RUOLO SU SCUOLA SERALE,NON SO SE SCEGLIERLA!

Promemoria primo messaggio :

Salve, oggi dovrò scegliere la sede per l'immissione in ruolo, ma non so cosa fare, ci sono poche sedi e distanti da casa, tra queste c'è una scuola serale, la mia classe di concorso è la A043, ho un bimbo di 13 mesi e non so se riuscirei ad organizzarmi.. Chi ha insegnato in una scuola serale potrebbe dirmi come si è trovato?

fiabo ha scritto:A distanza di un anno mi trovo nella vostra stessa condizione...scegliere o no un centro EDA per l'immissione in ruolo.
Fiorella e Mad...potete raccontarmi come si siete trovate in questa esperienza?

Fiabo, quale disciplina insegni?

alla luce dei fatto sono contenta di aver dovuto scegliere il CTP EDA in quanto ho avuto la possibilità di lavorare con una tipologia d'utenza, gli aduti, che mai avrei immaginato di trovare sul mio cammino.

posso brevemente raccontarti della scuola dove io ho lavorato, che porbabilmente differisce dagli altri CTP: la particolarità di questa realtà fa sì che ogni istituto abbia le sue peculiarità in termini di organizzazione, impianto e orario delle lezioni

il CTP ha un organico molto ridotto rispetto alle scuole tradizionali: tra docenti delle medie e dei corsi di alfabetizzazione italiana eravamo una quindicina. le riunioni (consigli di classi, collegio docenti, coordinamenti) sono la mattina.
le lezioni hanno tre fasce orarie :
- mattina dalle 9 alle 12 per i minorenni, 4 giorni a settimana,
- pomeriggio dalle 15 alle 18 per adulti
- sera dalle 18.15 alle 21.15 per adulti.

le classi sono ufficilamente molto numerose, anche 35 persone, ma nei fatti la frequenza è minore in quanto molti si iscrivono senza più partecipare alle lezioni, mentre altri devono comunque conciliare con il lavoro e, pur rimanendo nel limite minimo di frequenza necessario per accedere all'esame di licenza, si assentano spesso.
gli utenti sono prevalentemente stranieri, di ogni parte del modo. la loro scolarità pregresse è varia, dall'analfabeta a chi ha frequantato solamente la scuola coranica, ma non mancano anche i laureati che hanno difficoltà burocratiche ed economiche a vedersi riconsciuto il loro titolo di studio. ci sono anche italiani, ma pochissimi, li conti dulle dita di una mano.

qualunque disciplina si insegni, la finalità del docente deve essere quella di migliorare la conoscenza dell'italiano attraverso un arricchimento lessicale. i programmi sono molto ridotti rispetto alle medie tradizionali.

ultima cosa, ma non meno importante: da settembre i CTP EDA diventano CPIA. non cambia solo il nome, ma anche l'impianto e i programi delle materie. non posso dirti molto sull'argomento in quanto non si è ben capito cosa questo cambiamanto comporterà effettivemente. se ti interessa puoi trovare on line del materiale chiamato "10 passi verso i CPIA".
quello che è certo è che l'anno che sta per iniziare sarà pesante e caotico..

pur avendo apprezzato l'esperienza, ho deciso che tale dovesse rimanere, quindi - pur potendo - non ho sceto il CTP come sede definitiva e a settembre tornerò in una scuola tradizionale. tuttavia non lo sconsiglio: dal punto di vista umano e didattico è una sfida altamente stimolante e soddisfacente.

chiudo con un luogo comune che è realtà: se si è professionali il lavoro in un CTP EDA c'è, ed è tanto, ma sempre molto meno rispetto ad una scuola tradizionale.

fiabo ha scritto:A distanza di un anno mi trovo nella vostra stessa condizione...scegliere o no un centro EDA per l'immissione in ruolo.
Fiorella e Mad...potete raccontarmi come si siete trovate in questa esperienza?

anch'io ho il medesimo dubbio, mi interesserebbe molto l'esperienza in un centro EDA ma mi preoccupa il cambiamento da CTP a CPIA: sarà sempre possibile con le operazioni di mobilità tornare nella cattedra diurna? ho sentito dire che si vuole creare un organico ad hoc per gli EDA e non vorrei che in seguito questa possibilità non ci fosse più...

danko75 ha scritto:
anch'io ho il medesimo dubbio, mi interesserebbe molto l'esperienza in un centro EDA ma mi preoccupa il cambiamento da CTP a CPIA: sarà sempre possibile con le operazioni di mobilità tornare nella cattedra diurna? ho sentito dire che si vuole creare un organico ad hoc per gli EDA e non vorrei che in seguito questa possibilità non ci fosse più...

