Esonero Esame di stato alunno HC

Salve colleghi,
riguardo un alunno HC al V anno con obiettivi differenziati, sapreste indicarmi se esiste una norma
che permetta l'esonero degli esami di stato?
grazie

Se ha il differenziato non riceve un diploma quindi anche se l' esame non lo sostiene non succede niente

[quote="donadoni"]Se ha il differenziato non riceve un diploma quindi anche se l' esame non lo sostiene non succede niente[/quote]

Grazie per la risposta ma non trovo il riferimento normativo

Se fa l'esame finale, l'alunno consegue una certificazione delle competenze; se non fa l'esame, prende l'attestato di frequenza. La decisione è presa in sede di riunione scuola/famiglia/USL. L'ultima parola spetta, come logico, alla famiglia. Io consiglio sempre di fare l'esame: l'alunno vive un momento fondamentale con i compagni. L'esame è un rito di passaggio per tutti. In questa grave situazione, dovuta alla pandemia, l'esame può non avere senso. Non c'è integrazione, socializzazione, non c'è festa ....

Ma conseguono un attestato di frequenza o un attestato di credito formativo se non partecipano agli esami di maturità? È questo che non capisco

e chi rilascia l’attestato di credito formativo? È la commissione a doverlo fare?

Decreto legislativo 62/2017
5. Alle studentesse e agli studenti con disabilita', per i quali
sono state predisposte dalla commissione prove non equipollenti a
quelle ordinarie sulla base del piano educativo individualizzato o
che non partecipano agli esami o che non sostengono una o piu' prove,
viene rilasciato un attestato di credito formativo recante gli
elementi informativi relativi all'indirizzo e alla durata del corso
di studi seguito, alle discipline comprese nel piano di studi, con
l'indicazione della durata oraria complessiva destinata a ciascuna
delle valutazioni, anche parziali, ottenute in sede di esame.

Ma questo lo sapevo già..

Hai chiesto se c'era una norma che poteva esonerare i ragazzi con differenziato all'esame di Stato. L'articolo è chiaro: chi non svolge nessuna prova prende comunque l'attestato dei crediti formativi. Questo significa che un ragazzo può non sostenere le prove d'esame. Non mi pare lo sapessi già visto che la domanda era esplicita

Inoltre PrimulaVera parla di titoli differenti a seconda che si partecipi all'esame di Stato oppure no. Dal tenore letterale della norma non pare questo. L'attestato che viene rilasciato è identico. Non viene detto Chi rilascia il titolo. Ma nel caso in cui il ragazzo non partecipi all'esame dubito che possa farlo la commissione. sarà il dirigente

Stavo rispondendo ovviamente il messaggio iniziale. Per quanto riguarda il titolo è identico basta leggere la normativa

Io non ho chiesto quale fosse la norma perché la norma la conoscevo già, chiedevo notizie sull’attestato di credito formativo che dovrebbe conseguire il mio alunno che non partecipa agli esami, e chiedevo nello specifico se è altro rispetto al “certificato
di frequenza” di cui mi hanno fatto menzione a scuola

Io non ho chiesto quale fosse la norma perché la norma la conoscevo già, chiedevo notizie sull’attestato di credito formativo che dovrebbe conseguire il mio alunno che non partecipa agli esami, e chiedevo nello specifico se è altro rispetto al “certificato
di frequenza” di cui mi hanno fatto menzione a scuola

Magilla, mi sono corretta dopo, ti ripeto non stavo rispondendo a te, Ma alla domanda iniziale del collega che chiedeva il riferimento normativo. Il quesito del topic è quello iniziale, a quello mi riferivo. E comunque se conosci bene la legge, come dici, Dovresti sapere che il titolo è lo stesso. L'articolo che ti ho postato Infatti non fa differenza tra Chi sostiene l'esame, chi fa solo alcune prove chi non partecipa affatto

Il titolo lo predispone la commissione d'esame, se l'alunno partecipa all'esame finale. Se non partecipa, è preparato dal consiglio di classe. Non mi sono mai trovata in quest'ultima situazione, quindi, non posso rispondere in modo preciso. Ho sentito il nostro preside parlare di due documenti distinti: attestato di frequenza e certificazione delle competenze. Si sbaglia?

A logica, chi non partecipa all'esame finale come può avere un titolo finale espresso in centesimi? Se fa una sola prova (ad. esempio l'orale), il punteggio è riparametrato e fatto convergere tutto sull'unica prova. Se non partecipa? Qualcuno ha esperienza?

