PAZZESCO: d'ora in poi saremo pacchi postali!

Siamo tutti preoccupati per la mobilità, ma il pericolo più grande semberebbe non poter avere MAI PIU' una sede fissa, cioè essere perennemente soggetti a trasferimento in tutta Italia!

Vi riporto alcuni stralci dell'articolo pubblicato dalla redazione, che mi ha fatto rabbrividire:
http://www.orizzontescuola.it/news/mobilit-201617-ancora-molte-incertezze-ambiti-territoriali-motivo-ansia-e-preoccupazione-docent

"in seguito alla mobilità 2016/17, la titolarità non sarà più in una specifica scuola, ma sarà su un ambito territoriale."

"la grande preoccupazione dei docenti è il concetto di “ruolo regionale” citato nel comma 66"

"si teme che il trasferimento d’ufficio possa verificarsi anche in altra provincia anche se non richiesta. Per i docenti inclusi nella mobilità straordinaria prevista nel comma 108, questo timore si estende a livello nazionale."

"Non viene data, quindi, nessuna indicazione circa l’estensione media che dovrebbe avere un ambito e, anche se in modo approssimato, sul numero di istituzioni scolastiche che dovrebbero essere inserite in ogni ambito."

Non so voi, ma io non voglio diventare un'intrattenitrice ambulante! Già è tragico rischiare il trasferimento forzato e non sapere quando potremo ritornare a casa, ma addirittura non avere MAI la certezza di rimanere nella stessa provincia o regione è totalmente inaccettabile! Piuttosto mi cercherò un altro lavoro.

...nooooo in tutta Italia nooooo!!..altrimenti ci triplichino lo stipendio!!!..ai militari viene dato tutto aggratisssssss e a noi docenti mobili il nulla?...ma dove stà l'uguaglianza sociale?...continuo a spulciare la Costituzione ma....proprio non la trovo!

..allora ricapitoliamo quà sta cambiando pure la mobilità ...sembra che non sia come prima???'.....e allora STIPENDIO QUADRUPLO visti i tempi e i cambiamenti!!!...altrimenti si resta ognuno nella propria provincia!!!..il che mi sembra ovvio e meno costoso per tutti!

..in Francia funziona così da sempre ...il docente francese prende già uno stipendio bello alto rispetto al nostro italiano ed in più e cioè EXTRA quando lo chiamano per tutto lo stato francese viene spesato negli spostamenti quindi indennizzato in più e perchè in Italia questa giusta cosa non esiste perchè?...i sindacati che dicono???

Esatto, se mi dessero 2500 euro di stipendio fisso più le spese di trasferta, ci potrei stare, ma così NO!

Lo sapete cosa penso ? Che l'unico motivo di queste assunzioni straordinarie è stato svuotare le gae ...distruggerci da tutti i punti di vista con il fine ultimo di farci abbandonare l'insegnamento!

Scusate lo sfogo ma quello che sta accadendo è pazzesco !!!!

Uno dei motivi per cui non ho fatto domanda è proprio questo

Stellastellina1975 ha scritto:Esatto, se mi dessero 2500 euro di stipendio fisso più le spese di trasferta, ci potrei stare, ma così NO!

...ma è GIUSTISSIMOOOO ragà quà dobbiamo farci proprio sentire!

barbix72 ha scritto:Lo sapete cosa penso ? Che  l'unico motivo di queste assunzioni straordinarie è  stato svuotare le gae ...distruggerci da tutti i punti di vista con il fine ultimo di farci abbandonare l'insegnamento!

...abbandonare???..ma come teniamoci ben stretto quello che ci siamo nel tempo ben meritato e piuttosto che li paghino bene questi docenti dato che la MOBILITA' la stanno proprio scrivendo e i SINDACATIIII alzino pure la voce sugli stipendi di questi docenti in mobilità dato che non è più come quella di una volta provincile, interprovinciale e a 50 km da casa meglio chiarire!!

Stellastellina1975 ha scritto:Siamo tutti preoccupati per la mobilità, ma il pericolo più grande semberebbe non poter avere MAI PIU' una sede fissa, cioè essere perennemente soggetti a trasferimento in tutta Italia!

