Giovanni Scattone ha passato gli scritti

Vedendo la lista ho notato questo nome. Solo questo.

Premesso che esiste l'omonimia, se non sbaglio quello famoso (famigerato) ha pagato il suo debito con la giustizia, quindi ora è un cittadino come tutti gli altri, anzi forse migliore, perchè avendo già commesso un grave errore ed avendone pagate le conseguenze, ora forse ha imparato la lezione e forse da ora in poi si comporterà meglio del cittadino medio e dell'insegnante medio.
Negare agli ex carcerati di lavorare equivale a relegarli nell'illegalità; tanto varrebbe condannarli a morte subito, così ci risparmieremmo il mantenimento in carcere.

Ammesso che sia lui e non un omonimo, mi sembra di ricordare che avesse l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, questo perchè condannato ad una pena superiore ai 5 anni. La riabilitazione è un principio democratico, ma ricordo ancora Marta Russo e se ancora c'è un senso nelle leggi, Scattone può tranquillamente fare un altro lavoro.

avido seguendo la tua logica un pedofilo riconosciuto colpevole e che ha espiato la sua pena , che facciamo lo rimettiamo all'asilo perchè forse forse forse ...
Una persona che ha commesso un omicidio volontario per cosi futili motivi,  può e deve lavorare , ma non facendo l'insegnante che tra l'altro dovrebbe essere un'esempio per gli allievi .

anche chi scrive qui sopra dovrebbe/vorrebbe insegnare grammatica agli allievi

La data di nascita corrisponde, si tratta dello stesso Giovanni Scattone del caso Marta Russo.
E' stato ammesso agli orali per la classe di concorso A036 FILOSOFIA, PSICOLOGIA E SCIENZE DELL'EDUCAZIONE.

Ho trovato questo articolo, dal "Il Fatto Quotidiano" del 25/11/2011 che purtroppo recita:" Giovanni Scattone, condannato in via definitiva a cinque anni e quattro mesi per omicidio colposo – non venne riconosciuto mai il dolo – ha, per la legge italiana, il diritto di insegnare. Già nel 2005, quando entrò per la prima volta in un liceo pubblico come docente, per diversi giorni la polemica sull’opportunità della sua presenza nelle aule riempì tante pagine di cronaca. Ma l’ultima sentenza della Cassazione, che ha confermato la condanna, riducendo lievemente la pena, ha eliminato la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici. Dunque, almeno formalmente, nessuno scandalo, nessuno può impedirgli di insegnare, neanche nel liceo frequentato da Marta Russo.

Nel sito personale di Giovanni Scttone si parla della vicenda Marta Russo seguendo questo link, direi dal titolo indicativo:
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Insegna già da qualche anno da precario.  Qual è il problema?

Mi auguro che questo topic venga chiuso al più presto.

il problema è che ha fatto\partecipato ad  una cazzata grossa come una casa ed una ragazza è MORTA in pieno giorno all' università, dimmelo tu qual'è il problema se non fa più l'insegnante . 

Spaccarotella pure ne ha fatta una grossa e infatti non fa più il poliziotto (e ci mancava pure che continuasse a farlo)  .

ps
i topic si chiudono se ci sono offese gratuite non se si esprimono opinioni, altrimenti si chiama censura a casa mia .

paolopaolo ha scritto:Insegna già da qualche anno da precario.  Qual è il problema?

Non mi risulta, l'ultima volta le proteste dei genitori l'hanno convinto a lasciare l'incarico. Comunque nei post precedenti spieghiamo le nostre perplessità.

paolopaolo ha scritto:Mi auguro che questo topic venga chiuso al più presto.

Perchè? Ti piace la censura?

stero ha scritto:Ho trovato questo articolo, dal "Il Fatto Quotidiano" del 25/11/2011 che purtroppo recita:" Giovanni Scattone, condannato in via definitiva a cinque anni e quattro mesi per omicidio colposo – non venne riconosciuto mai il dolo – ha, per la legge italiana, il diritto di insegnare. Già nel 2005, quando entrò per la prima volta in un liceo pubblico come docente, per diversi giorni la polemica sull’opportunità della sua presenza nelle aule riempì tante pagine di cronaca. Ma l’ultima sentenza della Cassazione, che ha confermato la condanna, riducendo lievemente la pena, ha eliminato la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici. Dunque, almeno formalmente, nessuno scandalo, nessuno può impedirgli di insegnare, neanche nel liceo frequentato da Marta Russo.

