"Il governo non chiuderà le Gae"
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"Il governo non chiuderà le Gae"
ItaliaOggi
Alessandra Ricciardi
A pochi giorni dal varo del decreto legge sulla Buona scuola, arriva il contrordine: le graduatorie ad esaurimento non saranno più tutte chiuse nel 2015 come inizialmente annunciato. I docenti precari che vi sono iscritti non rientreranno, solo perché targati Gae, nel mega piano assunzionale del governo. L'indicazione che emerge tra Palazzo Chigi e viale Trastevere è che (si vedano le anticipazioni di Italia Oggi) le immissioni in ruolo devono rispondere al reale fabbisogno della scuola, seppure misurato non sui parametri ad oggi utilizzati per le assegnazioni ma prevedendo docenti in surplus da utilizzare per le sostituzioni e per l'ampliamento dell'offerta formativa. Cancellati organico di diritto e di fatto, si costituirà così il nuovo organico dell'autonomia. Che alla primaria si tradurrà, per esempio, nel ripristino per alcune ore del doppio maestro. Insomma, sarà fatta una scrematura, in modo da assumere non solo i docenti utili in base alla classe di concorso ma anche quelli che stanno lavorando o hanno lavorato nelle scuole. Una scrematura che si baserà sul punteggio detenuto in graduatoria e che dovrebbe tenere fuori chi è in fondo alla classifica e che aveva aspettative assunzionali del tutto residuali.
Nell'elenco dei docenti delle Gae che non entrano nel piano assunzionale, ci sono i precari delle classi di concorso non più attive, così come i docenti in ampio eccesso rispetto alle disponibilità di cattedre. Per questi le Gae resteranno ancora aperte. Il caso più eclatante è quello della scuola dell'infanzia, dove meno di 10 mila candidati dovrebbero entrare nel piano 2015 rispetto a una platea tripla. Il ragionamento è che comunque si tratta di un tasso assunzionale di quasi dieci volte superiore rispetto alle immissioni che si sarebbero realizzate con il normale turn over.
Secondo le stime che sono state fatte dai tecnici del ministero dell'istruzione, in alcune regioni del Sud per assumere il primo candidato dell'ultimo 40% di una graduatoria a esaurimento dell'infanzia servirebbero in media dai 10 ai 40 anni scorrendo le liste con gli attuali tassi. Immettere in ruolo 10 mila precari subito è comunque una svolta.
Il governo si è deciso al cambio di passo sulle Gae dopo aver verificato che in caso contrario si sarebbero avuti docenti in esubero, assai difficili da impiegare, e al tempo stesso classi di concorso, per cui c'è effettivo fabbisogno, scoperte. Scremando la lista, tra Gae e vincitori /idonei dell'ultimo concorso, il piano assunzionale dovrebbe fermarsi a quota 125mila. Resterebbero coperti finanziariamente dalla legge di stabilità altre 23 mila assunzioni. Tutte da destinare in aggiunta al contingente del prossimo concorso nel quale si prevede una corsia preferenziale per i docenti delle graduatorie di istituto che hanno lavorato con contratti di durata annuale negli ultimi 4-6 anni. Per i precari di istituto sembra dunque sfumata l'ipotesi di un'immissione ope legis, la strada del concorso è ritenuta dai tecnici insuperabile. Seppure con gli accorgimenti del caso.
Il pacchetto scuola non è però ancora chiuso. Sui 36 articoli della bozza di decreto legge resta la verifica del ministero dell'economia e soprattutto il controllo di Palazzo Chigi, chiamato a contemperare le esigenze tecniche con quelle politiche. L'annuncio iniziale di chiudere tutte le Gae può anche essere smentito, non può esserlo l'obiettivo dello stop al precariato. Nel giro di due anni, è l'imperativo, a scuola si dovrà lavorare sui posti vacanti e disponibili solo per concorso.
