"Già che ci siete fate coding !"

https://www.orizzontescuola.it/coding-in-tutte-le-scuole-di-ogni-ordine-e-grado-formazione-docenti-cambia-approvata-misura-al-decreto-recovery/

“a decorrere dall’anno scolastico 2025/2026, nelle scuole di ogni ordine e grado si persegue lo sviluppo delle competenze digitali, anche favorendo gli apprendimenti della programmazione informatica (coding), nell’ambito degli insegnamenti esistenti, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”

Tante parole senza alcun senso pratico se non un genericissimo "già che ci siete fate coding !"

Già perchè non bisogna spendere una lira in più e bisogna farlo mescolato dentro le abituali discipline/attività.

Per le superiori posso capire l'idea: se non si fa informatica ci si inventa un po' di "teoria e pratica degli algoritmi" ad esempio all'interno di matematica; io ad esempio ho presentato l'algoritmo di Euclide al primo anno di un liceo scientifico base (privo di informatica)

A titolo di mera curiosità, chi fa e che cosa nella scuola materna e nella primaria ?

Io non riuscirò mai ad imparare la programmazione, non mi piace, figuriamoci insegnarla poi! Sono del 1970, della generazione del vic 20 e del Commodore 64, ma non ci ho mai capitato nulla e manco mi ha mai attratto più di tanto. All'università, a fisica dovevo fare i conti con il fortran,  che angoscia ancora me la ricordo. Questa del coding è l'ultima trovata di quella gentaglia al miur. Sempre più motivi per cambiare lavoro( a 52 anni !)

stringiamciacoorte ha scritto:https://www.orizzontescuola.it/coding-in-tutte-le-scuole-di-ogni-ordine-e-grado-formazione-docenti-cambia-approvata-misura-al-decreto-recovery/

“a decorrere dall’anno scolastico 2025/2026, nelle scuole di ogni ordine e grado si persegue lo sviluppo delle competenze digitali, anche favorendo gli apprendimenti della programmazione informatica (coding), nell’ambito degli insegnamenti esistenti, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”

Tante parole senza alcun senso pratico se non un genericissimo "già che ci siete fate coding !"

Già perchè non bisogna spendere una lira in più e bisogna farlo mescolato dentro le abituali discipline/attività.

...

Altre 33 ore trasversali? Educazione computazionale?
Prepariamoci.

avido, hai ragione: lasciamoli scodingzolare, nel natale outdoor.

Chissà nel 2025 cosa resterà della scuola attuale

per ora la previsione normativa non mi sembra stringente. Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta.
Ci sono numerosi studi, a partire da quello dell'OCSE del 2015, che collegano le tecnologie dell'apprendimento ai risultati ottenuti nei test ocse-pisa: il risultato delle ricerche è concorde nel non trovare una chiara correlazione tra uso delle tecnologie e miglioramento dell'apprendimento, anzi, è dimostrato che quando le nuove tecnologie sono usate a scapito degli insegnamenti tradizionali gli apprendimenti peggiorino addirittura.

herman il lattoniere ha scritto:per ora la previsione normativa non mi sembra stringente. Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta.
Ci sono numerosi studi, a partire da quello dell'OCSE del 2015, che collegano le tecnologie dell'apprendimento ai risultati ottenuti nei test ocse-pisa: il risultato delle ricerche è concorde nel non trovare una chiara correlazione tra uso delle tecnologie e miglioramento dell'apprendimento, anzi, è dimostrato che quando le nuove tecnologie sono usate a scapito degli insegnamenti tradizionali gli apprendimenti peggiorino addirittura.

Non confondere la tecnologia nell'apprendimento con l'apprendimento della tecnologia; non stiamo parlando di apprendere la "fotosintesi clorofiliana" con la LIM o con l'Ipad o con la calcolatrice grafica, stiamo parlando di studiare frettolosamente la fotosintesi per poter dedicare qualche ora alla creazione di un algoritmo e magari alla sua implementazione su una qualche piattaforma informatica.

Finchè sei alle superiori possiamo davvero dire "hanno imparato cose diverse" ovvero l'informatica che è uscita dalla porta la facciamo rientrare dalla finestra (magari veicolata da Arduino), ma quando sei alle elementari ? E quando sei all'asilo ?

