La Malpezzi annuncia 244 rinunce in fase B

Simona Flavia Malpezzi

5 h · .



Ed ecco anche i dati delle famose "deportazioni":

8.776 posti a disposizione per la fase B:
- 8.532 accettazioni
- 52 rinunce
- 192 non risposte (che in base alla legge equivalgono a rinuncia)


Totale rinunce: 244 (2,78%)

Considerando che se non eri proprio scemo sapevi che la fase B era deportazione assicurata, 2.78 % non è un numero piccolo.

Che succederà con la fase C per la quale molti sperano di restare a casa ?

In oltre, molti hanno accettato sapendo bene che quest'anno non sarebbero partiti, riservandosi di rinunciare l'anno prossimo, quando conosceranno la vera sede; a quanto salirà quel 2.78 % ?

E quelli che erano sicuri di finire in fase C ed in provincia ? Quanti l'anno prossimo rinunceranno ?

Io butto un numero a cazzo ! 10000

Numeri che lasciano il tempo che trovano. Il 2,78% può essere demagogicamente presentato come un successone. Peccato che la fase B interessasse fondamentalmente precari storicissimi, proprio quelli che, sotto un certo punto di vista, anche ampiamente evidenziato dalla propaganda demagogica, avevano più titolo per entrare in ruolo.
Gli è stata rifilata una clausola vessatoria: o punti al buio o continui a marcire in graduatoria. Hanno puntato al buio, non avevano sufficiente contante per coprire la perdita. Invece di continuare a marcire in graduatoria si ritrovano con un pugno di mosche in mano, con la prospettiva di dire definitivamente addio ad ogni possibilità di insegnare, anche da precari.

Non c'è che dire, una bella riforma.

Bisogna vedere, però, quanti rinunciatari non appartengano esclusivamente alle GM. In questo caso molti potrebbero aver tentato senza essere particolarmente interessati. In ogni caso sarebbero decaduti il prossimo anno.

Certo se rapportiamo questi dati alla fase C ci potrebbero essere subito intorno alle 1.500-2.000 rinunce.
Anche io in effetti ipotizzavo che le rinunce sarebbero arrivate il prossimo anno e non tanto ora.

Vorrei capirci qualcosa.
Mia cognata (sostegno infanzia) è stata chiamata nella fase B.
Lei, campana, nell'ordine delle regioni preferenziali aveva messo prima il Lazio e dopo la Toscana.
Dai tabulati del MIUR risulta che hanno fatto domande per la fase B, sostegno infanzia, 8 docenti per il Lazio e 6 docenti per la Toscana. I posti disponibili, sempre sul sostegno dell'infanzia, sono 20 posti nel Lazio e 12 posti in Toscana.
Mi sapete dire perché è stata nominata in Toscana e non nel Lazio, che ha indicato per prima?

Dipende dal punteggio.

Giancarlo Dessì ha scritto:Numeri che lasciano il tempo che trovano. Il 2,78% può essere demagogicamente presentato come un successone. Peccato che la fase B interessasse fondamentalmente precari storicissimi, proprio quelli che, sotto un certo punto di vista, anche ampiamente evidenziato dalla propaganda demagogica, avevano più titolo per entrare in ruolo.
Gli è stata rifilata una clausola vessatoria: o punti al buio o continui a marcire in graduatoria. Hanno puntato al buio, non avevano sufficiente contante per coprire la perdita. Invece di continuare a marcire in graduatoria si ritrovano con un pugno di mosche in mano, con la prospettiva di dire definitivamente addio ad ogni possibilità di insegnare, anche da precari.

Non c'è che dire, una bella riforma.

Voglio sperare che i rinunciatari non fossero i precari storici, che hanno lavorato sempre nella scuola e che non saprebbero cosa fare fuori.

Spero e credo che fossero quelli che bassi in GaE a causa del loro "non essere veri precari", hanno tentato il colpaccio, gli è andata male, non erano bene informati, e continueranno a fare il loro lavoro abituale, anche fosse la casalinga.

gugu ha scritto:Bisogna vedere, però, quanti rinunciatari non appartengano esclusivamente alle GM.

in effetti il mio commento prescindeva dall'eventuale appartenenza alle GM, situazione completamente diversa.

giobbe ha scritto:Vorrei capirci qualcosa.
Mia cognata (sostegno infanzia) è stata chiamata nella fase B.
Lei, campana, nell'ordine delle regioni preferenziali aveva messo prima il Lazio e dopo la Toscana.
Dai tabulati del MIUR risulta che hanno fatto domande per la fase B, sostegno infanzia, 8 docenti per il Lazio e 6 docenti per la Toscana. I posti disponibili, sempre sul sostegno dell'infanzia, sono 20 posti nel Lazio e 12 posti in Toscana.
Mi sapete dire perché è stata nominata in Toscana e non nel Lazio, che ha indicato per prima?