Questo era chiaro fin dai tempi della pubblicazione della bozza di quella che poi sarebbe diventata la L. 107/2015. Finiremo tutti negli ambiti territoriali prima o poi. Quelli come il sottoscritto - soprannumerari, in esubero e collocati d'ufficio, in sedi anche lontane e disagiate, specie nelle province più estese - ci rientrano de facto già da quest'anno, poiché da DOP siamo diventati titolari su provincia.

Ogni mobilità stabile, cioè non annuale, non sarà più da sede a sede ma da ambito ad ambito, e sottoposta comunque alla volontà di un dirigente, il quale proporrà l'assunzione a un docente inserito nell'ambito sulla base dei criteri da lui stabiliti e pubblicati sul sito della scuola. Oppure potrà essere il docente stesso a presentarsi al preside chiedendo di essere assunto; in ogni caso l'ultima parola spetterà sempre al preside, tranne che il docente non sia chiamato da più presidi. Per coloro che non saranno convocati né accettati da nessuno scatterà l'assegnazione d'ufficio, e dato che i ruoli saranno regionali, magari si dovrà indicare nella domanda un ambito territoriale di partenza da cui far cominciare la viciniorità.

Per quanto riguarda la mobilità annuale, resteranno probabilmente solo l'assegnazione provvisoria e l'utilizzazione sul sostegno - sempre su ambito -, poiché i soprannumerari verranno riassorbiti nel calderone dei ruoli regionali.

Ma queste cose, ripeto, erano chiare da tempo, almeno dalla scorsa primavera. Francamente, mi stupisco che vi siano colleghi i quali se ne stiano accorgendo solo adesso.

Diventeremo di fatto tutti precari, perché se dopo tre anni il nostro profilo professionale non sarà più coerente col PTOF, la scuola (rectius il preside) non avrà più bisogno di noi e ci scaricherà di nuovo nell'ambito. Da là ricomincerà la trafila. E ci passeremo le vacanze estive a fare il giro delle sette chiese, sperando nel buon cuore di questo o di quel preside.

Ma ve ne state accorgendo solo ora?

E chi si vorrebbe trasferire su base volontaria (io) ci penserá 100000 volte prima di farlo. Ergo, rimarremo tutti belli attaccati alle nostre cattedre.

russele ha scritto:E chi si vorrebbe trasferire su base volontaria (io) ci penserá 100000 volte prima di farlo. Ergo, rimarremo tutti belli attaccati alle nostre cattedre.

Finché resteremo funzionali al PTOF, non a vita. Anche se non presentassimo domanda di trasferimento, rischieremmo comunque, perché se per qualche motivo noi non rientrassimo più nel PTOF, per es. se il preside decidesse di potenziare un indirizzo a scapito di quello dove insegnamo noi, o se ci fosse un calo di iscrizioni, o se il dirigente si inventasse un pretesto per farci cascare perché gli stiamo antipatici e/o vuol far entrare a scuola il cugino del figlio del fratello del compagno di stanza dell'amante, finiremmo anche noi nel calderone.

Anzi, io ci sono già, dal momento che sono l'unico rimasto in esubero nella mia provincia sulla mia CDC.

Per la verità, in riferimento al titolo del post, mi sento più come un bagaglio smarrito alla stazioncina di Monteculo!

Comunque concordo, i colleghi di ruolo su cattedra (già da un tot di anni) che stanno assistendo a tutta la vicenda, guardano con molto sospetto l'opportunità di richiedere volontariamente la mobilità.
Dal canto mio confermo loro che le preferenze, i punteggi, i diritti acquisiti verranno considerati tutti... ma si entrerà anche negli albi dell'organico dell'autonomia.
Quando con gli occhi pieni di terrore mi chiedono: "Cioè??!!" tiro fuori un'espressione ancora più smarrita e un Booooh!!! che li mette a tappeto.

PS.: Sì, mi sto divertendo come posso (eccheccazz!).

Nella mia scuola i docenti in ruolo da un po' stanno tutti cercando il modo di andare in pensione. XD

Molti pensano di non chiedere trasferimento proprio per questo motivo, ma c'è anche chi non ha alternative. Non si può essere costretti a rimanere per sempre nella stessa scuola per non perdere la titolarità.

