questa dovete spiegarmela

Con il convegno “La scuola Paritaria: le Ragioni di una Scelta” si è conclusa, in una "Sala delle Colonne" gremita, presso la Camera di Commercio di Milano, la 66a Assemblea Nazionale dell' A.N.I.N.S.E.I., L’Associazione Nazionale Istituti Non Statali di Educazione ed Istruzione.

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini nel suo intervento ha affermato che "non è vero che stiamo privatizzando la Scuola Italiana: occorre un sistema integrato che sia effettivamente virtuoso e che passi attraverso la valutazione. Sotto questo aspetto la scuola paritaria deve avere il coraggio di misurarsi e di farsi valutare. Il documento della 'Buona Scuola' non presenta una sezione dedicata alle Scuole Paritarie in quanto non esiste distinzione tra Scuole Statali e non". "Pluralità e pluralismo sono una risorsa per il mondo dell'Educazione - ha spiegato Stefania Giannini - e il bene pubblico è in funzione del bene della collettività, quindi deve essere gestito al meglio, sia nel caso in cui si parli di un ente statale o di un gestore privato".

Durante il convegno sono state presentate tre relazioni che hanno messo in luce la scuola paritaria come elemento essenziale del sistema scolastico integrato, di qualità e al servizio dell'intera collettività.

I tre interventi hanno posto in evidenza come gli istituti non statali siano: un'essenziale risorsa educativa (Claudio Gentili – Confindustria Education); un'assoluta risorsa economica (Luisa Ribolzi – Docente di sociologia dell'Istruzione) e una necessaria risorsa di libertà (Luisa Santolini – Presidente Associazione “Famiglia e Vita”, già parlamentare), per il sistema scolastico italiano.

"Occorre superare definitivamente il dualismo scuola statale e paritaria", spiega il presidente nazionale A.N.I.N.S.E.I., Ing. Luigi Sepiacci, illustrando le tre relazioni del convegno "anche perché con la sentenza della Corte Europea di Giustizia si prevede che circa 40 mila docenti transiteranno dai ruoli della scuola paritaria a quelli della scuola statale, creando così un grave danno a tutti i nostri istituti, perché questi insegnanti si sono formati con noi ad un livello educativo elevatissimo, come potrà - domanda il presidente A.N.I.N.S.E.I. - la scuola paritaria sostituirli in pochissimo tempo?".

Io, che supero i 36 mesi di servizio tra statale e paritaria, anche con i soli posti vacanti, pensavo che non potessi chiedere alcunchè

in questo momento in italia sono tutti avvocati e giudici :-)

lallaorizzonte ha scritto:in questo momento in italia sono tutti avvocati e giudici :-)

No, è stato male interpretato l'intervento; con la sentenza della corte di giustizia saranno costretti a fare la buona scuola e con la buona scuola 40000 docenti presenti nelle GaE ed al lavoro presso la paritaria transiteranno nella statale.

Forse pagandoli il giusto rimarrebbero lì dove sono.

Preoccupazioni inutili, come se le scuole paritarie fossero scuole serie che hanno bisogno di docenti adeguati !

PS non che non siano adeguati, solo non ne hanno bisogno.