Assunzioni, incognita mobilità
Per le nuove immissioni, nessun vincolo geografico e trasferimenti bloccati per tre anni. Cambiare scuola sarà necessario anche per gli aumenti
24/02/2015
CArlo Forte
Cambiare sede non più solo per avvicinarsi alla famiglia. La mobilità dell'era Renzi porrà in cima alla classifica la ricerca del posto fisso e degli aumenti di stipendio. Secondo gli annunci fatti dal governo sulle nuove immissioni in ruolo, in attesa di trovare conferma nel testo del decreto legge sulla Buona scuola al consiglio dei ministri di venerdì prossimo, non seguiranno più la logica territoriale delle graduatorie provinciali a esaurimento. Agli aspiranti docenti aventi titolo assunzione a tempo indeterminato, infatti, saranno offerte cattedre lì dove risulteranno ubicate le disponibilità. A prescindere dalle province (e dalle regioni) dove gli aspiranti abbiano presentato la domanda. E non sarà considerato un limite nemmeno la classe di concorso.
Per agevolare ulteriormente l'individuazione delle disponibilità, laddove non sarà possibile assumere i docenti nella classe di concorso per la quale hanno i titoli, sarà loro offerta l'immissione in ruolo in classi affini. Ma per ritornare a casa dovranno comunque seguire le regole previste per la mobilità a domanda. Regole che, giova ricordarlo, non sono state scritte al tavolo negoziale da amministrazione e sindacati, ma direttamente dal legislatore. Si veda a questo proposito l'articolo 15 comma 10 bis del D.L. 104/2013. Che non può essere derogato dalla contrattazione collettiva, perché nel 2009, la legge 15 ha cancellato tale facoltà. Pertanto, chi sarà immesso in ruolo fuori provincia, con effetti a far data dal 1° settembre 2015, non potrà presentare la domanda di trasferimento per ritornare nella provincia di residenza per tre anni. Sempre che, nel frattempo, la legge non subisca ulteriori modifiche (prima il limite di permanenza era di 5 anni). Fin qui la mobilità ai fini delle immissioni in ruolo e la disciplina dei trasferimenti interprovinciali di chi otterrà l'immissione in ruolo dal prossimo 1° settembre.
E poi c'è la mobilità dei docenti di ruolo in generale. Che almeno per quest'anno non dovrebbe subire modifiche. Non fosse altro per il fatto che il ministero dell'istruzione sta già lavorando alle funzioni per consentire agli interessati di presentare le domande. E la relativa ipotesi di contratto è stata sottoscritta il 26 novembre scorso.
Ma dal prossimo anno dovrebbe essere prevista un'ulteriore opzione: il passaggio dall'insegnamento su cattedra all'organico funzionale. Secondo gli annunci del governo, tale passaggio dovrebbe consentire al docente interessato di essere svincolato dall'insegnamento curriculare. La sua funzione, infatti, dovrebbe essere quella di sostituire i colleghi assenti e di svolgere il lavoro al quale si dedicano attualmente i collaboratori del dirigente. A ciò va aggiunta un'ulteriore opzione: il trasferimento finalizzato alla maturazione degli scatti di carriera. Il governo, infatti, ha intenzione di abbassare l'importo dello stipendio dei docenti, cancellando gli adeguamenti retribuitivi legati al crescere dell'anzianità di servizio. Stando a quanto si è saputo, nella nuova progressione di carriera, l'anzianità di servizio dovrebbe assumere un ruolo marginale. Mentre a farla da padrone dovrebbe essere il cosiddetto merito. Ciò determinerà l'attribuzione degli aumenti solo ad alcuni. E quindi chi resterà fuori dovrà necessariamente ritentare cambiando scuola, sperando di essere più fortunato.
Fino ad oggi, non sono stati ancora resi noti i provvedimenti che dovrebbero fissare la nuova disciplina retribuiva dei docenti. Secondo quanto risulta a Italia Oggi, però, le nuove regole non saranno scritte al tavolo negoziale, ma direttamente dal governo.
E dunque, l'esecutivo starebbe sul punto di dare il colpo di grazia al contratto collettivo di lavoro dei docenti. Dopo i colpi micidiali inferti dalla legge 15/2009 e dal decreto Brunetta, infatti, l'unica materia che era rimasta saldamente ancorata al tavolo negoziale era la disciplina delle retribuzioni.
