Mobilità straordinaria e graduatoria: servizio paritarie?

Sono un neoassunto di fase C in sede provvisoria nella mia prima scelta provinciale.
Nel passato ho lavorato quasi esclusivamente nelle scuole paritarie.
Mi chiedo: nella futura domanda di mobilità gli anni di servizio maturati presso le scuole paritarie saranno equiparati a quelli della scuola statale?
Grazie.

Bruno

finora il servizio nella paritaria non ha mai avuto alcun punteggio, per la futura mobilità non si sa, aspettiamo le modalità e il prossimo contratto.
mio parere: il servizio nelle paritarie continuerà a non essere valutato

Mi auguro che il servizio alle paritarie sia riconosciuto solo da quando si applicheranno regole contrattuali comuni.

Giancarlo Dessì ha scritto:Mi auguro che il servizio alle paritarie sia riconosciuto solo da quando si applicheranno regole contrattuali comuni.

quindi: mai

L'insana pratica di prestare servizio gratuitamente pur di acquisire punteggio o, peggio, di far risultare un servizio inesistente ha fatto parecchi danni. Ci manca solo di aggiungere ulteriori incentivi a questa vergogna.

Se il servizio nelle paritarie deve essere riconosciuto allora si dovrebbe adottare un unico sistema di reclutamento con procedure e regole comuni e trasparenti.

Giancarlo Dessì ha scritto:L'insana pratica di prestare servizio gratuitamente pur di acquisire punteggio o, peggio, di far risultare un servizio inesistente ha fatto parecchi danni. Ci manca solo di aggiungere ulteriori incentivi a questa vergogna.

Se il servizio nelle paritarie deve essere riconosciuto allora si dovrebbe adottare un unico sistema di reclutamento con procedure e regole comuni e trasparenti.

il mio mai non era dispiaciuto, ma compiaciuto.

Lo so, la mia replica era rafforzativa :-)

Si... l'avevo capito.

Giancarlo... nella paritaria ci ho lavorato per parecchi anni e regolarmente. Il mio servizio è certificato, il mio contratto di lavoro era regolare e i contributi sono stati versati.
Poi possiamo o meno condividere il meccanismo di inserimento nella scuola statale di colleghi (spero che tu non ti offenda se uso questo termine) che hanno fatto il tuo stesso lavoro ma in ambito privato.
Trovo però scorretto pensare che tutti gli insegnanti che lavorano nelle scuole paritarie siano automaticamente disonesti.
Mi piacerebbe offriti una birra e scambiare due chiacchiere di persona... ma abiti un po' troppo fuori mano!
In amicizia eh?
Ciao e buona serata
Bruno

Bruno68 ha scritto:Si... l'avevo capito.

Giancarlo... nella paritaria ci ho lavorato per parecchi anni e regolarmente. Il mio servizio è certificato, il mio contratto di lavoro era regolare e i contributi sono stati versati.
Poi possiamo o meno condividere il meccanismo di inserimento nella scuola statale di colleghi (spero che tu non ti offenda se uso questo termine) che hanno fatto il tuo stesso lavoro ma in ambito privato.
Trovo però scorretto pensare che tutti gli insegnanti che lavorano nelle scuole paritarie siano automaticamente disonesti.
Mi piacerebbe offriti una birra e scambiare due chiacchiere di persona... ma abiti un po' troppo fuori mano!
In amicizia eh?
Ciao e buona serata
Bruno

Assolutamente no, perché dovrei offendermi?
Sicuramente mi hai frainteso, non voglio dire che chi insegna alle paritarie sia disonesto anche perché penso che la maggior parte di questi insegnanti faccia il suo onesto lavoro come nella statale e che nella maggior parte delle paritarie non ricorrono ai sotterfugi a cui ho accennato. Ma che la realtà esista è fuori di ogni dubbio e, sia pure senza voler fare di tutta l'erba un fascio, ci sono persone che hanno beneficiato di queste pratiche.

In ogni modo la mia è una presa di posizione nei confronti del differenziale della gestione del reclutamento nei due sistemi, quello statale e quello privato.
Il reclutamento nella statale è pubblico e formalmente è aperto a tutti, con regole oggettive e trasparenti. Nella paritaria è invece regolato da trattative private a cui non tutti possono accedere. Questo genera una sperequazione tra chi riesce ad accedere al canale delle paritarie e chi invece ne resta tagliato fuori.
Un esempio banalissimo: se io decidessi di uscire dalla scuola statale ed entrare nella privata, il mio servizio pregresso varrebbe zero. Potrei solo proporlo come curriculum da sottoporre comunque al vaglio soggettivo e arbitrario da parte dell'amministratore della paritaria.

Ritengo perciò corretto che la valutazione dei due servizi resti separata perché non sono commensurabili sotto l'aspetto giuridico e burocratico.