l'organico del centro EDA è formato da docenti della primaria (alfabetizzatori) e della secondaria di primo grado, e tale resterà in quanto dovranno sempe rilasciare la licenza media.
Al momento (2014/15) il CPIA non riguarda le serali delle scuole superiori, ma solo le medie, quindi 043, 059, 033, e le lingue straniere. (arte, musica e motoria non sono contemplate).
so che sulla carta è prevista una collaborazione in rete con le superiori serali con modalità molto arzigogolate e ancora assai nebulose, ma non si sa da quando, e da nessuna parte di parla di organico ad hoc. magari in un futuro saranno richiesti più o meno docenti di una disciplina, ma un docente di lettere medie 043 resterà sempre tale e potrà lasciare il CPIA con la mobilità.

dal punto di vista dell'organico il CPIA è una scuola come un'altra.
se sei in anno di prova e decidi di non continuare l'esperienza basta che non inserisci il CPIA tra le tue opzioni per la scelta della sede definitiva. se non la richiedi espressamente non possono darti un EDA, per lo meno così mi hanno spiegato...
se il CPIA è già la tua sede definitiva e la vuoi lasciare, domanda di trasferimento tradizionale...con tutti i limiti del caso: se non c'è disponibilità ci devi restare, ma sempre, ripeto, se è la tua sede definitiva.

quindi, danko75, se sei veramente interessato e devi scegliere la sede per l'anno di prova, buttati!

da quanto ho visto e mi è stato raccontato dai colleghi, non è difficile uscire da un CTP EDA, quanto piuttosto entrarci:è molto richiesto, soprattutto da colleghi un po' più attempati che cercano nuovi stimoli o vogliono allontanarsi dalla classi di undicenni vivacissimi

grazie mad per l'ottimo chiarimento!
io sono sulla 043 e vorrei proprio fare l'anno di prova in un centro EDA

danko75 ha scritto:grazie mad per l'ottimo chiarimento!
io sono sulla 043 e vorrei proprio fare l'anno di prova in un centro EDA

allora non temere, non rischi la permanenza a vita al CPIA!!!e sono certa che ti piacerà moltissimo: insegnare l'italiano a questi alunni, vedere i loro progressi giorno per giorno, sentirti dire cosa hanno potuto fare grazie a quello che hanno imparato..beh, è impagabile... ho invidiato molto i colleghi di lettere ;).

in bocca al lupo!!

crepi il lupo!!
grazie ancora, poi ti farò sapere :-)

Ciao Mad...grazie per la risposta!
Io sono sulla 043.
Dopo aver lavorato i primi 3 anni sulla mia materia, gli ultimi 3 li ho passati sul Sostegno.
Premesso che fino a ieri sera non sapevo praticamente nulla dei centri Eda, quello che mi tenta nello scegliere questa sede è, sinceramente, l'assenza di ragazzini maleducati con genitori al seguito.
Questa motivazione, purtroppo, non basta se poi non si conoscono altri "pro" e "contro" di tale scelta.

Alla luce della tua esperienza sapresti indicarmi i vantaggi e gli svantaggi che hai trovato?

Inoltre, avendo impegni extrascolastici che mi portano via tempo, pensi che l'Eda sia una scelta giusta o credi che il lavoro "sommerso" che ci si porta a casa sia maggiore di quello di una scuola "normale"?

Le ore totali sono sempre 18?

fiabo ha scritto:Ciao Mad...grazie per la risposta!
Io sono sulla 043.
Dopo aver lavorato i primi 3 anni sulla mia materia, gli ultimi 3 li ho passati sul Sostegno.
Premesso che fino a ieri sera non sapevo praticamente nulla dei centri Eda, quello che mi tenta nello scegliere questa sede è, sinceramente, l'assenza di ragazzini maleducati con genitori al seguito.
Questa motivazione, purtroppo, non basta se poi non si conoscono altri "pro" e "contro" di tale scelta.

Alla luce della tua esperienza sapresti indicarmi i vantaggi e gli svantaggi che hai trovato?

