Recupero educazione civica

Ma il recupero di educazione civica nel primo periodo da chi viene svolto? Da parte di tutti i docenti coinvolti nel periodo indipendentemente dal voto o solo da quelli con valutazione insufficiente?

cos'è il recupero di educazione civica?

Io coordino una classe per ed. civica (liceo) e farò io il recupero.

anche per educazione civica il recupero? Ma non starete esagerando un tantinello?

anche più di un tantinello... meglio addirittura il sei politico!

Invece accade anche questo. Quando si fanno le verifiche che valgono anche per la propria materia è facile che prendano voti bassi

L'introduzione dell' Ed. Civica così come prevista dalla legge del 20 agosto 2019, n. 92 , con le "verifiche" e il "voto", è una delle più grandi sciocchezze mai partorite dalla politichetta del nostro paese.
Se il fine era quello di trovare un modo per far detestare (a docenti e studenti) questi "contenuti" (che contenuti non sono), questa "disciplina" (che disciplina non è), non potevano fare di meglio.

E' una legge sbagliata nel merito e nel metodo, inapplicabile de facto, astrusa e farraginosa, retorica e demagogica.

La classica riformetta "a costo zero" per lo Stato, con la quale imbiancare un po' i sepolcri, che pesa come un macigno sulla già gargantuesca burocrazia scolastica.

e fra un anno questo parlamento ci costringerà a una riformetta del tutto analoga, quella sulle "competenze non cognitive"

patty20 ha scritto:Invece accade anche questo. Quando si fanno le verifiche che valgono anche per la propria materia è facile che prendano voti bassi

Il problema non è che prendano il voto basso, ma che ci si accanisca in ogni caso col recupero, anche per educazione civica.

Le verifiche che valgono anche per la propria materia non si dovrebbero fare, se intendiamo la stessa prova che dà un doppio voto su due discipline

Fantaman ha scritto:L'introduzione dell' Ed. Civica così come prevista dalla legge del 20 agosto 2019, n. 92 , con le "verifiche" e il "voto", è una delle più grandi sciocchezze mai partorite dalla politichetta del nostro paese.
Se il fine era quello di trovare un modo per far detestare (a docenti e studenti) questi "contenuti" (che contenuti non sono), questa "disciplina" (che disciplina non è), non potevano fare di meglio.

E' una legge sbagliata nel merito e nel metodo, inapplicabile de facto, astrusa e farraginosa, retorica e demagogica.

La classica riformetta "a costo zero" per lo Stato, con la quale imbiancare un po' i sepolcri, che pesa come un macigno sulla già gargantuesca burocrazia scolastica.

Aggiungo solo che pensare che si possa educare al senso civico, anche solo a non ruttare a tavola, con questa roba stucchevole e didatticamente impresentabile è stupido o in mala fede

herman il lattoniere ha scritto:e fra un anno questo parlamento ci costringerà a una riformetta del tutto analoga, quella sulle "competenze non cognitive"

Propongo da subito un modulo per insegnare ad allacciare le scarpe: educazione fisica (la passeggiata con le scarpe), tecnologia (la lavorazione del laccio), scienze (l'energia di torsione del fiocco), arte (collage con materiale povero, brandelli di laccio), italiano (formazione del plurale di laccio), storia (dal calzare al laccio), musica (possibili affinità tra strumenti a corda e lacci)...

lucetta10 ha scritto:
Propongo da subito un modulo per insegnare ad allacciare le scarpe...

Hai dimenticato matematica: teoria dei nodi. È un argomento un po' più alto di quello che si può fare alla scuola elementare/media, ma si può prendere la parte più semplice della questione.

herman il lattoniere ha scritto:anche per educazione civica il recupero? Ma non starete esagerando un tantinello?