Petrus Boonekamp ha scritto:

Stellastellina1975 ha scritto:Siamo tutti preoccupati per la mobilità, ma il pericolo più grande semberebbe non poter avere MAI PIU' una sede fissa, cioè essere perennemente soggetti a trasferimento in tutta Italia!

Questo era chiaro fin dai tempi della pubblicazione della bozza di quella che poi sarebbe diventata la L. 107/2015.

Per coloro che non saranno convocati né accettati da nessuno scatterà l'assegnazione d'ufficio, e dato che i ruoli saranno regionali, magari si dovrà indicare nella domanda un ambito territoriale di partenza da cui far cominciare la viciniorità.

Ma queste cose, ripeto, erano chiare da tempo, almeno dalla scorsa primavera. Francamente, mi stupisco che vi siano colleghi i quali se ne stiano accorgendo solo adesso.

Scusami ma io non sono affatto d'accordo, tutto questo secondo me non era affatto chiaro. La formazione di ambiti territoriali non prevedeva affatto che si potesse essere soggetti a trasferimento su tutto il territorio italiano con il criterio della vicinioretà. Io avevo inteso che se scelgo un ambito territoriale allora rimango nelle scuole di quell'ambito per tutta la vita, a meno che non ci siano più posti liberi, e in quel caso verrei mandata in un ambito vicino, ma comunque sempre all'interno della stessa provincia! Che i ruoli saranno regionali è venuto fuori adesso, nella legge 107 dov è scritta una cosa del genere?!

pluteo ha scritto:Uno dei motivi per cui non ho fatto domanda è proprio questo

.. e cioè???..tu lo sai che quando ci sono delle contrattazioni in corso come nel caso della mobilità si può far modificare si??...e allora non si discute sullo spostamento ma che sia almeno ben remunerato altrimenti si resti nella propria provincia dato che già paghiamo per vivere nostre spese tra mutui e utenze varie che sono pure arrivate alle stelle ...

Stellastellina1975 ha scritto:

Petrus Boonekamp ha scritto:

Stellastellina1975 ha scritto:Siamo tutti preoccupati per la mobilità, ma il pericolo più grande semberebbe non poter avere MAI PIU' una sede fissa, cioè essere perennemente soggetti a trasferimento in tutta Italia!

Questo era chiaro fin dai tempi della pubblicazione della bozza di quella che poi sarebbe diventata la L. 107/2015.

Per coloro che non saranno convocati né accettati da nessuno scatterà l'assegnazione d'ufficio, e dato che i ruoli saranno regionali, magari si dovrà indicare nella domanda un ambito territoriale di partenza da cui far cominciare la viciniorità.

Ma queste cose, ripeto, erano chiare da tempo, almeno dalla scorsa primavera. Francamente, mi stupisco che vi siano colleghi i quali se ne stiano accorgendo solo adesso.

Scusami ma io non sono affatto d'accordo, tutto questo secondo me non era affatto chiaro. La formazione di ambiti territoriali non prevedeva affatto che si potesse essere soggetti a trasferimento su tutto il territorio italiano con il criterio della vicinioretà. Io avevo inteso che se scelgo un ambito territoriale allora rimango nelle scuole di quell'ambito per tutta la vita, a meno che non ci siano più posti liberi, e in quel caso verrei mandata in un ambito vicino, ma comunque sempre all'interno della stessa provincia! Che i ruoli saranno regionali è venuto fuori adesso, nella legge 107 dov è scritta una cosa del genere?!

già anch'io avevo inteso questo tant'è che la FAQ sosteneva per noi fase C che non era un obbligo fare domanda di mobilità  ma un DIRITTO lasciando intendere che poteva essere facoltativa e allora????...io la domanda assunzione l'ho fatta anche per questo e ora perchè obbligare i docenti fase C a fare domanda di mobilità per altra provincia???....mmmmmmmmmmmmm quella FAQ era ingiusta!!!

mac67 ha scritto:Ma ve ne state accorgendo solo ora?

