Per Giulia o Lalla sui trasferimenti interprovinciali. Questione da dirimere.

Scusate, ho più volte postato sull'argomento, ma mi sfugge sempre qualcosa, quindi ripropongo il quesito sperando di non tediarvi oltre. E mi scuso davvero per la ripetizione.

Mi riferisco alla questione di "almeno 4 cattedre libere per i trasferimenti interprovinciali". Come mi ha confermato anche Giulia, che scrive "la mobilità del personale di ruolo ha tutte le cattedre a disposizione; le immissioni si fanno solo se la mobilità lascia fuori qualcosa; il 50% va ai trasferimenti di I fase, cioè comunali e II fase cioè provinciali e quelli da posto materia a sostegno e viceversa. è vero che ci vogliono 4 cattedre per avere il trasferimento interprovinciale o il passaggio, perché 2 vanno a I e II fase e il rimanente va a interprovinciale e passaggi di ruolo e cattedra, diviso in 1 cattedra ciascuno"

Però un sindacalista della CGIL scuola di Roma mi scrive:
"La legge (ed il contratto art. 6 c 4) stabiliscono che il 50% dei posti vanno accantonati per le immissioni in ruolo, il restante 50% da diviso a meta' tra trasferimenti da fuori e passaggi. Di conseguenza, se il posto fosse solo 1 (quindi non divisibile) si accantona per le immissioni in ruolo: art. 6 c 6 (soggetto più debole). Se i posti fossero 2, uno si accantona mentre l'altro va alla terza fase. Siccome anche questo non e' divisibile (vale per tutti i dispari alla terza fase) tra le due mobilita', si e' data la precedenza al trasferimento (veda alleg. C ordine delle operazioni, terza fase comma 1). Quindi non e' vero che sono necessari 4 posti per avere un trasferimento da fuori provincia, perchè ne bastano 2 (e 4, invece, per avere pure un passaggio)!"

Quindi, in definitiva, non ci capisco più nulla.

Grazie!

4. Le operazioni di mobilità del personale
docente, relative alla terza fase, realizzano
l’equiparazione tra mobilità territoriale interp
rovinciale e mobilità professionale, attraverso
l’attribuzione di aliquote paritetiche ad entr
ambe le tipologie di mobilità; ciascuna di tali
operazioni è effettuata sulla metà del 50% delle
disponibilità destinate alla mobilità territoriale
provinciale e residuate dopo tale mobilità, fa
tti salvi gli accantonamenti richiesti e la
sistemazione del soprannumero pr
ovinciale considerando distinta
mente le diverse tipologie di
posto (comune/sostegno).

ne abbiamo parlato già

sono 2 50% , di cui uno è diviso ancora in 50%

6. Ai fini della ripartizione dei posti di cui ai
precedenti commi 4 e 5, non è disponibile per le
operazioni di mobilità relative alla terza fase l’
eventuale posto dispari eccetto i casi in cui siano
presenti nella provincia domande di mobilità professionale
di docenti soprannumerari
abilitati e già utilizzati nel corrente anno scolast
ico sul posto o classe di concorso richiesto
,
e che tra le preferenze sia compreso
il
codice sintetico
della
provincia
di titolarità

non c'è scritto da nessuna parte che un 50% è per il ruolo; se lo trovi in tutto il contratto, dimmelo

No, no, mi fido (di voi), stavo solo cercando di capire. Quindi ne servono 4... :-(
L'altra cosa che non capisco (e poi taccio) è questa.
Se ci sono 4 posti, il 50% vanno alla mobilità provinciale. Ma se questi due docenti passano dalle scuole A e B alle scuole C e D, non si liberano le scuole A e B? Se due si spostano all'interno della provincia, mi pare che il numero di posti rimanga invariato.
Dove sbaglia il mio ragionamento.

i docenti possono spostarsi anche come perdenti posto

in quel caso prendono cattedre e lasciano spezzoni

Buonasera a tutti. Torno sull'annosa questione perchè c'è una novità. La novità sarebbe che una mia collega sostiene che ha ragione il sindacalista della CGIL per via di qualche modifica recentemente apportata e che per questo motivo lei ha fatto ricorso con un avvocato. Aggiunge che ne ha discusso anche con il provveditorato della mia città che sarebbe pertanto al corrente della situazione. Proverò a passare...

Per vostra comodità riporto quello che aveva detto il sindacalista:
"La legge (ed il contratto art. 6 c 4) stabiliscono che il 50% dei posti vanno accantonati per le immissioni in ruolo, il restante 50% da diviso a meta' tra trasferimenti da fuori e passaggi. Di conseguenza, se il posto fosse solo 1 (quindi non divisibile) si accantona per le immissioni in ruolo: art. 6 c 6 (soggetto più debole). Se i posti fossero 2, uno si accantona mentre l'altro va alla terza fase. Siccome anche questo non e' divisibile (vale per tutti i dispari alla terza fase) tra le due mobilita', si e' data la precedenza al trasferimento (veda alleg. C ordine delle operazioni, terza fase comma 1). Quindi non e' vero che sono necessari 4 posti per avere un trasferimento da fuori provincia, perchè ne bastano 2 (e 4, invece, per avere pure un passaggio)!"

art.6 comma 4. (Non vedo nulla che dica che il 50% va a immissioni, qui parla solo di trasferimenti e di una distribuzione al 50% tra territoriale e professionale; se parliamo di accantonamenti richiesti, quelli sono per gli utilizzi dei perdenti posto, non certo per le immissioni, non citate assolutamente, infatti subito dopo accenna alla sistemazione degli esuberi)
Le
operazioni di mobilità de
l personale docente, relative alla terza fase, realizzano
l’equiparazione tra mobilità territoriale interprovinciale e mobilità professionale, attraverso
l’attribuzione di aliquote paritetiche ad entrambe le tipologie di mobilità; ciascuna di tali
operazio
ni è effettuata sulla metà del
50% delle disponibilità destinate alla mobilità territoriale
provinciale e residuate dopo tale mobilità, fatti salvi gli accantonamenti richiesti e la
sistemazione del soprannumero provinciale
considerando distintamente le di
verse tipologie di
posto (comune/sostegno)




art.6 comma 6. ( qui è spiegato che il posto dispari del 25% dei trasferimenti di III fase va a trasferimento e non a passaggio, non vedo scritto nulla sulle immissioni in ruolo, tanto meno che è il soggetto più debole: il soggetto più debole sono i dop, infatti parla di docenti soprannumerari abilitati, non i precari, che per la mobilità non esistono, come anche le immissioni in ruolo, che fanno parte del reclutamento e non certo della mobilità)

Ai fini della ripartizione dei posti di cui ai precedenti commi 4 e 5, non è disponibile per le
operazioni di mobilità relative alla terza fase l’eventuale posto dispari
eccetto i casi
in cui siano
presenti nella provincia domande di mobilità professionale
di docenti soprannumerari abilitati e
già utilizzati nel corrente anno scolastico sul posto o classe di concorso richiesto
, e che tra le
preferenze sia compreso
il
codice sintetico
del
la
provincia
di titolarità
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Giulia, scusa, ma ho avuto due altri pareri da sindacati nazionali che confermano quello che ho già postato. Appena riesco li posto...