Mi piacerebbe capire a quali dati MIUR ti riferisci.

I docenti con 3 cdc in quei dati MIUR come erano conteggiati ? Una o 3 volte ?

I docenti con specializzazione che avevano preferito materia (magari una materia che non aveva posti) erano conteggiati tra quelli del SOS ?

I docenti con SOS infanzia potevano essere 1000, di cui solo una piccola parte poteva apparire in quai tabulati.

avidodinformazioni ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:Numeri che lasciano il tempo che trovano. Il 2,78% può essere demagogicamente presentato come un successone. Peccato che la fase B interessasse fondamentalmente precari storicissimi, proprio quelli che, sotto un certo punto di vista, anche ampiamente evidenziato dalla propaganda demagogica, avevano più titolo per entrare in ruolo.
Gli è stata rifilata una clausola vessatoria: o punti al buio o continui a marcire in graduatoria. Hanno puntato al buio, non avevano sufficiente contante per coprire la perdita. Invece di continuare a marcire in graduatoria si ritrovano con un pugno di mosche in mano, con la prospettiva di dire definitivamente addio ad ogni possibilità di insegnare, anche da precari.

Non c'è che dire, una bella riforma.

Voglio sperare che i rinunciatari non fossero i precari storici, che hanno lavorato sempre nella scuola e che non saprebbero cosa fare fuori.

Spero e credo che fossero quelli che bassi in GaE a causa del loro "non essere veri precari", hanno tentato il colpaccio, gli è andata male, non erano bene informati, e continueranno a fare il loro lavoro abituale, anche fosse la casalinga.

Le ragioni di una rinuncia andrebbero analizzate rapportandole alle sfere personali. E ogni sfera personale è una realtà a sé. Impossibile a mio pare dare dei giudizi di merito a scelte fatte senza conoscere le sfere personali.

Mi riesce difficile immaginare precari in GAE con punteggi bassi coinvolti in fase B. A meno che non vogliamo includere in questo insieme i casi del precario con 260 punti in A049 che viene immesso in ruolo in fase B nell'A042, in quanto iscritto con 20 punti.

Più probabile l'ipotesi di gugu, ovvero che molte di quelle rinunce fanno capo a chiamate da graduatorie concorsuali in cui c'era poco da perdere a fare la domanda tentando il colpaccio.

giobbe ha scritto:Vorrei capirci qualcosa.
Mia cognata (sostegno infanzia) è stata chiamata nella fase B.
Lei, campana, nell'ordine delle regioni preferenziali aveva messo prima il Lazio e dopo la Toscana.
Dai tabulati del MIUR risulta che hanno fatto domande per la fase B, sostegno infanzia, 8 docenti per il Lazio e 6 docenti per la Toscana. I posti disponibili, sempre sul sostegno dell'infanzia, sono 20 posti nel Lazio e 12 posti in Toscana.
Mi sapete dire perché è stata nominata in Toscana e non nel Lazio, che ha indicato per prima?

Non ti interessa il numero di quanti hanno fatto domanda (perché sono numeri approssimativi: ogni persona è contata solo in una cdc), ma il punteggio di quelli che hanno preso il posto in Lazio.
Controlla i posti assegnati nel Lazio per il sos infanzia:
sono stati assegnati tutti e 20? Tutti quelli assegnati sono stati assegnati a GM o a Gae con punteggi maggiori o uguali a quelli di tua cognata? (Sto supponendo che tua cognata sia in GAE e non in GM.)
Dovrebbe essere così, se non è così allora approfondirei la questione.

Nei 200 e passa dei rinunciatari sono stati conteggiati pure quelli che sono stati immessi nelle fasi a e 0 ma che hanno ricevuto comunque la proposta?

avidodinformazioni ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:Numeri che lasciano il tempo che trovano. Il 2,78% può essere demagogicamente presentato come un successone. Peccato che la fase B interessasse fondamentalmente precari storicissimi, proprio quelli che, sotto un certo punto di vista, anche ampiamente evidenziato dalla propaganda demagogica, avevano più titolo per entrare in ruolo.
Gli è stata rifilata una clausola vessatoria: o punti al buio o continui a marcire in graduatoria. Hanno puntato al buio, non avevano sufficiente contante per coprire la perdita. Invece di continuare a marcire in graduatoria si ritrovano con un pugno di mosche in mano, con la prospettiva di dire definitivamente addio ad ogni possibilità di insegnare, anche da precari.

