Pressioni da parte del vice-preside per l'adozione di un libro

gigulina ha scritto:
Vorrei sapere: quanta voce in capitolo ha un vice-preside (che ha l'esonero totale e quindi non insegna) nella scelta di un libro? Può obbligare un certo docente ad adottare un libro non di suo gradimento?

Non ha nessuna voce in capitolo.
L'adozione dei libri di testo segue un iter preciso: i docenti di discipline affini ne discutono nel Dipartimento, dove si cerca di arrivare a scelte condivise, ma non si delibera niente; il Cdc che segue propone le conferme o le sostituzioni tenendo anche conto di quanto si è discusso nei Dipartimenti; il Collegio Docenti, sulla base delle proposte motivate dei Cdc, delibera le adozioni. Insomma, il Collegio potrebbe anche respingere una proposta e approvarne un'altra.

All'interno di una scuola si può essere obbligati a scegliere tutti lo stesso testo?
Qui ti rispondo per la mia esperienza fino a due anni fa, ma mi sento di poter escludere che di recente sia stata introdotta una norma nazionale in tal senso. Succede spesso che in una Scuola, soprattutto se piccola, si incoraggi l'adozione dello stesso testo (per facilitare i passaggi degli alunni o consentire l'acquisto prima della formazione delle classi) previa discussione nel Dipartimento; credo però che, in caso di impossibilità di convergenza, sia ancora consentito portare proposte diversificate.
Il punto è che, se il Collegio ha incoraggiato l'uniformità dei libri, potrebbe deliberare in senso contrario alla proposta del collega che a tutti i costi vuole diversificare.
Grazie a chi vorrà rispondermi