindi non ha senso porre il problema, al cnr mi pare abbiano il badge.
Però ripeto questa dell'orario lavoro durante il tragitto è qualcosa che può funzionare per gli amministrativi che fanno un lavoro con un riscontro oggettivo in merito.

Se proprio dovessimo estendere il tema ai docenti, si potrebbe pensare ad una forma di indennità per i docenti fuori sede, tema caro a molti sul forum e che rientrava nei punti salienti dell'autonomia differenziata applicata all'ambito scolastico.

Quella però riguardava chi lavora in un'altra provincia e regione e ritorna a casa solo nel week end o per le vacanze, qui si parla di pendolari; mi sembra un discorso molto diverso e difficilmente applicabile nella scuola. Tra l'altro magari in Svizzera i mezzi pubblici sono più efficienti, ma io vado a scuola in autobus e di solito viaggio schiacciato ad una porta o tra gli studenti; forse mi resta la possibilità di pensare (e di imprecare contro gli enti locali:-), ma non certo di prepararmi le lezioni, scrivere o mandare mail.

[quote="franco71"][quote="Annaangelaelvira"]Molti anni fa anche un mio collega del cnr esponeva Le ore di treno come straordinario, perché in quelle ore pensava, e poiché la ricerca si basa sul pensiero ...[/quote]
Un pò di anni fa, impegnato nella ricerca, passavo due ore sui mezzi pubblici, e un bel pò di articoli mi è capitato di abbozzarli, correggerli on the road. Nel caso dei ricercatori universitari, non esiste un orario di servizio (dalle-alle), quindi non ha senso porre il problema, al cnr mi pare abbiano il badge.

no, a quei tempi niente badge, soprattutto per un primo ricercatore, e comunque molti lavoratori della ricerca non staccano o staccavano la spina appena usciti dal laboratorio, ma lui era l’unico ad approfittarne bassamente.[/quote]

[quote="Annaangelaelvira"][quote="franco71"][quote="Annaangelaelvira"]Molti anni fa anche un mio collega del cnr esponeva Le ore di treno come straordinario, perché in quelle ore pensava, e poiché la ricerca si basa sul pensiero ...[/quote]
Un pò di anni fa, impegnato nella ricerca, passavo due ore sui mezzi pubblici, e un bel pò di articoli mi è capitato di abbozzarli, correggerli on the road. Nel caso dei ricercatori universitari, non esiste un orario di servizio (dalle-alle), quindi non ha senso porre il problema, al cnr mi pare abbiano il badge.[/quote]

no, a quei tempi niente badge, soprattutto per un primo ricercatore, e comunque molti lavoratori della ricerca non staccano o staccavano la spina appena usciti dal laboratorio, ...[/quote]
E' in molti casi un continuum a livello mentale. Se ricordo bene hai fatto la ricercatrice quindi sai meglio di me di cosa si parla. Nel periodo che mi ha impegnato, in particolare nel dottorato, tornavo a casa solo per dormire, come se il giorno non avesse mai fine.