Purtroppo è così. Diciamo che la mia sensazione è che da luglio al 14 agosto ad essere bene informati su ciò che stabilisce la 107, è stata una piccola parte; dal 1° dicembre molti, molti di più; dal prossimo 1° settembre, tutti se ne saranno amaramente accorti

bog ha scritto:

Stellastellina1975 ha scritto:

Petrus Boonekamp ha scritto:

Stellastellina1975 ha scritto:Siamo tutti preoccupati per la mobilità, ma il pericolo più grande semberebbe non poter avere MAI PIU' una sede fissa, cioè essere perennemente soggetti a trasferimento in tutta Italia!

Questo era chiaro fin dai tempi della pubblicazione della bozza di quella che poi sarebbe diventata la L. 107/2015.

Per coloro che non saranno convocati né accettati da nessuno scatterà l'assegnazione d'ufficio, e dato che i ruoli saranno regionali, magari si dovrà indicare nella domanda un ambito territoriale di partenza da cui far cominciare la viciniorità.

Ma queste cose, ripeto, erano chiare da tempo, almeno dalla scorsa primavera. Francamente, mi stupisco che vi siano colleghi i quali se ne stiano accorgendo solo adesso.

Scusami ma io non sono affatto d'accordo, tutto questo secondo me non era affatto chiaro. La formazione di ambiti territoriali non prevedeva affatto che si potesse essere soggetti a trasferimento su tutto il territorio italiano con il criterio della vicinioretà. Io avevo inteso che se scelgo un ambito territoriale allora rimango nelle scuole di quell'ambito per tutta la vita, a meno che non ci siano più posti liberi, e in quel caso verrei mandata in un ambito vicino, ma comunque sempre all'interno della stessa provincia! Che i ruoli saranno regionali è venuto fuori adesso, nella legge 107 dov è scritta una cosa del genere?!

già anch'io avevo inteso questo tant'è che la FAQ sosteneva per noi fase C che non era un obbligo fare domanda di mobilità  ma un DIRITTO lasciando intendere che poteva essere facoltativa e allora????...io la domanda assunzione l'ho fatta anche per questo e ora perchè obbligare i docenti fase C a fare domanda di mobilità per altra provincia???....mmmmmmmmmmmmm quella FAQ era ingiusta!!!

Faq? Non dubito che sia esistita questa faq fuorviante, io non l'ho letta, ma questo non fa testo, perché non ero interessata alla fase C, quindi mi è senza dubbio sfuggita.
La legge 107 però è chiara riguardo ai criteri di mobilità delle varie fasi, che peso può avere dunque una faq?

FAQ 23: Se sono nominato in una provincia diversa da quella che preferivo maggiormente, dopo quanto tempo e con quali regole potrò fare domanda per rientrare nella mia provincia ?
Si potrà far domanda per rientrare nell’ambito territoriale che maggiormente si preferisce già per l’anno scolastico 2016/2017, in deroga all’ordinario vincolo triennale di permanenza nella provincia di prima assegnazione. Le domande saranno effettuate per i nuovi ambiti territoriali, di dimensione inferiore a quella provinciale o della città metropolitana. Infatti, la legge sulla buona scuola prevede che nell’anno scolastico 2016/2017 vi sia un piano straordinario di mobilità territoriale e professionale su tutti i posti vacanti e disponibili nell’organico dell’autonomia (posti comuni, di sostegno e per il potenziamento dell’offerta formativa). In particolare, è previsto che i neoassunti a settembre 2015, provenienti dalle graduatorie ad esaurimento, possano partecipare nel 2016/2017, in subordine ai colleghi già di ruolo nel 2014/2015, alle operazioni di mobilità su tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di prima assegnazione. Inoltre, il CCNI sulle assegnazioni ed utilizzazioni provvisorie prevede che i docenti neoassunti a settembre 2015 possano presentare domanda, motivata, per l’assegnazione provvisoria interprovinciale.
La FAQ 23 non  è il mio caso siccome non voglio cambiare provincia perchè devo essere obbligata a fare domanda di mobilità al livello nazionale?...in questo modo con la FAQ si lascia intendere che la domanda di mobilità per assunti fase B e  C diventi facoltativa però!