Per le discipline (ed educazione civica è una disciplina) insufficienti dopo il primo periodo è obbligatorio prevedere il recupero con relativa prova, perlomeno alle superiori. Quindi sì, bisogna farlo.
Il recupero può riguardare solo e specificamente gli argomenti non appresi, quindi nella mia scuola il recupero è a carico del/dei docente/i con le insufficienze.
Siamo tutti molto scettici nei confronti di questa novità ma non mi pare che questo ci autorizzi a gestirla, almeno sul piano formale, come se non fosse ciò che realmente è: una disciplina come le altre, col suo voto che concorre alla determinazione dei crediti scolastici e quindi del voto d'esame.

l'educazione civica NON E' una materia come tutte le altre. I suoi tre assi portanti sono: costituzione, sviluppo sostenibile e consapevolezza digitale. Il suo obiettivo dichiarato è "fare in modo che “le ragazze e i ragazzi, fin da piccoli, possano imparare principi come il rispetto dell’altro e dell’ambiente che li circonda, utilizzino linguaggi e comportamenti appropriati quando sono sui social media o navigano in rete" (fonte: Ministero istruzione). Si presuppone quindi una materia che vada insegnata per "competenze" e non per "nozioni" (e in questo caso sposo la posizione anti-nozionistica):ad esempio l'obiettivo da verificare degli apprendimenti non è che l'alunno sciorini a memoria i primi 7 articoli della costituzione o conosca alla perfezione l'agenda 2030, ma che l'alunno diventi maggiormente consapevole dei propri diritti, dei propri doveri e delle problematiche del mondo contemporaneo. A fronte di queste premesse insite nella stessa definizione degli obiettivi della materia trovo 1) difficile che l'alunno non sviluppi una sufficienza, o almeno delle "competenze" di livello C o D, salvo che le verifiche non siano di stampo prettamente compilativo; 2) quanto meno curioso che, se proprio l'alunno non avesse sviluppato delle competenze minime, vada inteso come "insufficiente"... a meno che non abbia dato fuoco alla scuola picchiando nel frattempo due docenti e un compagno (ma qui entriamo nel campo del giudizio sul comportamento). 3) ancor più strano che si intenda procedere con un apposito corso di recupero per quei riottosi che non abbiano adeguatamente esposto sull'articolo 1 della costituzione o sul come proteggersi dalle fake-news.
Detta tra noi è una disciplina del menga, organizzata malissimo, che già era presente nelle varie discipline innervando in maniera sotterranea le programmazioni di tutti i docenti d'Italia, senza considerare il fatto che prima prevedeva un'ora settimanale che veniva svolta con ben altro rigore, sostanza e consapevolezza dai docenti di italiano rispetto al pateracchio attuale.

Al biennio, come docente di Matematica, nelle ore di Educazione Civica insegnavo a leggere i grafici, cosa assolutamente indispensabile se si vuole interpretare correttamente qualunque grafico contenente una statistica. (Abbiamo visto qui nel forum che docenti, anche laureati in materie STEM, hanno difficoltà ad interpretare dei grafici, delle percentuali, dei dati).
La prova relativa consisteva in una parte di matematica/statistica sulla costruzione di un grafico (con voto disciplinare in matematica) e nella lettura di un grafico (con voto in educazione civica). Erano praticamente due prove distinte di un'ora ciascuna. Per chi ha avuto l'insufficienza nella prova di lettura del grafico ho fatto seguire immediatamente una verifica di recupero, in modo che il voto di fine quadrimestre risultasse sufficiente.
Prima dell'avvento dell'educazione civica facevo compiti dello stesso tenore, solo che si trattava di compiti di matematica da due ore.

patty20 ha scritto:Invece accade anche questo. Quando si fanno le verifiche che valgono anche per la propria materia è facile che prendano voti bassi

Il voto di educazione civica viene concordato con tutti i docenti che l'hanno insegnata. Sei l'unica? Siete tutti con voti negativi per Ciccio? Se ha 4 solo con te e la sintesi (media o quel che vi pare) di tutti i docenti che hanno insegnato EdCiv è 6, perché affannarsi?

se le materie coinvolte sono più di una si fa una media dei voti espressi ed è quello che il referente inserirà in pagella........eventuali insufficienze in una disciplina saranno compensate da un 'altra e si arriverà alla sufficienza.