Confermo, sn Psicologa e so per certo che si è laureato in Psicologia... strana scelta nel suo caso, non trovate?
Il fatto che il dolo non è stato riconosciuto non vuol dire che non ci fosse... ed io nel dubbio sinceramente come madre capisco le mamme dei ragazzi che non lo hanno voluto come docente per i propri figli.

Certamente anche queste persone hanno diritto a riabilitarsi, altrimenti in galera dovremmo buttare le chiave! la prigione ha un carattere riabilitativo e risocializzativo... tuttavia io prima di consetire a un omicida di fare questo lavoro attenderei un pò... e rimarrebbe comunque preferibile un lavoro manuale e non uno in cui l'integrità morale e l'equilibrio psicologico sono così importati... ma tant'è! siamo in Italia e ormai negli asili finiscono docenti pedofili e nelle scuole ho visto gente (personale ATA, docenti e dirigenti) che aveva disturbi psicologici seri...io non gli avrei affidato neanche il mio gatto per 1 ora, figuriamoci il compito di formare le nuove generazioni!

viduran ha scritto:avido seguendo la tua logica un pedofilo riconosciuto colpevole e che ha espiato la sua pena , che facciamo lo rimettiamo all'asilo perchè forse forse forse ...
Una persona che ha commesso un omicidio volontario per cosi futili motivi,  può e deve lavorare , ma non facendo l'insegnante che tra l'altro dovrebbe essere un'esempio per gli allievi .

Stai facendo un esempio estremo.
La pedofilia non è un comportamento "volontario", nel senso che non si sceglie liberamente di essere pedofili.
Non so se pedofili si nasca o lo si diventi, ma chi lo è lo è per sempre; non c'è carcere riabilitativo che tenga (io infatti li sopprimerei pietosamente).
Da quel che ricordo Scattone ha avuto un comportamento molto stupido, sparare dalla finestra, ma non voleva colpire Marta Russo, che non conosceva neanche.
Oggi si direbbe "omicidio volontario con dolo eventuale".
Un fatto grave, senza dubbio, e penso che 5 anni siano stati pochi.
Ma il principio è che chi paga è senza debiti e può rifarsi una vita.
Non credo che ai suoi allievi insegnerebbe ad uccidere o a sparare dalle finestre.
Io ai miei allievi non dico di non uccidere solo perchè non ho mai ucciso; uccidere o non farlo non è un normale argomento di lezione; anche quando si affrontano argomenti "educativi" anzichè "istruttivi", di solito non si scende fino ai "fondamentali" come il diritto alla vita.
Ed anche se dovesse succedere (di parlare del diritto alla vita), sono sicuro che non esiterebbe a dire la cosa giusta (anche qualora non la pensasse).
Spunto di riflessione: quanti insegnanti danno lezioni private ? Quanti pagano le relative tasse ? Quanti insegnano ai propri allievi che è giusto evadere ?
Anche gli insegnanti quando serve sanno comportarsi in maniera ipocrita; credo si chiami "gioco delle parti" ed il caso che ho appena citato è uno dei pochi esempi in cui ipocrita è meglio che coerente.

allora avidodinformazioni , mi fa piacere che non siamo d'accordo quasi su nulla :-)

Pedofilo si nasce e si risponde ad impulsi primari come quello sessuale per quanto perversi. Citato appunto come caso estremo (per far capire) è quantomeno cautelativo non inserirlo in un contesto "asilo" se avesse pagato o meno la sua pena.

Nella vita dei ragazzi (hai figli ?) e direi  non solo , ciò  che conta non sono le parole o le intenzioni, ma quello che si fa o che non si fa . L'esempio reale appunto . 
Un po' come il dottore che spiega ai bambini quanto faccia male fumare e alla fine fuori dall'aula si accendesse una sigaretta. 
Ora nel bene o nel male , l'insegnante è un esempio per gli allievi. Mi dici cosa cavolo c'entra uno che ha fatto una cazzata del genere nel ruolo di insegnante ? 
Ad un ragazzo che esempio da ? che nella vita puoi fare di tutto tanto si rimette tutto a posto  ? 
In questo paese allo sfascio forse, ma in un qualsiasi paese "normale" sarebbe inammissibile . Chi sbaglia non deve essere condannato "moralmente" a vita ma non può pensare che non debba pagare le conseguenze delle sue azioni, anche per tutta la vita se sono così gravi  (e non mi riferisco solo al carcere) .

viduran ha scritto: 
Ad un ragazzo che esempio da ? che nella vita puoi fare di tutto tanto si rimette tutto a posto  ? 