E dunque, se il governo interverrà per legge anche su questo, la contrattazione collettiva andrà in pensione definitivamente
Alessandra Ricciardi
A pochi giorni dal varo del decreto legge sulla Buona scuola, arriva il contrordine: le graduatorie ad esaurimento non saranno più tutte chiuse nel 2015 come inizialmente annunciato. I docenti precari che vi sono iscritti non rientreranno, solo perché targati Gae, nel mega piano assunzionale del governo. L'indicazione che emerge tra Palazzo Chigi e viale Trastevere è che (si vedano le anticipazioni di Italia Oggi) le immissioni in ruolo devono rispondere al reale fabbisogno della scuola, seppure misurato non sui parametri ad oggi utilizzati per le assegnazioni ma prevedendo docenti in surplus da utilizzare per le sostituzioni e per l'ampliamento dell'offerta formativa. Cancellati organico di diritto e di fatto, si costituirà così il nuovo organico dell'autonomia. Che alla primaria si tradurrà, per esempio, nel ripristino per alcune ore del doppio maestro. Insomma, sarà fatta una scrematura, in modo da assumere non solo i docenti utili in base alla classe di concorso ma anche quelli che stanno lavorando o hanno lavorato nelle scuole. Una scrematura che si baserà sul punteggio detenuto in graduatoria e che dovrebbe tenere fuori chi è in fondo alla classifica e che aveva aspettative assunzionali del tutto residuali.
Nell'elenco dei docenti delle Gae che non entrano nel piano assunzionale, ci sono i precari delle classi di concorso non più attive, così come i docenti in ampio eccesso rispetto alle disponibilità di cattedre. Per questi le Gae resteranno ancora aperte. Il caso più eclatante è quello della scuola dell'infanzia, dove meno di 10 mila candidati dovrebbero entrare nel piano 2015 rispetto a una platea tripla. Il ragionamento è che comunque si tratta di un tasso assunzionale di quasi dieci volte superiore rispetto alle immissioni che si sarebbero realizzate con il normale turn over.
Secondo le stime che sono state fatte dai tecnici del ministero dell'istruzione, in alcune regioni del Sud per assumere il primo candidato dell'ultimo 40% di una graduatoria a esaurimento dell'infanzia servirebbero in media dai 10 ai 40 anni scorrendo le liste con gli attuali tassi. Immettere in ruolo 10 mila precari subito è comunque una svolta.
Il governo si è deciso al cambio di passo sulle Gae dopo aver verificato che in caso contrario si sarebbero avuti docenti in esubero, assai difficili da impiegare, e al tempo stesso classi di concorso, per cui c'è effettivo fabbisogno, scoperte. Scremando la lista, tra Gae e vincitori /idonei dell'ultimo concorso, il piano assunzionale dovrebbe fermarsi a quota 125mila. Resterebbero coperti finanziariamente dalla legge di stabilità altre 23 mila assunzioni. Tutte da destinare in aggiunta al contingente del prossimo concorso nel quale si prevede una corsia preferenziale per i docenti delle graduatorie di istituto che hanno lavorato con contratti di durata annuale negli ultimi 4-6 anni. Per i precari di istituto sembra dunque sfumata l'ipotesi di un'immissione ope legis, la strada del concorso è ritenuta dai tecnici insuperabile. Seppure con gli accorgimenti del caso.
Il pacchetto scuola non è però ancora chiuso. Sui 36 articoli della bozza di decreto legge resta la verifica del ministero dell'economia e soprattutto il controllo di Palazzo Chigi, chiamato a contemperare le esigenze tecniche con quelle politiche. L'annuncio iniziale di chiudere tutte le Gae può anche essere smentito, non può esserlo l'obiettivo dello stop al precariato. Nel giro di due anni, è l'imperativo, a scuola si dovrà lavorare sui posti vacanti e disponibili solo per concorso.
Assunzioni, incognita mobilità
Per le nuove immissioni, nessun vincolo geografico e trasferimenti bloccati per tre anni. Cambiare scuola sarà necessario anche per gli aumenti
24/02/2015
CArlo Forte
Cambiare sede non più solo per avvicinarsi alla famiglia. La mobilità dell'era Renzi porrà in cima alla classifica la ricerca del posto fisso e degli aumenti di stipendio. Secondo gli annunci fatti dal governo sulle nuove immissioni in ruolo, in attesa di trovare conferma nel testo del decreto legge sulla Buona scuola al consiglio dei ministri di venerdì prossimo, non seguiranno più la logica territoriale delle graduatorie provinciali a esaurimento. Agli aspiranti docenti aventi titolo assunzione a tempo indeterminato, infatti, saranno offerte cattedre lì dove risulteranno ubicate le disponibilità. A prescindere dalle province (e dalle regioni) dove gli aspiranti abbiano presentato la domanda. E non sarà considerato un limite nemmeno la classe di concorso.