sinceramente complicarsi la vita pure su questo....anche no! in ogni caso non sarebbe il referente a recuperare ma il docente nella cui disciplina l'alunno è insufficiente!

herman il lattoniere ha scritto:l'educazione civica NON E' una materia come tutte le altre. I suoi tre assi portanti sono: costituzione, sviluppo sostenibile e consapevolezza digitale. Il suo obiettivo dichiarato è "fare in modo che “le ragazze e i ragazzi, fin da piccoli, possano imparare principi come il rispetto dell’altro e dell’ambiente che li circonda, utilizzino linguaggi e comportamenti appropriati quando sono sui social media o navigano in rete" (fonte: Ministero istruzione). Si presuppone quindi una materia che vada insegnata per "competenze" e non per "nozioni" (e in questo caso sposo la posizione anti-nozionistica):ad esempio l'obiettivo da verificare degli apprendimenti non è che l'alunno sciorini a memoria i primi 7 articoli della costituzione o conosca alla perfezione l'agenda 2030, ma che l'alunno diventi maggiormente consapevole dei propri diritti, dei propri doveri e delle problematiche del mondo contemporaneo. A fronte di queste premesse insite nella stessa definizione degli obiettivi della materia trovo 1) difficile che l'alunno non sviluppi una sufficienza, o almeno delle "competenze" di livello C o D, salvo che le verifiche non siano di stampo prettamente compilativo; 2) quanto meno curioso che, se proprio l'alunno non avesse sviluppato delle competenze minime, vada inteso come "insufficiente"... a meno che non abbia dato fuoco alla scuola picchiando nel frattempo due docenti e un compagno (ma qui entriamo nel campo del giudizio sul comportamento). 3) ancor più strano che si intenda procedere con un apposito corso di recupero per quei riottosi che non abbiano adeguatamente esposto sull'articolo 1 della costituzione o sul come proteggersi dalle fake-news.
Detta tra noi è una disciplina del menga, organizzata malissimo, che già era presente nelle varie discipline innervando in maniera sotterranea le programmazioni di tutti i docenti d'Italia, senza considerare il fatto che prima prevedeva un'ora settimanale che veniva svolta con ben altro rigore, sostanza e consapevolezza dai docenti di italiano rispetto al pateracchio attuale.

e infatti chi chiede del recupero dice di aver fatto una prova di disciplina... ergo ha usato il test di scienze per mettere doppio voto scienze e educazione civica, e ora si becca il recupero.

Aggiungo che la trasversalità della disciplina e la condivisione della valutazione non ne fa per nulla una materia come le altre, mettiamoci il fatto che si richiede un referente, che non mi risulta esista per le altre materie.
Non vedo dunque per quale motivo la si voglia "normalizzare" solo per quanto riguarda l'obbligo di recupero: masochismo? Contenti voi...

Fantaman ha scritto:L'introduzione dell' Ed. Civica così come prevista dalla legge del 20 agosto 2019, n. 92 , con le "verifiche" e il "voto", è una delle più grandi sciocchezze mai partorite dalla politichetta del nostro paese.
Se il fine era quello di trovare un modo per far detestare (a docenti e studenti) questi "contenuti" (che contenuti non sono), questa "disciplina" (che disciplina non è), non potevano fare di meglio.

E' una legge sbagliata nel merito e nel metodo, inapplicabile de facto, astrusa e farraginosa, retorica e demagogica.

La classica riformetta "a costo zero" per lo Stato, con la quale imbiancare un po' i sepolcri, che pesa come un macigno sulla già gargantuesca burocrazia scolastica.

Concordo in pieno

patty20 ha scritto:Ma il recupero di educazione civica nel primo periodo da chi viene svolto? Da parte di tutti i docenti coinvolti nel periodo indipendentemente dal voto o solo da quelli con valutazione insufficiente?