per bog
dalla legge 107
comma 108.  Per  l'anno  scolastico  2016/2017  e'   avviato   un   piano straordinario di mobilita' territoriale e professionale  su  tutti  i posti  vacanti  dell'organico  dell'autonomia,  rivolto  ai   docenti
assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015. Tale personale partecipa, a domanda, alla mobilita' per tutti  gli  ambiti territoriali a livello nazionale, in deroga al vincolo  triennale  di permanenza nella provincia, di cui all'articolo  399,  comma  3,  del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n.  297,  e successive modificazioni, per tutti i  posti  vacanti  e  disponibili inclusi quelli assegnati  in  via  provvisoria  nell'anno  scolastico 2015/2016 ai soggetti di cui al comma  96,  lettera  b),  assunti  ai sensi del comma 98, lettere b) e c). Successivamente,  i  docenti  di cui al comma 96, lettera b), assunti a tempo indeterminato a  seguito del piano straordinario di assunzioni ai sensi del comma 98,  lettere b) e c), e  assegnati  su  sede  provvisoria  per  l'anno  scolastico 2015/2016, partecipano  per   l'anno   scolastico   2016/2017   alle operazioni di mobilita' su tutti gli ambiti  territoriali  a  livello nazionale,  ai  fini   dell'attribuzione   dell'incarico   triennale.



faccio notare a stellastellina: la permanenza nell'ambito (su base nazionale) è minimo triennale

Stellastellina1975 ha scritto:Scusami ma io non sono affatto d'accordo, tutto questo secondo me non era affatto chiaro. La formazione di ambiti territoriali non prevedeva affatto che si potesse essere soggetti a trasferimento su tutto il territorio italiano con il criterio della vicinioretà.

Il criterio della viciniorietà è una mia ipotesi (infatti ho scritto "magari si dovrà indicare" ecc.). Ma che i ruoli dei docenti dal 2016/17 fossero regionali (quindi non "su tutto il territorio italiano"), era cosa ben nota già ad aprile, quando cominciarono a circolare le prime intenzioni ministeriali sulla futura legge. Così come il fatto che i docenti i quali avessero chiesto, per qualsiasi motivo, trasferimento sarebbero passato negli ambiti territoriali.

Stellastellina1975 ha scritto: Io avevo inteso che se scelgo un ambito territoriale allora rimango nelle scuole di quell'ambito per tutta la vita, a meno che non ci siano più posti liberi, e in quel caso verrei mandata in un ambito vicino, ma comunque sempre all'interno della stessa provincia!

Mi dispiace dirti che hai inteso male. Se nell'ambito non c'è posto e/o non ti chiama nessun preside, vai a finire altrove per decisione dell'ufficio scolastico regionale. Cfr. L. 107/2015, c. 82:

L’incarico è assegnato dal dirigente scolastico e si perfeziona con l’accettazione del docente. Il docente che riceva più proposte di incarico opta tra quelle ricevute. L’ufficio scolastico regionale provvede al conferimento degli incarichi ai docenti che non abbiano ricevuto o accettato proposte e comunque in caso di inerzia del dirigente scolastico.

Stellastellina1975 ha scritto: Che i ruoli saranno regionali è venuto fuori adesso, nella legge 107 dov è scritta una cosa del genere?!

L. 107/2015, comma 66:

A decorrere dall’anno scolastico 2016/2017 i ruoli del personale docente sono regionali, articolati in ambiti territoriali, suddivisi in sezioni separate per gradi di istruzione, classi di concorso e tipologie di posto. Entro il 30 giugno 2016 gli uffici scolastici regionali, su indicazione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentiti le regioni e gli enti locali, definiscono
l’ampiezza degli ambiti territoriali, inferiore alla provincia o alla città metropolitana, considerando:
   a)   la popolazione scolastica;
   b)   la prossimità delle istituzioni scolastiche;
   c)   le caratteristiche del territorio, tenendo anche conto delle specificità delle aree interne, montane e delle piccole isole, della presenza di scuole nelle carceri, nonché di ulteriori situazioni o esperienze territoriali già in atto.