Per agevolare ulteriormente l'individuazione delle disponibilità, laddove non sarà possibile assumere i docenti nella classe di concorso per la quale hanno i titoli, sarà loro offerta l'immissione in ruolo in classi affini. Ma per ritornare a casa dovranno comunque seguire le regole previste per la mobilità a domanda. Regole che, giova ricordarlo, non sono state scritte al tavolo negoziale da amministrazione e sindacati, ma direttamente dal legislatore. Si veda a questo proposito l'articolo 15 comma 10 bis del D.L. 104/2013. Che non può essere derogato dalla contrattazione collettiva, perché nel 2009, la legge 15 ha cancellato tale facoltà. Pertanto, chi sarà immesso in ruolo fuori provincia, con effetti a far data dal 1° settembre 2015, non potrà presentare la domanda di trasferimento per ritornare nella provincia di residenza per tre anni. Sempre che, nel frattempo, la legge non subisca ulteriori modifiche (prima il limite di permanenza era di 5 anni). Fin qui la mobilità ai fini delle immissioni in ruolo e la disciplina dei trasferimenti interprovinciali di chi otterrà l'immissione in ruolo dal prossimo 1° settembre.
E poi c'è la mobilità dei docenti di ruolo in generale. Che almeno per quest'anno non dovrebbe subire modifiche. Non fosse altro per il fatto che il ministero dell'istruzione sta già lavorando alle funzioni per consentire agli interessati di presentare le domande. E la relativa ipotesi di contratto è stata sottoscritta il 26 novembre scorso.
Ma dal prossimo anno dovrebbe essere prevista un'ulteriore opzione: il passaggio dall'insegnamento su cattedra all'organico funzionale. Secondo gli annunci del governo, tale passaggio dovrebbe consentire al docente interessato di essere svincolato dall'insegnamento curriculare. La sua funzione, infatti, dovrebbe essere quella di sostituire i colleghi assenti e di svolgere il lavoro al quale si dedicano attualmente i collaboratori del dirigente. A ciò va aggiunta un'ulteriore opzione: il trasferimento finalizzato alla maturazione degli scatti di carriera. Il governo, infatti, ha intenzione di abbassare l'importo dello stipendio dei docenti, cancellando gli adeguamenti retribuitivi legati al crescere dell'anzianità di servizio. Stando a quanto si è saputo, nella nuova progressione di carriera, l'anzianità di servizio dovrebbe assumere un ruolo marginale. Mentre a farla da padrone dovrebbe essere il cosiddetto merito. Ciò determinerà l'attribuzione degli aumenti solo ad alcuni. E quindi chi resterà fuori dovrà necessariamente ritentare cambiando scuola, sperando di essere più fortunato.
Fino ad oggi, non sono stati ancora resi noti i provvedimenti che dovrebbero fissare la nuova disciplina retribuiva dei docenti. Secondo quanto risulta a Italia Oggi, però, le nuove regole non saranno scritte al tavolo negoziale, ma direttamente dal governo.
E dunque, l'esecutivo starebbe sul punto di dare il colpo di grazia al contratto collettivo di lavoro dei docenti. Dopo i colpi micidiali inferti dalla legge 15/2009 e dal decreto Brunetta, infatti, l'unica materia che era rimasta saldamente ancorata al tavolo negoziale era la disciplina delle retribuzioni.
E dunque, se il governo interverrà per legge anche su questo, la contrattazione collettiva andrà in pensione definitivamente
80ILA- Messaggi : 196
Data d'iscrizione : 20.10.10
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
80ILA ha scritto:
Nell'elenco dei docenti delle Gae che non entrano nel piano assunzionale, ci sono i precari delle classi di concorso non più attive, così come i docenti in ampio eccesso rispetto alle disponibilità di cattedre. Per questi le Gae resteranno ancora aperte. Il caso più eclatante è quello della scuola dell'infanzia, dove meno di 10 mila candidati dovrebbero entrare nel piano 2015 rispetto a una platea tripla. Il ragionamento è che comunque si tratta di un tasso assunzionale di quasi dieci volte superiore rispetto alle immissioni che si sarebbero realizzate con il normale turn over.