L'attestato di credito formativo di cui all'art 5 del Decreto legislativo 62/2017, richiamato da Carla75, è il cosiddetto attestato di frequenza. Esso riporta le indicazioni sul corso di studi seguito dall'alunno e basta. Probabilmente, è identico per tutti gli alunni con programmazione differenziata della stessa classe, con la sola specificazione delle ore effettivamente seguite dal singolo alunno. Al contrario, la certificazione delle competenze indica dettagliatamente cosa sa fare uno specifico alunno. Forse, l'alunno che sostiene l'esame finale riceve 2 documenti, ma queste sono domande a cui può rispondere la segreteria

E quindi dobbiamo dare per certo che l’attestato di credito formativo sia il cosiddetto “attestato di frequenza”. Ponevo la domanda perché non mi era mai capito un caso simile e speravo in una risposta certa su questo e anche su chi dovesse redigere l’attestato di credito formativo/frequenza dal momento che l’alunno non viene ammesso all’esame

Magilla76 : >

> credito formativo/frequenza
dal momento che l'alunno non viene ammesso all'esame

non so l'eta' e la situazione dello studente
pero' guarda io penso che piu' delle carte conta
la situazione reale dello studente e le amicizie importanti della scuola

io ho avuto (in compresenza col collega di sostegno)
casi gravi che pero' hanno avuto la possibilita' dopo la scuola
di svolgere lavoretti con l'aiuto di cooperative sociali
(contattate dalle persone giuste)

(681)

Non ammettere l'alunno all'esame finale significa bocciarlo! Non è così! Per l'alunno con gravissima disabilità, famiglia/scuola/usl possono decidere un modo diverso di conclusione del percorso scolastico. Modalità da riservare solo, secondo me, a situazioni davvero eccezionali. Quando possibile, l'alunno deve fare quello che fanno i compagni di classe. L'esame finale deve essere semplificato, ma uguale. Al fine di garantire l'integrazione e il vissuto di un momento di passaggio unico nella vita. L'attuale emergenza mozza l'esame di una gran parte della sua valenza educativa. E ciò per tutti i ragazzi.

[quote="Magilla76"]E quindi dobbiamo dare per certo che l’attestato di credito formativo sia il cosiddetto “attestato di frequenza”. Ponevo la domanda perché non mi era mai capito un caso simile e speravo in una risposta certa su questo e anche su chi dovesse redigere l’attestato di credito formativo/frequenza dal momento che l’alunno non viene ammesso all’esame[/quote]
Come fate a non ammettere L'alunno? Quest'anno devono essere obbligatoriamente tutti ammessi, A meno che il Ministero nella prossima circolare non espliciti delle deroghe a favore dei ragazzi disabili

Non credo si possa parlare di "non ammettere l'alunno all'esame". L'alunno ha un proprio percorso che può prevedere o meno l'esame finale. Non è l'esame di stato, perché l'alunno non consegue il diploma. E' un esame finale, conclusivo del ciclo di istruzione personalizzato, e può essere previsto oppure no. Ripeto la decisione è presa nel corso della riunione famiglia/scuola/asl. In modo unilaterale, la scuola non può decidere. La certificazione delle competenze è redatta dalla Commissione d'esame e il docente di sostegno ha un ruolo fondamentale. Se l'alunno non fa l'esame, spetta alla segreteria predisporre l'attestato di frequenza e il consiglio di classe predispone la certificazione delle competenze che non ha il voto finale, ma si limita ad un elenco di abilità raggiunte.
Il modulo per redigere la certificazione delle competenze è fornito dal dirigente: fagli una telefonata!

Primulavera Mi dai il riferimento normativo di quello che dici? A me risulta che sia invece proprio il consiglio di classe che decide la promozione o la bocciatura di qualsiasi alunno compreso il ragazzo con disabilità in particolare quest'anno i ragazzi dovranno essere obbligatoriamente ammessi all'esame di stato e non ci sarà nessun bocciato

L'alunno non è bocciato. L'alunno termina positivamente la classe quinta, ma per decisione della famiglia, nell'ambito della riunione Scuola/famiglia/usl, non partecipa agli esami finali. Perché? Sono casi eccezionali. L'alunno ha obiettivi pesantemente differenziati, incentrati sull'integrazione, la socializzazione, l'educazione. E la famiglia ritiene che tali obiettivi non siano ulteriormente perseguibili nell'ambito dell'esame finale. E' una pratica che io non condivido, ma ho visto adottare. I miei alunni hanno sempre fatto tutte le prove sebbene semplificate. L'ipotesi avanzata da fabio_76 può avere un senso in questa emergenza: l'alunno porta la mascherina? l'alunno avrà contatti personali con i suoi insegnanti e i suoi compagni? l'alunno avrà un pubblico di amici a sostenerlo e a tifare per lui? la classe farà una festa? Penso proprio di no. Quest'anno gli esami sono fortemente atipici. Se l'alunno ha una programmazione fortemente differenziata e non ha benefici in termini sociali, ha senso l'esame finale? Mi chiedo però anche un'altra cosa: è stato fatto il GLH? La decisione di non far partecipare l'alunno agli esami si prende in quella sede. E in nessun altra.

E' vero che l'alunno può essere bocciato dal consiglio di classe. In questo caso, ripete la classe quinta. E tante volte ho visto ripetizioni ad oltranza, perchè era necessario che la scuola colmasse le mancanze di altre istituzioni deputate a prendersi carico di ragazzi non autonomi ma oramai maggiorenni. La decisione di bocciare deve essere preceduta dal GLH che deve esprimere il suo parere. Pensiamo ai risvolti psicologici. Insisto: una telefonata al dirigente? Il solo che può fornire chiari riferimenti normativi e dipanare ogni dubbio.