Prima di tutto mi piacerebbe sapere cosa si intende per "scuola materna", se la possiamo definire vera scuola, sapete bene che per me il vero scopo della materna è prendersi cura dei bambini mentre gli adulti vanno a lavorare, certo, nel migliore dei modi possibili, facendogli fare attività educative intelligenti, preparandoli alla scuola (quella vera) ed alla socialità, ma comunque "pascolandoli".

Se vogliamo far credere che quella è vera scuola allora sarebbe bene indicare un programma ministeriale, stabilire un livello di apprendimento minimo, prevedere la bocciatura quando non si è raggiunto, stabilire che chi non ha la "licenza materna" non può accedere alla primaria.

Ma facciamo finta che quella sia vera scuola e che si ritagli qualche ora da qualche vera disciplina (ad esempio "plasmatura del pongo") per fare coding, ma coding cosa ? Già me li immagino:

"Bambini oggi facciamo coding con le filastrocche, dobbiamo tutti cantare e battere le mani nella giusta sequenza, fate come me: battiamo le manine, che adesso arriva papà, ci porta i cioccolatini e Roberto li mangerà".

E non è che alle elementari possa andare molto meglio con Scretch.

stringiamciacoorte ha scritto:E non è che alle elementari possa andare molto meglio con Scretch.

Scratch

stringiamciacoorte ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:per ora la previsione normativa non mi sembra stringente. Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta.
Ci sono numerosi studi, a partire da quello dell'OCSE del 2015, che collegano le tecnologie dell'apprendimento ai risultati ottenuti nei test ocse-pisa: il risultato delle ricerche è concorde nel non trovare una chiara correlazione tra uso delle tecnologie e miglioramento dell'apprendimento, anzi, è dimostrato che quando le nuove tecnologie sono usate a scapito degli insegnamenti tradizionali gli apprendimenti peggiorino addirittura.

Non confondere la tecnologia nell'apprendimento con l'apprendimento della tecnologia; non stiamo parlando di apprendere la "fotosintesi clorofiliana" con la LIM o con l'Ipad o con la calcolatrice grafica, stiamo parlando di studiare frettolosamente la fotosintesi per poter dedicare qualche ora alla creazione di un algoritmo e magari alla sua implementazione su una qualche piattaforma informatica.

Finchè sei alle superiori possiamo davvero dire "hanno imparato cose diverse" ovvero l'informatica che è uscita dalla porta la facciamo rientrare dalla finestra (magari veicolata da Arduino), ma quando sei alle elementari ? E quando sei all'asilo ?

Prima di tutto mi piacerebbe sapere cosa si intende per "scuola materna", se la possiamo definire vera scuola, sapete bene che per me il vero scopo della materna è prendersi cura dei bambini mentre gli adulti vanno a lavorare, certo, nel migliore dei modi possibili, facendogli fare attività educative intelligenti, preparandoli alla scuola (quella vera) ed alla socialità, ma comunque "pascolandoli".

Se vogliamo far credere che quella è vera scuola allora sarebbe bene indicare un programma ministeriale, stabilire un livello di apprendimento minimo, prevedere la bocciatura quando non si è raggiunto, stabilire che chi non ha la "licenza materna" non può accedere alla primaria.

Ma facciamo finta che quella sia vera scuola e che si ritagli qualche ora da qualche vera disciplina (ad esempio "plasmatura del pongo") per fare coding, ma coding cosa ? Già me li immagino:

"Bambini oggi facciamo coding con le filastrocche, dobbiamo tutti cantare e battere le mani nella giusta sequenza, fate come me: battiamo le manine, che adesso arriva papà, ci porta i cioccolatini e Roberto li mangerà".

E non è che alle elementari possa andare molto meglio con Scretch.

Quello che mi preoccupa non sono le capacità dei bambini a comprendere dei passaggi logici ma quella dei docenti ad avere competenze che non siano derivate da un corso di formazione di tot ore. Anzi questa è l'occasione per (ri)proporre la figura del docente laureato in matematica ad insegnare la matematica (e dentro la logica) nel ciclo primario.

franco71 ha scritto:Quello che mi preoccupa non sono le capacità dei bambini a comprendere dei passaggi logici ma quella dei docenti ad avere competenze che non siano derivate da un corso di formazione di tot ore. Anzi questa è l'occasione per (ri)proporre la figura del docente laureato in matematica ad insegnare la matematica (e dentro la logica) nel ciclo primario.

