Il giorno dell'INVALSI può essere fatto un'ordine di servizio a chi sciopera?

Voglio partecipare allo sciopero il giorno dell'INVALSI, il dirigente può costringermi a venire a scuola con un ordine di servizio?

Lo sciopero è un diritto. Da quando i dirigenti possono obbligare gli insegnanti ad andare a scuola se questi vogliono scioperare?

Lo sciopero è un diritto e non c'è nessun ordine di servizio che possa valere

In teoria il dirigente scolastico potrebbe ricorrere alla precettazione (che non ha nulla a che vedere con l'ordine di servizio), ma, a prescindere dal piccolo e trascurabile dettaglio che è tutto da dimostrare l'eventuale danno nei confronti del cittadino causato dalla mancata somministrazione del test, c'è da dire che a tre giorni dal test o ster 1, il diligente scolastico può precettare solo folletti verdi che cavalcano asini volanti.

Ti riferisci al 19 giugno? Anche nel caso dell' Invalsi degli esami di terza media, si può scioperare? Non mi sembra in qst caso...

E. ha scritto:Ti riferisci al 19 giugno?

no, al 13 maggio

Precettazione? Cos'è di preciso?
Io sono stata inserita nella circolare tra i "correttori", cioè c'è il mio nome e il cognome in una circolare... devo ritenermi obbligata ad andare?

Landscape1980 ha scritto:Precettazione? Cos'è di preciso?
Io sono stata inserita nella circolare tra i "correttori", cioè c'è il mio nome e il cognome in una circolare... devo ritenermi obbligata ad andare?

no, quella non è una precettazione.
In termini generali, la precettazione o ordinanza di differimento consiste in una deroga coatta al diritto di sciopero nei casi in cui lo sciopero lede il diritto di accesso del cittadino a servizi essenziali. La materia è piuttosto complessa (almeno per me), attualmente è regolamentata da una legge del 1990 integrata e/o modificata da un'altra del 2000.
Dal momento che interviene con un diritto sancito dalla Costituzione (sia pure in subordine alle leggi vigenti) la procedura delle precettazione deve svolgersi secondo un protocollo piuttosto rigido (pubblicazione dell'ordinanza di differimento mediante notifica diretta e, credo, anche a mezzo stampa). Di solito ad esercitare questa facoltà è un ministro o un prefetto, ma ho letto da qualche parte che nell'ambito della pubblica amministrazione possono esercitarla anche i dirigenti. Non so se è attendibile e in ogni caso bisognerebbe accertare il livello dirigenziale: nel caso della Scuola trattasi ad esempio del direttore dell'USR o di un qualsiasi dirigente scolastico?

In ogni modo, trattandosi di uno sciopero che non viola le norme relative alla regolamentazione (in altri termini, lo sciopero è legittimo, tant'è che i DS sono tenuti a comunicarne in anticipo a mezzo circolare la proclamazione:
1) chiunque ha il pieno diritto ad astenersi dal lavoro il 13 maggio
2) il DS non può assolutamente imporre tramite un ordine di servizio (e tanto meno a parole non tracciabili) l'obbligo di astenersi dall'adesione.

Dubito che un qualsiasi DS, per quanto pervaso da manie di grandezza, possa violare un articolo della Costituzione nell'esercizio del suo mandato. Di solito ste boiate sono tacitamente concesse a livelli più alti, salvo successivo intervento della Consulta.

A proposito di precettazione da parte del DS è interessante questo stralcio di sentenza del tribunale di Mantova

giovanna onnis ha scritto:A proposito di precettazione da parte del DS è interessante questo stralcio di sentenza del tribunale di Mantova

C.V.D.
1) il DS ha potere di precettazione qualora si configuri un conflitto tra il diritto costituzionale dell'utente a fruire di un servizio essenziale (genericamente il diritto all'istruzione) e il diritto di sciopero del lavoratore (ovviamente nei termini previsti dalle leggi vigenti).
2) il DS deve notificare esplicitamente (credo anche a mezzo stampa, non solo in forma scritta) i nominativi dei precettati, almeno 5 giorni prima dello sciopero, in modo che gli interessati abbiano il tempo di opporsi alla precettazione formulando la loro intenzione di aderire allo sciopero e chiedere pertanto la sostituzione.

Detto questo:
1) la somministrazione del test INVALSI non rientra - a mio parere - nei presupposti di un servizio essenziale per l'utente e, quindi, non sarebbe suscettibile di ordinanza di differimento. Il servizio è essenziale per l'amministrazione, ma l'utente non è comunque danneggiato dallo sciopero in quanto il 13 maggio non fruirebbe comunque di un servizio di istruzione.
2) anche ammesso che il personale sia precettabile, nel caso specifico, l'ordinanza di differimento si sarebbe dovuta emanare, al più tardi, non oltre il giorno giovedì 8 maggio (l'ordine di servizio non è un'ordinanza di differimento)

Ergo, il DS si attacca al pesce e fa buon viso a cattiva sorte, a meno che non voglia cogliere il rischio di immergersi in una causa legale per condotta antisindacale.