Non c'è che dire, una bella riforma.

Voglio sperare che i rinunciatari non fossero i precari storici, che hanno lavorato sempre nella scuola e che non saprebbero cosa fare fuori.

Spero e credo che fossero quelli che bassi in GaE a causa del loro "non essere veri precari", hanno tentato il colpaccio, gli è andata male, non erano bene informati, e continueranno a fare il loro lavoro abituale, anche fosse la casalinga.

Dai dati sulle cdc di mio interesse che ho visto con più attenzione,in fase B mi ritrovo, diciamo così, "l'aristocrazia" e "l'alta borghesia" delle gae, quelli che hanno punteggi alti o medio-alti (circa tra 200 e 110). Invece per fare un esempio,sulla A057, ho notato che sono state nominate persone con punteggi bassi (anche 37 punti!), cui magari A057 risulta come "seconda" abilitazione nel senso che hanno caricato più punteggio su di un'altra affine. Forse è dovuta ai numeri specifici di quella graduatoria a livello nazionale (pochi aspiranti in rapporto alle disponibilità)

GA.BRI ha scritto:Nei 200 e passa dei rinunciatari sono stati conteggiati pure quelli che sono stati immessi nelle fasi a e 0 ma che hanno ricevuto comunque la proposta?

certo, perchè comunque la risposta sì è evidente e inequivocabile

non era necessario mettere in evidenza tale dato, dal momento che comunque il numero dei sì è soddisfacente

Vedo solo ora che Giancarlo ha fatto, prima di me, considerazioni simili alle mie.

lallaorizzonte ha scritto:

GA.BRI ha scritto:Nei 200 e passa dei rinunciatari sono stati conteggiati pure quelli che sono stati immessi nelle fasi a e 0 ma che hanno ricevuto comunque la proposta?

certo, perchè comunque la risposta sì è evidente e inequivocabile

non era necessario mettere in evidenza tale dato, dal momento che comunque il numero dei sì è soddisfacente

Il numero degli immessi in ruolo in fase 0/A che han fatto ugualmente domanda è noto?

royalstefano ha scritto:

lallaorizzonte ha scritto:

GA.BRI ha scritto:Nei 200 e passa dei rinunciatari sono stati conteggiati pure quelli che sono stati immessi nelle fasi a e 0 ma che hanno ricevuto comunque la proposta?

certo, perchè comunque la risposta sì è evidente e inequivocabile

non era necessario mettere in evidenza tale dato, dal momento che comunque il numero dei sì è soddisfacente

Il numero degli immessi in ruolo in fase 0/A che han fatto ugualmente domanda è noto?

Il miur alla scadenza della presentazione su iol diceva circa 3000 in tutto, ma poi non ha più fornito un dato esatto.

Ciccio.8 ha scritto:

royalstefano ha scritto:

lallaorizzonte ha scritto:

GA.BRI ha scritto:Nei 200 e passa dei rinunciatari sono stati conteggiati pure quelli che sono stati immessi nelle fasi a e 0 ma che hanno ricevuto comunque la proposta?

certo, perchè comunque la risposta sì è evidente e inequivocabile

non era necessario mettere in evidenza tale dato, dal momento che comunque il numero dei sì è soddisfacente

Il numero degli immessi in ruolo in fase 0/A che han fatto ugualmente domanda è noto?

Il miur alla scadenza della presentazione su iol diceva circa 3000 in tutto, ma poi non ha più fornito un dato esatto.

E allora i rinunciatari saranno prevalentemente loro.

Se è così vuol dire che ci sono 200 posti di ruolo buttati al vento, è abbastanza vergognoso! Spero che in fase C non si ripresenti questo problema, ma secondo me ci saranno altri 2800 posti buttati e di conseguenza persone che si dovranno spostare senza motivo.

GA.BRI ha scritto:Se è così vuol dire che ci sono 200 posti di ruolo buttati al vento, è abbastanza vergognoso! Spero che in fase C non si ripresenti questo problema, ma secondo me ci saranno altri 2800 posti buttati e di conseguenza persone che si dovranno spostare senza motivo.

È molto difficile secondo me prevedere l'entità degli spostamenti interprovinciali in fase C a causa dell'aleatorietà generata dalle richieste per area disciplinare da parte delle scuole.
Il fatto che le scuole richiederanno potenziamento per aree disciplinari offre un margine di manovra per l'allocazione all'interno della provincia di classi di concorso in esubero. Quanto sia ampio questo margine di manovra è impossibile da stimare perché non abbiamo idea di quanto possa essere mirata la richiesta formulata dalle scuole e di come saranno definite queste aree disciplinari.