Qua però su sta andando ai limiti del delirio...non bastava la pandemia?

antalia ha scritto:
anche no! in ogni caso non sarebbe il referente a recuperare ma il docente nella cui disciplina l'alunno è insufficiente!

qui però non si tratta più di un recupero della disciplina, che per ed. civica è la schifosa media aritmetica di prove che non c'entrano niente l'una con l'altra, ma del recupero di una singola prova, e si fa (se si vuol fare) in itinere.
Se c'è bisogno di recupero dell'educazione civica, evidentemente Pierino ha avuto l'insufficienza in pagella

infatti il recupero della singola prova lo fa il docente se vuole e in itinere....riguardo a educazione civica la trovo solo un guazzabuglio di argomenti declinati più o meno adeguatamente in ogni disciplina....un'incombenza di cui si poteva fare a meno, almeno per com'è stata impostata facendola ricadere su tutti i docenti....solo l'ultima trovata a costo zero tipica della scuola italiana degli ultimi anni!

lucetta10 ha scritto:
e infatti chi chiede del recupero dice di aver fatto una prova di disciplina... ergo ha usato il test di scienze per mettere doppio voto scienze e educazione civica, e ora si becca il recupero.

Perchè doppio voto? Un compito di ed. civica su argomenti svolti nelle ore di scienze e attinenti alle scienze (voto che vale solo per ed. Civica, non per scienze).
Nella mia scuola la programmazione di educazione civica comprende nelle diverse discipline i nuclei tematici che quelle discipline avrebbero comunque affrontato. Questo perchè ogni dipartimento ha ritenuto di poter individuare nella propria programmazione contenuti presenti nelle tre aree indicate. Mi dirai che in questo modo si elude la trasversalità della disciplina: si, vero. Però abbiamo ritenuto che si salvi la faccia e abbiamo preferito fare così.

lucetta10 ha scritto: Aggiungo che la trasversalità della disciplina e la condivisione della valutazione non ne fa per nulla una materia come le altre, mettiamoci il fatto che si richiede un referente, che non mi risulta esista per le altre materie.
Non vedo dunque per quale motivo la si voglia "normalizzare" solo per quanto riguarda l'obbligo di recupero: masochismo? Contenti voi...

Non sono io che la voglio normalizzare per quanto riguarda la valutazione, è il ministero che stabilisce che questa disciplina valga come le altre e incida come le altre sulla media e quindi sui crediti.
Secondo te cosa si dovrebbe fare con lo studente che ha 4? Finta di nulla?
Nelle mie classi ho diversi casi in cui la media è insufficiente: evidentemente le verifiche non erano dei pro forma, o gli studenti le hanno prese sotto gamba (nessuna di queste due opzioni mi sembra scandalosa).

Mi pare di intuire da quello che ha detto il collega che abbia fatto una verifica con doppio esito, e non sono stata smentita direttamente.
Il ministero ha stabilito che l'ed.civica vale come le altre ma ha anche fissato uno statuto molto diverso. Non si può fare finta che sia una materia come tutte le altre perché non esiste un unico titolare della materia che stabilisca le forme del recupero.
Mi compiaccio della virtù di avere dei 4 in ed.civica (da me si fatica a rimanere sotto l'8) e auspico che sospendiate anche il giudizio a fine anno per ed.civica, ma il punto è che, visto che la disciplina non è per niente come le altre continuo a non vedere obblighi di approntare recupero: a carico di chi? Su quale obiettivo fuffoso della disciplina? Quali obiettivi avete sul curricolo per ed. civica? Immagino nulla che comprenda la conoscenza di contenuti disciplinari.
Per come è fatta, l'ed civica dovrebbe avere valutazione SI/NO e per i NO una punta di biasimo al più

A dire il vero le nostre programmazioni di educazione civica sono piene di contenuti disciplinari dato che ognuno ci ha messo i propri.
Che dall'insufficienza discenda l'obbligo di recupero è uno dei Sette Pilastri dell'istruzione, perchè pensi che non valga per l'educazione civica? (intendo: in base a quali elementi formali lo pensi? Non parlo di ragionevolezza ovviamente, dato che in questo papocchio non ce n'è traccia).