Sono curiosamente d'accordo con te. Anche se nel ciclo primario non ci entrerei mai.

la possibilita' c'e'

eta' dalla 5 alla 7

https://www.scratchjr.org/

eta' dalla 8 alla 16

https://scratch.mit.edu/

arrivato alla 3.0

https://scratch.mit.edu/download

ovviamente servono i mezzi
e docenti competenti anche con l'aiuto
di testi all'altezza della situazione

https://www.apogeonline.com/argomenti/programmazione/kids-coding/

esempio

Maurizio Boscaini

Imparare a programmare con Scratch
Seconda edizione aggiornata a Scratch 3.0

https://www.apogeonline.com/libri/imparare-a-programmare-con-scratch-3-0-maurizio-boscaini/

Maggio 2019

per la verita' manca la robotica

http://www.icardenno.it/documenti/progetti

https://www.campustore.it/

per i piu' piccoli l'apina robottina (e costa anche poco)

https://www.campustore.it/blue-bot-nuova-versione.html

https://www.campustore.it/robotica-e-coding.html

qua il video < la scuola che sogniamo >

https://www.indire.it/2020/02/21/i-segreti-delle-scuole-di-eccellenza-nei-webinar-gratuiti-di-tuttoscuola-appuntamento-il-25-febbraio-con-li-c-ungaretti-di-melzo-mi/

sarebbe da aggiungere l'ABC dell'hacking

https://www.apogeonline.com/argomenti/programmazione/hacking/

con l'occasione un testo professionale per la difesa delle navi

https://shop.witherbys.com/cyber-security-workbook-for-on-board-ship-use-3rd-edition-2022/

(390)

ESSM_Block_2_1 ha scritto:la possibilita' c'e'

eta' dalla 5 alla 7

https://www.scratchjr.org/

"Un diamante è per sempre", lo diceva De Beers quasi monopolista dei diamanti; forse per tirare l'acqua al suo mulino ?

Non inondarci di link, spiega quale attività faresti e per imparare cosa all'asilo ed alle elementari; meglio ancora, spiega cosa hai fatto e cosa hanno imparato (perchè di buone intenzioni non sono piene solo le fosse ma anche le palle)

avevo dimenticato il coding-unplugged

https://www.apogeonline.com/libri/il-mio-primo-libro-di-coding-kiki-prottsman/

https://www.scuoladirobotica.it/coding-unplugged-e-infanzia-apprendimento-e-condivisione-a-distanza/

https://www.campustore.it/robotica-e-coding/matatalab.html

(438)

stringiamciacoorte ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:per ora la previsione normativa non mi sembra stringente. Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta.
Ci sono numerosi studi, a partire da quello dell'OCSE del 2015, che collegano le tecnologie dell'apprendimento ai risultati ottenuti nei test ocse-pisa: il risultato delle ricerche è concorde nel non trovare una chiara correlazione tra uso delle tecnologie e miglioramento dell'apprendimento, anzi, è dimostrato che quando le nuove tecnologie sono usate a scapito degli insegnamenti tradizionali gli apprendimenti peggiorino addirittura.

Non confondere la tecnologia nell'apprendimento con l'apprendimento della tecnologia; non stiamo parlando di apprendere la "fotosintesi clorofiliana" con la LIM o con l'Ipad o con la calcolatrice grafica, stiamo parlando di studiare frettolosamente la fotosintesi per poter dedicare qualche ora alla creazione di un algoritmo e magari alla sua implementazione su una qualche piattaforma informatica.

Finchè sei alle superiori possiamo davvero dire "hanno imparato cose diverse" ovvero l'informatica che è uscita dalla porta la facciamo rientrare dalla finestra (magari veicolata da Arduino), ma quando sei alle elementari ? E quando sei all'asilo ?

Prima di tutto mi piacerebbe sapere cosa si intende per "scuola materna", se la possiamo definire vera scuola, sapete bene che per me il vero scopo della materna è prendersi cura dei bambini mentre gli adulti vanno a lavorare, certo, nel migliore dei modi possibili, facendogli fare attività educative intelligenti, preparandoli alla scuola (quella vera) ed alla socialità, ma comunque "pascolandoli".