No, solo che chiunque (o quasi) ha diritto ad una seconda possibilità ..... dopo avere pagato il debito che gli è stato assegnato.
Avere una speranza è condizione essenziale per avere la forza di andare avanti, toglierla a chi ha sbagliato (gravemente) non è un bel gesto.
Non mi fraintendere, ci sono cose che considero imperdonabili, ed in questi casi quel che ho detto prima non vale.
Scattone però, pur avendo fatto una cosa gravissima, non ne ha fatta una della massima gravità.
Mi spiego meglio: Scattone ha fatto una cosa che si è consumata in pochi istanti e senza avere la vittima davanti agli occhi.
Molto più grave sarebbe stato invece uno stupro, un'escuzione premeditata, un'azione mafiosa ecc.
In effetti io per queste cose non mi farei scrupolo ad adottare la tanto vituperata pena capitale.
Viduran, io non sono cristiano, potrei anche permettermi di snobbare il valore del perdono; tu forse lo sei (in Italia i più lo sono), chi vuoi perdonare ? Gli innocenti ? I ladri di galline ?
Tu vorresti che gli insegnanti fossero tutti di specchiata moralità ? Che dire delle forze dell'ordine ? Magistrati ? Politici ? Militari ? Preti ? Medici ed infermieri ?
Ma in Italia abbiamo così tante persone dalla specchiata moralità ?
Io mi accontento di persone che in orario di servizio "stiano al gioco" e sopratutto mi accontenterei di una giustizia funzionante che punisca efficacemente chi al gioco non ci sta.
PS lo so che a noi insegnanti è affidato anche l'onere di educare i ragazzi; io però l'educazione di mio figlio preferisco non delegarla a nessuno.

avidodinformazioni ha scritto:La pedofilia non è un comportamento "volontario", nel senso che non si sceglie liberamente di essere pedofili.
Non so se pedofili si nasca o lo si diventi, ma chi lo è lo è per sempre; non c'è carcere riabilitativo che tenga (io infatti li sopprimerei pietosamente).

Balle.

Una cosa è la "tendenza" all'attrazione pedofila (che uno può benissimo ritrovarsi addosso senza averla scelta), un'altra è l'AZIONE di fare del male a dei bambini, che comunque è volontaria e che può essere controllata, a meno che uno non abbia ANCHE altri disturbi nervosi che gli impediscono di controllarsi.

Secondo te, se uno avesse l'onestà di dire: "Ritengo di avere tendenze pedofile, mi dispiace ma purtroppo me le sono ritrovate e non le ho scelte io, ma non ho mai fatto del male a nessun bambino e non voglio farlo, e quindi vorrei essere aiutato a curarmi prima che la mia situazione peggiori", pure quello dovrebbe essere soppresso?

Ah, incidentalmente: l'essere contrari alla pena capitale non c'entra assolutamente nulla con il perdono, né con la pietà, e nemmeno con l'essere cristiani. Ha soltanto a che fare con una convinzione di principio secondo cui lo stato non deve avere il diritto di uccidere, punto e basta.

avidodiinformazioni  forse sei molto più cattolico di me senza saperlo :-)

io non voglio perdonare nessuno perchè lo può fare solo Dio ,a me basta che si paghi veramente per le propie azioni.
Comunque non ti arrendere,  anche per i tuoi figli !

Certo che NON andrebbe soppresso, si processano le azioni e non le pulsioni.
Non credo però che sia curabile, nel senso che non credo che sia possibile modificarne le pulsioni.
Lui può essere così forte da esercitare l'astinenza, in tal caso tanto di cappello.
Sulle ragioni dell'essere contrari alla pena capitale, quella non è l'unica.
C'è chi è contrario perchè non si potrebbe tornare indietro in caso di errore giudiziario, e chi ritiene che solo Dio possa togliere la vita visto che sarebbe lui ad averla data.
Rispetto tutte queste idee, ma non ne condivido nessuna.
Non mi farei scrupoli ad uccidere un animale (per mangiarlo).
Ci sono esseri dall'aspetto umano che di umano non hanno altro; sono animali e nulla più (con questo non intendo dire che li mangerei).
Troppi scrupoli hanno portato la Svezia a dover fingere che quello che ha fatto quella strage, fosse pazzo, per incarcerarlo a vita.
Non era pazzo e tutti lo sanno perfettamente, era "solo" un terrorrista, e per il terrorismo non hanno nemmeno i 30 anni.
Gli svedessi sono troppo buoni, così tanto da essere sconfinati nell'ingenuità.

Tutte 'ste certezze granitiche, e poi non conosci nemmeno la differenza tra la Svezia e la Norvegia?

Comincio a pensare che il trollometro sia a fondo scala