Per spiegarmi, faccio due esempi di scenari:

1) il primo scenario deriva dall'eventualità che le richieste delle scuole facessero riferimento alle classi di concorso.
Classe X: 10 iscritti residui in graduatoria, 20 richieste dalle scuole
Classe Y: 30 iscritti residui in graduatoria, 20 richieste dalle scuole
Con questa eventualità, ci sarebbe stato un esubero di 10 iscritti nella classe Y che sarebbero stati dirottati in altre province dove c'è una maggiore richiesta. Contemporaneamente, da altre province sarebbero stati dirottati 10 iscritti della classe X per far fronte all'eccesso di domanda dalle scuole. Complessivamente ci sarebbero stati 20 "movimenti" interprovinciali

2) il secondo scenario deriva dall'applicazione della richiesta per aree disciplinari. Ipotizziamo che le classi X e Y confluiscano nella stessa area disciplinare. Nel complesso abbiamo 40 iscritti in classi di quell'area disciplinare e 40 richieste dalle scuole per quell'area disciplinare. Complessivamente non si produrrà alcun movimento in quanto tutti i 40 iscritti nelle GAE delle due classi di concorso trovano impiego nella provincia.

Questo margine di manovra sarà tanto più ampio quanto più generica sarà la definizione delle aree disciplinari.

Il problema in fase C non si verificherà perché il SIDI ha acquisito tutti i contratti a t.i dei docenti delle fasi precedenti

Si lo so, una rondine non fa primavera, però qui si parla di altro

http://www.orizzontescuola.it/news/assunzioni-fase-b-io-ho-rifiutato-e-molti-hanno-accettato-grazie-alla-supplenza-lettera

avidodinformazioni ha scritto:Si lo so, una rondine non fa primavera, però qui si parla di altro

http://www.orizzontescuola.it/news/assunzioni-fase-b-io-ho-rifiutato-e-molti-hanno-accettato-grazie-alla-supplenza-lettera

Fare ora una deroga creerebbe una nuova disparità nei confronti di chi non ha fatto la domanda.

A parte questo credo che sarebbe stato fin dal principio più ragionevole consentire a tutti la possibilità di rinunciare senza essere depennati. La scelta sarebbe stata consapevole e non forzata. Peraltro il piano di assunzioni avrebbe immesso in ruolo docenti più motivati.

L'unico aspetto negativo, se proprio vogliamo considerarlo tale, è che sarebbe avanzato qualche posto vacante in più da questo scellerato piano di assunzioni. D'altra parte non è che sia poi così negativo: questi posti si sarebbero potuti mettere in palio per il prossimo concorso e probabilmente sarebbero stati occupati da docenti più motivati e non orientati a ricorrere alla mobilità alla prima occasione.

Ma è scritto che la ragione latita all'interno del palazzo.

È il caso dei docenti di 2 fascia d'istituto, bravi insegnanti, motivati, che lavorano da anni (soprattutto al nord) esclusi dal piano assunzioni. Perché non aspettare un altro anno e consentire a costoro tramite concorso di continuare a occupare quei posti nella propria provincia? adesso( ma anche dal 2016) molte scuole avranno dei titolari di cattedra che non vedranno mai(vedrete quante AP e aspettative) finche tramite il trasferimento degli stessi titolari non si creerà una nuova vacanza di posti.

royalstefano ha scritto:È il caso dei docenti di 2 fascia d'istituto, bravi insegnanti, motivati, che lavorano da anni (soprattutto al nord) esclusi dal piano assunzioni. Perché non aspettare un altro anno e consentire a costoro tramite concorso di continuare a occupare quei posti nella propria provincia? adesso( ma anche dal 2016) molte scuole avranno dei titolari di cattedra che non vedranno mai(vedrete quante AP e aspettative) finche tramite il trasferimento degli stessi titolari non si creerà una nuova vacanza di posti.

Mah... l'alternativa più sostenibile sarebbe stata l'assunzione su base territoriale fino alla saturazione dei posti disponibili, l'estensione opzionale ad una mobilità interprovinciale in ingresso e la messa al bando in un concorso per titoli ed esami dei posti rimasti vacanti. E, soprattutto, vincolo decennale, altro che mobilità straordinaria...

Vuoi il ruolo? non ti obbligo a cambiare provincia, ma se lo fai per tua scelta ti impegni a restarci.