Se vogliamo far credere che quella è vera scuola allora sarebbe bene indicare un programma ministeriale, stabilire un livello di apprendimento minimo, prevedere la bocciatura quando non si è raggiunto, stabilire che chi non ha la "licenza materna" non può accedere alla primaria.

Ma facciamo finta che quella sia vera scuola e che si ritagli qualche ora da qualche vera disciplina (ad esempio "plasmatura del pongo") per fare coding, ma coding cosa ? Già me li immagino:

"Bambini oggi facciamo coding con le filastrocche, dobbiamo tutti cantare e battere le mani nella giusta sequenza, fate come me: battiamo le manine, che adesso arriva papà, ci porta i cioccolatini e Roberto li mangerà".

E non è che alle elementari possa andare molto meglio con Scretch.

Il termine scuola materna è stato modificato in "scuola dell'infanzia" dalla riforma Moratti nel lontano 2003.
Alla scuola dell'infanzia si fa coding da diversi anni, si tratta di sviluppo del pensiero computazionale. esistono anche diversi hardware da usare in quella fascia d'età, il famosissimo bee boot. ma anche il meno famoso Makey Makey (una versione ridotta di Arduino).
Le docenti dell'infanzia frequentano corsi di formazione come tuuti i docenti degli altri ordini di scuola.
Capisco il voler essere provocatorio ma i/le docenti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria sono preparati/e tanto quanto quelli degli altri gradi di scuola.
non sono baby-sitter.

MyNyMax ha scritto:Il termine scuola materna è stato modificato in "scuola dell'infanzia" dalla riforma Moratti nel lontano 2003.
Alla scuola dell'infanzia si fa coding da diversi anni, si tratta di sviluppo del pensiero computazionale. esistono anche diversi hardware da usare in quella fascia d'età, il famosissimo bee boot. ma anche il meno famoso Makey Makey (una versione ridotta di Arduino).
Le docenti dell'infanzia frequentano corsi di formazione come tuuti i docenti degli altri ordini di scuola.
Capisco il voler essere provocatorio ma i/le docenti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria sono preparati/e tanto quanto quelli degli altri gradi di scuola.
non sono baby-sitter.

Quando non si hanno cambiamenti sostanziali da fare si cambiano le parole.
Le maestre sono preparate quanto i professori delle superiori ovvero chi sì e chi no, non ho dubbi su questo
Le maestre dell'infanzia SONO BABYSITTER così come spesso lo siamo noi professori delle superiori.

Che ci fate con quei dispositivi ? Quali attività nello specifico ?

Fai una bella ricerca con google o bing o quello che preferisci e scoprilo.
Io alle superiori non mi sono mai sentita una baby sitter.....nessuno lo pretendeva.....all'infanzia ed alla primaria invece si danno per scontato degli accudimenti che non fanno parte della didattica. Perché anche in quelle scuole che tu ci creda o no si fa didattica.

MyNyMax ha scritto:Fai una bella ricerca con google o bing o quello che preferisci e scoprilo.
Io alle superiori non mi sono mai sentita una baby sitter.....nessuno lo pretendeva.....all'infanzia ed alla primaria invece si danno per scontato degli accudimenti che non fanno parte della didattica. Perché anche in quelle scuole che tu ci creda  o no si fa didattica.

Io la vedrei con un ragionamento di mezzo: visto e considerato che i bambini nei primi anni di vita hanno un'efficienza di apprendimento di cose nuove che è strepitosa, e visto che per un certo numero di ore al giorno il bambino deve COMUNQUE essere affidato a qualcun altro al di fuori della famiglia... preferisco mille volte che sia affidato a delle persone che hanno una preparazione e una competenza per fare anche didattica, piuttosto che a persone volenterose e improvvisate che si limitano ad accudirlo, coccolarlo e sorvegliarlo perché non si faccia male, ma senza insegnargli nulla. E preferisco mille volte che, in quel contesto, cominci anche a sperimentare la socializzazione e la condivisione con altri bambini, organizzata e gestita da persone preparate apposta per farlo, e in un ambiente costruito apposta per gruppi di bambini, piuttosto che rimanere in simbiosi autoreferenziale 1 a 1 con un adulto esclusivamente accudente, e concentrato integralmente su di lui...

stringiamciacoorte ha scritto:... per me il vero scopo della materna è prendersi cura dei bambini mentre gli adulti vanno a lavorare, certo, nel migliore dei modi possibili, facendogli fare attività educative intelligenti, preparandoli alla scuola (quella vera) ed alla socialità...