Il governo si è deciso al cambio di passo sulle Gae dopo aver verificato che in caso contrario si sarebbero avuti docenti in esubero, assai difficili da impiegare, e al tempo stesso classi di concorso, per cui c'è effettivo fabbisogno, scoperte. Scremando la lista, tra Gae e vincitori /idonei dell'ultimo concorso, il piano assunzionale dovrebbe fermarsi a quota 125mila. Resterebbero coperti finanziariamente dalla legge di stabilità altre 23 mila assunzioni. Tutte da destinare in aggiunta al contingente del prossimo concorso nel quale si prevede una corsia preferenziale per i docenti delle graduatorie di istituto che hanno lavorato con contratti di durata annuale negli ultimi 4-6 anni. Per i precari di istituto sembra dunque sfumata l'ipotesi di un'immissione ope legis, la strada del concorso è ritenuta dai tecnici insuperabile. Seppure con gli accorgimenti del caso.
Incrociando i due dati si direbbe che gli unici a restare fuori saranno gli AAAA e poco altro.
A me parrebbe più difficile la situazione di A019 e A037.
A questo punto al concorso andranno più di 60.000 posti.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
Tanta propaganda per nulla. Quindi dall'anno prossimo per alcune CDC sempre 50 e 50?
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
Inoltre Carlo Forte farebbe pensare a una graduatoria nazionale
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
patty20 ha scritto:Inoltre Carlo Forte farebbe pensare a una graduatoria nazionale
vero, anch'io l'ho notato. E' una fonte attendibile?
pippola- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 20.10.09
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
Di attendibile c'è tutto e niente. Ieri sembrava che per la AAAA non ci fossero problemi.. fino a ieri lavoravano per lasciare i docenti almeno vicino casa, oggi.... se non fosse a 3000 l'ansia bisognerebbe spegnere tutto fino a sabato mattina
80ILA- Messaggi : 196
Data d'iscrizione : 20.10.10
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
Di graduatoria nazionale non si parla. Anche se questa fosse contemplata sarebbe in subordine al diritto prioritario di immissione nella provincia in cui si é inseriti.
FRANCI88- Messaggi : 1643
Data d'iscrizione : 14.03.11
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
Letto la tecnica della scuola?
Cita italiaoggi e parla di assunzioni anche da gi con indennizzi per l'eccessivo uso dei contratti.
per fortuna entro in classe e sono isolato fino alle due...
Cita italiaoggi e parla di assunzioni anche da gi con indennizzi per l'eccessivo uso dei contratti.
per fortuna entro in classe e sono isolato fino alle due...
Meravigliato- Messaggi : 391
Data d'iscrizione : 27.11.14
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
Anch'io mi ero ripromesso di non leggere più niente sull' argomento, ma la tentazione è forte quasi quanto la tensione in atto.
FRANCI88- Messaggi : 1643
Data d'iscrizione : 14.03.11
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
Gli indennizzi erano nelle ipotesi precedenti.
FRANCI88- Messaggi : 1643
Data d'iscrizione : 14.03.11
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
Intanto l'articolo è di oggi...
Meravigliato- Messaggi : 391
Data d'iscrizione : 27.11.14
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
Ma non si fa menzione dell' indennizzo in quello odierno di italia oggi.
FRANCI88- Messaggi : 1643
Data d'iscrizione : 14.03.11
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
Ed esclude ingressi da gi.