Inoltre, avendo impegni extrascolastici che mi portano via tempo, pensi che l'Eda sia una scelta giusta o credi che il lavoro "sommerso" che ci si porta a casa sia maggiore di quello di una scuola "normale"?

il lavoro sommerso , come simpaticamente lo chiami tu, è certamente minore, però diverso.

ti faccio un esempio: i miei ex colleghi di lettere hanno selezionato degli argomenti, per geografia hanno affrontato la nostra regione, in storia la colonizzazione, la repubblica, in italiano letture di testi sulla condizione femminile... il tutto con una scelta lessicale tarata sul livello di italiano delle classi: se per il livello basso le Alpi e Prealpi sono montagne, per quello più alto sono rilievi...
ti ripeto che l'utenza è prevalentemente straniera, possiede già i contenuti ma non la lingua per esprimerli.

per quanto riguarda vantaggi/ svantaggi, penso che sia molto soggettivo, per disciplina insegnata e per esigenze familiari.
la mia scelta forzata del CTP EDA è stata dovuta alla relativa vicinanza della sede. le altre erano a 60 km da casa, l'EDA a 20...

tra i vantaggi ci sono le pochissime interrogazioni e verifiche da somministrare e correggere, non avere il ricevimento, non avere la responsabilità della sorveglianza di alunni minorenni.
si ha la mattina libera, a volte si inizia a lavorare alle 18.00 quindi è come se si avesse un'intera giornata libera. di solito i CTP EDA hanno la settimana corta, quindi al sabato si è a casa. conciliare impegni extrascolastici è più che possibile se questi non sono legati ad orari fissi: si è liberi al mattino, si lavora di pomeriggio o di sera ;).
gli esami di licenza hanno solamente gli scritti di italiano e matematica, quindi gli orali iniziano e terminano prestissimo (con 180 alunni ho finito il 19 giugno).

svantaggi:
potrebbero essere gli orari delle lezioni: io vivo sola quindi non ho avuto problemi, per altri potrebbe essere difficile conciliarli con famiglia, figli piccoli, marito...


altre cose (preparazione del materiale, ricorrere a fotocopie invece del libro di testo, ipersemplificare la lingua utulizzata in classe, flessibilità di fronte a persone che entrano 10 minuti dopo l'iniio della lezione o se ne escono prima del termine...) sono uguali alle altre scuole...

monica ma ha scritto:Le ore totali sono sempre 18?

sì, con 40 ore di consigli di classe e 40 di collegiali. è tutto come nelle scuole "normali"

Mad...le tue parole mi fanno pensare che sia un'esperienza tutto sommato positiva e da provare.
Non hai mai fatto cenno di possibili difficoltà relazionali o comportamenti negativi da parte di coloro che seguono il corso (il luogo comune farebbe pensare agli extracomunitari). Ciò mi fa pensare che anche le ore di lezioni siano piacevoli da trascorrere e si svolgano in un clima tranquillo.

fiabo ha scritto:Mad...le tue parole mi fanno pensare che sia un'esperienza tutto sommato positiva e da provare.
Non hai mai fatto cenno di possibili difficoltà relazionali o comportamenti negativi da parte di coloro che seguono il corso (il luogo comune farebbe pensare agli extracomunitari). Ciò mi fa pensare che anche le ore di lezioni siano piacevoli da trascorrere e si svolgano in un clima tranquillo.

sì, l'utenza è quasi tutta extracomunitaria, dai sudamericani ai russi, ucraini, albanesi e slavi, dai cinesi, indiani, pakistani, thailandesi e filippini agli africani...di tutto un po'. gli italiani sono pochissimi.

il clima è estremamente tranquillo, luogo comune è pensare che tutti gli extracomunitari abbiano comportamenti negativi.

gli studenti EDA sono fortemente motivati, scelgono di frequentare la scuola perchè ne hanno necessità sia per migliorare/potenziare la loro conoscenza dell'italiano, sia per ottenere il pezzo di carta con cui sperano di migliorare la loro condizione. hanno un forte rispetto per la figura dell'insegnante.per parecchi di loro è il primo contatto in assoluto con una scuola, soprattutto per le donne africane alle quali le famiglie d'origine non avevano possibilità o volontà di dare un'istruzione.

le classi di alunni minori, invece, sono formate da classici adolescenti, con l'aggravio che spesso per loro la scuola è l'unico momento ed occasione di socializzazione, quindi un po' casinisti lo sono, ma sempre nei limiti e facilmente gestibili con un po' di fermezza.

naturalmente la mia esperienza e la mia opinione si basano sull'unico anno e sull'unico CTP EDA che ho conosciuto, ma non credo sia molto diverso dagli altri.

Grazie Mad, le tue informazioni sono state utili e tu gentilissima!

Avendo già il ruolo su disciplina scuola media, come si può fare a tutt'oggi a poter lavorare nel serale? Non si può più richiedere scuole specifiche, mi pare di aver capito...
Si può chiedere eventualmente anche utilizzo, e in altra scuola se nella mia non c'è il serale?