Parole diverse, stesso concetto

herman il lattoniere ha scritto:per ora la previsione normativa non mi sembra stringente. Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta.
Ci sono numerosi studi, a partire da quello dell'OCSE del 2015, che collegano le tecnologie dell'apprendimento ai risultati ottenuti nei test ocse-pisa: il risultato delle ricerche è concorde nel non trovare una chiara correlazione tra uso delle tecnologie e miglioramento dell'apprendimento, anzi, è dimostrato che quando le nuove tecnologie sono usate a scapito degli insegnamenti tradizionali gli apprendimenti peggiorino addirittura.

un consiglio di lettura sul tema che ho trovato interessante e che riporta i dati di molte ricerche oltre a quella del 2015, tutte più o meno concordi su quanto dice herman:

https://www.mulino.it/isbn/9788815283207

"la ricerca sulla relazione tra la mera immissione di tecnologia e i livelli di apprendimento ha mostrato che gli effetti di tali politiche sono finora pressoché nulli a livello sistemico. Possiamo dire, ormai con una certa solidità scientifica, che immettere strumenti digitali nella scuola non ha migliorato di per sé l’apprendimento degli studenti"

stringiamciacoorte ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:per ora la previsione normativa non mi sembra stringente. Non fasciamoci la testa prima di essercela rotta.
Ci sono numerosi studi, a partire da quello dell'OCSE del 2015, che collegano le tecnologie dell'apprendimento ai risultati ottenuti nei test ocse-pisa: il risultato delle ricerche è concorde nel non trovare una chiara correlazione tra uso delle tecnologie e miglioramento dell'apprendimento, anzi, è dimostrato che quando le nuove tecnologie sono usate a scapito degli insegnamenti tradizionali gli apprendimenti peggiorino addirittura.

Non confondere la tecnologia nell'apprendimento con l'apprendimento della tecnologia; non stiamo parlando di apprendere la "fotosintesi clorofiliana" con la LIM o con l'Ipad o con la calcolatrice grafica, stiamo parlando di studiare frettolosamente la fotosintesi per poter dedicare qualche ora alla creazione di un algoritmo e magari alla sua implementazione su una qualche piattaforma informatica.

Finchè sei alle superiori possiamo davvero dire "hanno imparato cose diverse" ovvero l'informatica che è uscita dalla porta la facciamo rientrare dalla finestra (magari veicolata da Arduino), ma quando sei alle elementari ? E quando sei all'asilo ?

Prima di tutto mi piacerebbe sapere cosa si intende per "scuola materna", se la possiamo definire vera scuola, sapete bene che per me il vero scopo della materna è prendersi cura dei bambini mentre gli adulti vanno a lavorare, certo, nel migliore dei modi possibili, facendogli fare attività educative intelligenti, preparandoli alla scuola (quella vera) ed alla socialità, ma comunque "pascolandoli".

Se vogliamo far credere che quella è vera scuola allora sarebbe bene indicare un programma ministeriale, stabilire un livello di apprendimento minimo, prevedere la bocciatura quando non si è raggiunto, stabilire che chi non ha la "licenza materna" non può accedere alla primaria.

Ma facciamo finta che quella sia vera scuola e che si ritagli qualche ora da qualche vera disciplina (ad esempio "plasmatura del pongo") per fare coding, ma coding cosa ? Già me li immagino:

"Bambini oggi facciamo coding con le filastrocche, dobbiamo tutti cantare e battere le mani nella giusta sequenza, fate come me: battiamo le manine, che adesso arriva papà, ci porta i cioccolatini e Roberto li mangerà".

E non è che alle elementari possa andare molto meglio con Scretch.

concordo su poche cose di quelle che leggo sopra, prima tra tutti la stupidaggine di concepire l'apprendimento come pratica da adulti o semiadulti, che mi pare per prima cosa contro il buonsenso e nozioni minime di funzionamento dell'essere umano; c'è una questione che mi pare ancora più importante.