Meravigliato- Messaggi : 391
Data d'iscrizione : 27.11.14
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
Bah... parlava di indennizxi per manxata accettazione
Meravigliato- Messaggi : 391
Data d'iscrizione : 27.11.14
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
La Puglisi ieri all'ariache tira ha fatto capire che chi eè in seconda anche con 10 anni di servizio farà il concorso e gli sarà valutato il servizio
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
per gugu
scusa ma per la A019 non si era parlato di aumentare le ore in 3 e 4 superiore o mi sbaglio?? se così fosse non dovrebbe avere problemi
sempre più caos
Ho la sensazione che il decreto assunzioni non dirà nulla in merito ai numeri da assumere; fisserà alcuni paletti e poi ogni USR provvederà per proprio conto; e così sarà sempre più difficile controllare la situazione dei nominati e fare eventualmente ricorsi!!
scusa ma per la A019 non si era parlato di aumentare le ore in 3 e 4 superiore o mi sbaglio?? se così fosse non dovrebbe avere problemi
sempre più caos
Ho la sensazione che il decreto assunzioni non dirà nulla in merito ai numeri da assumere; fisserà alcuni paletti e poi ogni USR provvederà per proprio conto; e così sarà sempre più difficile controllare la situazione dei nominati e fare eventualmente ricorsi!!
AZZ- Messaggi : 81
Data d'iscrizione : 08.01.15
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
Certo che se il concorso è come il precedente...test assudi, risposte in una pagina e orali con lezione simulata (come se una lezione si potesse simulare. ..)
Meravigliato- Messaggi : 391
Data d'iscrizione : 27.11.14
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
E come faranno gli usr a decidere la mobilità geografica? Con quali criteri?RENZI ha scritto:per gugu
scusa ma per la A019 non si era parlato di aumentare le ore in 3 e 4 superiore o mi sbaglio?? se così fosse non dovrebbe avere problemi
sempre più caos
Ho la sensazione che il decreto assunzioni non dirà nulla in merito ai numeri da assumere; fisserà alcuni paletti e poi ogni USR provvederà per proprio conto; e così sarà sempre più difficile controllare la situazione dei nominati e fare eventualmente ricorsi!!
patty20- Messaggi : 4597
Data d'iscrizione : 26.01.12
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
per patty: sto consultando la sfera magica :-) che mi dice di aspettare il fine settimana
per uforobot: grazie per la conferma!
per uforobot: grazie per la conferma!
AZZ- Messaggi : 81
Data d'iscrizione : 08.01.15
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
Meravigliato ha scritto:Certo che se il concorso è come il precedente...test assudi, risposte in una pagina e orali con lezione simulata (come se una lezione si potesse simulare. ..)
Immagino che tu il concorso non lo hai fatto e parli per sentito dire ... magari discorsi fatti dagli stessi che sono stati bocciati .
viduran- Messaggi : 996
Data d'iscrizione : 12.09.12
Re: "Il governo non chiuderà le Gae"
80ILA ha scritto:Di attendibile c'è tutto e niente. Ieri sembrava che ... oggi.... se non fosse a 3000 l'ansia bisognerebbe spegnere tutto fino a sabato mattina
E' un continuo....
per es.questo articolo da Repubblica che ho postato ieri su altro topic.
La dichiarazione (di Renzi) è virgolettata.
Dice il premier Matteo Renzi: «Non assumiamo solo per dare serenità ai supplenti, assumiamo perché far vivere gli insegnanti tra l’incubo degli spezzoni, le chiamate ad agosto, le rinunce concordate, alla fine danneggia gli studenti». C’è una scelta di prospettiva, intende, non una stabilizzazione “a pioggia”. Ma le stratificazioni ventennali delle graduatorie (a esaurimento, d’istituto, di merito, sette fasce oggi esistenti) hanno lasciato incrostazioni difficili da sciogliere senza aprire un nuovo fronte di ricorsi ai Tar. I precari saranno presi e stabilizzati da tutte e tre le graduatorie esistenti: Gae provinciali a esaurimento (120 mila docenti, si calcola), quindi seconda e terza fascia d’istituto. Entreranno poi i 1.793 che, secondo il ministero dell’Istruzione, hanno fatto 36 mesi di supplenze annuali su un posto vacante (i sindacati sostengono che sono decine di migliaia). Poco più di diecimila docenti arriveranno dalle gra- duatorie di merito: sono i “vincitori residuali” del concorso 2012. In questa settimana si dovrà decidere come coprire, infine, i 19 mila posti — Matematica e Fisica, alle medie e alle superiori — ancora vacanti. Tre le ipotesi per quest’ultimo stock di assunzioni: criterio di anzianità di servizio, un anno ponte da convertire in assunzione a tempo indeterminato, un concorsino ad hoc.
catiusciagr- Messaggi : 1803
Data d'iscrizione : 21.10.12
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