Ammesso che bambini di 3, 5 o 10 anni possano fare coding (e non lo escludo affatto visto che possono apprendere la scrittura o il concetto di numero o due/tre lingue contemporaneamente, che non sono proprio abilità semplici da sviluppare), si tratta di un apprendimento utile, raccomandabile, propedeutico ad altro?
Chi lo ha adottato, lo ha fatto per colmare una lacuna, per avvantaggiare un apprendimento, per risolvere un problema didattico o educativo?

lucetta10 ha scritto:concordo su poche cose di quelle che leggo sopra, prima tra tutti la stupidaggine di concepire l'apprendimento come pratica da adulti o semiadulti, che mi pare per prima cosa contro il buonsenso e nozioni minime di funzionamento dell'essere umano

E chi ha mai sostenuto una fesseria simile, io ho detto che l'apprendimento SCOLASTICO è roba da grandicelli.
Educazione alla socialità e scolarizzazione sono roba da bimbetti.

Se vogliamo stuprare il vocabolario allora faccio outing: le maestre del nido di mio figlio ci hanno aiutato a convincerlo a fare la cacca nel vasino; se quello è apprendimento, di più, apprendimento scolastico, allora il nido è scuola; ma andiamo oltre, la levatrice che ha preso mio figlio e lo ha depositato sulle tette di mia moglie affinchè succhiasse il colostro stava facendo scuola.

Tutto è scuola ... ovvero niente è scuola, ovvero andare a scuola (di quelle dove c'è scritto "scuola" di fuori) o non andarci è lo stesso.

Rifiuto questo modo di vedere le cose.

stringiamciacoorte ha scritto:

lucetta10 ha scritto:concordo su poche cose di quelle che leggo sopra, prima tra tutti la stupidaggine di concepire l'apprendimento come pratica da adulti o semiadulti, che mi pare per prima cosa contro il buonsenso e nozioni minime di funzionamento dell'essere umano

E chi ha mai sostenuto una fesseria simile, io ho detto che l'apprendimento SCOLASTICO è roba da grandicelli.
Educazione alla socialità e scolarizzazione sono roba da bimbetti.

Se vogliamo stuprare il vocabolario allora faccio outing: le maestre del nido di mio figlio ci hanno aiutato a convincerlo a fare la cacca nel vasino; se quello è apprendimento, di più, apprendimento scolastico, allora il nido è scuola; ma andiamo oltre, la levatrice che ha preso mio figlio e lo ha depositato sulle tette di mia moglie affinchè succhiasse il colostro stava facendo scuola.

Tutto è scuola ... ovvero niente è scuola, ovvero andare a scuola (di quelle dove c'è scritto "scuola" di fuori) o non andarci è lo stesso.

Rifiuto questo modo di vedere le cose.

aggiungete stupidaggini alle stupidaggini non aggiunge senso e soprattutto non stimola una discussione con basi tanto traballanti degne di certi utenti cui non ambirei per dialettica.

Potremmo, se credi e se questo gratifica la tua visione onanistica dell’apprendimento, dire che è scuola solo quella che fai tu, solo con gli alunni che ti si confanno per eta, solo per la tua materia e magari solo nelle tue ore di lezione, così stiamo sicuri di aver definito bene il processo senza generalizzazioni indebite

stringiamciacoorte ha scritto:Se vogliamo stuprare il vocabolario allora faccio outing:

Si dice "coming out".

Nun ce lo sapevi? Sapévicelo!!!!!!  ^_^

se quello è apprendimento, di più, apprendimento scolastico, allora il nido è scuola; ma andiamo oltre, la levatrice che ha preso mio figlio e lo ha depositato sulle tette di mia moglie affinchè succhiasse il colostro stava facendo scuola.

Veramente esiste il fenomeno naturale del "breast crawling", cioè il neonato che viene spiattellato genericamente sopra alla pancia della madre comincia spontaneamente a cercare la tetta da solo e ad agitarsi autonomamente finché non la trova! Nella maggior parte dei casi non ha bisogno di fare tutto da solo, perché appunto l'ostetrica (o la madre stessa) lo guidano, ma il fenomeno esiste comunque, e funziona!

stringiamciacoorte ha scritto:Se vogliamo far credere che quella [dell'infanzia] è vera scuola allora sarebbe bene indicare un programma ministeriale, stabilire un livello di apprendimento minimo, prevedere la bocciatura quando non si è raggiunto, stabilire che chi non ha la "licenza materna" non può accedere alla primaria.
[...]
sapete bene che per me il vero scopo della materna è prendersi cura dei bambini

Le indicazioni nazionali ci sono, basta leggerle.

Ma facciamo finta che quella sia vera scuola e che si ritagli qualche ora da qualche vera disciplina (ad esempio "plasmatura del pongo") per fare coding, ma coding cosa ? Già me li immagino:
"Bambini oggi facciamo coding con le filastrocche, dobbiamo tutti cantare e battere le mani nella giusta sequenza, fate come me: battiamo le manine, che adesso arriva papà, ci porta i cioccolatini e Roberto li mangerà".

È evidente che non hai la minima idea di come funzioni la cosa. Ci sono tantissimi testi in circolazione per insegnare il coding anche a bambini della fascia d'età dell'infanzia e della primaria, alcuni gratuiti messi a disposizione da un consorzio in collaborazione diretta col MIUR. Coding non è programmare, nemmeno programmare Scratch, è molto molto di più e si può tranquillamente fare senza neanche accendere il computer.

stringiamciacoorte ha scritto:le maestre del nido

Ehm, guarda che la scuola dell'infanzia e l'asilo nido non sono la stessa cosa... cosa c'entra ora il nido?

paniscus_2.1 ha scritto:Veramente esiste il fenomeno naturale del "breast crawling", cioè il neonato che viene spiattellato genericamente sopra alla pancia della madre comincia spontaneamente a cercare la tetta da solo e ad agitarsi autonomamente finché non la trova! Nella maggior parte dei casi non ha bisogno di fare tutto da solo, perché appunto l'ostetrica (o la madre stessa) lo guidano, ma il fenomeno esiste comunque, e funziona!

Alla scuola materna si impara a costruire cose con impasti di creta/terracotta/pongo/das ... se te lo insegnano ... e se non te lo insegnano lo puoi imparare da solo lo stesso.

Da bambino impastavo il fango e costruivo quelli che chiamavo vulcani (ci bruciavo la legna dentro) ma che in realtà era fornaci in terracotta.
Non all'asilo, in campagna d'estate con gli amici.

Una delle definizioni di scuola che onanisticamente do è "luogo dove apprendi cose che non puoi apprendere in altro luogo".
Avete presente quelle cose ormai desuete come leggere, scrivere, far di conto, storia, geografia, filosofia, scienze, storia dell'arte ... coding ?

fntscnzt ha scritto:È evidente che non hai la minima idea di come funzioni la cosa. Ci sono tantissimi testi in circolazione per insegnare il coding anche a bambini della fascia d'età dell'infanzia e della primaria, alcuni gratuiti messi a disposizione da un consorzio in collaborazione diretta col MIUR. Coding non è programmare, nemmeno programmare Scratch, è molto molto di più e si può tranquillamente fare senza neanche accendere il computer.

Ehm, guarda che la scuola dell'infanzia e l'asilo nido non sono la stessa cosa... cosa c'entra ora il nido?

E' troppo chiedere che tu mi faccia un esempio di queste attività ? Quando i miei alunni mi chiedono qualcosa di matematica non gli rispondo "vattelo a leggere sul libro", lo potrei fare visto che gli ho "ordinato" di comprarlo, ma non lo faccio.

Come si chiama quel gioco in cui le bambine (soprattutto) saltellano sopra uno schema disegnato per terra raccogliendo una pietra ? Settimana ? Consiste nell'implementare un "algoritmo di salto"; se è coding tutto quel che si avvicina agli algoritmi allora le bambine mie coetanee facevano coding quando i computer ce li avevano solo alla NASA e si programmavano con schede perforate.

Quello del nido era estremizzare un concetto per renderlo più evidente: se la scuola materna è scuola perchè si impara qualcosa di utilissimo, allora anche il nido è scuola perchè ben poche cose sono più importanti del non farsi la cacca addosso.
Per riconoscere una scuola non bisogna solo guardare quanto sono importanti le cose che vi si imparano.